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Pellicola a colori, filtro blu e foto notturne.

 
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roger
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Iscritto: 02 Feb 2006
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MessaggioInviato: Gio 28 Set, 2006 3:09 pm    Oggetto: Pellicola a colori, filtro blu e foto notturne. Rispondi con citazione

Ciao a tutti!
Smile
Di notte per eliminare quel fastidiosissimo giallo delle luci usate oggigiorno oltre al filtro blu che consigli ci sono?
Pellicole?
Filtro blu più scuro?

Con la digitale bilancio il bianco, ma su pellicola?
Aiuto!
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cesca
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MessaggioInviato: Gio 28 Set, 2006 3:15 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Potresti provare con delle pellicole al tungsteno che sono tarate sulle luci artificiali quindi dovrebbero perdere la tonalità giallo/rossa.
Attenzione se la usi invece di giorno alla luce del sole ottieni tonalità blu Wink
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roger
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MessaggioInviato: Gio 28 Set, 2006 4:08 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Si ci avevo pensato in effetti. Dovrei solo trovarle con alta sensibilità.
Tanto quel poco di grana in più sul medio formato non da fastidio.

Il filtro blu purtroppo da solo non basta!
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Straystudio
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MessaggioInviato: Gio 28 Set, 2006 7:19 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

E cosa ottenevi col filtro blu ... ?
Perché quelle luci usate oggigiorno potrebbero anche essere bulbi fluorescenti
(vapori di mercurio et simili), non tungsteno; anche se appaiono giallastre come quelle a incandescenza.
Di questo tipo sono i bulbi impiegati per l'illuminazione stradale, bianchi a gialli.

.
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roger
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MessaggioInviato: Ven 29 Set, 2006 9:15 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Diciamo che la scena si raffreddava un poco. Ma non troppo.
Avevo pensato anche a quello.
Dato che non posso comprare un filtro per ogni obiettivo faccio qualche test con le pellicole.
Speriamo bene!
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roger
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MessaggioInviato: Ven 29 Set, 2006 2:25 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Straystudio ha scritto:
E cosa ottenevi col filtro blu ... ?
Perché quelle luci usate oggigiorno potrebbero anche essere bulbi fluorescenti
(vapori di mercurio et simili), non tungsteno; anche se appaiono giallastre come quelle a incandescenza.
Di questo tipo sono i bulbi impiegati per l'illuminazione stradale, bianchi a gialli.

.


Chissa' di che tipo sono quelle dei depositi ferroviari.
Wink
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Straystudio
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MessaggioInviato: Ven 29 Set, 2006 3:03 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Facilmente trattasi di Vapori di Sodio; e per questo un filtro blu 80-A/B può esserti risultato insufficente,
infatti tali bulbi sono caratterizzati da un'emissione a Temperatura Colore di 2200-2500 K°
ancora inferiore quindi a quella del Tungsteno, che è di:

- 2600-2850 K° Lampadine comuni

- 3200 K° Lampade alogene e talune Lampade fotografiche
= Pellicola Tipo B = Pellicola Tipo DayLight + Filtro 80A

- 3400 K° Lampade fotografiche
= Pellicola Tipo A = Pellicola Tipo DayLight + Filtro 80B

- 3800 K° Lampadine dei vecchi flash a bulbo, che si bruciavano per ogni foto
= Pellicola Tipo F = Pellicola Tipo DayLight + Filtro 80C

.
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Straystudio
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MessaggioInviato: Ven 29 Set, 2006 3:04 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

( doppio invio ...)

Non ci sono pellicole per luce artificiale tarate per le fluorescenti, che si danno attorno ai 4500 K°;
ma è una faccenda un po' diversa dal tungsteno, le fluorescenti sono le più difficoltose da bilanciare.

.
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roger
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MessaggioInviato: Mar 03 Ott, 2006 4:36 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Interessante.
Ma non ci ho poi capito molto.
Triste
In pratica, il filtro blu serve in parte.

Filtro blu e pellicola bilanciata al tungsteno forse non è la strada giusta.
A me basterebbe mitigare un poco l'effetto GIALLO/ARANCIO.

Puntavo comunque alle pellicole. Perchè non ho nemmeno un obiettivo con lo stesso diametro di attacco filtri!
:°(
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Straystudio
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MessaggioInviato: Mer 04 Ott, 2006 1:42 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Se la pellicola Day-Light + Filtro Blu non bastava,
ora la pellicola per Tungsteno + Filtro Blu potrebbe bastare od essere addirittura 'sovrabbondante';
è il caso di fornirsi di almeno un paio di gradazioni di blu tra i valori di 80A - 80B - 80C
più qualcosa tra gli 82A - 82B - .. che sono azzurri molto più leggeri.

.
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roger
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MessaggioInviato: Mer 04 Ott, 2006 9:55 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Grazie.
Ora credo di aver capito.
Cercherò, testerò.

Peccato che fisheye e 20mm non abbiano i filtri davanti ma dietro sull'innesto!
Triste
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Straystudio
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MessaggioInviato: Gio 05 Ott, 2006 2:36 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Per capire la faccenda dei gradi Kelvin (K°), pensa ad un ferro incandescente scaldato da un fabbro.
E la scala Kelvin è una scala termometrica analoga a quella in C° gradi centigradi,
solo che lo zero Kelvin è a -273,15 °C .

Quindi quando il fabbro toglie quel 'ferro' dal fuoco e comincia già a essere rovente
ma non ancora incandescente, emette solo calore cioè radiazioni infrarosse (non visibili).
Se lo facciamo scaldare un altro pochetto e lo ritogliamo dal fuoco, lo troviamo rosso e che emette luce visibile.
A scaldare ancora, alle radiazioni infrarosse e rosse si aggiungono quelle gialle
ed il metallo appare di un colore arancio vivo e molto più luminoso.
A scaldare ancora, comincia l'emissione anche nello spettro dei blu; se non che interviene
la fusione del metallo. Al 'calore bianco', il metallo è diventato chiarissimo perchè
le dosi di radiazioni rosse, gialle, verdi, blu, ... presenti nella sua emissione si avvicinano
alla composizione della luce solare.

Nelle lampade si usa il Tungsteno in quanto fonde a 3422 °C (= 3695 °K gradi Kelvin);
a fare una lampada con un filamento di rame, si potrebbe ottenere solo una tenue emissione rossa
e producendo/sprecando gran parte dell'energia in calore (infrarosso).

Ora, i gradi Kelvin che trovi in fotografia, si riferiscono ad un metallo 'teorico',
'corpo nero' perfetto che viene portato a determinate temperature ed emette un 'cast'
di colori corrispondente a quella temperatura.
Comunque, tralasciando una piccola differenza tra il 'corpo nero' teorico ed il
filamento di Tungsteno pratico,
dire Temperatura Colore 3200 °K vuol dire che abbiamo quelle date proporzioni di radiazioni/colori
rossi, gialli e (pochi) blu che ci provengono dall'incandescenza del metallo/filamento
portata a 3200 °K; cioè a 3473°C.

E così abbiamo trovato un nesso tra fotografia e metallurgia;
guarda un po' dove si va a finire, partendo da un 'click' ...

.
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roger
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MessaggioInviato: Mar 10 Ott, 2006 5:35 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Assai complicata la cosa!
Wink
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Filippo Secciani
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Località: Provincia di Siena

MessaggioInviato: Mer 11 Ott, 2006 5:19 am    Oggetto: Rispondi con citazione

il problema delle luci fluorescenti, è che non sempre emettono la luce che si vede: avete presente il verde presente nelle pellicole dei normali tubi che si usano in casa?
Con le digitali è un conto, con le pellicole un' altro: conta tantissimo con che tipo di lampada fluorescente abbiamo a che fare. Tuttavia di solito le pellicole negative a colori riescono per loro natura a "sgrossare" meglio gli svarioni cromatici.

_________________
Tanti mettono in firma la propria attrezzatura. A me piacerebbe metterci la mia voglia di far belle fotografie. Forse non mi basterebbe il posto.
Parafrasando Andy: "oltre la foto, nulla"
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Straystudio
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MessaggioInviato: Mer 11 Ott, 2006 8:46 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Con le fluorescenti gioca anche il Tempo di Posa che adoperi.
I bulbi/tubi fluorescenti pulsano, non forniscono un'emissione continua come le lampade ad incandescenza.
In un secondo, alternano decine di volte acceso/spento e rosso/verde (così dando il bianco); in sincronia con la frequenza della corrente che le alimenta.
Così, se scatti con un tempo molto rapido, tipo 1/250 - 1/500, sei forzato a catturare una porzione sola dell'intero ciclo, a caso.
Quindi ti trovi delle differenze di dominanze di colori e di sovra/sotto-esposizione, all'interno di un medesimo gruppo di fotografie anche se tutte scattate con le medesime impostazioni e sotto la stessa luce (fluorescente).

.
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