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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Mar 02 Ott, 2007 10:24 am Oggetto: Stieglitz, Pollock e noi |
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giorgiospugnesi utente attivo

Iscritto: 09 Ago 2006 Messaggi: 546 Località: Livorno
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Inviato: Mar 02 Ott, 2007 3:57 pm Oggetto: |
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Grazie claudiom dello spunto!
Proprio in questi giorni mi arrovellavo (e lo sa bene ldani) su come fare qualcosa con la fotografia che si staccasse dal solito rapporto con il soggetto, anzi che abbandonasse i soggetti per fare ricerca sulle forme, per creare qualcosa quasi esclusivamente decorativo.
Ero arrivato a ipotizzare di intervenire in fase di stampa, sul cartoncino ancora bagnato, con pennelli e colori a tempera.
Però questo concetto del "ogni lato è buono per appendere l'immagine" apre prospettive (non brunelleschiane) interessanti.
E dimosta una cosa: quanto poco abbia studiato di storia della fotografia!
Giorgio
_________________ [www.farefoto.net][www.spugnesi.info] |
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federico utente

Iscritto: 08 Lug 2005 Messaggi: 130 Località: lago di como
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Inviato: Mer 03 Ott, 2007 7:55 am Oggetto: |
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"ogni lato è buono per appendere l'immagine."
Rispetto a tutti gli "ismi" del novecento la fotografia non ha fatto grandi passi in avanti su questo punto.
Fotografare nuvole o qualsiasi cosa che non ha un riferimento spaziale definito (un sopra e un sotto) comporta soltanto eseguire una inquadratura furba.
Mi domando quale sia la portata culturale di tale scelta.
Ciao.
Federico.
_________________ federico |
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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Mer 03 Ott, 2007 10:59 am Oggetto: |
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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Mer 03 Ott, 2007 11:05 am Oggetto: |
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Ultima modifica effettuata da claudiom il Dom 06 Giu, 2010 11:28 am, modificato 1 volta in totale |
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d23 utente attivo

Iscritto: 07 Gen 2006 Messaggi: 1768
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Inviato: Mer 03 Ott, 2007 11:26 am Oggetto: |
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claudio, secondo me nella terza immagine l'intento di bidimensionalità( nn so se era obiettivo dell'autore) non è raggiunto. x me vi è ancora parecchia trimesionalità e prospettiva
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d23 utente attivo

Iscritto: 07 Gen 2006 Messaggi: 1768
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Inviato: Mer 03 Ott, 2007 11:32 am Oggetto: |
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[quote="federico"]"
Fotografare nuvole o qualsiasi cosa che non ha un riferimento spaziale definito (un sopra e un sotto) comporta soltanto eseguire una inquadratura furba.
quote]
furba? xrkè?
furba x me è l'immagine ruffiana, fatta solo per piacere e che, con opporuni mezzi accorgimenti piace sempre e comunque. ( prova a criticare i cipressi della val d'orcia con un superwide e il cielo nuvoloso sul forum. verrai lincianto!!!questa x me è una foto furba)
le foto di stiegliz, in quel momento, nn erano certo foto ruffiane o foto fatte x piacere. troppo innovative x farlo, e troppo poco narrative x quel tempo. è furba una immagine x niente narrativa? scusa ma nn capisco
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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Mer 03 Ott, 2007 12:37 pm Oggetto: |
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Ultima modifica effettuata da claudiom il Dom 06 Giu, 2010 11:28 am, modificato 1 volta in totale |
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ldani utente attivo

Iscritto: 11 Mgg 2006 Messaggi: 3397 Località: Livorno
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d23 utente attivo

Iscritto: 07 Gen 2006 Messaggi: 1768
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Inviato: Mer 03 Ott, 2007 9:39 pm Oggetto: |
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claudiom ha scritto: | Freewing neppure ci prova a negare la prospettiva, dicevo che è una cosa complicata fare anche solo un disegnino astratto senza che abbia un peso verso il basso o viceversa e un lato destro e sinistro intercambiabili.
Provate a capovolgere un quadro di Mondrian e vedrete che non funziona, p.es.
ciao |
forse il pittura è più semplice che in fotografia. in quest'ultima penso, che x trovare immagini con le caratteristiche che dici ci si debba limitare ai foto ke vengono catalogate come textures. inoltre la foto deve essere anche priva di riferimenti spaziali. se è evidente che c'è una parte bassa, nella scena ripresa, sarebbe difficile posizionarla in alto. verrebbe visto come un errore. se il fruitore vede nella foto una luce che può assimilare a quella solare, difficilmente accetterà che venga dal basso.
ci sono delle convenzioni( forse nn è il termine giusto) che in fotografia sono difficili da infrangere
ps: riflettendoci, oltre alle textures potrebbero andare bene macro tali da rendere il particolare ritratto irriconoscibile o paesaggi fatti dall'alto
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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Ven 05 Ott, 2007 10:33 am Oggetto: |
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Ultima modifica effettuata da claudiom il Dom 06 Giu, 2010 11:29 am, modificato 1 volta in totale |
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_Nico_ utente attivo

Iscritto: 14 Set 2005 Messaggi: 6648
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Inviato: Dom 07 Ott, 2007 5:47 pm Oggetto: |
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Stieglitz conosceva molto bene l'arte, e sapeva che Constable aveva dipinto diversi quadri di nubi come questi che mostro:
Sapeva altrettanto bene che Kandisky aveva scoperto l'«astrattismo» per puro caso, cioè guardando un quadro di Monet alla rovescia.
Con quella foto ha proposto fotograficamente la stessa questione: sganciarsi dalla rappresentazione. Ma solo in parte: le nuvole sono comunque riconoscibili...
Pollock fa un bel salto avanti: la tela smette d'essere una mappa, cioè una rappresentazione di qualcosa, e diviene un territorio: non rinvia più a nulla, né alla zia Cesira, né al pioppo, e nemmeno al quadrato o a forme geometriche.
La foto può sganciarsi completamente dal suo legame col mondo sensibile? Probabilmente sì. È anche auspicabile? Probabilmente no...
_________________ È possibile cambiare il mondo. Basta conservare lo scontrino.
Portfolio Flickr · Flickriver · Locus solus (il mio blogghetto)) |
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d23 utente attivo

Iscritto: 07 Gen 2006 Messaggi: 1768
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Inviato: Mar 09 Ott, 2007 5:38 pm Oggetto: |
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la foto può sganciarsi dal mondo sensibile?io credo di no.
si puo fare una foto che nn sembra ritragga qualcosa che appartiene al mondo sensibile
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ventura utente attivo

Iscritto: 01 Mar 2004 Messaggi: 4177
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Inviato: Mar 09 Ott, 2007 10:15 pm Oggetto: |
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d23 ha scritto: | la foto può sganciarsi dal mondo sensibile?io credo di no.
si puo fare una foto che nn sembra ritragga qualcosa che appartiene al mondo sensibile |
Forse no, ma si possono fare foto da appendere come preferiamo: non che la rotazione sia ininfluente, ma può dipendere dal gusto personale o dallo stato d'animo del momento.
Ti posto un esempio, non mio, poi dimmi se possiamo essere d'accordo.
Ciao, Angelo
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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Mer 10 Ott, 2007 8:11 am Oggetto: |
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Ultima modifica effettuata da claudiom il Dom 06 Giu, 2010 11:29 am, modificato 1 volta in totale |
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holden utente attivo

Iscritto: 05 Dic 2005 Messaggi: 1542 Località: Roma-Latina
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Inviato: Mer 10 Ott, 2007 10:05 am Oggetto: |
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_Nico_ ha scritto: |
Pollock fa un bel salto avanti: la tela smette d'essere una mappa, cioè una rappresentazione di qualcosa, e diviene un territorio: non rinvia più a nulla, né alla zia Cesira, né al pioppo, e nemmeno al quadrato o a forme geometriche.
La foto può sganciarsi completamente dal suo legame col mondo sensibile? Probabilmente sì. |
Perdonami, ma questa è una panzana colossale.
Le "opere" di Pollock sono gestualità pura, quanto di più sensibile si possa immaginare.
Simpaticamente polemico, Matteo.
_________________ matteoprati.com |
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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Mer 10 Ott, 2007 11:55 am Oggetto: |
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Ultima modifica effettuata da claudiom il Dom 06 Giu, 2010 11:30 am, modificato 1 volta in totale |
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federico utente

Iscritto: 08 Lug 2005 Messaggi: 130 Località: lago di como
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Inviato: Mer 10 Ott, 2007 1:58 pm Oggetto: |
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Mi scuso per intervenire soltanto adesso.
Desidero spiegare quanto scritto.
Prima di tutto non metto assolutamente in discussione i percorsi dell'arte moderna (tutta), rispetto alla rappresentazione della realtà, per quanto ci siano dei momenti in cui, alcuni artisti abbiano imboccato strade a fondo cieco.
Riguardo alla fotografia, non mi riferivo tanto a Stieglitz, che ha fatto della sperimentazione negli anni '20, scrivevo soltanto del fatto che qui tutto si è fermato.
Furba è una fotografia che tenta di stupire l'osservatore utiizzando alcuni formalismi di moda.
Penso a tutte quelle immagini "astratte" che si trovano spessisimo nei siti di fotografia, non credo sia giusto inserire foto d'esempio qui dentro, ma se date un occhiata a certe macro o a certi crop in Flickr capite subito di cosa parlo.
Per questo pare di moda fotografare cose e casi eliminando qualsiasi riferimento spaziale, tanto da rendere la foto una specie di indovinello. Oppure di accentuare la predominanza di componenti come il colore o la grafia geometrica rispetto al contenuto genertivo della fotografia.
Questo intendo per una fotografia furba.
Tirando in ballo un altro post di Claudio, circa la necessità della conoscenza della storia della fotografia (e dell'arte, aggiungo io), capisco che rispetto a quanto scritto fin'ora, essa sia fondamentale.
Fotografare seguendo una moda o un estetismo personale, senza riferimenti, porta nel migliore dei casi ad una fotografia furba e nel peggiore ad un manierismo sterile.
Ciao.
_________________ federico |
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d23 utente attivo

Iscritto: 07 Gen 2006 Messaggi: 1768
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Inviato: Gio 11 Ott, 2007 1:22 pm Oggetto: |
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federico ha scritto: | Riguardo alla fotografia, non mi riferivo tanto a Stieglitz, che ha fatto della sperimentazione negli anni '20, scrivevo soltanto del fatto che qui tutto si è fermato.
Furba è una fotografia che tenta di stupire l'osservatore utiizzando alcuni formalismi di moda.
Penso a tutte quelle immagini "astratte" che si trovano spessisimo nei siti di fotografia, non credo sia giusto inserire foto d'esempio qui dentro, ma se date un occhiata a certe macro o a certi crop in Flickr capite subito di cosa parlo.
Per questo pare di moda fotografare cose e casi eliminando qualsiasi riferimento spaziale, tanto da rendere la foto una specie di indovinello. Oppure di accentuare la predominanza di componenti come il colore o la grafia geometrica rispetto al contenuto genertivo della fotografia.
Questo intendo per una fotografia furba.
Tirando in ballo un altro post di Claudio, circa la necessità della conoscenza della storia della fotografia (e dell'arte, aggiungo io), capisco che rispetto a quanto scritto fin'ora, essa sia fondamentale.
Fotografare seguendo una moda o un estetismo personale, senza riferimenti, porta nel migliore dei casi ad una fotografia furba e nel peggiore ad un manierismo sterile.
Ciao. |
e allora, alla fine siamo d'accordo. penso.
una foto va collocata nel periodo in cui e' stata scattata. di una foto va valutata l'originalità. stiegliz con quelle foto sperimentava, diceva qualcosa di nuovo...
in alcuni casi con quegli insegnamenti, quando un'immagine passa da foto innovativa ad icona da tutti riconosciuta, scopiazzarla può diventare un'operazione furba
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d23 utente attivo

Iscritto: 07 Gen 2006 Messaggi: 1768
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Inviato: Gio 11 Ott, 2007 1:35 pm Oggetto: |
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holden ha scritto: | _Nico_ ha scritto: |
Pollock fa un bel salto avanti: la tela smette d'essere una mappa, cioè una rappresentazione di qualcosa, e diviene un territorio: non rinvia più a nulla, né alla zia Cesira, né al pioppo, e nemmeno al quadrato o a forme geometriche.
La foto può sganciarsi completamente dal suo legame col mondo sensibile? Probabilmente sì. |
Perdonami, ma questa è una panzana colossale.
Le "opere" di Pollock sono gestualità pura, quanto di più sensibile si possa immaginare.
Simpaticamente polemico, Matteo. |
che pollock dipingesse in maniera 'spettacolare' nn implica che le sue opere rappresentassero in maniera realistica qualcosa. certo quel in periodo comincia ad essere importante anche il modo con cui si rappresenta qualcosa. il dipingere diventano anche happening ( pollock stesso o klein) ma questo non vuol dire che pollock le opere di pollock rappresentino qualcosa di sensibile.credo
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