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The Run utente
Iscritto: 18 Nov 2004 Messaggi: 58 Località: Bologna
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The Run utente
Iscritto: 18 Nov 2004 Messaggi: 58 Località: Bologna
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Inviato: Mar 23 Nov, 2004 10:52 am Oggetto: |
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ho visto che avete spostato alcune foto con elementi architettonici in VARIE. Allora forse anche questa andrebbe girata li'.
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Canon AT-1 - Canon FD 50mm f1,8 - Canon FD 28mm f2,8
Nikon Coolpix 775 |
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victor53 utente attivo

Iscritto: 03 Apr 2004 Messaggi: 24845 Località: Lerici (SP) Liguria
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Inviato: Mar 23 Nov, 2004 11:15 am Oggetto: |
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in effetti non è una street, buono il taglio e la luce, peccato per la perdita di definizione dovuta alla scansione! Ciao
_________________ ° Vittorio ° www.photovictor.it
EOS 7D-5D-40D-20D - 12/24 HSM -Canon 24/105 L f4 - 135 L f2 -70/200 L f4 -
...che meravigliosa opportunità ha un fotografo, con un gesto porta nel futuro un attimo del presente! |
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massimiliano ingrosso utente attivo

Iscritto: 05 Feb 2004 Messaggi: 15267 Località: da Brindisi a Torino
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Inviato: Mar 23 Nov, 2004 11:54 pm Oggetto: |
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Dopo la scansione una maschera di contrasto (anche se leggera) e' sempre utile per recuperare un po' di definizione, beh piu' che altro e' una simulazione di maggiore definizione... pero', se ben dosata, funziona...
Ciao
Max
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Le foto del raduno
e i commenti alle giornate |
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The Run utente
Iscritto: 18 Nov 2004 Messaggi: 58 Località: Bologna
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Inviato: Mer 24 Nov, 2004 12:39 pm Oggetto: |
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jlh ha scritto: | Dopo la scansione una maschera di contrasto (anche se leggera) e' sempre utile per recuperare un po' di definizione, beh piu' che altro e' una simulazione di maggiore definizione... pero', se ben dosata, funziona...
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Ci sono dei parametri standard o e' meglio andare semplicemente ad occhio? Per esempio PS ha una funzione di autocontrasto, ma non mi sembra che calibri molto bene.
Qui ho applicato la maschera, ma le nuvole da bianche sono diventate tendenti al rosso..
Forse pero' e' + una domanda da Fotoritocco..
Pardon..
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Canon AT-1 - Canon FD 50mm f1,8 - Canon FD 28mm f2,8
Nikon Coolpix 775 |
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Claudio Ciseria utente attivo
Iscritto: 22 Lug 2004 Messaggi: 5522
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Inviato: Mer 24 Nov, 2004 1:20 pm Oggetto: |
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The Run ha scritto: |
Forse pero' e' + una domanda da Fotoritocco..
Pardon..  |
Io avevo letto un post di 1pixel che spiegava come ottimizzare l'USM.
Molto utile, lo trovi in fotoritocco (credo).
_________________ http://www.claudiociseria.it |
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edgar amministratore

Iscritto: 15 Dic 2003 Messaggi: 6378 Località: Milano
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Inviato: Lun 29 Nov, 2004 7:04 pm Oggetto: |
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Al di là di Photoshop, quello che si può notare è che hai realizzato una inquadratura che "non è nè carne nè pesce".
Mi spiego meglio. Quando riprendiamo un edificio abbiamo due possibilità: riprenderlo alla distanza giusta e senza inclinare la fotocamera (verso l'alto), in modo da produrre un'immagine senza linee convergenti verso l'alto, oppure esagerare l'inclinazione ed esasperare le linee, inquadrando quasi "contro" l'edificio. Questo sistema produce prospettive esasperate e molto ardite che possono avere un notevole fascino "grafico" e geometrico.
Ciò che di solito offre i risultati meno interessanti è invece usare una via di mezzo: inquadrare sì verso l'alto, ma moderatamente: questo produce una immagine di impatto non elevato e che può prestare il fianco a giudizi poco lusinghieri sulle capacità del fotografo di inquadrare correttamente.
Ciao EDgar
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Edgar
Perchè "Primi Scatti" è diverso: il progetto ° Primi passi: 1 Diaframmi e Tempi ° 2 L'Esposizione
3 La Significatività ° 4 La Semplicità °5 L'inquadratura ° 6 La composizione
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The Run utente
Iscritto: 18 Nov 2004 Messaggi: 58 Località: Bologna
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Inviato: Gio 02 Dic, 2004 12:32 pm Oggetto: |
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edgar ha scritto: |
Mi spiego meglio. Quando riprendiamo un edificio abbiamo due possibilità: riprenderlo alla distanza giusta e senza inclinare la fotocamera (verso l'alto), in modo da produrre un'immagine senza linee convergenti verso l'alto, oppure esagerare l'inclinazione ed esasperare le linee, inquadrando quasi "contro" l'edificio. Questo sistema produce prospettive esasperate e molto ardite che possono avere un notevole fascino "grafico" e geometrico.
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Grazie per la critica, ma, senza nessun riferimento alla foto sopra (che cmq ha dei limiti evidenti soprattutto in chi scatta), non sono d'accordo con te.
Una inquadratura "normale" può dare un'idea dell'insieme e ti permette di godere (nuovamente) del luogo dove sei stato. In quel caso è più il soggetto a fare la foto e non viceversa.
Una inquadratura "spinta" può produrre un impatto grafico importante, ma bisogna mettersi d'accordo sullo spinto. Mi fai un esempio? Per come ho capito io, bisognerebbe praticamente attaccarsi all'edificio e isolare quindi solo un particolare.. cosa che, se corretta la mia interpretazione, cancella di fatto l'identità della struttura.
Hai ragione quando dici che questa è una via di mezzo (voluta), ma come si suol dire non esiste solo il bianco o il nero.. ma tutta una scala di grigi cui attingere.
Ovviamente la mia è una opinione.
Appena avrò a disposizione uno strumento migliore farò delle prove per cercare il limite cui ti riferisci se intanto mi puoi fare qualche esempio te ne sarei grato.
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Canon AT-1 - Canon FD 50mm f1,8 - Canon FD 28mm f2,8
Nikon Coolpix 775 |
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edgar amministratore

Iscritto: 15 Dic 2003 Messaggi: 6378 Località: Milano
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Inviato: Gio 02 Dic, 2004 1:16 pm Oggetto: |
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Cerco di spiegarmi meglio, usando anche un paio di esempi.
La fotografia di architettura presume che le inquadrature degli edifici vengano effettuate salvaguardando il parallelismo delle linee. Pertanto le linee verticali dovranno essere perfettamente perpendicolari e tra loro parallele e non invece convergenti verso l'alto (o il basso). L'eventuale convergenza (normalmente verso l'alto) è di solito il risultato dell'inclinazione della fotocamera e quindi del piano focale verso l'alto, quando incliniamo la fotocamera per far stare nell'inquadratura le parti superiori dell'edificio (non sempre abbiamo alle spalle lo spazio necessario per allontanarci e far stare nell'inquadratura tutto l'edificio).
Tale effetto ottico di convergenza è "geometricamente" corretto in quanto a prospettiva e viene percepito anche ad occhio nudo. Poi però il cervello tende a compensare, dandoci l'impressione psicologica di stare osservando linee parallele.
Ovvio che poi la pellicola o il sensore non hanno alcuna possibilità di "compensare" psicologicamente e quindi non fanno altro che mostrarci quello che hanno registrato, cioè delle linee convergenti. Esse vengono comunemente chiamate in fotografia "linee cadenti" e, ripeto, nella fotografia architettonica sono considerate un errore base di inquadratura.
Tanto è vero che in fotografia di architettura vengono usati obiettivi appositamente costruiti, detti "shift" o "decentrabili", che consentono di scattare senza inclinare la fotocamera e mantenendo linee parallele. Oppure si usano fotocamere a banco ottico che permettono il decentramento dell'obiettivo.
Perciò una foto di architettura corretta dovrebbe avere un aspetto di questo tipo:
http://www.photo4u.it/album_page.php?pic_id=18869
dove si possono notare le linee verticali correttamente perpendicolari e parallele tra loro, e non di questo tipo:
http://www.photo4u.it/album_page.php?pic_id=270
dove le linee sono convergenti verso l'alto.
Una eccezione che, se ben eseguita, viene accettata è quella di esaperare l'effetto della convergenza, cioè delle linee cadenti, aumentandola al massimo. Ciò si ottiene avvicinandosi il più possibile all'edifico e inclinando molto la fotocamere verso l'alto. Ciò produce un effetto esagerato che spesso è piacevole, come in questo esempio:
http://www.photo4u.it/viewtopic.php?t=459
Questo tipo di esasperazione viene accettata di solito perchè viene considerata una precisa scelta espressiva di "gioco" con le geometrie e non un errore di inquadratura.
Una inclinazione limitata invece, come nel secondo esempio, non dà l'idea di una scelta espressiva, ma di un errore di inquadratura, dovuto banalmente a disattenzione o alla non disponibiità di strumenti adatti alla fotografia architettonica (obiettivi shift e/o banco ottico) e non viene accettata, perchè esteticamente comunica una brutta impressione di trascuratezza.
E' quindi molto più difficile "far passare" linee poco cadenti come scelta espressiva e a questo punto, se non è fisicamente possibile ottenerle corrette (ci manca l'obiettivo adatto e/o lo spazio non è sufficiente per inquadrare correttamente le linee verticali), abbiamo 2 possibilità:
* non inquadrare tutto l'edificio, ma solo la parte più bassa, naturalmente operando il taglio con buongusto compositivo.
* esasperare la prospettiva come nel terzo esempio
La scelta tra le due opzioni dipende da mille fattori di tipo tecnico/espressivo e naturalmente è demandata al buongusto e alla capacità del fotografo.
Ciao EDgar
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Edgar
Perchè "Primi Scatti" è diverso: il progetto ° Primi passi: 1 Diaframmi e Tempi ° 2 L'Esposizione
3 La Significatività ° 4 La Semplicità °5 L'inquadratura ° 6 La composizione
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The Run utente
Iscritto: 18 Nov 2004 Messaggi: 58 Località: Bologna
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Inviato: Gio 02 Dic, 2004 1:29 pm Oggetto: |
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Capisco meglio quello che intendi e ti ringrazio per gli esempi concreti che mi hai portato.
Riproverò partendo da queste considerazioni.. e nei limiti della strumentazione in mio possesso.
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Canon AT-1 - Canon FD 50mm f1,8 - Canon FD 28mm f2,8
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