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Ilfochrome: informazioni utili

 
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pdp
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MessaggioInviato: Lun 04 Dic, 2006 12:37 pm    Oggetto: Ilfochrome: informazioni utili Rispondi con citazione

Ho usato e uso l'ilfochrome, siccome sembro non essere più l'unico interessato vi scrivo alcune considerazioni.

L'ifochrome è facile da usare per chi abbia un minimo di esperienza di camera oscura e restituisce risultati molto piacevoli con ottima ripetibilità anche in casa.

Si può fare in bacinella, ma il costo diventa veramente severo perché costringe a usare tanta chimica, che ha un costo non indifferente.
Se lo si fa in tubo, uso il durst codrum, se ne usa molta meno.
E' fondamentale usare chimica fresca, pena cambiamento della saturazione e del colore.
Lavorare in bacinella implica un altra difficoltà: il buio quasi totale a cui bisogna spostare da una bacinella all'altra il tutto al buio.
La carta la si lava come una politenata qual'è. Meglio insistere un pò con i tempi visto quanto sono energici i chimici.

La carta tollera una debolissima luce verde monocromatica, scordatevi di usare le lampade per il bn. Ne esiste una apposta ma costa tanto.
Io lavoro al buio: nessun rischio di velo e non è così difficile come sembra.
La luce verde del mio timer vela la carta: uso un interrutore a filo e un orologio rumoroso per contare.
Attenzione a non mettere la carta al contrario: al tatto i due lati sono più simili di quello che sembra.

La temperatura è molto meno critica del BN o dell'RA4: il datasheet riporta i tempi per 24°C e per 30°C. Allungando del 20-30% i tempi si può anche lavorare a 20°C senza alcuna variazione della qualità. Meglio comunque fare dei provini la prima volta.
Allungare i tempi oltre il consigliato porta a differenze minime di densità e saturazione, accorciarli produce solo danni.
Tengo in temperatura la soluzione di lavoro in bagno maria: lo sviluppo della carta in tubo è one shot: con i 140ml che metto nel tubo faccio una solta stampa 30x40 o due 20x30. Ho sempre usato acqua di rubinetto.
Una volta messa la carta nel tubo accendo la luce: altrimenti controllare i 5 passaggi al buio è un delirio.
Lavo e asciugo molto accuratamente il tubo prima della stampa successiva.

Se viene conservata in bottiglie di vetro senza aria, conservate al buio, ecc, dura probabilmente anni. La soluzione di lavoro dura meno dell'indicato, se usata dopo pochi giorni è da buttare.

E' fondamentale usare i guanti se si lavora in bacinella: la chimica è molto inquinante. Li utilizzo anche se lavoro con il tubo: non ho mai toccato la chimica, ma non voglio rischiare un tumore alla pelle o una dermatite per un errore o una distrezione.
Se avete un pò di coscienza ecologica non buttate la chimica in fogna, almeno non il bleach: è estremamente inquinante.

Se si vuole mantenere il punto di bianco originale non servono filtri: Lo usavo su arbi (testa condensata autocostruita con lampada opaca) senza filtri o con le gelatine per compensare il bianco che usavo per la pellicola. Con una testa dicroica diventa tutto più semplice.
La carta è tarata sulle lampade al tugsteno, lo usavo su arbi con lampada a incandescenza con lo skylight al posto dell'uv e per scaldare un pò la provia.
Comunque la resa cromatica la si può vedere quando ci si prepara a stampare: è pari a quella proiettata, il colore finale è visibile, come quando si scatta con una dia.
Il termocolorimetro non è indispensabile se si ha un pò di occhio a valutare il bianco delle dia proiettate.
Come esposimetro da camera oscura si può tranquillamente usare un normale esposimetro: si fanno i provini su di una scala e poi si impara come far rendere i vari toni, vedendo dove cadono le varie zone.

Se si dispone di una cpp2/cpe2 diventa tutto estremamente pulito e facile.
Ho usato la carta CLM 1K (contrasto medio) e con il processo P3 kit 3.5 da 5L.

Si possono fare mascherature e bruciature, come nel bn: bisogna ricordarsi di farle al contrario.
Rendono meglio con l'ilfochrome le ottiche da ripresa rispetto a quelle da ingrandimento: molta meno aberrazione cromatica (il bn lavora solo sul blu e sul verde) e miglior neutralità dei toni. Per il 35mm il 50 1.4 pentax ha una resa egregia.

Qui trovate i datasheet di carta e chimica
http://www.ilford.com/html/us_english/prod_html/ilfoclassic/pdf/CPS_CLM.pdf
http://www.ilford.com/html/us_english/prod_html/ilfoclassic/pdf/KIT3_118753_J05.pdf
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Giannic
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MessaggioInviato: Lun 04 Dic, 2006 11:14 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

grazie Ok! Ok! Ok!
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