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diaframmi - compatte e reflex - digitali

 
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Autore Messaggio
Tony63
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Iscritto: 10 Dic 2005
Messaggi: 411
Località: Imperia

MessaggioInviato: Sab 19 Mgg, 2007 8:26 am    Oggetto: diaframmi - compatte e reflex - digitali Rispondi con citazione

Innanzitutto saluti ,
ho letto da qualche parte che i diaframmi delle compattone digitali non trovano precisa corrispondenza con quelli delle reflex.
Vorrei sapere se ciò corrisponde al vero e se si qualcuno ha delle tabelle in merito?
Grazie
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AleZan
coordinatore


Iscritto: 16 Giu 2006
Messaggi: 11698
Località: Bologna

MessaggioInviato: Sab 19 Mgg, 2007 8:52 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Sarebbe cosa ben strana, essendo il valore f/ una relazione artimetica tra lunghezza focale e diametro del foro attraverso cui passa la luce.
Poi se qualcuno "bara", questo non lo so...

ciao

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Alessandro - www.alessandrozanini.it
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Marco Scotto
operatore commerciale


Iscritto: 18 Dic 2004
Messaggi: 5969
Località: Cagliari

MessaggioInviato: Sab 19 Mgg, 2007 9:08 am    Oggetto: Rispondi con citazione

A livello di profondità di campo risultante si ottengono risultati molto differenti. Una foto scattata a f2.8 con una reflex avrà un PDC decisamente minore rispetto a quella realizzata con una compatta, così come il risultato sarà differente tra una foto scattata tra un 5D (full frame), una 1D (crop 1.3x), Nikon varie (crop 1.5x) Canon XXD/XXXD (crop 1.6x)
Questo perchè la dimensione del sensore è differente e minore è la dimensione, maggiore sarà la PDC.
Spero di essere stato chiaro.

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Canon Eos 7D, Canon Powershot G12 , lenti varie.
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Tony63
utente


Iscritto: 10 Dic 2005
Messaggi: 411
Località: Imperia

MessaggioInviato: Sab 19 Mgg, 2007 9:10 am    Oggetto: Rispondi con citazione

grazie per i chiarimenti, quindi la PDC sarà influenzata dalle dimensioni del sensore.
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Marco Scotto
operatore commerciale


Iscritto: 18 Dic 2004
Messaggi: 5969
Località: Cagliari

MessaggioInviato: Sab 19 Mgg, 2007 9:36 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Yes Ok!
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faggio
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Iscritto: 23 Ott 2006
Messaggi: 641
Località: Romagna

MessaggioInviato: Sab 19 Mgg, 2007 9:57 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Tony63 ha scritto:
grazie per i chiarimenti, quindi la PDC sarà influenzata dalle dimensioni del sensore.


Non è corretto dire che la profondità di campo è influenzata dalle dimensioni del sensore anche se agli effetti pratici sembra che le cose stiano in questi termini.
Di fatto la profondità di campo è influenzata da due fattori:

- lunghezza focale ( minore è il valore assoluto della lunghezza focale maggiore è la pdc )

- valore F utilizzato in quella determinata lunghezza focale.

Di solito nelle macchine digitali non si parla del valore reale della lunghezza focale utilizzata ma del valore equivalente alle fotocamere 35 mm, ma se per ottenere un equivalente al 300mm in una reflex digitale serve una focale di circa 190mm ad una compatta ne bastano 60 o anche meno.

A quel punto è evidente che alla stessa lunghezza focale equivalente la compatta ha più pdc dato che gli serve una focale minore.
.
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fil
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Iscritto: 30 Nov 2006
Messaggi: 103
Località: vicino a Monza (MI)

MessaggioInviato: Mar 22 Mgg, 2007 12:53 am    Oggetto: Rispondi con citazione

faggio ha scritto:
Tony63 ha scritto:
grazie per i chiarimenti, quindi la PDC sarà influenzata dalle dimensioni del sensore.


Non è corretto dire che la profondità di campo è influenzata dalle dimensioni del sensore anche se agli effetti pratici sembra che le cose stiano in questi termini.
Di fatto la profondità di campo è influenzata da due fattori:

- lunghezza focale ( minore è il valore assoluto della lunghezza focale maggiore è la pdc )

- valore F utilizzato in quella determinata lunghezza focale.

Di solito nelle macchine digitali non si parla del valore reale della lunghezza focale utilizzata ma del valore equivalente alle fotocamere 35 mm, ma se per ottenere un equivalente al 300mm in una reflex digitale serve una focale di circa 190mm ad una compatta ne bastano 60 o anche meno.

A quel punto è evidente che alla stessa lunghezza focale equivalente la compatta ha più pdc dato che gli serve una focale minore.
.


credo proprio che sia corretto invece parlare di PdC dipendente dalle dimensioni del sensore... la PdC non e' una proprieta' dell'obiettivo!!!
la PdC si puo' dire che dipenda da lunghezza focale equivalente (Fe), apertura del diaframma (f) (5.6 8 11 etc etc), distanza dal soggetto (p), diametro del cerchio di confusione della pellicola 35mm (c35) (cha vale 0.03mm) e "rapporto di ingrandimento" del sensore rispetto al 35mm (a) (circa 1.5 per APS-C piu' grande per sensori piu' piccoli...)
PdC = Fe Fe p / (Fe Fe -+ a f c35 p)
ovvero la PdC in metri diventa
PdC = Fe Fe p / (Fe Fe -+ 30 a f p)
con distanza (p) in metri e focale eq in millimetri
ricapitolando e facendo un esempio:
se il coefficiente di moltiplicazione (a) e' 2... usando una focale di 25mm (equivalente al 50 mm su pellicola) posso ottenere la stessa ripresa, con stesso angolo di campo, con la stessa profondita' di campo usando la pellicola con la focale effettiva 50mm e chiudendo di 2 stop il diaframma!

oppure si puo' scrivere che la PdC dipende da focale vera (F), distanza (p), apertura del diaframma (f), e circolo di confusione del dato sensore (c)... piu' e' piccolo il sensore e piu' e' piccolo il diametro del cerchio di confusione!
PdC = F F p / (F F -+ f c p)
ovvero
PdC = F F p / (F F -+ 1000 f c p)
con c e F in mm e p in metri.

il -/+ sta per PdC oltre il soggetto e prima del soggetto.
e da qui si vede che praticamente MAI e' 1/3 prima e 2/3 dopo...
la chiarezza non e' una mia dote... vi chiedo scusa. spero comunque di essermi spiegato...
ciao
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federico87
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Iscritto: 22 Apr 2007
Messaggi: 900

MessaggioInviato: Mar 22 Mgg, 2007 2:03 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Interessante quello che dici, cmq credo che la confusione sia tra lunghezza focale e ingrandimento (o angolo di campo), dunque da quel che ne so la lunghezza focale è una proprietà intrinseca dell'obiettivo, in base alle dimensioni del supporto\sensore vaira l'ingrandimento, perchè una parte del cerchio di illuminazione dell'obiettivo non cade sul sensore, quindi l'ingrandimento risulta maggiore.
Si parla di lunghezza focale equivalente, ma in realtà sarebbe più corretto parlare di ingrandimento equivalente.
Ad esempio un 50mm su una reflex con sensore aps ha lo stesso ingrandimento che darebbe un 75mm su una reflex a pellicola, ma la sua lunghezza focale resta di 50mm
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fil
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Iscritto: 30 Nov 2006
Messaggi: 103
Località: vicino a Monza (MI)

MessaggioInviato: Mar 22 Mgg, 2007 8:59 am    Oggetto: Rispondi con citazione

in realta' l'ingrandimento (sia quello angolare sia quello lineare) dipende solo dalla lunghezza focale vera dell'obiettivo (distorsioni a parte) che, come dice federico, e' una proprieta' intrinseca della lente. se la lente ha focale 28 mm sul sensore si formeranno immagini piu' piccole di quelle che si formerebbero usando una focale di 50 mm, ma una volta scelta la lente non importa che sensore ci metto dietro, la dimensione delle immagini fisiche (e quindi l'ingrandimento) dipenderanno solo dalla effettiva focale. la focale equivalente e' quella che la focale effettiva moltiplicata per il rapporto della diagonale della pellicola (circa 43 mm) e la diagonale del sensore.
ad ogni modo basta intendersi...
rimane il fatto che la PdC non e' una proprieta' intrinseca della lente.
ieri mi son dimenticato di dire che le formule sopra valgono solo se la distanza dal soggetto e' molto maggiore rispetto alla lunghezza focale (vera, ma poco cambia). Inoltre giochini di sostituire le variabili se ne possono fare un sacco solo che magari sono meno utili perche' (ad esempio) dire che la PdC dipende dall'apertura in mm del diaframma e' piuttosto inutile...
ciao
fil

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sottobosco
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Iscritto: 19 Gen 2006
Messaggi: 7177
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MessaggioInviato: Mar 22 Mgg, 2007 10:20 am    Oggetto: Rispondi con citazione

La regola generale della DOF recita più o meno: “La profondità di campo è la stessa per qualsiasi focale se l’apertura è identica e le dimensioni del soggetto vengono mantenute costanti sul fotogramma.”

Ad esempio, scelgo un soggetto statico a 10 metri. Lo fotografo a f/2.8 con un 400mm; la DOF è di 10 cm. Monto un 50mm sempre a f/2.8; a 10 metri la DOF è di 7.6 metri. Ma voglio che le dimensioni del mio soggetto siano costanti. Allora mi avvicino a 1.25 metri (400mm / 50mm = 8; 10 metri / 8 = 1.25 metri). La DOF torna ad essere esattamente quella di prima, ovvero 10 cm.

Come tutte le regole ha la sua eccezione. Ossia, quanto sopra regge fintanto che la distanza non eccede certi limiti di linearità (sia pur grossolanamente approssimata); ovvero finché la distanza di ripresa non eccede ¼ dell’iperfocale della focale più corta. Questo perché a partire da ¼ dell’iperfocale la DOF inizia a scostarsi rapidamente dalla linearità. Inoltre, dato che questo si verifica a distanze ben diverse per focali differenti, i grafici DOF cominciano a divergere in maniera significativa.

Il fenomeno è abbastanza trascurabile se si confrontano due focali lunghe (i.e. 200 vs 400 mm), mentre inizia a rendersi evidente quando, ad esempio, si confrontano le focali 50 vs 400mm. In questo caso, già da 3 metri, le cose cambiano piuttosto rapidamente.

Ma allora perchè, una foto con un tele da l'impressione di uno sfocato maggiore di una con il wide?
è una questione di dimensioni dello sfondo, e quindi di percezione dei suoi particolari.

Se lo sfondo è una parete bianca in un interno, la percezione sarà grossomodo la stessa, mentre in esterni, dato che il tele comprime i piani, la percezione sarà di uno sfocato maggiore, ma solo perchè stiamo guardando un solo particolare e molto lontano.
Nella realtà succede che se fai un ritratto con un 50, dato l'angolo di campo, lo sfondo dell'immagine sarà uno spazio molto più grande dello stesso sfondo di immagine ripreso con un 200.

la pdc dipende dal rapporto di ingrandimento.
Più rimpicciolisci i dettagli (grandangolo) meno percepisci il cerchio di confusione; più li ingrandisci (tele) più percepisci il cerchio di confusione.

Se annulli l'effetto di ingrandimento che otterresti con il tele avvicinandoti invece al soggetto con un grandangolo, ottieni lo stesso effetto, ma cambia la prospettiva

Quindi, riassumendo, se voglio aumentare la profondità di campo è inutile che io cerchi di usare un wide perché, per mantenere la stessa inquadratura, dovrei avvicinarmi, e la minor distanza pareggerebbe i conti.

In sintesi, anzichè parlare di tele o grandangolari, possiamo dire che - a parità di diaframma - la pdc dipende essenzialmente dal rapporto di ingrandimento.
Ossia, allo stesso diaframma ed allo stesso rapporto di ingrandimento, la pdc è la stessa, che io stia fotografando da 2 metri con un 200mm o da 50 cm con un 50mm o da 25 cm con un 25mm, etc.

Certo, cambiando lunghezza focale sarò costretto a cambiare la distanza (per mantenere lo stesso RR) e di conseguenza varierà pure la prospettiva e ed il rapporto dimensionale primo piano/sfondo, ma la pdc sarà la medesima.

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Attilio
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andy_g
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MessaggioInviato: Mar 22 Mgg, 2007 11:56 am    Oggetto: DIFFRAZIONE Rispondi con citazione

Nulla posso aggiungere ai vostri dotti ragionamenti sulla PdC, quindi apro un altro argomento! Wink
Un'altra differenza sull'effetto del diaframma a seconda delle dimensioni del sensore è il differente livello di diffrazione. Abbiamo visto che la focale effettiva a parità di focale equivalente è proporzionale alla diagonale del sensore. Quindi più è piccolo il sensore e più sarà piccola la focale. Siccome il diaframma è espresso come un rapporto tra focale e diametro del diaframma, ne consegue che minore è la focale e minore è la dimensione fisica del diaframma e quindi maggiore la diffrazione. E' questo il motivo per cui nelle compatte raramente siva oltre il diaframma f/8, soprattutto alle corte focali: la diffrazione aumenterebbe troppo.

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ander75it
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MessaggioInviato: Gio 24 Mgg, 2007 12:34 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

E su questo, c'è poco da contestare direi! Smile
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