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Chornobyl - Pripyat, la città fantasma

 
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gparrac
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MessaggioInviato: Dom 18 Mar, 2007 5:04 pm    Oggetto: Chornobyl - Pripyat, la città fantasma Rispondi con citazione

Qui il mio angelo custode del Chornobylinterinform mi lascia un po' più libero di girare da solo ... la natura si sta lentamente riappropriando della città, che all'epoca contava 45.000 abitanti, quasi tutti giovani: tecnici che lavoravano alle centrali con le loro famiglie e moltissimi bambini.
La cttà fu evacuata solo 36 ore dopo l'incidente.

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claudio64
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MessaggioInviato: Dom 18 Mar, 2007 5:52 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

parere personale...una delle più belle foto che hai postato,
penso che un commento sia fuori luogo
immagine che ci riporta con i piedi per terra,
dar la colpa a un gruppo di persone è facile...
questo è l'immagine dei nostri errori...ma anche della nostra impotenza!
saluti claudio

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Le immagini fotografiche sono testimonianza di una biografia e di una storia in corso.
E una fotografia, a differenza di un quadro, dà per scontato che ne nasceranno altre.
Susan Sotang On photography
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danimar91
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Località: Squaquerone e...

MessaggioInviato: Dom 18 Mar, 2007 6:25 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

E pensare che a vederla così sembrerebbe una normalissima perifieria metropolitana, con giardini (quando ci sono....) trascurati, anonimi edifici tipo stie (gabbie per i polli, per intederci.....) e tanto cemento......
Solo che in questo caso la vera "risorsa" anomala è sotto terra (
ma anche sopra, in mezzo, dappertutto........).
Un bella foto documento.

Ciao

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Marco
www.marcovannini.com
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S R
bannato


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MessaggioInviato: Dom 18 Mar, 2007 9:42 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Questa foto è storia!
La tinta, la grana e l'atmosfera cupa di questa foto richiamano alla memoria i momenti terribili di quella terribile catastrofe i cui effetti ancora si fanno sentire e si faranno sentire chissà per quanto!
Bella davvero gparrac... me ne sono salvata una copia per il mio archivio, grazie Smile

Silvano
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Schicchi
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Località: Mi manca Roma... azz

MessaggioInviato: Dom 18 Mar, 2007 10:05 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

storia... nn ci vuole un commento tecnico... ma solo umano...

Un posto dove la vita si è fermata subito dopo lo scoppio della centrale...

un posto che a girarlo farà venire i brividi...

complimenti e ti ringrazio per le emozioni che mi regali...


Alfredo

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"Non basta guardare, occorre guardare con occhi che vogliono vedere, che credono in quello che vedono."
Io sono la speranza dei miei figli... Nel mio sonno ho dimenticato i loro pianti. (Anonimo, Consonno)
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rosario
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Località: Potenza

MessaggioInviato: Lun 19 Mar, 2007 8:21 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Non credo che siano da fare molti commenti a questa foto. E' un pezzo di storia, punto.
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...la soggettività assoluta si raggiunge solo in uno stato, in uno sforzo di silenzio (chiudere gli occhi, è far parlare l'immagine nel silenzio).
R. Barthes "La camera chiara. Nota sulla fotografia"
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gparrac
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MessaggioInviato: Lun 19 Mar, 2007 11:26 am    Oggetto: Rispondi con citazione

danimar91 ha scritto:
E pensare che a vederla così sembrerebbe una normatissima periferia metropolitana, con giardini (quando ci sono....) trascurati, anonimi edifici tipo stie (gabbie per i polli, per intenderci.....) e tanto cemento......

Forse ho mancato l'obiettivo ... volevo mettere in evidenza che questa non è una normatissima periferia: manca la presenza dell'uomo, ma quello che più trovo emozionante è che la presenza umana non è neppure supposta ... gli alberi hanno trovato modo di germogliare fra le crepe dell'asfalto, ma nessun piede li ha calpestati: la natura si sta riprendendo la città modello (tale era nel 1986, considerata la situazione in URSS: asili nido, ospedale modernissimo, piscina, luoghi di ritrovo e divertimento, un campo sportivo il cui terreno di gioco è diventato un bosco impenetrabile ...).
Fra l'altro una foto emblematica, che non ho però presentato: in alto un nido di cicogne, con i loro piccoli, in basso un posto di blocco, con soldati dai cui occhi traspare la preoccupazione di essere stati comandati (per poche ore, il ricambio è molto rapido per ovvi motivi ...) a controllare l'accesso.
Sembra il trionfo della natura ... sugli alberi vedi molti uccelli che come in ogni altra parte del mondo cantano alla primavera ... ma basta una semplice misurazione per convincersi, da numeri che se li sai interpretare sono abbastanza drammatici, che la realtà è diversa da come appare.

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marzai
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MessaggioInviato: Lun 19 Mar, 2007 11:38 am    Oggetto: Rispondi con citazione

C'è un magnifico vecchio film di sf : "La fuga di Logan", in cui si rappresenta la natura che si riappropria della terra.. Questa foto mi ci rimanda,con suggestione coinvolgente.
La facciata scrostata del palazzo, coi cespugli che le si addossano, cominciano ad avvolgerla..le lingue di vegetazione che colonizzano e pian piano cancellano la strada..
Il contrasto tra il silenzio innaturale, il vento, e tutta la vita normale che è trascorsa lì...
Grande emozione in questo scatto, lascia immaginare quella che hai vissuto tu in quel luogo.. e che hai restituito con intrigante efficacia.
Complimenti.
marco

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.. comunque, continuo a pensare che l' unica cosa che con certezza sappiamo della vita, è che non sappiamo cos'è ..

Marco
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Teo76
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MessaggioInviato: Lun 19 Mar, 2007 4:21 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Senza leggere il titolo:
bella foto di una qualsiasi periferia degradata in cui l'atmosfera di disfacimento dovuto ad incuria e' perfettamente resa dal BN.

Mettendoci in mezzo il titolo:
beh, che dire, c'e' gente che dice che Chernobyl non e' piu' pericolosa, basta guardare come la natura l'abbia riconquistata, c'e' gente che dice che e' stata solo sfiga e che incidenti del genere sono piu' unici che rari, c'e' gente che dice che l'effetto serra si deve combattere rivalutando il nucleare, c'e' gente ch esostiene ch eil nucleare e' pericoloso se nelle mani sbagliate.... e poi c'e' gente che guarda questa foto, legge il titolo e trattiene il fiato e vorrebbe chiudere gli occhi che rimangono ben spalancati ad urlare: non siamo ciechi!!!

Ciao

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gparrac
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Iscritto: 11 Mgg 2006
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MessaggioInviato: Lun 19 Mar, 2007 4:51 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Teo76 ha scritto:
beh, che dire, c'è' gente che dice che Chernobyl non e' più' pericolosa, basta guardare come la natura l'abbia riconquistata, c'e' gente che dice che e' stata solo sfiga e che incidenti del genere sono piu' unici che rari, c'è' gente che dice che l'effetto serra si deve combattere rivalutando il nucleare, c'è' gente che sostiene che eil nucleare e' pericoloso se nelle mani sbagliate.... e poi che' gente che guarda questa foto, legge il titolo e trattiene il fiato e vorrebbe chiudere gli occhi che rimangono ben spalancati ad urlare: non siamo ciechi!!!
Ciao

Mi dai l'occasione di ribadire che queste fotografie non sono né a favore né contro il nucleare.
La discussione sull'argomento mi faceva paura ... ma se vogliamo parlare di tecnologia possiamo osservare che il reattore RBMK ha la poco simpatica caratteristica di essere intrinsecamente poco sicuro (il coefficiente di vuoto è positivo, almeno quando lavora a bassa potenza) e che un eventuale incidente ha conseguenze molto gravi (non dispone di edificio di contenimento, non pensabile per via delle dimensioni).
Un incidente come questo, che si vuole attribuire nel rapporto del 1986 ad errori umani, rapporto peraltro riscritto in chiave politica perché le conclusioni originarie della commissione di inchiesta sono piuttosto diverse, non potrebbe accadere neppure a cercarlo deliberatamente nel caso di un BWR, meno che meno di un Candu.
Bene, bravi! Solo che di RBMK nel mondo ce ne sono attivi ancora una ventina abbondante, solo che in Unione Europea ci sono i due RBMK di Ignalina, in Lettonia, da 1250 MW elettrici ... e che la loro dismissione è rimandata sempre di più, ora parlano del 2015 per la dismissione, perché da soli i due reattori forniscono il 70 % dell'energia elettrica consumata nel paese baltico.
E se non bastasse due reattori di questo tipo in Slovacchia, uno a testa per Romania e Bulgaria.
Tutti obsoleti tecnicamente, tutti con caratteristiche molto vicine a quello di Chornobyl ... che fra l'altro è uno dei 4 contenuti nello stesso edificio, mentre altri 2 erano in costruzione al tempo dell'incidente.
Tu lo sai che gli altri tre hanno continuato a lavorare per molto tempo ancora? Sai che il numero 2 ha avuto un incidente nel 1995 che lo ha messo fuori uso, sia pure con rilascio nell'atmosfera poco consistente? Sai che lo spegnimento definitivo del complesso è datato alla fine del 2000?
Parliamo pure di nucleare, ricordiamo che non produce anidride carbonica ed ha costi economici molto favorevoli.
Su questo possiamo discutere e metterci d'accordo, forse possiamo arrivare a considerarlo il male minore.
Ma sul fatto che il nucleare è una cosa troppo seria, che non si può decidere per un modello di reattore solo perché è economico come costruzione e costi d'esercizio, per di più può essere gestito in modo da produrre molto plutonio, fatto che per alcuni politici e militari è un pregio e non certo un difetto ... beh, su questo proprio non possiamo transigere.
Chornobyl è lì ad insegnarcelo ... il numero di persone che hanno abbandonato le loro case è elevatissimo, e parliamo di una zona non particolarmente popolata.
Non è ancora finita, credimi: il sarcofago ha, se non i mesi, gli anni contati ... e chiude in alto, non certo verso il terreno dove lentamente ma inesorabilmente sostanze radioattive ma anche pericolose dal punto di vista chimico stanno scendendo verso le falde freatiche del Pripyat, che subito dopo sfocia nel Dniepro ... a valle Kiev con il suo acquedotto.

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Teo76
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MessaggioInviato: Lun 19 Mar, 2007 6:40 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

gparrac ha scritto:
Tu lo sai che gli altri tre hanno continuato a lavorare per molto tempo ancora? Sai che il numero 2 ha avuto un incidente nel 1995 che lo ha messo fuori uso, sia pure con rilascio nell'atmosfera poco consistente? Sai che lo spegnimento definitivo del complesso è datato alla fine del 2000?
Parliamo pure di nucleare, ricordiamo che non produce anidride carbonica ed ha costi economici molto favorevoli.


Purtroppo tutte ste cose le so fin troppo bene e so anche che e' vero che non produce CO2, ma produce ben altra immondizia che a tutt'oggi nessuno sa che cosa farsene e ben piu' pericolosa, e so anche che i costi economici di esercizio sono molto favorevoli, escluso tutto: la costruzione, la sicurezza, lo smaltimento dei rifiuti, etc. E che nessun privato al mondo si sognerebbe di costruire una centrale nucleare se non profumatamente sovvenzionato dallo stato.

Tra l'altro non serve avere reattori di ultima generazione se poi gli operai versano 16.5 kg di uranio in una vasca di acito nitrico invece dei 3 previsti dai protocolli e si scatena una reazione non controllata (Incidente di Tokaimura del 1999).

Insomma, meglio perderlo che trovarlo! Non ci siamo

Mi sa che stiamo andando in OT Imbarazzato

Ciao

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gparrac
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MessaggioInviato: Lun 19 Mar, 2007 7:06 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Teo76 ha scritto:

Mi sa che stiamo andando in OT Imbarazzato

Anche a me, proprio questo volevo evitare.
Ma lasciami dire prima che qualcuno decida di chiudere il tutto, che fino a quando la discussione si svolge su questi livelli, fra persone che sanno di cosa parlano, non ci trovo nulla di male anche se il sito ha come argomento la fotografia.
Tu hai espresso una posizione che rispetto profondamente perché non frutto di pregiudizi ma dovuta ad un approfondimento del problema.
Io personalmente sono molto più preoccupato del nucleare "mobile", sommergibili (in particolare) e portaerei portano in giro reattori ben più insicuri di quelli per la produzione di energia elettrica, in alcuni casi addirittura raffreddati a sodio liquido.
Poco se ne sa, poco se ne parla ... ma potenziali Chernobyl sono già innescate in molti mari del globo (sommergibili "persi", per intenderci), è solo problema di tempo ...
Non siamo qui solo a parlare di tempi e diaframmi: se la fotografia è comunicazione, possiamo permetterci di discutere di contenuti e di problemi che la fotografia pone.
Se no possiamo limitarci a postare le foto di una mira ottica o al massimo delle Licenidi (che fra l'altro mi stanno antipatiche) su cui nessuno trova a ridire e che non provocano discussioni.
Un saluto.

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hamham
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MessaggioInviato: Lun 19 Mar, 2007 11:47 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

chiudere? ho sentito dire chiudere? e perché mai..... è una bellissima e ricca discussione nata dall'osservazione di un'altrettanto bella foto (anche se a gusti personali preferivo meno fotoritocco), immersiva e coinvolgente....

mi ricorda film come mad max.... manga come hokuto no ken.... e drammi umani lontani eppure vicinissimi: abito a un paio di chilometri da seveso.... vi ricordate? ICMESA, 1976.....

oggi dove hanno seppellito i residui tossici sorge un parco pieno di mamme e bambini in passeggino.... il "bosco delle querce".... omamma, qui sto andando OT pure io Wink

complimenti per la serie giovanni, la sto seguendo con attenzione e interesse Wink

ciao
giuseppe

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Teo76
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MessaggioInviato: Mar 20 Mar, 2007 9:10 am    Oggetto: Rispondi con citazione

gparrac ha scritto:

Io personalmente sono molto più preoccupato del nucleare "mobile", sommergibili (in particolare) e portaerei portano in giro reattori ben più insicuri di quelli per la produzione di energia elettrica, in alcuni casi addirittura raffreddati a sodio liquido.


Uh, pensa che io quello non lo considero neanche: quello va smantellato punto e basta, senza discussioni Wink
Se penso al mare di Barents...bbbrrrrrrr!!!

gparrac ha scritto:

Non siamo qui solo a parlare di tempi e diaframmi: se la fotografia è comunicazione, possiamo permetterci di discutere di contenuti e di problemi che la fotografia pone.
Se no possiamo limitarci a postare le foto di una mira ottica o al massimo delle Licenidi (che fra l'altro mi stanno antipatiche) su cui nessuno trova a ridire e che non provocano discussioni.
Un saluto.


Assolutamente d'accordo Ok!
W la fotografia, soprattutto quando ha qualcosa da dire! Wink

Ciao

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gparrac
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MessaggioInviato: Mar 20 Mar, 2007 9:29 am    Oggetto: Rispondi con citazione

hamham ha scritto:
chiudere? ho sentito dire chiudere? e perché mai..... è una bellissima e ricca discussione nata dall'osservazione di un'altrettanto bella foto (anche se a gusti personali preferivo meno fotoritocco), immersiva e coinvolgente....

Ti rispondo parlando di fotografia, come è corretto ed opportuno.
Quello che mi ha colpito nella città fantasma è stata l'apparente normalità: a prima vista sembra solo una città momentaneamente diversa, poi tanti piccoli particolari evidenziano che è stata abbandonata in fretta (non dimentichiamo che agli abitanti l'abbandono era stato prospettato come temporaneo e di brevissima durata) e che nessuno ci è più tornato a vivere, quasi nessuno ha percorso le strade dove gli alberi sono cresciuti a dismisura.
La fotografia a colori non comunica questa impressione di angoscia: pur potendo documentare non colpisce immediatamente l'osservatore, tanto più che ho deliberatamente evitato quelle immagine d'effetto, dai giocattoli abbandonati negli asili al calendario fermo all'Aprile 1986 ...
fra queste sono molte quelle fabbricate ad arte, fatto che mi da molto fastidio in un reportage che vorrei sempre vedere totalmente asettico.
Qualche cosa dovevo però fare in termini di linguaggio fotografico, per cui ho scelto un bianco e nero cupo, che lasciasse spazio a zone quasi chiuse.
L'effetto che più mi piaceva l'ho trovato nell'uso di un plug-in di Photofiltre, fra l'altro in francese, che fa però pagare un prezzo molto elevato a livello di dettagli.
Devo però riconoscere che riducendo e comprimendo l'originale alle dimensioni per la pubblicazione ho snaturato la fotografia accentuandone i difetti e perdendo buona parte dell'effetto ... fra l'altro sono veramente alle primissime armi nell'uso del foto ritocco ...
La pubblicazione è stata rimandata a lungo proprio perché il tema, pur non essendo fra quelli che il regolamento invita ad evitare, ha assunto valenza politica, tanto che il fatto ed i primi reportage come questo sono stati in Italia determinanti sull'esito del referendum relativo alla moratoria nucleare del 1987.
Ma ho avuto il piacere di osservare che gli interventi sono stati tutti molto misurati e che, se anche usciti dall'ambito propriamente fotografico, sono rimasti lontano da posizioni preconcette e di parte: io ad esempio ritengo che la decisione pro o contro non possa che essere molto sfumata e sofferta, ma soprattutto che un incidente come questo non debba essere ignorato e debba servire di monito per esigere il massimo sforzo per una sicurezza assoluta, quale che sia la decisione presa.
Se come spero tornerò a Chornobyl a fine aprile di questo anno mi riprometto di chiedere ospitalità al sito per un reportage più ampio ed esauriente, tanto più che mi sembra giusto portare a conoscenza di altri una realtà a volte minimizzata, a volte mostrata ancora più preoccupante di come è (ma in ogni caso, ti assicuro, non c'è molto per cui stare allegri).
Un cordiale saluto.

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hamham
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MessaggioInviato: Mar 20 Mar, 2007 10:46 am    Oggetto: Rispondi con citazione

è bella e significativa la scelta di non voler "spingere" con una costruzione forzata e teatrale. penso che non avresti ottenuto gli stessi risultati....
la sensazione che si ha osservando questa serie è quella dell'immersività... è come se passeggiassimo e osservassimo sbigottiti la desolazione e la povertà della ricchezza abbandonata.
una bambola rotta per terra, una sedia rovesciata o la pagina del calendario dell'aprile 86... avrebbero solo trasformato l'immagine in manifesto e reso il tutto troppo retorico.... sono d'accordo con la tua scelta Wink

per il reportage: attendo con curiosità. e ti auguro la realizzazione del "ritorno a chernobyl"

ciao
giuseppe


ps
ho visto che scrivi il nome della città con la O: "chornobyl". è la sintassi che dovremmo utilizzare?

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gparrac
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MessaggioInviato: Mar 20 Mar, 2007 1:06 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

hamham ha scritto:

ps: ho visto che scrivi il nome della città con la O: "chornobyl". è la sintassi che dovremmo utilizzare?

Si, se vogliamo utilizzare il nome ucraino, cosa ininfluente e puro dettaglio se non per il fatto che una ricerca su Internet con il nome russo (Chernobyl) esclude dai risultati alcuni siti istituzionali.
E' un discorso collegato con il fatto che dopo l'indipendenza l'Ucraina ha cercato di rompere i ponti con la Russia (ma la storia è fatta anche di riavvicinamenti) anche se in Crimea c'è una elevata percentuale di persone che parlano solo il Russo e considerano loro patria la Russia.
Se vogliamo essere proprio pignoli possiamo dire che riferendoci al 1986 è corretto l'uso del russo, se parliamo di oggi occorre usare il nome ucraino.
I cartelli stradali lungo la strada che indicano ancora i villaggi abbandonati (a volte completamente coperti di terra) sono stati TUTTI corretti con la grafia ucraina, come se passasse molta gente ... questo spiega molte cose, a mio avviso.
Ma basta intenderci, questa nota è solo per soddisfare la tua curiosità.
Un saluto.



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Il museo di Kiev, fra l'altro da visitare ...
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Fabio(CE)
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MessaggioInviato: Mer 21 Mar, 2007 1:00 am    Oggetto: Rispondi con citazione

gparrac ha scritto:

Forse ho mancato l'obiettivo ...


Eppure a me è arrivato esattamente questo:
erba,alberi, foglie, radici. Nonostante tutto.


Complimenti per il reportage, e per tutto il resto.
Vorrei darti una mano ad alimentare le coscienze, ma non so come.
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