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Messaggio |
Roberto Carta utente attivo
Iscritto: 20 Gen 2006 Messaggi: 3915 Località: Sardegna
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Inviato: Dom 18 Feb, 2007 5:46 pm Oggetto: |
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| rembrant ha scritto: | | Roberto Carta ha scritto: | | rembrant ha scritto: | | Cartier Bresson, si riprometteva di stampare sempre tutto il negativo!!! |
non vorrei confondermi con qualcun'altro, ma mi pare che HCB non stampasse ...  |
Può anche darsi (non è questa la cosa importante), ma faceva stampare in quel modo... |
In questo caso però penso fosse più una necessità di voler far vedere quello che lui aveva visto nel mirino piuttosto che una esperienza che gli derivava dalla CO, perchè mi pare che di quello si stia parlando, del resto le immagini di HCB per il genere fotografico che faceva stampate in maniera diversa da come le vedeva lui non avrebbero avuto senso (per lui ovviamente), magari lo stampatore avrebbe voluto farle diverse e forse se possibile pure migliori ...
Io non sarei così purista nei confronti del negativo, altrimenti con lo stesso ragionamento in CO si dovrebbero evitare anche tutti gli altri stratagemmi per ottenere stampe decenti, vedi mascherature, ritocchi ecc. ecc. ...., l'unico genere che pretende il controllo totale dell'inquadratura in ripresa è la diapositiva, s'impara molto di più con un paio di rulli di dia che con 20 rulli di negativo BN ...  |
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Filippo Secciani utente attivo
Iscritto: 02 Lug 2006 Messaggi: 3680 Località: Provincia di Siena
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Inviato: Lun 19 Feb, 2007 10:01 am Oggetto: |
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Caro Roberto, stai sfondando una porta aperta.
A parte quello che avrebbe voluto fare lo stampatore di H.C. Bresson, che ripeto non ce ne frega una mazza, nel mio intervento ho espressamente citato una proiezione di dia in dissolvenza e il rispetto dell' interezza del fotogramma. Questo non per un discorso di sterile purismo, ma per un' impostazione mentale che impone una determinata disciplina rivolta alla qualità e al controllo totale delle caratteristiche delle lenti e dei materiali.
Inutile negare che quandanche si voglia pensare a un' utilizzo parziale del fotogramma è bene mettere nel centro le cose che vogliamo stampare, ma è anche opportuno usare l' obiettivo più adatto a quello che vogliamo fare. Un caso assurdo per fare un' esempio: non posso selezionare un ritratto da un fotogramma di un grandangolare, quando sarebbe più opportuno mettere un medio tele per "riempire" di più il fotogramma con il solo volto.
E' probabile che il nostro Sgambo abbia iniziato la discussione, perchè ha capito che la fotografia non si divulga solo con il web. Ci sono anche le stampe fotografiche, le riviste la cartellonistica... Ma per gestire certe cose serve di lavorare in un certo modo. In altri casi, molti di quelli che sono diventati fotoamatori adesso, lo sono diventati perchè la macchina fotografica digitale è un naturale attributo di programmi di gestione dell' immagine, buttati dentro il loro computer. Qualcuno poi si rende conto che effettivamente le cose sono nate al contrario e cercano di capire e di sperimentare anche altre strade.
E' un modo di pensare diverso: sul computer per vedere le cose a video belline bastano pochi Mb, ma in Fotografia (con la "F" maiuscola) questi limiti variano a seconda delle esigenze! Poi, quando le cose diventano viscerali, nascono cose tipo il feeling, le sensazioni, ma anche le abitudini, il gusto, il divertimento. _________________ Tanti mettono in firma la propria attrezzatura. A me piacerebbe metterci la mia voglia di far belle fotografie. Forse non mi basterebbe il posto.
Parafrasando Andy: "oltre la foto, nulla" |
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Tomash utente attivo

Iscritto: 21 Giu 2005 Messaggi: 11774 Località: Bologna
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Inviato: Lun 19 Feb, 2007 10:20 am Oggetto: |
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Ma, comunque, fotografia non è solo inquadratura e contenuto della foto, e la stampa non è solo una appendice a questo.
Una foto è valida se oltre ad essere interessante come contenuto e inquadratura è anche stampata bene.
Con lo sviluppo e la stampa si riesce a cambiare carattere alla foto in modo profondo.
Sono convinto che i panorami e le foto di Ansel Adams (il Maestro) se fossero stampate da un minilab sarebbe assolutamente insignificanti. |
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Roberto Carta utente attivo
Iscritto: 20 Gen 2006 Messaggi: 3915 Località: Sardegna
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Inviato: Lun 19 Feb, 2007 10:52 am Oggetto: |
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| Tomash ha scritto: | Ma, comunque, fotografia non è solo inquadratura e contenuto della foto, e la stampa non è solo una appendice a questo.
Una foto è valida se oltre ad essere interessante come contenuto e inquadratura è anche stampata bene.
Con lo sviluppo e la stampa si riesce a cambiare carattere alla foto in modo profondo.
Sono convinto che i panorami e le foto di Ansel Adams (il Maestro) se fossero stampate da un minilab sarebbe assolutamente insignificanti. |
Quoto, fare i puristi, pone solo dei limiti e i limiti per definizione limitano, non ampliano le conoscenze ...  |
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Roberto Carta utente attivo
Iscritto: 20 Gen 2006 Messaggi: 3915 Località: Sardegna
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Inviato: Lun 19 Feb, 2007 10:56 am Oggetto: |
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| rembrant ha scritto: | ....
non posso selezionare un ritratto da un fotogramma di un grandangolare, quando sarebbe più opportuno mettere un medio tele per "riempire" di più il fotogramma con il solo volto.
.... |
Questo è solo parzialmente vero, quello che conta è il punto di ripresa, il risultato non cambia, il limite le attrezzature lo pongono dal punto di vista qualitativo, non dal punto di vista "visivo", ma questo (il limite qualitativo intendo) per uno che cita HCB non dovrebbe essere un problema ...  |
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Robiz utente attivo

Iscritto: 26 Apr 2004 Messaggi: 1007 Località: Torino
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Inviato: Lun 19 Feb, 2007 10:24 pm Oggetto: |
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io credo invece mi stia facendo disimparare... (se mai avessi imparato qualcosa finora..)
passo più tempo a decidere, pellicole, filtri, sviluppi eccetera piuttosto che a fotografare quel che mi interessa(va).
e mi ritrovo con 10rullini arretrati da sviluppare dei quali non ricordo nemmeno più il contenuto...
a sei mesi circa da quando ho la co forse posso dire che le mie foto non sono migliorate per nulla, azz.  |
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Filippo Secciani utente attivo
Iscritto: 02 Lug 2006 Messaggi: 3680 Località: Provincia di Siena
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Inviato: Mar 20 Feb, 2007 12:47 am Oggetto: |
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| Roberto Carta ha scritto: | | rembrant ha scritto: | ....
non posso selezionare un ritratto da un fotogramma di un grandangolare, quando sarebbe più opportuno mettere un medio tele per "riempire" di più il fotogramma con il solo volto.
.... |
Questo è solo parzialmente vero, quello che conta è il punto di ripresa, il risultato non cambia, il limite le attrezzature lo pongono dal punto di vista qualitativo, non dal punto di vista "visivo", ma questo (il limite qualitativo intendo) per uno che cita HCB non dovrebbe essere un problema ...  |
In rifermento a quanto sopra, non solo le mie parole sono vere solo in parte, ma sono solo da prendere come appunto di un esempio talmente elementare assurdo e limitato, che merita attenzione solo per il concetto ce spiega e non certamente per l' azione descritta.
Per quanto riguarda il seguito del tuo discorso, se non sbaglio, è in linea con ciò che penso... ma non ho ben afferrato. _________________ Tanti mettono in firma la propria attrezzatura. A me piacerebbe metterci la mia voglia di far belle fotografie. Forse non mi basterebbe il posto.
Parafrasando Andy: "oltre la foto, nulla" |
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Tomash utente attivo

Iscritto: 21 Giu 2005 Messaggi: 11774 Località: Bologna
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Inviato: Mar 20 Feb, 2007 10:02 am Oggetto: |
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| Robiz ha scritto: | io credo invece mi stia facendo disimparare... (se mai avessi imparato qualcosa finora..)
passo più tempo a decidere, pellicole, filtri, sviluppi eccetera piuttosto che a fotografare quel che mi interessa(va).
e mi ritrovo con 10rullini arretrati da sviluppare dei quali non ricordo nemmeno più il contenuto...
a sei mesi circa da quando ho la co forse posso dire che le mie foto non sono migliorate per nulla, azz.  |
Ma guarda, capita a tutti e non è solo legato alla CO, anche i digitalisti sfegatati si fanno paranoie che il loro eLLoso ha una leggera vignettatura o che il sensore ha un pochettino di rumore a 1600iso.
Ti consiglio di battezzare una buona accoppiata pellicola/rivelatore/carta e usare quella il più possibile, cercando di spremerla al massimo.
Nel mio caso uso le Fuji Arcos 100, Neopan 400 sviluppate in Xtol 1+1 e stampate su Ilford MG IV.
Ovviamente ogni tanto faccio un po di sperimentalismi e stampo su carta baritata come la Ilford Warmtone o la Multigrade FB.
Puntare alla costanza dei risultati prima dello sperimentalismo è per me la regola. |
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Swan bannato

Iscritto: 13 Gen 2006 Messaggi: 942 Località: Napoli
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Inviato: Mar 20 Feb, 2007 12:25 pm Oggetto: |
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Io mi sono posto una condizione prima di iniziare a scattare a pellicola e a svilupparmi da solo i rullini: non avere mai niente di arretrato. Se faccio 2 rulli prima della prossima uscita devo assolutamente trovare il tempo di svilupparli. Con la stampa è diverso, perché non è che stampiamo tutte le 36 foto, poi la sessione di stampa si prende una serata buona in cui devo stare rilassato e avere a disposizioni un po' di negativi per decidere qualche bella immagine stampabile.
Il metodo di Tomash è molto utile, ma io uso i chimici agfa, quindi rodinal e neutol plus, per la carta ho comprato la ilford mgrc cooltone che mi piace molto, ma ho anche la mgf baritata che però non uso ancora.
Discorso a parte per le pellicole, siccome non le conosco benissimo sto un po' sperimentando.
Per tornare in topic io penso che la camera osucra non insegni proprio a fotografare, ma aiuta nella ricerca artistica di ognuno. Se cerchi un' immagine particolare la devi cacciare fuori tu e nessun altro. Quindi se non ci riesci è solo colpa tua  _________________ "una cosa proprio malissimo!!!"
www.hevioso.deviantart.com |
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ernesto2006 utente
Iscritto: 13 Feb 2006 Messaggi: 75 Località: Bari
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Inviato: Mar 20 Feb, 2007 4:56 pm Oggetto: |
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per me la camera oscura è apprendimento, è insegnamento delle tecniche più variegate che definiscono quest'arte, sia nello scatto che nella stampa... è un momento di riflessione(anche e soprattutto sugli scatti effettuati), qualche studente potrebbe dire è l'ora di lezione (o le mille ora di lezione), impossibile sostituirla...
è intimità e in quel silenzio (io però accendo sempre lo stereo quando stampo) trovi momenti eccessivamente creativi...il taglio è fondamentale e su questo do ragione a tutti quelli che ne vedono delle potenzialità e non dei limiti che poi non dovrebbero esserci limiti in un arte: se l'angolo di una foto piace più della sua interezza che male c'é a stampare solo quell'angolo???
con HCB be' ci sono molto cose da considerare..innanzitutto l'avvento del digitale ha cambiato anche il nostro modo di osservare, pensate che il cinema fece lo stesso oramai siamo assefuatti ma agli inizi ci furono dei seri sconvolgimenti..ricordate il trenino dei lumiere? |
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