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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Sab 15 Set, 2007 10:27 am Oggetto: La fotografia come le alte vette: una provocazione |
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Gentleman agreement, si chiamava così il patto d'onore che legava gli alpinisti di punta, del mondo.
Sul proprio onore si affermava di aver raggiunto una certa cima, per una certa via; se ne riceveva gloria, talvolta denaro, onorificenze.
Si portavano labili prove, descrizioni di passaggi spesso anche visibili con un buon cannocchiale, seduti al campo base.
Sul proprio onore si raggiungeva fama, spesso, nel mondo alpinistico, imperitura.
Poi venne la fotografia portatile, sempre più si storse la bocca se non c'erano foto della performance, ora è tutto cambiato.
La cima inviolata, la via difficile, mai tentata, come il concorso fotografico o la semplice esposizione delle proprie foto.
E' possibile in questa società pensare ancora ad un gentleman agreement, ad una dichiarazione che certifica che nulla è stato tolto, cambiato, spostato, che quel cielo è quello dello scatto e non di chissà quando, addirittura che quel soggetto esista realmente?
Non è possibile, non ci sono sono più fotografie, ci sono solo più quadri che appaiono come fotografie.
ciao claudiom |
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ale260382 utente attivo

Iscritto: 07 Mar 2007 Messaggi: 665 Località: Arezzo
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Inviato: Sab 15 Set, 2007 11:15 am Oggetto: |
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mi sembra che ques'argomento sia stato molto dibattuto qui nel forum... ma ti riferisci all'elaborazione digitale ? al fatto che questa stia rendendo difficile capire quale sia una fotografia e quale non lo sia ?
io credo che una certificazione di "nulla è stato spostato" sia assolutamente doverosa nel campo del reportage e di alcuni ambiti fotografici, ma non sia strettamente necessaria nella fotografia fine-art. forse sarebbe interessante una specie di didascalia tecnica, una sorta di certificato che elenchi brevemente le tecniche di ripresa e stampa utilizzate, comprese le eventuali elaborazioni... però non ha senso fare una foto in bianco e nero e scrivere accanto ad un fiore grigio "questo soggetto esiste realmente": io non ho mai visto un fiore grigio !!! _________________ Raptores orbis, postquam cuncta vastantibus defuere terrae, mare scrutantur: si locuples hostis est, avari, si pauper, ambitiosi, quos non Oriens, non Occidens satiaverit: soli omnium opes atque inopiam pari adfectu concupiscunt. Auferre trucidare rapere falsis nominibus imperium, atque ubi solitudinem faciunt, pacem appellant.
Publio Cornelio Tacito |
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d23 utente attivo

Iscritto: 07 Gen 2006 Messaggi: 1768
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Inviato: Dom 16 Set, 2007 11:43 am Oggetto: |
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Troppi fotografi, troppo web perchè il patto tra gentlemen possa funzionare. magari in una stretta cerchia, come doveva essere tempo fa quella degli alpinisti. scalatori d'un tempo che probabilmente qualcosa si saranna inventati.
lessi, tempo fa, di un software nikon x certificare le immagini. nn so che fine abbia fatto. penso comunque che l'unico modo x avere la certezza dell'originalità possa essere solo tecnico, anche se i pirati del software sono sempre pronti...
sono forse un po' ignorante, ma il file raw si può modificare ( mi riferisco a clonazioni e fotomontaggi) x poi fare apparire un falso come originale?
ovvero, se una cosa è presente sul raw è garanzia di originalità? |
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AleZan coordinatore

Iscritto: 16 Giu 2006 Messaggi: 11698 Località: Bologna
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Inviato: Dom 16 Set, 2007 12:11 pm Oggetto: |
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Bella l'idea del gentleman agreement.
Pensa a quanto è cambiato il giudizio del mondo sulla fotografia: ai tempi della fotografia bambina, la principale accusa con la quale si relegavano i fotografi nella feccia degli artisti falliti, era quella della sua troppa aderenza alla realtà che riproduceva meccanicamente. Dove invece il gesto artistico si qualificava proprio per il suo grado di libertà dalla realtà. Vedi una per tutte l'invettiva di Baudelaire al Salone di Parigi (1859, mi pare).
Oggi invece, quando l'immagine digitale e le sue alchimie sembrano aver liberato la fotografia dal suo pesante fardello di testimonianza del reale (e averla resa più vicina a quell'idea di arte, mi chiedo?), ne cominciamo a rimpiangere proprio questo aspetto....
Ma questo è giusto, è normale.
Se fossi un fotografo con un secolo e mezzo di età, mi verrebbe da dire: allora non ce l'avete mai pari....
ciao _________________ Alessandro - www.alessandrozanini.it
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AleZan coordinatore

Iscritto: 16 Giu 2006 Messaggi: 11698 Località: Bologna
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Inviato: Dom 16 Set, 2007 12:21 pm Oggetto: |
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d23 ha scritto: | sono forse un po' ignorante, ma il file raw si può modificare ( mi riferisco a clonazioni e fotomontaggi) x poi fare apparire un falso come originale?
ovvero, se una cosa è presente sul raw è garanzia di originalità? |
Lungi da me volere spingere il thread in questa direzione.
Dico solo che tutto ciò che è digitale si può trattare per via digitale. Non mi stupirebbe di vedere un giorno un software che prende in input un file di Photoshop bello "truccato" e restituisce in output un RAW di un determinato modello di reflex.
Io se dovessi cautelarmi e dimostrare la mia proprietà di una foto, userei ancora la tecnica del ritaglio. Che è una cosa che funziona sul digitale come sul film.... Roba all'antica, insomma
Parentesi aperta e chiusa.
ciao _________________ Alessandro - www.alessandrozanini.it
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tancro utente attivo

Iscritto: 05 Gen 2006 Messaggi: 694 Località: Roma
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Inviato: Dom 16 Set, 2007 2:54 pm Oggetto: |
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il patto dei fotografi, dovrebbe essere fatto da una cerchia ristretta di persone solo qui sul forum siamo un'infinità di iscritti pensa nel resto del mondo...
mmm funzione del ritaglio? _________________ Canon EOS 350D + 18-55mm (plasticotto) + Sigma 18-125 f/3,5 - 5,6 (new entry)
Nikon Coolpix 3200 - Zenith 12XS - Helios 44M7 58mm f/2
MyFlickr | MyTwitter |
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Muad'Dib utente attivo

Iscritto: 26 Lug 2004 Messaggi: 16432 Località: Trapani
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Inviato: Dom 16 Set, 2007 4:39 pm Oggetto: |
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tancro ha scritto: | ... mmm funzione del ritaglio? | Si è la stessa tecnica che si usa per verificare l'autenticità dei quadri.
Enzo  _________________ Canon eos 6D | EF 50/1.8 | EF 20-35 3,5-4,5 | EF 28-135 IS 3,5-5,6 | PHOTOSHOP: La Miniguida
Yashica FX7 | Contax 139Q | Mir 20/3,5 | ML 28/2,8 | DSB 50/1,9 | Planar 50/1,7 | ML 135/2,8 | |
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malinamelina utente attivo

Iscritto: 08 Nov 2005 Messaggi: 2647 Località: Bergamo
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Inviato: Dom 16 Set, 2007 4:59 pm Oggetto: Re: La fotografia come le alte vette: una provocazione |
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claudiom ha scritto: | ...non ci sono sono più fotografie, ci sono solo più quadri che appaiono come fotografie.
ciao claudiom |
Mi spingo più in là:
...ci sono solo più immagini che appaiono come oggetti separati dagli altri oggetti visibili perché un qualcuno qualunque li propone come tali dandogli una patente di "dignità" artistica ... L'abitudine culturale per cui l'umanità tende a separare alcune immagini da altre dando loro una dignità artistica combinata con l'abitudine culturale per cui si crede ancora che esistano delle "autorità" è la sola ragione per cui c'è ancora chi espone opere e lancia i "giovani artisti" (anche fotografi). Per conto mio è una bella abitudine-illusione (su cui peraltro si fanno un mucchio di quattrini). mc _________________
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sfinge utente attivo

Iscritto: 29 Gen 2006 Messaggi: 8684 Località: Brianza
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Inviato: Dom 16 Set, 2007 5:52 pm Oggetto: |
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AleZan ha scritto: | Bella l'idea del gentleman agreement.
Pensa a quanto è cambiato il giudizio del mondo sulla fotografia: ai tempi della fotografia bambina, la principale accusa con la quale si relegavano i fotografi nella feccia degli artisti falliti, era quella della sua troppa aderenza alla realtà che riproduceva meccanicamente. Dove invece il gesto artistico si qualificava proprio per il suo grado di libertà dalla realtà. Vedi una per tutte l'invettiva di Baudelaire al Salone di Parigi (1859, mi pare).
Oggi invece, quando l'immagine digitale e le sue alchimie sembrano aver liberato la fotografia dal suo pesante fardello di testimonianza del reale (e averla resa più vicina a quell'idea di arte, mi chiedo?), ne cominciamo a rimpiangere proprio questo aspetto....
Ma questo è giusto, è normale.
Se fossi un fotografo con un secolo e mezzo di età, mi verrebbe da dire: allora non ce l'avete mai pari....
ciao |
....
beh io non sono così vecchio ma quando ho scelto di parametrarmi con un ambiente più " artistico " ho dovuto presentare un tipo di fotografia che valicasse il limite della mera rappresentazione ,confronto altrimenti precluso in certi ambiti
Luca  |
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sfinge utente attivo

Iscritto: 29 Gen 2006 Messaggi: 8684 Località: Brianza
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Inviato: Dom 16 Set, 2007 6:04 pm Oggetto: Re: La fotografia come le alte vette: una provocazione |
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malinamelina ha scritto: | claudiom ha scritto: | ...non ci sono sono più fotografie, ci sono solo più quadri che appaiono come fotografie.
ciao claudiom |
Mi spingo più in là:
...ci sono solo più immagini che appaiono come oggetti separati dagli altri oggetti visibili perché un qualcuno qualunque li propone come tali dandogli una patente di "dignità" artistica ... L'abitudine culturale per cui l'umanità tende a separare alcune immagini da altre dando loro una dignità artistica combinata con l'abitudine culturale per cui si crede ancora che esistano delle "autorità" è la sola ragione per cui c'è ancora chi espone opere e lancia i "giovani artisti" (anche fotografi). Per conto mio è una bella abitudine-illusione (su cui peraltro si fanno un mucchio di quattrini). mc |
....
... beh ci sono dei " qualcuno qualunque " che per merito o no sono delle " autorità " ....sono quelli che fanno il mercato ... una loro recensione positiva può inserire nel giro buono ...abitudine-illusione vero
.... ma è mercato .... esistono compratori anche se è sbagliato indirizzarli con pubblicità occulta
...( anzi se hai qualche spunto per un non più giovane artista ho un tastino mp lì sotto )
Luca  |
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caracol utente attivo

Iscritto: 21 Giu 2006 Messaggi: 5532
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Inviato: Lun 17 Set, 2007 2:45 pm Oggetto: |
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Spero di non andare OT rispetto alla proposta di claudiom:
il "gentlemen' agreement" potrebbe tradursi nel volontario allegare alla foto uscita dalla postproduzione (curve, livelli o cielo posticcio che sia ) anche lo scatto originale (jpg da macchina o raw sviluppato con settaggi più neutri possibile), in caso solo con USM visto il ridimensionamento per web e i 90kb di limite.
Troverei interessante poter fare un confronto tra il prima e il dopo, per vedere come è stato gestito il fotoritocco e quanto peso abbia nei singoli casi.
Che ne pensate?
 _________________ Las penas y las vaquitas / se van por la misma senda |
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federico87 utente attivo
Iscritto: 22 Apr 2007 Messaggi: 900
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Inviato: Lun 17 Set, 2007 4:13 pm Oggetto: |
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Io credo che Claudiom intendesse l'esatto contrario, fa riferimento ad un periodo e ad un ambiente in cui proprio perchè non era possibile avere delle prove materiali del raggiungimento di una vetta o della scoperta di una certa via ci si fidava del senso dell'onore di chi affermava di avercela fatta, nel momento in cui a qualcuno è chiesto di "dimostrare" la paternità o il non ritocco su una sua foto questo "gentlemen agreement" non esiste più.
La possibilità di un patto simile presuppone però 2 cose:
1)una comunità dove i valori di fondo siano gli stessi
2)che si attribuisca un valore alla parola data e che le conseguenze nel caso si venga scoperti a barare siano più che pesanti sul piano sociale (se l'onore è considerata una cosa importante su cui poter basare le affermazioni per forza di cose il disonore dev'essere trattato come il peggior male che ti possa capitare)
Quanto al postare anche la foto originale sono fortemente contrario: la post produzione fa parte di come ho inteso la foto e di quello che voglio comunicare con essa, spesso scatto con già in mente gli interventi che farò al pc, la postproduzione non è un semplice miglioramento dell'originale è spesso un completamento della fase di scatto, se uno mi chiede che interventi ho fatto non ho nessun problema a dirglielo e nel caso posso anche fargli vedere un originale, ma mai con l'intenzione di dimostrare una qualche forma di "buona fede" _________________ Commenta la mia ultima foto: Artista di strada |
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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Lun 17 Set, 2007 7:48 pm Oggetto: |
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Si, proprio così, Federico.
E aggiungo che non sto neppure parlando di onore, ma di personale dignità, che qualcuno calpesta allegro, come abbiamo visto con NG.
Ciao claudiom |
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simo 78 utente

Iscritto: 14 Set 2007 Messaggi: 419 Località: Sondrio
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Inviato: Lun 17 Set, 2007 8:05 pm Oggetto: Re: La fotografia come le alte vette: una provocazione |
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claudiom ha scritto: | Gentleman agreement, si chiamava così il patto d'onore che legava gli alpinisti di punta, del mondo.
Sul proprio onore si affermava di aver raggiunto una certa cima, per una certa via; se ne riceveva gloria, talvolta denaro, onorificenze.
Si portavano labili prove, descrizioni di passaggi spesso anche visibili con un buon cannocchiale, seduti al campo base.
Sul proprio onore si raggiungeva fama, spesso, nel mondo alpinistico, imperitura.
Poi venne la fotografia portatile, sempre più si storse la bocca se non c'erano foto della performance, ora è tutto cambiato.
La cima inviolata, la via difficile, mai tentata, come il concorso fotografico o la semplice esposizione delle proprie foto.
E' possibile in questa società pensare ancora ad un gentleman agreement, ad una dichiarazione che certifica che nulla è stato tolto, cambiato, spostato, che quel cielo è quello dello scatto e non di chissà quando, addirittura che quel soggetto esista realmente?
Non è possibile, non ci sono sono più fotografie, ci sono solo più quadri che appaiono come fotografie.
ciao claudiom |
anche se sono nuovo del forum e l' argomento è per esperti non potevo lasciar stare questa discussione,essendo appassionato di foto ed alpinismo...è vero la parola degli alpinisti dalla fine 800 agli anni 50 era un valore su cui si contava moltissimo,e salvo rare eccezioni si è sempre dimostrata leale.
sui fotografi non mi pronuncio...personalmente sara' perchè sono una bestia col fotoritocco sara' perche' ne faccio una questione di principio ma odio modifiche alle foto dopo scattate meglio una foto discreta ma che ho fatto io che una foto bellissima ma fatta per meta' dal pc...
beninteso parere personale.
chi fa' il contrario niente da dire,ognuno la foto come tutto il resto nella vita lo interpreta come piu' preferisce..  _________________ Un po' di Fuji, un po' di Nikon...e qualche fondo di bottiglia...
il mio Flickr: http://www.flickr.com/photos/simone_78/ |
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simo 78 utente

Iscritto: 14 Set 2007 Messaggi: 419 Località: Sondrio
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Inviato: Lun 17 Set, 2007 8:10 pm Oggetto: Re: La fotografia come le alte vette: una provocazione |
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claudiom ha scritto: | Gentleman agreement, si chiamava così il patto d'onore che legava gli alpinisti di punta, del mondo.
Sul proprio onore si affermava di aver raggiunto una certa cima, per una certa via; se ne riceveva gloria, talvolta denaro, onorificenze.
Si portavano labili prove, descrizioni di passaggi spesso anche visibili con un buon cannocchiale, seduti al campo base.
Sul proprio onore si raggiungeva fama, spesso, nel mondo alpinistico, imperitura.
Poi venne la fotografia portatile, sempre più si storse la bocca se non c'erano foto della performance, ora è tutto cambiato.
La cima inviolata, la via difficile, mai tentata, come il concorso fotografico o la semplice esposizione delle proprie foto.
E' possibile in questa società pensare ancora ad un gentleman agreement, ad una dichiarazione che certifica che nulla è stato tolto, cambiato, spostato, che quel cielo è quello dello scatto e non di chissà quando, addirittura che quel soggetto esista realmente?
Non è possibile, non ci sono sono più fotografie, ci sono solo più quadri che appaiono come fotografie.
ciao claudiom |
anche se sono nuovo del forum e l' argomento è per esperti non potevo lasciar stare questa discussione,essendo appassionato di foto ed alpinismo...è vero la parola degli alpinisti dalla fine 800 agli anni 50 era un valore su cui si contava moltissimo,e salvo rare eccezioni si è sempre dimostrata leale.
sui fotografi non mi pronuncio...personalmente sara' perchè sono una bestia col fotoritocco sara' perche' ne faccio una questione di principio ma odio modifiche alle foto dopo scattate meglio una foto discreta ma che ho fatto io che una foto bellissima ma fatta per meta' dal pc...
beninteso parere personale.
chi fa' il contrario niente da dire,ognuno la foto come tutto il resto nella vita lo interpreta come piu' preferisce..  _________________ Un po' di Fuji, un po' di Nikon...e qualche fondo di bottiglia...
il mio Flickr: http://www.flickr.com/photos/simone_78/ |
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pask utente attivo

Iscritto: 15 Feb 2006 Messaggi: 5941 Località: Salerno
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Inviato: Ven 12 Ott, 2007 10:19 pm Oggetto: |
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federico87 ha scritto: | 1) una comunità dove i valori di fondo siano gli stessi | Sono d'accordo con Federico. Il punto è che una comunità del genere non esiste più, esiste internet
Il punto è questo: se una cosa la fanno tutti, la qualità decade parecchio!
Se uno ha imparato la regola dei terzi pensa di essere uno che se ne intende di fotografia... e che patto ci vuoi fare???
Quanto ai concorsi, ritengo essere meritevoli di fiducia solo quelli dove il fotografo ci manda il rullino e buonanotte! _________________ Io non vivo nel mondo reale.
Vivo nel mondo astratto, creato dalla mia fantasia.
Ed è un bel posto... |
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federico utente

Iscritto: 08 Lug 2005 Messaggi: 130 Località: lago di como
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Inviato: Lun 15 Ott, 2007 9:36 am Oggetto: |
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.. _________________ federico
Ultima modifica effettuata da federico il Lun 15 Ott, 2007 9:39 am, modificato 1 volta in totale |
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federico utente

Iscritto: 08 Lug 2005 Messaggi: 130 Località: lago di como
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Inviato: Lun 15 Ott, 2007 9:37 am Oggetto: |
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... questa fotografia digitale...!
Ciao. _________________ federico |
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