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andreaboni utente attivo

Iscritto: 11 Apr 2006 Messaggi: 2966 Località: Pisa
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Inviato: Lun 12 Mar, 2007 11:59 am Oggetto: Bencini Koroll II |
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Ciao a tutti, ieri ho trovato in un armadio una Bencini Koroll II.
Le condizioni non sono molto buone, ma sapete darmi qualche indicazione tecnica e non?
Tutte le notizie sono ben gradite
Grazie
ANDREA _________________ Tutti hanno un paio di ali ma solo chi sogna impara a volare. (JDM) |
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hamham utente attivo

Iscritto: 11 Dic 2005 Messaggi: 10088 Località: brianza - cesano maderno
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Inviato: Lun 12 Mar, 2007 4:55 pm Oggetto: |
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http://latente.altervista.org/d_home/collector/bencini/index.html
Citazione: |
BENCINI
Nell'immediato dopoguerra Antonio Bencini, titolare della ditta milanese CMF (Costruzioni Meccaniche Fotografiche?) abbandona la produzione avviata nel periodo prebellico basata sulle fotocamere tipo box o a soffietto per dedicarsi alla costruzione di un nuovo tipo di fotocamere economiche. Poiché l'impiego del film da 35mm richiede una certa precisione meccanica e l'adozione di ingranaggi complessi, la scelta cade quasi forzatamente sul film in rullo di tipo 127, da utilizzare senza necessità di riavvolgimento o di comandi particolari. Il film di tipo 127 permette inoltre di ottenere negative abbastanza grandi, di formato 6x4cm, oppure più piccole, 4x4cm o 3x4cm. Si tratta sempre di formati più grandi del formato 24x36mm ma ancora paragonabili a quest'ultimo. La stessa scelta del film in rullo di tipo 127 viene effettuata da altri costruttori di fotocamere economiche che cercano di conquistare un mercato di massa molto promettente. Nel 1946 Bencini mette in produzione per il formato 6x4cm la fotocamera Rolet con corpo in metallo, mirino ottico e obiettivo Planetar Aplanatic da 75mm f/11, in montatura rientrante su un tubo telescopico ma non focheggiabile. L'otturatore a moto alternato offre l'istantanea e la posa e la fotocamera riporta sulla cassa oltre al nome Rolet il numero di brevetto 120785. Nel 1948 inizia la produzione di fotocamere in metallo con il corpo in pressofusione di lega d'alluminio. La prima della serie è la Comet di formato 3x4cm con obiettivo in montatura fissa non rientrante 55mm f/11 montato sullo stesso tipo di otturatore a moto alternato per istantanea e posa. L'obiettivo è focheggiabile da un metro all'infinito e il numero di brevetto è il 120921. La Comet 3x4cm è seguita dal modello Relex di formato 6x4cm che ne ripete lo stile ma monta un obiettivo 75mm f/11 focheggiabile su un tubo telescopico rientrante ed è equipaggiata con lo stesso tipo di otturatore. Il numero di brevetto della Relex è 120922. La strada è tracciata ed ai modelli per film 127 segue un modello battezzato Koroll per il formato quadrato 6x6cm su film 120. Anche in questo caso l'obiettivo focheggiabile 85mm f/11 è montato su un tubo telescopico rientrante ed utilizza un otturatore a un tempo oltre alla posa. La Koroll, più alta e massiccia delle altre pressofuse CMF Bencini, porta il numero di brevetto 120923. L'obiettivo su tubo telescopico rende le fotocamere tascabili facilitandone il trasporto, e nel 1951 anche la piccola Comet viene costruita nella versione con obiettivo rientrante. Così modificata la fotocamera viene ribattezzata Comet II e porta il numero di brevetto 120924. Le Comet, le Relex e le Koroll originali, prive di staffa e di sincronizzazione vengono seguite dai rispettivi modelli con staffa sul tettuccio e presa sincro. I modelli sincronizzati vengono battezzati Comet S, Relex S e Koroll S, ma non sempre e non in maniera omogenea. La Comet S ha l'obiettivo in montatura rigida come la Comet originale, ma ha modificato il disegno del frontale, mentre la Comet II sincronizzata mantiene il nome Comet II. In un primo momento la staffa viene riportata sul tettuccio in un alloggio poco profondo e viene fermata con due viti, in un secondo momento la staffa, del tipo senza viti e con un fermo a molla, viene alloggiata in un alloggio più profondo realizzato sul tettuccio direttamente nella fusione. Altre modifiche riguardano il piedino estraibile di stabilizzazione delle Relex e delle Koroll, che scompare e viene sostituito da un piedino fisso, e la possibilità di commutare la Koroll S dal formato 6x6cm al formato 6x4.5cm. La Relex S 6x4cm è la prima delle CMF Bencini pressofuse ad uscire di produzione e attorno al 1954 anche la Koroll S 6x6cm viene sostituita dal modello Koroll 24 o Koroll 24S, che continua ad utilizzare il film di tipo 120 ma per negative di formato 3x4.5, e utilizza un obiettivo 60mm f/11 in montatura rigida. Dalla cassa delle Koroll 24S scompare il marchio CMF. Nello stesso periodo le Comet S e le Comet II vengono affiancate dal modello Comet III che utilizza lo stesso film 127 per lo stesso formato 3x4cm ma possiede una carrozzeria assolutamente inedita sviluppata in verticale. secondo lo stile delle cineprese amatoriali dell'epoca. Anche sulla cassa delle Comet III la sigla CMF viene rimpiazzata dal nome Bencini. La produzione delle fotocamere Comet e Koroll continua fino ai primi anni Sessanta, ma la cassa viene modificata sia nell'estetica che nei materiali. La lega di alluminio lucida viene sostituita da una nuova lega metallica rifinita in maniera diversa e compaiono parti in plastica nella cornice esterna dei mirini, mentre i dorsi anziché essere incernierati diventano completamente amovibili. Gli otturatori cominciano ad offrire più di una velocità, 50 e 100 all'inizio, 30 60 125 in seguito, e gli obiettivi vengono portati a f/9 o f/8, ma possono essere diaframmati anche a f/16. Nel 1959 viene messa in produzione la fotocamera Cometa, una 3x4cm dalla carrozzeria estremamente originale che tuttavia non riesce a sostituire la Comet. Con gli ultimi anni Cinquanta Bencini inizia anche ad avventurarsi nel mondo del 35mm con le fotocamere Comet 35 e Koroll 35. |
altro.. boh?  _________________
hamham è giuseppe palma| RACCOLTA DI LINK PER LA RITRATTISTICA una selezione da P4U | GLOTUT & ART le perle di P4U |
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andreaboni utente attivo

Iscritto: 11 Apr 2006 Messaggi: 2966 Località: Pisa
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Inviato: Mar 13 Mar, 2007 10:12 am Oggetto: |
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Grazie _________________ Tutti hanno un paio di ali ma solo chi sogna impara a volare. (JDM) |
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