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AccaCiBì utente

Iscritto: 23 Ago 2006 Messaggi: 204 Località: Roma
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Inviato: Lun 16 Ott, 2006 2:23 pm Oggetto: Alternativa al procedimento chimico tradizionale |
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Sto muovendo i primi passi in CO, anche se CO è un termine grosso per la stanzetta dove io realizzo le mie stampe....
Conscio della macchinosità dell' allestimento e disallestimento delle attrezzature, mi solleticava l' idea di procedere a scansione dei negativi e a successiva stampa con inkjet...
C'è qualcuno che sa - per esperienza personale, non per sentito dire- dirmi quali sono i risultati, in rapporto al procedimento tradizionale?
Grassie!
 _________________ La fotografia è l' arte di non premere il bottone (Frank Horvat) |
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pdp utente attivo

Iscritto: 18 Mgg 2005 Messaggi: 3270 Località: Milano
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Inviato: Lun 16 Ott, 2006 3:12 pm Oggetto: |
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a quel punto perché non scattare direttamente in digitale?
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marcuszebra utente
Iscritto: 29 Mgg 2006 Messaggi: 164 Località: BG
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Inviato: Lun 16 Ott, 2006 4:16 pm Oggetto: |
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ciao!
io posso portarti quella che è la mia esperienza: da pochissimo anche io mi sto dedicando allo sviluppo e come te mi sono dedicato solo allo sviluppo per ora, lasciando poi alla scansione il compito di recuperare qualcosa di stampabile.
Questo però è solo (spero) una situazione transitoria perchè spero presto di avere un budget sufficiente per prendere un buon ingranditore usato anche per 6x6.
I risultati della scansione, per quanto ho potuto osservare direttamente, dipende molto anche dallo scanner utilizzato (io ne ho uno piano, brutto a piacere, che ha il supporto per le pellicole e le diapo).però ho visto che i prezzi di film scanner che facciano anche il 6x6 sono abbastanza proibitivi (parlo del nikon coolscan).
Devo cmq dire che, anche con scanner, rispetto al bn che riesco ad ottenere in digitale quello che ottengo con lo sviluppo ha sicuramente una pasta diversa (magari è solo suggestione, ma devo dire che è proprio bello).
te lo consiglio, almeno per provare
ciao |
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AccaCiBì utente

Iscritto: 23 Ago 2006 Messaggi: 204 Località: Roma
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Inviato: Lun 16 Ott, 2006 4:33 pm Oggetto: |
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No, perché sentivo parlare di carte "fine art" ed inchiostri per inkjet appositi per il bn....
 _________________ La fotografia è l' arte di non premere il bottone (Frank Horvat) |
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darkfire utente
Iscritto: 15 Lug 2006 Messaggi: 261
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Inviato: Lun 16 Ott, 2006 7:18 pm Oggetto: |
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che per l'appunto sono fenomenali (parlo di carte e inchiostri fine art per le stampe a getto d'inchiosto). Confermo perchè è il sistema che uso io. Garantisce una gamma tonale superiore ai metodi tradizionali ed è meno impegnativa come spazi (io non potrei mai allestirmi una co per la stampa). Occhio che per la spesa siamo più o meno sugli stessi costi per i neofiti della CO, e maggiori per la gente esperta (che spreca meno carte/sviluppi). |
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AccaCiBì utente

Iscritto: 23 Ago 2006 Messaggi: 204 Località: Roma
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Inviato: Lun 16 Ott, 2006 7:26 pm Oggetto: |
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pdp ha scritto: | a quel punto perché non scattare direttamente in digitale?
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mmmmmmmhhh: boh?
Credo che la pellicola bn scansionata bene renda meglio di un sensore, in termini di gamma tonale, no? _________________ La fotografia è l' arte di non premere il bottone (Frank Horvat) |
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Giannic utente attivo
Iscritto: 21 Feb 2005 Messaggi: 569 Località: Bologna
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Inviato: Lun 16 Ott, 2006 7:30 pm Oggetto: |
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pdp ha scritto: | a quel punto perché non scattare direttamente in digitale?
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Non sono d'accordo.
Anche se anch'io preferisco la stampa completamente analogica e chimica esistono degli ottimi motivi per fotografare su pellicola e stampare in digitale.
La gamma dinamica impressionabile su una pellicola B/N è inarrivabile con una digitale così come la grana del B/N è molto più piacevole del rumore digitale.
Inoltre con le ultime generazioni di stampanti e gli inchiostri a pigmenti i risultati sono molto buoni.
Per esempio guardate questo fotografo: http://www.nickbrandt.com
Lui scatta con una Pentax 67 (Medio Formato) e poi scansiona e stampa in digitale.
Da una sua intervista su Lenswork:
Intervistatore: "Tu fai stampe digitali, quindi presumo tu usi Photoshop. Hai fatto molto manipolazioni in queste immagini?"
'No. Ma Photoshop rimane la migliore camera oscura del mondo. Ho cominciato la mia carriera in camera oscura e ho smesso completamente sei mesi dopo aver iniziato questo ultimo lavoro. La ragione per cui penso Photoshop sia la migliore camera oscura che ci sia non e' per i trucchi e trucchetti che ti permette di fare, ma per le gradazioni sottili --- il controllo sulla luce e sulle ombre le mascherature, le bruciature. Per esempio, se hai una gamma dinamica di 7 stop con un film in camera oscura, con Photoshop puoi averne 15. Quegli elefanti sono super scuri e c'e' una differenza di 6 stop tra i loro corpi ed il cielo. Con Photoshop posso sottoesporre gli elefanti di 3 stop cosi' che il cielo non si sbianca troppo e poi ricuperare tutti quei dettagli nelle ombre. Ottieni una gamma dinamica incredibile in quei cieli drammatici e con la pelle dell'elefante esposta correttamente. Tutto quello che vedi nel negativo e li': l'animale e l'ambiente devono fare un tutt'uno.
'Mi sono frustrato molto quando non catturo l'animale al posto giusto al momento giusto: c'e' uno scenario fantastico ma l'animale e' dall'altra parte . Quello che ho concluso e' che la mia immaginazione non puo' tirar fuori niente di meglio di quello che semplicemente vedo di fronte a me. Se mi mettessi a fare un composito in Photoshop non sarebbe altrettanto bello. Preferisco affidarmi a una mole di lavoro incredibile, a frustrazione, e al succedere di qualcosa davanti a me.'
Intervistatore: "Immagino che tu sia al corrente della controversia suscitata da Art Wolfe che ha incollato delle zebra extra per creare una migliore composizione per il suo libro. Hai fatto qualcosa del genere?"
'No. Nella foto panoramica Elephant Exodus ho fatto due esposizioni una dopo l'altra e poi incollate insieme per fare un panorama. Avessi avuto una Fuji 6x17 avrei fatto una foto sola. Non ho nessun problema etico con questo perche' non ho ripetuto gli elefanti. E' un semplice clic-clic velocissimo con una camera MF. Tutti gli elefanti che vedi erano proprio li''
Intervistatore: "Sebbene non ci mettiamo solitamente a discutere di aspetti tecnici in LensWork vorrei chiederti del tuo processo di stampa. So che stampi in digitale e che sei uno di quelli che non ha nessuna vergogna ad ammetterlo."
'Ero a Santa Fe per l'apertura della mia mostra e c'era una giuria di proprietari di gallerie che ogni anno si riuniscono li' per vedere i portfolio di fotografi. Mi dicevano che due anni fa solo 5% dei portfolio erano digitali e che quest'anno e' prossimo al 90%. Penso sia il futuro, questo. Il momento e' stato perfetto per me, perche' non avrei potuto fare questo due anni fa, non c'erano i pigmenti. Con la combinazione giusta di pigmenti e carta, con spray protettivo sul vetro possiamo produrre stampe che si godranno per 150 anni e piu''
Intervistatore: "Pero' stai ancora fotografando con film."
'Guarda, non vedo assolutamente il mio passaggio al digitale. Non sono assolutamente interessato alla cattura digitale dele immagini. La latitudine di posa del film bianco e nero e' straordinaria e sembra essere maggiore di qualunque latitudine possa ottenere dal digitale. Secondo, perderei la sensazione da ulcera di non sapere cosa otterro'. A volte questo crea meravigliose sorprese, che ho per errori di sovraesposto, annebbiato il negativo, etc etc. Ho non poche fotografie che sono venute bene proprio perche' ho cazzato da qualche parte. La fotografia digitale e' perfezionismo soporifero. Spero di non offendere nessun fotografo digitale e non e' onesto da parte mia fare queste affermazioni perche' non ho lavorato con una macchina digitale ancora. Malgrado tutta l'ansia che l'uso del film nel mezzo dell'Africa comporta --- ogni viaggio che ho fatto ho rotto le macchine, perso opportunita' meravigliose di scattare etc --- sceglerei ancora il film. Il mezzo formato e' essenziale, non mi sognerei mai di scattare con il 35mm. Se potessi scattare negativi 8x10 lo farei, ma e' gia' follemente poco pratico quello che faccio adesso.'
Detto questo ripeto, anch'io preferisco di gran lunga una bella stampa su carta baritata, e la soddisfazione di vedere l'immagine formarsi nei chimici è qualcosa di unico e magico, niente a che vedere con la banale uscita del foglio da una stampante.
ciao,
Gianni _________________ ************************ |
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marcuszebra utente
Iscritto: 29 Mgg 2006 Messaggi: 164 Località: BG
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Inviato: Lun 16 Ott, 2006 8:01 pm Oggetto: |
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in effetti senza andare a prendere carte strane e stampanti costosissime sono riuscito a fare stampe notevoli b/n con una epson stylus photo r300 e carta premium glossy.
e concordo sul fatto che la grana prodotta a 400 iso da una neopan non è paragonabile al rumore digitale, il rumore digitale a me disturba assai, la grana della pellicola invece mi piace.
poi è questione di gusti, naturalmente. |
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Giaco utente attivo

Iscritto: 29 Gen 2006 Messaggi: 1045 Località: Trieste
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Inviato: Lun 16 Ott, 2006 11:56 pm Oggetto: |
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Non ho molta esperienza diretta con il bn digitale, lo uso prevalentemente per postare le foto sul sito, ho fatto qualche prova tramite laboratorio e non sono venute troppo male.
Una cosa è certa, al momento preferisco decisamente passare ore in CO ed ottenere delle belle stampe, hanno una profondità e una ricchezza di sfumature che in digitale non sono ancora ottenibili.
Ho visto stampe di altri fotografi stampate con sistemi Lambda, ottenute da scannerizzazione di negativi analogici, devo dire che non sono malvage, un pò la trama del digitale si vede ma è sopportabile.
Inoltre so di metodi di stampa al carbone che a quanto pare rendono molto bene.
Per i miei lavori resto comunque fedele agli acidi e all'argento. _________________ Il mio ultimo reportage Marocco --> http://www.photo4u.it/viewcomment.php?t=304310 |
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Giaco utente attivo

Iscritto: 29 Gen 2006 Messaggi: 1045 Località: Trieste
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pdp utente attivo

Iscritto: 18 Mgg 2005 Messaggi: 3270 Località: Milano
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Inviato: Mar 17 Ott, 2006 12:14 am Oggetto: |
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Lo scanner che ho non è certo una sola (coolscan V ma ho fatto fare parecchie scansioni su scanner a tamburo): ma pensare di usare un negativo come sorgente digitale non mi convince: si perde molto nella scansione, specie ove il BN diventa gustoso: tanta acutanza e grana bella presente e secca, che "costruisce" la foto.
Non si possono paragonare le scansioni del colore con quelle del BN: le prime vengono molto meglio perché i grani di pigmento hanno molto meno contrasto di quelli d'argento. Poi la resa della grana nel colore ha ben altra importanza che in BN.
Ho provato a fare scansioni in digitale dei miei negativi bn, e la resa non è stata paragonabile a quella delle stampe chimiche, che poi sono tornato a fare.
Tutto sommato non mi sembra che la dinamica del coolscan V sia molto diversa da quella della 300d, solo che la resa di luci e ombre in stampa è ben diversa che da quella in scansione, e la differenza della grana è ancor maggiore.
Non dico che i bn digitali non siano buoni, solo che al momento la scansione del negativo bn mi sembra il sistema più difficile per ottenere buoni risultati.
Non so se sia una questione psicologica, ma mi sembra che l'argento abbia una resa migliore del pigmento nero.
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