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Pellicola&sviluppo per panorami
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darkfire
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MessaggioInviato: Sab 14 Ott, 2006 8:14 pm    Oggetto: Pellicola&sviluppo per panorami Rispondi con citazione

Ciao, sono appassionato di foto di montagna.

Sto cercando qualcosa con grana inesistente, grande resa tonale.

Finora quello che mi è piaciuto di più per situazioni di forte contrasto è nell'ordine un'accoppiata di

A) ilford pan f 50@25 - perceptol
Cool delta 100@50 in perceptol (ma trovo che ho poca gamma tonale e chiude troppo le ombre)
C) acros 100@100 in xtol 1:1 esposta a 100 (grande resa tonale ma scarsina nei grigi)

La CO mi interessa per il solo sviluppo in quanto poi acquisisco e provvedo a lavorare in post-produzione e a stampare a getto d'inchiostro con inchiostri a pigmenti specifici per il bianco e nero

La acros la trovo piuttosto appagante se non fosse per i grigi mosci che mi obbligano a vere e proprie imprese di post produzione: ecco l'ultimo scatto. Nonostante il grosso lavoro per renderla accetabile mi piacerebbe ma trovo la grana un po' troppo evidente nelle stampe di grandi dimensioni.

Ecco gli ultimi tre scatti che ho fatto (acros 100@100 xtol 1:1 tempi 9.45 se non ricordo male) ed un ingrandimento a piena scansione di un dettaglio per indicare quello che non mi piace di questa accoppiata pellicola-sviluppo.





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darkfire
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MessaggioInviato: Sab 14 Ott, 2006 8:18 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

a proposito, qualcuno mi sa spiegare quei puntini bianche che si intravvedono nell'ingrandimento a piena risoluzione e di cui non capisco la natura (escludo la polvere, conoscendo lo stato del bagno e credo siano legati all'agitazione).
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darkfire
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MessaggioInviato: Lun 16 Ott, 2006 12:53 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

nessuna risposta?

dai che sono alla fine della scorta di acros e di xtol.

Ho una mezza idea di provare il pyro, oppure gli sviluppi in due bagni tipo il bw-db76 (d76 in due bagni) e come pellicola la eflke kb25 per avere una grana finissima... pure però sono attratto dal gigabit film. Risposte per piacere. Per gli scatti saranno tutti del genere di quelli che avete visto... ho la mezza idea di fotografare tutti i laghi alpini del cuneese, quindi saranno più o meno di questo tipo.
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pdp
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MessaggioInviato: Lun 16 Ott, 2006 3:11 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

una estesa gamma tonale fa a pugni con la grana fine: le pellicole "tradizionali" tengono meglio luci e ombre delle tabulari, e gli sviluppi compensatori raramente sono finegranulanti se hanno buona acutanza.
La coperta è stretta.
Per quel tipo di foto userei una fp4+ in rodinal, id11 o microphen a seconda della destinazione. La grana c'è ed è bella presente, ma a me piace...

Perché usi il negativo per poi farne una scansione? a quel punto non è meglio scattare direttamente in digitale? La stampa chimica ti grarantisce sicuramente una resa tonale più estesa e plastica di uno scanner. Probabilmente la resa tonale non ti soddisfa più per colpa dello scanner che per colpa del negativo.
Ciao
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impressionando
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MessaggioInviato: Lun 16 Ott, 2006 9:00 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Il negativo dedicato allo scanner è molto diverso da quello per la stampa.
Lo scanner ha bisogno di essere aiutato con un negativo molto morbido altrimenti non ce la farà mai.
Interessante può essere, per certe immagini, invertire la curva della pellicola scansionandola come positivo poi invertendola. Molto difficile valutare e confrontare la resa delle diverse pellicole/rivelatori per mezzo di uno scanner soprattutto se privo di taratura con target certificati.
Penso sia inutile dirti che a me il Perceptol ha sempre fatto più danni che altro rovina inesorabilmente la grana e toglie profondità. La PanF è bella @25 ma in D76 1+3 (sempre gusti personali).
I puntini bianchi sono probabilmente provocati dalla reazione del rivelatore basico a contatto diretto col fix senza stop oppure da uno stop troppo acido.

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darkfire
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MessaggioInviato: Lun 16 Ott, 2006 9:30 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Innanzitutto grazie per le cortesi risposte.

Paolo, quindi tu mi consigli di non provare nuove pellicole ma continuare con la mia preferita (la pan f) limitandomi a cambiare lo sviluppo da perceptol e xtol (oramai sto quasi finendo la scorta, sono all'ultimo litro) a d76? Il d76 diviso in due bagni non dovrebbe essere ulteriormente meglio?

Sempre rispondendo al buon Paolo, lo scanner è profilato correttamente con target della coloraid e come sw di scansione, usando vuescan in multipassata ho risultati di gran lunga superiore a quelli che posso ottenere con il sw ufficiale della nikon. Anche nella conversione colore-bn il vuescan aiuta molto, visto che permette di gestire manualmente tale conversione senza affidarsi ciecamente agli automatismi degli altri programmi.

Riguardo i puntini bianchi non credo che la causa sia quella del bagno di stop acido o del fissagio senza stop ma credo che tu mi abbia messo sulla buona strada: da sempre uso il bagno di stop e l'acidità è corretta o almeno quella consigliata dal produttore: sono sempre molto preciso nelle diluizioni. Tuttavia ho provato a buttare un po' di bicarbonato in un campione del bagno di fissaggio ed ho notato che sfrigolava. Se non erro è indice di fix esausto, per cui ho immediatamente provveduto a buttarlo (strano vi avevo fissato solo due rullini ed era praticamente fresco). Paolo, credi che un fissaggio in esaurimento possa creare di quei problemi? (effettivamente li ho notati solo da quando ho sostituito il fissaggio "vecchio" con il nuovo, vecchio per modo di dire perchè in genere sono sempre piuttosto freschi i miei bagni).

Adesso rispondo a pdp:
circa la resa tonale non credo: la gamma dinamica delle digitali tranne pochi modelli è ancora inferiore a quella della pellicola (che è ufficialmente di 3.7). Lo scanner in passata singola dovrebbe già tirare fuori tutto dalla pellicola avendo una gamma dinamica superiore. In multipassata come lo uso io arriva a 4.8 quindi sono praticamente certo che tiri fuori tutta la gamma tonale e stampando in giclée con inchiostri a pigmenti specifici per il bianco e nero ho una gamma tonale persino superiore alle stampe tradizionali. Senza contare i vantaggi di continuare ad usare le mie splendide ottiche leica in full frame, a risoluzioni superiori a quelle attualmente disponibili per tali ottiche e al contempo poter utilizzare le più moderne e comode tecniche di postprocessing. Per confronto ho fatto stampare a mano da un laboratorio della mia provincia un negativo particolarmente bello e poi l'ho confrontato con la tecnica mista che uso adesso ed è di gran lunga migliore in tutte le zone e nella stampa in formato 20x30 non trovo differenze in termini di dettagli minuti, come invece temevo prima di provare.
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darkfire
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MessaggioInviato: Lun 16 Ott, 2006 9:43 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

scusate se continuo.

Sempre rispondendo al pdp, purtroppo sono allergico alla grana in questo tipo di fotografie (in altri generi mi piace ed anche molto, ma quando fotografo un panorama cerco la perfezione ottica e fisica del mezzo e sento che la grana più come un difetto che come un di più). Tuttavia vorrei aggiungere una cosa forse ovvia, ma di cui mi sono accorto solo ieri. La giornata era brutta, ma brutta forte. Dopo pranzo è improvvisamente arrivato un po' di sole ed ho deciso di andare in montagna per le poche ore di sole che ancora restavano. Immaginando di non andare in posti particolarmente difficili da raggiungere visto il poco tempo ho preso dal frigorifero una pellicola di cui ho un po' di scorta e che avevo sempre considerato un errore di gioventù in quanto mi ero fatto consigliare da una persona che aveva gusti completamente diversi dai miei e nella foga ne avevo ordinate ben 5: neopan 100 ss. Finora l'avevo sempre sviluppata in rodinal a varie diluizioni e l'avevo trovata orrenda. Ieri invece l'ho esposta a sensibilità nominale e sviluppata in xtol stock proprio per contrastare la grana e fare un po' di esperimenti. Quello che è uscito dalla tank mi ha lasciato senza parole. La grana è estremamente contenuta e per niente evidente (un po' difficile da spiegare: c'è e a cercarla si vede e non è piccola, ma non è contrastata e così è difficile da notare). Grandiosa la gamma tonale, purtroppo ovviamente il contrasto è bassino ma credo di riuscire in post-produzione a tirar fuori qualcosa di buono. Il fatto che mi ha colpito è che da schifezzuola in rodinal, semplicemente cambiando sviluppo ed usandola in xtol stock mi sembra esser uscito qualcosa di meglio della blasonata acros usata nel medesimo bagno, che mi stava stretta ma che tante soddisfazioni mi aveva pur dato.


Ultima modifica effettuata da darkfire il Lun 16 Ott, 2006 9:46 pm, modificato 1 volta in totale
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MessaggioInviato: Lun 16 Ott, 2006 9:45 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Il fix esausto non crea quei problemi ma ti lascia la pellicola "sporca".
Se il bicarbonato (base) frigge nel fix è segno che il fix è ancora acido, il che non è metro di qualità del fix. Il fatto che tu abbia visto il bicarbonato che frigge mi aiuta a farti capire il concetto: se l'emulsione alcalina (simile al bicarbonato) la butti nell'acido (troppo acido) frigge, ergo....

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darkfire
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MessaggioInviato: Lun 16 Ott, 2006 9:48 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

quindi che consigli? diluire maggiormente il bagno di stop o fare un prebagno di arresto in acqua? o ancora, cambiare fix con uno meno acido?
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MessaggioInviato: Lun 16 Ott, 2006 10:08 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Io proverei con stop più diluito. Forse è un lotto di pellicole particolarmente sensibile.
Non prendere per oro colato ciò che ti dico; prova sempre prima di giudicare. fatti una busta di D76 provalo @25 1+3 e vedi se incontra i tuoi gusti.
Non conosco il D76 in due bagni; conosco però l'Emofin e posso dirti che può essere un'ottima idea per scansioni sia per l'acutanza che per la compensazione (facile anche da preparare in casa).

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darkfire
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MessaggioInviato: Lun 16 Ott, 2006 10:12 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

grazie paolo, come sempre sei una fonte di saggezza Smile

a proposito, eppoi smetto di disturbare, dopo aver visto il tipo dei scatti, il gigabit film pensi potrebbe fare al caso mio? magari nell'ordine infilo un po' di d76 ed un paio di pellicole, ma mi dispiacerebbe sprecarle per scatti di prova come anche andare alla cieca a fare una bella sfacchina di alta quota e non portare neppure un ricordo Smile
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MessaggioInviato: Lun 16 Ott, 2006 10:20 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Il Gigabitfilm è sicuramente da provare se ne trovi ancora ma solo nel suo rivelatore e con il trattamento consigliato a 26°. In D76 ci fa i pugni, butteresi soldi e pellicola preziosa.
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MessaggioInviato: Lun 16 Ott, 2006 10:47 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

oh beh, di certo. Giusto ieri mi è arrivata una mail della rivenditrice italiana a cui avevo scritto un po' di tempo fa. Il d76 lo riserverei ad altro (in particolare la pan f di cui ho una bella scorta e che mi sembra anche a te piaccia). A proposito... ma 25° sono per scelta, immagino, vero? Tempi intorno ai 10 minuti, immagino, a occhio e croce visto che non trovo niente sui bugiardini. A proposito, ma id11 e d76 non sono lo stesso prodotto?
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MessaggioInviato: Lun 16 Ott, 2006 11:05 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Citazione:
ma 25° sono per scelta, immagino, vero? Tempi intorno ai 10 minuti, immagino, a occhio e croce visto che non trovo niente sui bugiardini.
Scusa ma non riesco a collegare i riferimenti; a cosa ti riferisci?

ID11 e D76 sono uguali.

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MessaggioInviato: Lun 16 Ott, 2006 11:16 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

ops scusa, aveva letto male... d76 25asa 1+3@25 mentre ora capisco che intendevi 20° 50@25 1+3

id11 non è la stessa cosa, vero?
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pdp
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MessaggioInviato: Mar 17 Ott, 2006 12:01 am    Oggetto: Rispondi con citazione

darkfire ha scritto:
neopan 100 ss. Finora l'avevo sempre sviluppata in rodinal a varie diluizioni e l'avevo trovata orrenda. Ieri invece l'ho esposta a sensibilità nominale e sviluppata in xtol stock proprio per contrastare la grana e fare un po' di esperimenti. Quello che è uscito dalla tank mi ha lasciato senza parole. La grana è estremamente contenuta e per niente evidente (un po' difficile da spiegare: c'è e a cercarla si vede e non è piccola, ma non è contrastata e così è difficile da notare). Grandiosa la gamma tonale...

Pensa che la neo 100 ss (che uso molto perché acquistata non scaduta a meno di un euro a rullo) è la brutta copia della fp4+, dalla quale paga più grana e meno dinamica a parità di sviluppo. Mi piace molto sia in microphen che in id11 diluito. Se vuoi poca acutanza per vedere meno grana in scansione e una scala tonale infinita provala in microphen stock.
Potrebbe piacerti più della neo100ss.
Le scansioni della neo100ss o la fp4+ in rodinal fanno piuttosto schifo, ma la colpa è dovuta all'uso dei rilevatori ad alta acutanza che fanno a pugni con lo scanner, per via del contrasto estremo tra i vari grani che lo scanner rende male a differenza della carta.
Uno sviluppo a media o bassa acutanza rende la pellicola molto più facile da scansionare, ma la rende meno piacevole in stampa chimica.
Questione di cosa si desidera avere.
Valutare una pellicola da scansione è sempre difficile, ma se vuoi fare delle scansioni devi regolarti sui risultati che ti da lo scanner.
Probabilmente abbiamo scanner simili (ho il coolscan V) ma ti garantisco che recupero molto meglio gli errori di esposizione in co che con lo scanner: meno luci pelate, meno ombre completamente chiuse.
Citazione:

circa la resa tonale non credo: la gamma dinamica delle digitali tranne pochi modelli è ancora inferiore a quella della pellicola (che è ufficialmente di 3.7). Lo scanner in passata singola dovrebbe già tirare fuori tutto dalla pellicola avendo una gamma dinamica superiore.

Se il discorso della densità ottica si potesse raggiungere in un numero non dovrei notare grosse differenze scansionando una fp4 con il flatbed agfa e con il nikon, visto che entrambi dovrebbero andare oltre quello che può leggere una pellicola.
La densità ottica massima leggibile non riesce a esprimere la qualità della scansione.
Nessuna macchina digitale riesce ad arrivare alla dinamica di una pellicola: la fp4+ in microphen ha una latitudine di posa enorme, tra le maggiori che ho provato, e ha il pregio di mantenere una buona linearità di tutta la gamma, consentendo poi diverse interpretazioni dello scatto in stampa, senza il rischio di trovarsi con luci o ombre "compresse".

Ciao


Ultima modifica effettuata da pdp il Mar 17 Ott, 2006 8:19 am, modificato 1 volta in totale
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MessaggioInviato: Mar 17 Ott, 2006 12:25 am    Oggetto: Rispondi con citazione

ma che bella discussione ed una miriade di consigli utilissimi Smile

FANTASTICO Ok!

pdp... guarda sti scatti di prova con la neopan 100ss... sbattuta in xtol senza molta convinzione... se stavo pensando che volevo buttarla via ed ho scattato alla cavolo con un gatto randagio che voleva essere adottato e che non faceva che saltarmi in braccio per farsi coccolare e si divertiva ad allungare le zampine sulla leica e sul treppiedi Smile

Ah abbiamo lo stesso scanner



Crop 100%







alla faccia se perdono con questa risoluzione, però
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MessaggioInviato: Mar 17 Ott, 2006 8:42 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Non ho mai amato le pellicole tabulari bn, mi sembra che siano più piatte delle vecchie; probabile che dipenda dal fatto che le conosco poco, ma al di la della maggior visibilità della grana le trovo più facili da stampare per la diversa gamma di toni.

Mi spieghi come fai a ottenere delle buone stampe bn digitali? Ho dei bn digitali carini e delle pellicole graffiate che vorrei stampare in modo degno.
Mi interessa perché con la ink jet ottengo delle ciofeche, perché ombre e luci riflettono in maniera diversa sia su carta lucida che su carta opaca. Poi la grana è diversa dai puntini della stampante, e il nero raramente è della tonalità che desidero.
Come stampanti uso una stylus pro 5000 (vecchia ma sempre ottima per i formati non piccoli), una hp fotografica di cui non so il numero ma che fa pena, e la canon selphy.
Ho provato a far stampare fuori dei bn da file, ma la resa è stata comunque insoddisfaciente.

Ciao
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MessaggioInviato: Mar 17 Ott, 2006 2:37 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

ho guardato con più calma le foto: mi piace la prima, e la qualità leica si fa sentire.
Purtroppo per diversi motivi i corpi digitali leica non sono sempre interessanti, quindi non avresti l'opzione di scattare in digitale e confrontare con le scansioni.
Su quella dell'albero con la cascata avrei usato un filtro, rosso profondo o verde per far risaltare l'albero.
Ho recuperato la stampa di una foto ir decisamente sottoesposta.
Ti mostro la scansione della foto con un flatbed e quella del negativo con il coolscan.
Devo aver sbagliato l'esposizione di più di quattro stop, cosa facile con l'ir.
Il negativo è il maco ir750c, sviluppato in microphen 1+1 per avere molta compensazione e una buona risolvenza.
Il caso è estremo, me penso che aiuti (anche me) a comprendere il problema.
Sono interessato a capire come fare negativi per scansione, e soprattutto come stampare bene una scansione.
Quello che ti sto dicendo sono cose che mi derivano più impressioni d'uso che da test, cosa che potrei anche fare: mi sto incuriosendo.

Ciao



034-05xs-n.jpg
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scansione del negativo
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034-05xs-n.jpg



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scansione della stampa
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crop del negativo (la risoluzione è maggiore della scansione della stampa)
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034-05xs-pc.jpg
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crop della stampa
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darkfire
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MessaggioInviato: Mar 17 Ott, 2006 4:24 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

adesso sono un po' di fretta ed incavolato sul lavoro, scusa se leggo di fretta, commento dopo.

Comunque quella "della cascata" in realtà è una fenditura naturale della roccia attraverso cui passa la luce che illumina il ramo frontale (guarda da dove arriva la luce). Ed ho usato un bel filtro arancio Very Happy
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