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Ilfochrome
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Autore Messaggio
Giannic
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MessaggioInviato: Sab 02 Dic, 2006 11:38 pm    Oggetto: Ilfochrome Rispondi con citazione

Ho visto che su Fotomatica sono presenti le carte per la stampa a colori Ilfochrome e i relativi chimici.
Mi piacerebbe provare però non ho capito molto il procedimento.
Leggendo il datasheet della Ilford sembrerebbe che basti un ingranditore con luce alogena o Opalina e un filtro UV, non dovrebbero essere necessari altri filtri.
Il mio ingranditore è a luce condensata, secondo voi è appropriato?
Chi ha provato l'ilfochrome?

ciao,
gianni

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Scalper
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Iscritto: 25 Mgg 2006
Messaggi: 359

MessaggioInviato: Dom 03 Dic, 2006 8:30 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

l'ingranditore va benissimo
però mi chiedo come tu possa sperare di controllare il colore delle stampe senza gli appositi filtri

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impressionando
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MessaggioInviato: Dom 03 Dic, 2006 9:20 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Se ricordo bene pdp fece esperienze al riguardo.
Il problema ingranditore/filtri non è il principale; importante è il trattamento della carta che deve essere fatto con sviluppatrici rotative a temperatura controllata.

Rimango in ascolto incuriosito; il colore faidate è sempre stato un mio chiodo.
Spero chi sia qualche smanettone con TL e voglia di sperimentare.

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Mi chiamo Paolo.... non impressionando
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Giannic
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Messaggi: 569
Località: Bologna

MessaggioInviato: Dom 03 Dic, 2006 9:57 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Intanto leggendo i datasheet ho visto il primo scoglio:
Tutto deve essere fatto al buio assoluto perchè la carta è sensibile anche alla luce rossa. Triste Triste
Per questo conviene usare una sviluppatrice rotativa, non tanto per la temperatura, le carte hanno temperature di lavoro fra i 20 ed i 24 gradi.

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Tomash
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Iscritto: 21 Giu 2005
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Località: Bologna

MessaggioInviato: Dom 03 Dic, 2006 10:03 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

I filtri ci vogliono ecome, diciamo che una volta trovata la filtratura base non è necessario variarla continuamente, almeno con le dia esposte a luce "normale".

La sviluppatrice a tamburo, neanche troppo costosa, è una benedizione, praticissima da usare e garantisce una notevole costanza dei risultati.
Se trovi anche il motore poi sei a posto.
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Scalper
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Iscritto: 25 Mgg 2006
Messaggi: 359

MessaggioInviato: Lun 04 Dic, 2006 12:54 am    Oggetto: Rispondi con citazione

scusate ma...
le pellicole piane le si sono da sempre sviluppate in bacinella al buio completo.

per quale motivo non si dovrebbe poter fare la stassa cosa stampando su ilfochrome?

controllo della temperatura?
anche lavorando in bacinella con un minimo di attenzione si riesce con facilità a tenere la temperatura dei chimici entro mezzo grado dai valori stabiliti

c'è qualche altro motivo che mi sfugge?

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Camillo
operatore commerciale


Iscritto: 26 Nov 2004
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Località: Bergamo

MessaggioInviato: Lun 04 Dic, 2006 11:50 am    Oggetto: . Rispondi con citazione

Ciao a tutti,
il trattamento Ilfochrome è da fare al buio assoluto in quanto la carta è sensibile anche alle lampade rosse o gialloverdi.
E' possibile eseguire il trattamento in bacinella a temperature variabili, previe prove per standardizzare il tutto.
I filtri sono indispensabili per controllare il colore.
Bisogna fare molta attenzione al trattamento della carta in questione in quanto il primo strato, quello più in superficie è molto delicato specie se bagnato.
La luce condensata non è un problema, anzi................ dipende tutto dalla pulizia che ti ritrovi in c.o. un granello di polvere con la luce condensata è visibile assai.


Ciao


Camillo
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Camillo
operatore commerciale


Iscritto: 26 Nov 2004
Messaggi: 427
Località: Bergamo

MessaggioInviato: Lun 04 Dic, 2006 11:54 am    Oggetto: . Rispondi con citazione

Dimenticavo una cosa, la sbianca del trattamento cibachrome è particolarmente aggressiva e a soggetti particolarmente predisposti, qualora venissero a contatto con il chimico in questione, potrebbe essere causa di una forma di dermatite molto insidiosa di cui purtroppo non ricordo il nome.


Ciao

Camillo
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pdp
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Iscritto: 18 Mgg 2005
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MessaggioInviato: Lun 04 Dic, 2006 12:21 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

sto pubblicando in un nuova discussione le mia esperienza d'uso.
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Tomash
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MessaggioInviato: Lun 04 Dic, 2006 12:47 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Scalper ha scritto:
scusate ma...
le pellicole piane le si sono da sempre sviluppate in bacinella al buio completo.

per quale motivo non si dovrebbe poter fare la stassa cosa stampando su ilfochrome?

controllo della temperatura?
anche lavorando in bacinella con un minimo di attenzione si riesce con facilità a tenere la temperatura dei chimici entro mezzo grado dai valori stabiliti

c'è qualche altro motivo che mi sfugge?


Semplice, e parlo per me.
Se dovessi usare le bacinelle al buio pesto farei un paciugo che la metà basta.
Gia mi vedo cercare a tentoni la bacinella con il foglio esposto in mano, ficcarcelo dentro e poi, il cronometro come lo leggo ?
Mi metto a contare 1001, 1002 ecc ?
E poi, estrarre il foglio e metterlo nel bagno sucessivo...

Fidati, sia per le carte che per le pellicole piane il tamburo è di una comodità impagabile.

Quello originale ilford è il massimo, ma si può usare banelmente la tank (se si a una di quelle da 1 litro o maggiori) senza problemi e facendola rotolare tenendo il tappo fuori dal bordo del tavolo.

Poi, se volete esagerare, andate in un negozio di giocattoli, prendete il motore del Lego (costa ma meno di quello ilford, molto meno) e con il Lego vi fabbricate un rotolatamburo motorizzato e fate gli splendidi.
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Scalper
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Iscritto: 25 Mgg 2006
Messaggi: 359

MessaggioInviato: Lun 04 Dic, 2006 1:47 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Tomash ha scritto:
Semplice, e parlo per me.
Se dovessi usare le bacinelle al buio pesto farei un paciugo che la metà basta.
Gia mi vedo cercare a tentoni la bacinella con il foglio esposto in mano, ficcarcelo dentro e poi, il cronometro come lo leggo ?
Mi metto a contare 1001, 1002 ecc ?
E poi, estrarre il foglio e metterlo nel bagno sucessivo...

Fidati, sia per le carte che per le pellicole piane il tamburo è di una comodità impagabile.

Quello originale ilford è il massimo, ma si può usare banelmente la tank (se si a una di quelle da 1 litro o maggiori) senza problemi e facendola rotolare tenendo il tappo fuori dal bordo del tavolo.

Poi, se volete esagerare, andate in un negozio di giocattoli, prendete il motore del Lego (costa ma meno di quello ilford, molto meno) e con il Lego vi fabbricate un rotolatamburo motorizzato e fate gli splendidi.


ti garantisco se conosci la tua camera oscura, non hai nessun bisogno di cercare la bacinella a tentoni perchè sai esattamente dov'è e quindi anche al buio non hai problemi a trovarla (es. a 90° ed un braccio di distanza dall'ingranditore c'è la bacinella dello sviluppo, e tutte le altre sono allineate)

per i tempi puoi impostare dei timer privi di display luminoso (o con il display coperto con la plastica nera) che suonano allo scadere del tempo
oppure puoi fare come me ed usare lo stereo come timer: basta scegliere le canzoni da ascoltare affinchè la loro durata coincida con quella che la lastra/ilfochrome deve trascorrere in ciascuna bacinella, e quando finisce la canzone sposti la lastra/ilfochrome alla bacinella successiva e così via Wink

lo sviluppo in cilindri rotativi ha i suoi vantaggi, ma anche numerosi svantaggi e controindicazioni

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Tomash
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Iscritto: 21 Giu 2005
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MessaggioInviato: Lun 04 Dic, 2006 1:54 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Scalper ha scritto:
lo sviluppo in cilindri rotativi ha i suoi vantaggi, ma anche numerosi svantaggi e controindicazioni


Sì ma per sviluppare il chiba (ops l'ilfochrome) vedo molti ma molti più vantaggi usando un tamburo (magari appunto la tank che va bene lo stesso) piuttosto che impazzire con le bacinelle.
Trattamenti sempre freschi, temperatura ben sotto controllo, tutto alla luce.
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Alessandro Frione
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MessaggioInviato: Lun 04 Dic, 2006 3:31 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Buio assoluto e bacinelle termostatate indispensabili per il colore.
Si potrebbe utilizzare una luce di sicurezza (mi pare giallo/verde) ma da tenere talmente lontana e flebile da diventare inutile.
Naturalmente serve una testa colore sennò nisba...

Ciao

Alessandro

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pdp
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Località: Milano

MessaggioInviato: Lun 04 Dic, 2006 5:51 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Riporto quello che ho scritto dall'altra parte, perché secondo me parlate senza nemmeno averlo mai visto fare.

Ho usato e uso l'ilfochrome, siccome sembro non essere più l'unico interessato vi scrivo alcune considerazioni.

L'ifochrome è facile da usare per chi abbia un minimo di esperienza di camera oscura e restituisce risultati molto piacevoli con ottima ripetibilità anche in casa.

Si può fare in bacinella, ma il costo diventa veramente severo perché costringe a usare tanta chimica, che ha un costo non indifferente.
Se lo si fa in tubo, uso il durst codrum, se ne usa molta meno.
E' fondamentale usare chimica fresca, pena cambiamento della saturazione e del colore.
Lavorare in bacinella implica un altra difficoltà: il buio quasi totale a cui bisogna spostare da una bacinella all'altra il tutto al buio.
La carta la si lava come una politenata qual'è. Meglio insistere un pò con i tempi visto quanto sono energici i chimici.

La carta tollera una debolissima luce verde monocromatica, scordatevi di usare le lampade per il bn. Ne esiste una apposta ma costa tanto.
Io lavoro al buio: nessun rischio di velo e non è così difficile come sembra.
La luce verde del mio timer vela la carta: uso un interrutore a filo e un orologio rumoroso per contare.
Attenzione a non mettere la carta al contrario: al tatto i due lati sono più simili di quello che sembra.

La temperatura è molto meno critica del BN o dell'RA4: il datasheet riporta i tempi per 24°C e per 30°C. Allungando del 20-30% i tempi si può anche lavorare a 20°C senza alcuna variazione della qualità. Meglio comunque fare dei provini la prima volta.
Allungare i tempi oltre il consigliato porta a differenze minime di densità e saturazione, accorciarli produce solo danni.
Tengo in temperatura la soluzione di lavoro in bagno maria: lo sviluppo della carta in tubo è one shot: con i 140ml che metto nel tubo faccio una solta stampa 30x40 o due 20x30. Ho sempre usato acqua di rubinetto.
Una volta messa la carta nel tubo accendo la luce: altrimenti controllare i 5 passaggi al buio è un delirio.
Lavo e asciugo molto accuratamente il tubo prima della stampa successiva.

Se viene conservata in bottiglie di vetro senza aria, conservate al buio, ecc, dura probabilmente anni. La soluzione di lavoro dura meno dell'indicato, se usata dopo pochi giorni è da buttare.

E' fondamentale usare i guanti se si lavora in bacinella: la chimica è molto inquinante. Li utilizzo anche se lavoro con il tubo: non ho mai toccato la chimica, ma non voglio rischiare un tumore alla pelle o una dermatite per un errore o una distrezione.
Se avete un pò di coscienza ecologica non buttate la chimica in fogna, almeno non il bleach: è estremamente inquinante.

Se si vuole mantenere il punto di bianco originale non servono filtri: Lo usavo su arbi (testa condensata autocostruita con lampada opaca) senza filtri o con le gelatine per compensare il bianco che usavo per la pellicola. Con una testa dicroica diventa tutto più semplice.
La carta è tarata sulle lampade al tugsteno, lo usavo su arbi con lampada a incandescenza con lo skylight al posto dell'uv e per scaldare un pò la provia.
Comunque la resa cromatica la si può vedere quando ci si prepara a stampare: è pari a quella proiettata, il colore finale è visibile, come quando si scatta con una dia.
Il termocolorimetro non è indispensabile se si ha un pò di occhio a valutare il bianco delle dia proiettate.
Come esposimetro da camera oscura si può tranquillamente usare un normale esposimetro: si fanno i provini su di una scala e poi si impara come far rendere i vari toni, vedendo dove cadono le varie zone.

Se si dispone di una cpp2/cpe2 diventa tutto estremamente pulito e facile.
Ho usato la carta CLM 1K (contrasto medio) e con il processo P3 kit 3.5 da 5L.

Si possono fare mascherature e bruciature, come nel bn: bisogna ricordarsi di farle al contrario.
Rendono meglio con l'ilfochrome le ottiche da ripresa rispetto a quelle da ingrandimento: molta meno aberrazione cromatica (il bn lavora solo sul blu e sul verde) e miglior neutralità dei toni. Per il 35mm il 50 1.4 pentax ha una resa egregia.

Qui trovate i datasheet di carta e chimica
http://www.ilford.com/html/us_english/prod_html/ilfoclassic/pdf/CPS_CLM.pdf
http://www.ilford.com/html/us_english/prod_html/ilfoclassic/pdf/KIT3_118753_J05.pdf
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Alessandro Frione
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MessaggioInviato: Mar 05 Dic, 2006 8:58 am    Oggetto: Rispondi con citazione

pdp ha scritto:
Riporto quello che ho scritto dall'altra parte, perché secondo me parlate senza nemmeno averlo mai visto fare.



Personalmente parlo delle esperienze che ho, che non sono molte.
L'ho visto fare e l'ho fatto. Non uso drum perchè non mi piace farlo, della luce di sicurezza non mi sono mai interessato a fondo perchè, come ho detto, non l'ho mai usata.

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Tomash
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MessaggioInviato: Mar 05 Dic, 2006 9:19 am    Oggetto: Rispondi con citazione

A quanto pare ad usarlo siamo io e pdp, e guardacaso siamo entrambi sostenitori del tamburo.
Fidatevi, il tamburo è meglio, molto meglio delle bacinelle e poi il trattamento è stato concepito per essere usato in questo modo.
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Tomash
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MessaggioInviato: Mar 05 Dic, 2006 9:24 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Approposito, visto che mi avete fatto tornare voglia e visto che sono attrezzato con tamburo originale e ruotatamburo motorizzato oltre che di esposimetro originale.
Ma l'ILFOCHROME esiste ancora ?
E chi lo vende online ?
Ho fatto una rapida ricerca e non ho trovato niente.
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impressionando
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MessaggioInviato: Mar 05 Dic, 2006 11:00 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Non hai guardato bene!
Succede anche a me di cercare le chiavi avendole in mano.

FOTOMATICA

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Tomash
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MessaggioInviato: Mar 05 Dic, 2006 11:15 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

paoloilchimico ha scritto:
Non hai guardato bene!
Succede anche a me di cercare le chiavi avendole in mano.

FOTOMATICA


Ottimo !
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pdp
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MessaggioInviato: Mer 06 Dic, 2006 9:39 am    Oggetto: Rispondi con citazione

io l'ho preso da silverprint

Ciao
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