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Quale 50mm?

 
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Autore Messaggio
emidondi
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Iscritto: 09 Lug 2006
Messaggi: 89

MessaggioInviato: Mer 25 Apr, 2007 8:46 pm    Oggetto: Quale 50mm? Rispondi con citazione

Ho deciso di aggiungere un 50mm al mio corredino M.
Ho provato il summicron 50 (paraluce incorporato) ma ce ne sono una infinità.
Quale scegliere?
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Giovanni.Santangelo
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Iscritto: 17 Gen 2006
Messaggi: 1870
Località: Airola (BN)

MessaggioInviato: Mer 25 Apr, 2007 9:34 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

All'interno della famiglia dei 50 mm Summicron o dei 50 mm Leica?
Io ho un Summicron 50 DR che, ancorché vecchiotto, é reputato eccezionale, e non posso che confermare, ciò detto, poiche non credo assolutamente che in casa Leica il tempo possa peggiorare le cose, e per quanto letto e sentito, credo che l'unico parametro significativo sia il prezzo.
Se invece il tuo discorso é esteso all'intera famiglia dei 50 il discorso si complica: in casa Leica il maggior costo delle ottiche più luminose é dovuto ESCLUSIVAMENTE all'ottenimento di quella maggiore luminosità, mantenendo intatti gli altri parametri qualitativi, in primis per ciò che attiene la qualità costruttiva per cui, fatte salve ovviamente le preferenze personali, occorre valutare se quella maggiore luminosità occorre o meno.
Da un occhiata a questo sito:
http://www.kbcamera.com/mreviews.htm
Ciao.

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"Less is more"
(Ludwig Mies van der Rohe)
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Tomash
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Iscritto: 21 Giu 2005
Messaggi: 11774
Località: Bologna

MessaggioInviato: Mer 25 Apr, 2007 9:43 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Bisognerebbe averli provati tutti !
Io, dalla mia esperienza ti posso dire che il Sumilux 50 terzultimo tipo (Germany dei tempi della M5) è un portento, uno dei pochi 50 1,4 a rendere molto bene al centro anche a tutta apertura, le immagini sembrano scolpite e per un f1,4 è straordinario.
Okkio solo a non usarlo in modo improprio a questa apertura, se il soggetto è più o meno al centro è meraviglioso, ma se tenti di fare un panorama a f1,4 (come stupidamente feci a una duna di sabbia in Marocco al crepuscolo) sembra che la foto sia stata fatta da un tubo di carta igenica.
Poi, da F2 in avanti si comporta come un ottimo 50mm, al pari del Summicron, nitidezza elevatissima, da f4 in poi la vignettatura sparisce e i bordi hanno la stessa definizione del centro.

Ora ho l'Elmar 50 rientrante, tipo dell'epoca della M3, un Tessar a tutti gli effetti, non esaltante a TA ma dignitoso, molto incisivo a partire da 5,6 fino a diventare una lama tra f8 e 11.
La resa "efficacissima" alla Tessar c'è tutta, è un obiettivo che va valutato guardando le foto intere, non i crop, altrimenti non gli si rende giustizia.
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emidondi
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Iscritto: 09 Lug 2006
Messaggi: 89

MessaggioInviato: Mer 25 Apr, 2007 10:29 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Non sono interessato ad un summilux, per quello ho già un bellissimo lux 35.
Vorrei una lente per far foto in esterni.
Con il 50 sto un po + lontano dalle persone rispetto al 35 e mi trovo meglio.
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maxberek
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Iscritto: 18 Mar 2007
Messaggi: 100

MessaggioInviato: Mer 25 Apr, 2007 11:09 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Vedi se ti può essere utile questo compendio dovuto all'ottimo Giuseppe Ciccarella:

50/2 Summicron. Molte varianti, è facile confondersi. Tante, considerando che il Summicron 50, quinta e sesta versione, è da molti, considerato il miglior 50/2 mai prodotto. Anche se altri produttori si sono cimentati, non hanno mai raggiunto una resa così alta. Per anni utilizzato dalla NASA sulle sonde spaziali Surveyor e su molti satelliti della “intelligence community”. E’ la pietra di paragone per ogni 50 mm. Filtro serie E39.

· Prima versione 1954-1957, cromata e rientrante, 7 lenti, minima messa a fuoco 1 m. Ancora oggi un buon obiettivo. Per via dei vetri abbastanza teneri, al Lantanio, è facile trovare esemplari con la lente frontale segnata. E’ frequente il velo opaco tra le lenti (*Argomento correlato a fine pagina). M5 e CL collassando l’obiettivo si rischia di danneggiare la cellula dell’esposimetro. Peso 255 g. Paraluce, codice identificativo: ITDOO/IROOA/12571/12585/12538

· Seconda versione 1956-68. Cromato, montatura rigida, 7 lenti con disegno leggermente differente alla versione rientrante, messa a fuoco minima 1 m. Pochi esemplari laccati neri. Alta risoluzione e basso contrasto. Per via dei vetri abbastanza teneri, al Lantanio, è facile trovare esemplari con la lente frontale segnata. E’ frequente il velo opaco tra le lenti (*Argomento correlato a fine pagina). Peso 285 g. Paraluce, codice identificativo: ITDOO/IROOA/12571/12585/12538

· Terza versione 1956-1968, Summicron Dual Range, cromato. 7 Lenti. E’ una realizzazione speciale della seconda versione. Straordinaria realizzazione ottica. Con l’ausilio degli “occhialini” staccabili poteva mettere a fuoco da 48 cm., negli ultimi esemplari messa a fuoco minima 51cm. Molti esperti sostengono che lo schema ottico è il medesimo della versione con messa a fuoco da un 1 m., ma i risultati parlano da soli, la risoluzione è stupefacente, il contrasto è basso e lo sfocato ha un Bokeh che solo le realizzazioni Leitz/Leica sono capaci a rendere, non un intontimento generale della scena con colori impastati nel fuori fuoco. E’ necessario ricordarsi di montare e smontare l’obiettivo con la messa a fuoco posizionata su infinito e senza occhialini. C’è una segnalazione di Howard Cummer di Hong Kong riguardante un Dual Range con messa a fuoco minima a 51 cm., che non focheggia alle brevi distanze su di una M6 Classic 0.85 # 2296539. Non è dato sapere se solo sulle 0.85 o in generale sulle ultime M6 questo inconveniente può manifestarsi. Esperienze pratiche potranno darci le risposte che cerchiamo. Comunque sulla Minolta CLE, il Dual Range non funziona. Sui primi esemplari è presente sul barilotto il rapporto di riproduzione 1:15 a 1:.75, inoltre sugli occhialini c’è il tipico simbolo a condensatore con la dicitura “E. Leitz Wetzlar”. Gli ultimi esemplari hanno la pallina di blocco per gli occhialini più piccola, così gli ultimi tipi di occhialini non possono essere montati sugli obiettivi della prima serie. Sugli ultimi esemplari il colore dello strato antiriflesso sulla lente frontale ha un colore violaceo-marrone come i Summicron IV versione. Il Dual Range ha vetri abbastanza teneri, al Lantanio, è quindi facile trovare esemplari con la lente frontale segnata. E’ frequente il velo opaco tra le lenti (*Argomento correlato a fine pagina). Peso 400 g. Paraluce, codice identificativo: ITDOO/IROOA/12571/12585/12538

* Quarta versione 1969-1979 fino al nr. 2.915.800. Cromato nero, 6 lenti, testa svitabile, senza blocco sull’infinito e messa a fuoco minima 70 cm. Per plasticità, definizione e resa nello sfocato, è considerata una delle migliori versioni. Peso 260 g. Paraluce, codice identificativo: 12585/12538

· Quinta versione 1980-95, cromato nero, la maggior parte prodotti a Midland, Canada, gli ultimi in Germania. 6 Lenti ma con schema ottico diverso dalla quarta versione e nuovi vetri, si è ottenuto così un netto incremento in termini di nitidezza e contrasto. Il numero “50” è inciso sul barilotto. Peso 225 g. Distanza minima di messa a fuoco 70 cm. Reintrodotta la leva di messa a fuoco. Nel 1992 è prodotto un esiguo lotto in finitura cromata, che li rende di difficile reperibilità. (Tra questi, anche, i 200 obiettivi con numero speciale, dal 3623601 al 3623800, da abbinare alle 200 M6 Colombo). Paraluce, codice identificativo: 12538/12585

· Sesta versione dal 1995, nero peso 240 g., cromato peso 335 g.. Il numero “50” è inciso sul barilotto. 6 Lenti e stesso schema ottico della quinta versione. Paraluce incorporato. Stesso disegno ottico della precedente versione. Distanza minima di messa a fuoco 70 cm.

Oppure se preferisci andare direttamente al link (tra l'altro sviscera anche l'argomento del velo opaco tra le lenti dei vecchi modelli):
http://passione-leitz.iitalia.com/
Spero di non averti troppo confuso le idee..
Ciao.
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