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ventobacco nuovo utente
Iscritto: 27 Nov 2006 Messaggi: 33
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Inviato: Mar 05 Dic, 2006 7:30 pm Oggetto: fotoritocco... crop, usm, cornici, dimensioni x la stampa... |
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essendo un neofita vi faccio queste domande perchè vorrei dare un tocco in più alle mie foto...
appena scattata, si deve applicare la maschera di contrasto? che cos'è? come si fa ad applicarla?
ed il crop, se nn sbaglio consiste nel ritagliare una parte di foto... come si fa?
inoltre mi è capitato di portare a stampare delle foto e di trovare poi nelle stampe delle parti di immagini tagliate? come mai? esiste qualche programma che adatti i file alla stampa?
e poi un'altra domanda... ho letto anche qualcosa nella sezione fotoritocco, ma vorrei capire bene come posso applicare una cornice con la firma, il titolo, alle mie fotografie... e poi anche qui, volendole stampare, come faccio a farle in modo che il formato sia adatto alla stampa??
grazie!! |
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mariolino320 utente attivo

Iscritto: 01 Set 2004 Messaggi: 3292 Località: Salerno Prov.
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Inviato: Mer 06 Dic, 2006 9:59 am Oggetto: |
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Ciao, tutto quello che chiedi è stato trattato miliardi di volte nel forum e nella sezione fotoritocco appunto ci sono anche molti MEMO con spiegato tutto.... Ti invito a rileggerti le guide prima di fare domande troppo banali....
Cmq cercherò di rispondere a qualche tua domanda
La maschera di contrasto: per come la vedo io la maschera di contrasto o USM si applica alle foto con poca definizione per renderle + nitide, e questo lo si fà ogni qualvolta le foto vengono ridimensionate... Infatti il processo di ridimensionamento fa perdere inevitabilmente dettagli... Ti invito a leggerti questi 3D:
Come applicare una maschera di contrasto (gratis?)
[Tutorial] Filtri di sharp e maschere di contrasto
Riporto un passo importate di Chinchillart e di Cosimo Cortese, ma ti invito a leggerti tutto il 3D che è completissimo....
chinchillart ha scritto: | Riporto la mia personale interpretazione/traduzione di un articolo in lingua inglese sulla maschera di contrasto, Unsharp Mask, d'ora in poi USM. Spero sia chiaro e utile.
Il problema della nitidezza nella immagine fotografica digitale va sempre affrontato, sia quando si tratta di acquisizione di film in digitale sia quando usiamo un CCD o CMOS in una fotocamera digitale, allo scopo di raggiungere la percezione di nitidezza necessaria per la visione e la stampa.
La digitalizzazione trasforma in ogni caso gradienti continui e mezzitoni in punti su una griglia di campionamento: di per sè questo processo produce un ammorbidimento, in quanto dettagli più piccoli di una unità della griglia vengono interpolati con valori medi (ie. un punto di luce in un cerchio di pixel).
Si vuole cioè:
- mantenere la nitidezza dell'originale acquisito o del soggetto ripreso,
- aumentare la nitidezza dell'immagine ai fini di una stampa su inkjet o su laser che di solito riduce di per sè la nitidezza nella conversione pixel-punti su carta.
- effettuare una correzione (immagine leggermente fuori fuoco) o miglioramento (ripresa di un paesaggio in condizioni di foschia)
Ecco entrare in gioco l'USM come strumento principale per lo "sharpening".
L'USM è un filtro, un algoritmo, che valuta il contrasto in termini di tono (photoshop) e/o colore (nel caso di un'altro prodotto per photoshop della imagingfactory), tra pixel o aree di pixel adiacenti.
Se il filtro rileva che tale contrasto è al di sopra di una soglia fissata dall'utente (il controllo di sensibilità), lo interpreta come informazione di dettaglio, e lo amplifica nella misura fissata con il controllo di percentuale.
In pratica il filtro interpreta la differenza di contrasto come un margine.
Tuttavia questo filtro è "stupido" perchè a livello base ragiona non in termini di margini o bordi ma in termini di pixel, quindi dobbiamo impostare i tre parametri del filtro per adeguare l'intervento al risultato e al tipo di foto.
I due principali parametri per ottimizzare l'USM sono appunto il tipo di soggetto e solo secondariamente il tipo di output.
Come giudicare il livello di nitidezza dell'immagine su schermo? Non è così ovvio, le linee guida sono le seguenti:
- valutare l'immagine sempre a dimensioni piene: 100%; a volte si possono trarre conclusioni corrette anche in una visione 50%, ma bisogna tener conto che photoshop applica l'anti-aliasing quando l'immagine è rimpicciolita, e questo può mascherare la reale nitidezza.
- la nitidezza giudicata buona a schermo, è valida per un utilizzo web, o comunque visione solo su monitor, o per stampe con macchine a tono continuo, tipo sublimazione o Durst Lambda.
- per stampe con inkjet, è necessario aumentare la nitidezza un pò al di sopra di quella considerata già buona a schermo pieno.
Il controllo del raggio dell'USM è forse il parametro chiave nell' applicare correttamente il fitro USM alla nostra foto. Innanzitutto dev'essere direttamente rapportato alle componenti del soggetto della foto: se settiamo il raggio a 1, diciamo al filtro di controllare e agire in un' area di 1 pixel ogni volta che rileva un pixel di dettaglio. E' un pò come dire a Photoshop di amplificare la "grana" della pellicola .. In altri termini un raggio grande produce una maggiore area di intervento nel processo di sharpening.
Il secondo parametro di controllo è la sensibilità, da interpretare come "soglia", infatti nella versione inglese si parla di "treshold". Fondamentalmente è uno strumento di riduzione del rumore: se aumentiamo la soglia imponiamo a Photoshop di ignorare le differenze tra singoli e pixel e piccole aree di pixel, e nel caso di un ritratto questo significa evitare di sottolineare i dettagli della pelle per evidenziare invece le differenze chiaro-scuro del viso.
Infine la percentuale indica al filtro di quanto forzare l'effetto di nitidezza sull'immagine.
La procedura per settare al meglio i tre parametri del filtro USM è la seguente:
- partite da una percentuale alta, anche 100 - 150%
- settate la sensibilità/soglia a 0
- aumentate la dimensione del raggio in modalità preview, finchè l'effetto non raggiunge una buona coerenza col contenuto della foto.
- a questo punto riduciamo la percentuale finchè non arriviamo al livello di nitezza che ci sembra idoneo.
- infine aumentiamo la sensibilità del filtro per tagliare fuori dall'effetto di sharpening quelle aree che non lo richiedono, ad esempio la pelle con più alteluci o le zone in cui è più visibile il rumore.
Trovate l'articolo originale di Bruce Fraser, più approfondito e con tanto di esempi al link:
http://www.creativepro.com/story/feature/11242.html |
cosimo cortese ha scritto: | mike1964 ha scritto: | Mamma mia quante risposte!
Vabbè, cominciamo da qualcosa di facile: che differenza c'è tra maschera RGB e maschera di contrasto?
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Mike.. scusa la mia latitanza.. imperdonabile.
Cmq, non so cosa sia la maschera RGB, ma sulla maschera di contrasto posso dire qualcosa.
Dunque... l'articolo citato da chinchillart è già un'ottima guida per comprenderne il funzionamento, posso solo aggiungere la mia personale esperienza:
Innanzitutto distinguiamo i 2 principali casi di output:
1) Utilizzo finale non a monitor (stampa o altro output ad alta risoluzione)
2) Visualizzazione finale a monitor (dove non si parla di dpi ma esclusivamente di pixel... di solito pochi)
Non ci occuperemo in questa sede del primo caso, ma solo del secondo.. e in particolare di un suo sottocaso:
La visualizzazione a monitor in ambito web (scopriremo dopo perchè questa ulteriore distinzione).
Dunque, nella stragrande maggioranza dei casi l'immagine di partenza è molto più grande (in pixel) di quanto poi misurerà l'immagine finale da pubblicare. Dovremo pertanto procedere ad una riduzione delle sue dimensioni.
Sappiamo che l'operazione di ridimensionamento si basa su algoritmi di interpolazione che, se da un lato in riduzione riescono ad aumentare la sensazione di dettaglio rendendo più piccoli i particolari, parallelamente introducono una leggera perdita di definizione proprio a causa dell'interpolazione.
A questo proposito apro un piccola parentesi e vi rimando alla lettura di un altro brevissimo ma interessante topic aperto tempo fà da mike: Ridimensionamento immagini troppo grandi e nitidezza.
... FFFFATTOH?
Dicevo.. visto che ridimensionando si introdurrà una leggera perdita di definizione, ci converrà applicare una preventiva maschera di contrasto già all'immagine grande (impostando i valori come descritto nel giusto articolo tradotto da chinchillart), riservandoci poi l'applicazione di una seconda maschera alla foto finale.
L'ideale sarebbe applicare a monte un filtro tipo neat image per ridurre o eliminare del tutto l'eventuale grana della foto di partenza, in modo da non portarcela appresso nell'immagine finale.. dove sarà davvero difficile gestirla.
Dopo il ridimensionamento, la nuova immagine risulterà composta da un numero decisamente limitato di pixel, normalmente 800x600 o al max 1024x768. E su immagini di questo tipo, con dettagli dell'ordine di frazioni di pixel, la maschera di contrasto dovrà avere dei settaggi adeguati:
Innanzitutto il raggio non dovrà mai superare il valore di 0,4, attestandosi generalmente su un valore di 0,3 o, se possibile 0,2.
Con questo raggio d'azione il fattore potrà avere valori anche molto alti.. da 150 a 350. Più è piccolo il raggio e più il fattore potrà essere alzato. Nella maggior parte delle immagini che ho postato la maschera finale aveva impostazioni tipo 500 - 0,2 - 0
Se abbiamo preventivamente applicato un filtro di riduzione del rumore all'immagine originale, probabilmente il valore della soglia potrà restare tranquillamente fermo sullo zero.
Spiego ora la distinzione tra immagini ad uso web e le altre visualizzazioni a monitor.
Ebbene... ciò che distingue le immagini x web da altre dalla simile dimensione in pixel e solo apparente simile fruizione (cd multimediali, presentazioni, videoproiezioni, sfondi x desktop...) è che le immagini x il web devono avere un peso in byte più ridotto possibile. Solitamente la soluzione ci viene data dalla compressione jpg... ma questa lavora proprio intervenendo sui dettagli della foto, reinterpretandoli per portarli a valori più morbidi e riproducibili come celle di più pixel sfumate in gradienti. Ecco perchè le foto con molta grana non si riescono a comprimere più di tanto.
Allora, quando la dimensione finale in KB non deve superare un certo valore, converrà non eccedere con la maschera di contrasto (o alzare la soglia) se la maschera evidenzia troppi microdettagli, pena una successiva devastazione della foto finale, che annullerà al salvataggio in jpg tutti gli sforzi fatti per migliorarla.
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Per il problema della stampa, purtroppo c'è poco da fare per evitare che ti taglino qualche pezzo di foto, molto dipende anche da chi fai stampare... Cmq la maggior parte dei siti dichiarano che applicheranno dei tagli nell'ortine di qualche millimetro ma non sempre tagliano via la stessa porzione di foto.... io ho risolto in alcune foto che ho fatto stampare con cornice e firma aggiungendo un bordo nero intorno alla foto che poi ho ritagliato io a meno dalle stampe... certo non è il massimo della praticità ma almeno sono andato sul sicuro
Per il discorso cornice e firma ti rimando alla sezione fotoritocco, lì ci sono tutte le risposte che cerchi, basta leggere un pochetto...
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