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gtime utente attivo

Iscritto: 13 Ott 2005 Messaggi: 1377 Località: Roma
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Inviato: Ven 29 Set, 2006 12:19 pm Oggetto: Digitale e post elaborazioni |
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Perché il digitale
Su questo forum ci incontriamo per imparare, per confrontarci, per discutere sempre e comunque di fotografia.Spesso postiamo le nostre foto sperando in un commento che ci faccia riflettere e questo non sempre avviene, ma siamo in tanti e molto eterogenei: inesperti, esperti, professionisti.
Tutto ciò deve essere accettato. Quello che proprio non mi va è quando il commento è del tipo: “hai usato un programma per elaborare la foto in pw e non amo questo genere…”
Scusate, ma la post produzione è la base del digitale!
Ok nel commentare: …questa elaborazione non mi piace perché…” e via a motivazioni ma il “non amo la post produzione punto e basta” non credo vada d’accordo con il digitale.
Il mio SI al digitale e alla post produzione lo spigo cosi: per 3 buoni motivi, meglio, per affrancarmi da tre questioni:
-pellicola
-luce
-tempo
Non usiamo più pellicola, non apriamo il dorso della nostra macchina e non carichiamo più il prezioso rullino. Quel momento era un rituale che aveva un “non so che” di magico, ma francamente non mi manca più.
Non usiamo più pellicola e rimandiamo a dopo la scelta colore o b&w!
Fino all’avvento del digitale la scelta era fatta dal fotografo in base alle proprie esperienze, alle sue preferenze. Oggi questa cosa non esiste più. La scelta avviene dopo che la fotografia è stata fatta. Si scatta a colori e solo dopo, con la post produzione il fotografo può decidere se quello che vuole comunicare deve essere visto con il colore o con il b&w.
Possiamo rimandare alla post produzione la scelta di temperatura colore e toni della pelle.
La luce può essere gestita prima dello scatto, durante lo scatto e dopo lo scatto, modificandole con la tecnologia di elaborazione digitale.
Anche il “momento magico” dello scatto è cambiato grazie all’estensione del “momento della fotografia”.
E’ un male? No, è un bene!
Un vantaggio per tutti perché più persone sono in grado di fotografare e quando la media viene alzata si alza anche la media di chi eccelle!
L’elaborazione ci permette anche di sperimentare e sicuramente migliorare i nostri scatti, così da poter variare i nostri temi.
Personalmente non ho un tema fotografico che prediligo, sicuramente quello che mi piace fotografare è quello che mi “colpisce”, che sia un fiore, un animale, un paesaggio, una persona, uno sguardo…c’è un momento che “senti l’emozione”: click!
Come me credo che molti sentano allo stesso modo, quindi si può dire che fotografiamo più l’emozione che quello che abbiamo davanti. L’emozione possiamo ulteriormente elaborarla, dopo, con calma.
Grazie digitale!
Per fortuna digitale o no, elaborazioni o no, l’unica cosa che non possiamo cambiare è che se l’emozione che fotografiamo suscita in altri che vedono la nostra fotografia altre emozioni, allora sappiamo di aver fatto una bella foto!
Giampiero. _________________ 👍 |
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Roberto62 nuovo utente
Iscritto: 02 Ago 2005 Messaggi: 32 Località: Lodi
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Inviato: Ven 29 Set, 2006 12:43 pm Oggetto: |
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Ottima esposizione sono pienamente d'accordo. |
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Nicola Giani utente attivo

Iscritto: 01 Feb 2006 Messaggi: 3677 Località: Milano
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Inviato: Ven 29 Set, 2006 1:02 pm Oggetto: |
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In pratica stai ipotizzando un'estensione della previsualizzazione, che diventa sempre meno "pre" e sempre più visualizzazione.
Detto in termini più volgari, la fotografia tende sempre di più al WYSIWYG, limitando sempre di più la necessità di pre-visualizzare il risultato finale, richiedendo al fotografo di prevedere solo alcuni aspetti della foto.
Tra l'altro anche il poter portare a casa migliaia di scatti in pochi minuti può essere visto come un passo in questa direzione.
Il discorso è decisamente interessante.
Chissà, magari in un futuro non tanto lontano, si potrà produrre una fotografia scegliendo un fotogramma singolo da un filmato da 100 frames al secondo...
Ci pensi? con pochi minuti di video avresti a disposizione centinaia di migliaia di diverse inquadrature della stessa scena... Muovendoti intorno ad un soggetto e muovendo lo zoom della foto-telecamera potresti fare in un minuto una quantità di pose che oggi richiede giorni e giorni di lavoro...
Poi in post produzione decidi quanti frame scegliere (per esempio potendole anche montare per avere il "mosso")...
E nel frattempo, ci saranno sempre gli elitaristi con la loro EOS 90D che ti diranno quanto è più "bello" e "nobile" scattare con la reflex, che quella non è "fotografia", che quello che produci è "immagine" e "artwork"....
E ci saranno quelli che sviliranno il tuo lavoro, convinti che "clicchi due tasti ed è tutto lì", come se scegliere il frame giusto in mezzo a qualche milione fosse cosa da poco e da tutti........
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cius utente attivo

Iscritto: 11 Apr 2006 Messaggi: 18690 Località: romagna
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Inviato: Ven 29 Set, 2006 4:03 pm Oggetto: Re: Digitale e post elaborazioni |
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gtime ha scritto: | rimandiamo a dopo la scelta colore o b&w!
Fino all’avvento del digitale la scelta era fatta dal fotografo in base alle proprie esperienze, alle sue preferenze. Oggi questa cosa non esiste più. La scelta avviene dopo che la fotografia è stata fatta. |
non nego di essermi a volte accorto in post che una foto stava meglio monocromatica che a colori, ma se parliamo di un astratto fotografo di qualità, mi permetto di discordare con quanto sopra...
inoltre, digitale o pellicola che sia, il mondo che vedi è sempre a colori...se hai su una ilford o una SD il meccanismo mentale dovrebbe essere il medesimo
Non so....forse ho frainteso il senso del tuo discorso globale... _________________ Morgan
"perché le pupille abituate a copiare, inventino i mondi sui quali guardare" [De Andrè]
...lavoro...famiglia...lavoro...famiglia...lavoro...CLICK!!!...famiglia...lavoro... |
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bigiagia utente attivo

Iscritto: 18 Set 2005 Messaggi: 1793 Località: milano
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Inviato: Ven 29 Set, 2006 6:26 pm Oggetto: |
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gtime.....pure io concordo con te!
Ma la gente è varia e ognuno ha un proprio modo di intendere le cose.
Ci sono sperimentatori e conservatori in un forum e ognuno rappresenta queste due posizioni, con varie sfumature. Anche i conservatori meno estremi ormai comprano macchine fotografiche digitali ma le usano come
se avessero una pellicola, quelli più estremi non vogliono nemmeno parlare del digitale in teoria perchè poi in pratica, se postano qui sul forum,
vuol dire che il digitale lo usano. Poi ci sono gli sperimentatori che hanno
abbracciato la nuova era, capendo che la fotografia digitale è un percorso
circolare fatto da vari elementi, dove, a differenza dell'analogico, non c'è
più un prima e un dopo, ma un sistema complesso di percezioni dove
scatto e postproduzione si intersecano. La postproduzione diventa spesso
lo scatto, e lo scatto passa spesso in secondo piano. Chi abbia ragione
tra sperimentatori e conservatori è difficile a dirsi, ma, se ti puo consolare,
La storia delle immagini ha in genere dato sempre ragione agli innovatori e sperimentatori, da giotto a leonardo, da caravaggio agli impressionisti,
da duchamp a man ray e picasso. |
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gtime utente attivo

Iscritto: 13 Ott 2005 Messaggi: 1377 Località: Roma
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Inviato: Sab 30 Set, 2006 9:35 am Oggetto: |
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Ingegnere ha scritto: | In pratica stai ipotizzando un'estensione della previsualizzazione, che diventa sempre meno "pre" e sempre più visualizzazione.
Detto in termini più volgari, la fotografia tende sempre di più al WYSIWYG, limitando sempre di più la necessità di pre-visualizzare il risultato finale, richiedendo al fotografo di prevedere solo alcuni aspetti della foto.
Tra l'altro anche il poter portare a casa migliaia di scatti in pochi minuti può essere visto come un passo in questa direzione.
Il discorso è decisamente interessante.
Chissà, magari in un futuro non tanto lontano, si potrà produrre una fotografia scegliendo un fotogramma singolo da un filmato da 100 frames al secondo...
Ci pensi? con pochi minuti di video avresti a disposizione centinaia di migliaia di diverse inquadrature della stessa scena... Muovendoti intorno ad un soggetto e muovendo lo zoom della foto-telecamera potresti fare in un minuto una quantità di pose che oggi richiede giorni e giorni di lavoro...
Poi in post produzione decidi quanti frame scegliere (per esempio potendole anche montare per avere il "mosso")...
E nel frattempo, ci saranno sempre gli elitaristi con la loro EOS 90D che ti diranno quanto è più "bello" e "nobile" scattare con la reflex, che quella non è "fotografia", che quello che produci è "immagine" e "artwork"....
E ci saranno quelli che sviliranno il tuo lavoro, convinti che "clicchi due tasti ed è tutto lì", come se scegliere il frame giusto in mezzo a qualche milione fosse cosa da poco e da tutti........
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be questo è il rischio che dai e dai si corre, ma è un tantino esagerato...esagerato? vedremo.....il momento magico DEVE rimanere e fa parte di noi...  _________________ 👍 |
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gtime utente attivo

Iscritto: 13 Ott 2005 Messaggi: 1377 Località: Roma
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Inviato: Sab 30 Set, 2006 9:38 am Oggetto: |
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bigiagia ha scritto: | gtime.....pure io concordo con te!
Ma la gente è varia e ognuno ha un proprio modo di intendere le cose.
Ci sono sperimentatori e conservatori in un forum e ognuno rappresenta queste due posizioni, con varie sfumature. Anche i conservatori meno estremi ormai comprano macchine fotografiche digitali ma le usano come
se avessero una pellicola, quelli più estremi non vogliono nemmeno parlare del digitale in teoria perchè poi in pratica, se postano qui sul forum,
vuol dire che il digitale lo usano. Poi ci sono gli sperimentatori che hanno
abbracciato la nuova era, capendo che la fotografia digitale è un percorso
circolare fatto da vari elementi, dove, a differenza dell'analogico, non c'è
più un prima e un dopo, ma un sistema complesso di percezioni dove
scatto e postproduzione si intersecano. La postproduzione diventa spesso
lo scatto, e lo scatto passa spesso in secondo piano. Chi abbia ragione
tra sperimentatori e conservatori è difficile a dirsi, ma, se ti puo consolare,
La storia delle immagini ha in genere dato sempre ragione agli innovatori e sperimentatori, da giotto a leonardo, da caravaggio agli impressionisti,
da duchamp a man ray e picasso. |
il succo è questo, ti abbraccio  _________________ 👍 |
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gtime utente attivo

Iscritto: 13 Ott 2005 Messaggi: 1377 Località: Roma
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Inviato: Sab 30 Set, 2006 9:44 am Oggetto: Re: Digitale e post elaborazioni |
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non nego di essermi a volte accorto in post che una foto stava meglio monocromatica che a colori, ma se parliamo di un astratto fotografo di qualità, mi permetto di discordare con quanto sopra...
inoltre, digitale o pellicola che sia, il mondo che vedi è sempre a colori...se hai su una ilford o una SD il meccanismo mentale dovrebbe essere il medesimo
Non so....forse ho frainteso il senso del tuo discorso globale...[/quote]
perchè un astratto fotografico? spiegami....
il mondo che vedo è a colori, l'emozione che mi da una scena mi fa scattare, ma a volte quello che vedo e che mi fa scattare mi da l'idea che in b&w renda meglio....con calma e con ciò che ho a disposizione lo trasformo e se il mio intuito diceva giusto la foto diventa per sempre b&w _________________ 👍 |
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AleZan coordinatore

Iscritto: 16 Giu 2006 Messaggi: 11698 Località: Bologna
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Inviato: Sab 30 Set, 2006 11:25 am Oggetto: |
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Dico la mia, immaginando che chi legge abbia già partecipato a molti thread su questo "grande tema" che ogni volta viene declinato in modo diverso a seconda di come il nuovo proponente lo pone. Quindi inevitabilmente mi ripeto
Condivido la prospettiva aperta con cui si è inaugurata la discussione.
Io (come ho già detto diverse volte) in questa fase scatto in pellicola e passo subito tutto allo scanner, "digitalizzo" quindi.
Per me la scoperta della post-produzione "digitale" è stata sostanzialmente un'estensione del processo creativo. Faccio in modo diverso quello che facevo in camera oscura, e faccio anche cose che non riuscivo a fare.
Il risultato è un maggiore controllo su tutto il processo creativo.
Su questo "maggiore controllo" mi sono però interrogato. La mia personale risposta (personale = che soddisfa me) è stata che premere sul "pedale digitale" deve essere un'operazione consapevole e non arbitraria.
Posso arrivare molto in là nel terreno dell'elaborazione, l'importante è che io sappia sempre rispondere alla domanda: perchè lo faccio? A quale risultato miro? In che modo mi aiuta a fare il mio "discorso"?
Condivido anche quanto è stato detto sul "momento magico" dello scatto.
In effetti ancora oggi la disposizione significativa degli effetti dei fotoni sul supporto (pellicola o sensore) è ancora qualcosa affidato alla sensibilità del fotografo. E questa è in fondo la chiave di tutto.
ciao _________________ Alessandro - www.alessandrozanini.it
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gtime utente attivo

Iscritto: 13 Ott 2005 Messaggi: 1377 Località: Roma
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Inviato: Lun 02 Ott, 2006 4:17 pm Oggetto: |
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Caro Alessandro, condivido in pieno "l'operazione consapevole e non arbitraria" che è legata alla ns. sensibilità (non solo percettiva). _________________ 👍 |
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edgar amministratore

Iscritto: 15 Dic 2003 Messaggi: 6378 Località: Milano
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Inviato: Mer 04 Ott, 2006 8:53 am Oggetto: |
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Fotografare è "vedere" una immagine prima che questa esista su carta o su video. E' riuscire a congelare un istante che percepiamo "importante" in un lungo "filmato", costituito dalla vita che scorre intorno a noi.
I mezzi tecnici con cui farlo possono essere centinaia, diversi tra loro, ma sono ininfluenti: la "visione" è l'unico elemento importante.
Parlare per giorni del fatto che un mezzo di ripresa sia più "nobile" di un altro è semplicemente ridicolo.
Così come lo sarebbe sostenere che un libro scritto con una "Bic" di plastica sia più "genuino" di uno scritto con una Montblanc o "peggio" con Word!!!!!!!
Quindi, se il digitale ci offre più strumenti per ottenere i nostri traguardi espressivi, benvenuto!!!
EDgar _________________
Edgar
Perchè "Primi Scatti" è diverso: il progetto ° Primi passi: 1 Diaframmi e Tempi ° 2 L'Esposizione
3 La Significatività ° 4 La Semplicità °5 L'inquadratura ° 6 La composizione
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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Mer 04 Ott, 2006 10:57 am Oggetto: |
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Ma dite un po', siete proprio sicuri che quello che scrivete sia vero?
E se i presupposti su cui vi basate fossero sbagliati, o almeno facilmente confutabili?
Quanto pensate/scrivete mettete in conto che magari non è vero niente?
O vi pare che ci sian cose che dite che sono evidenti, anzi "ovvie"?.
ciao, Claudio |
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edgar amministratore

Iscritto: 15 Dic 2003 Messaggi: 6378 Località: Milano
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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Mer 04 Ott, 2006 1:49 pm Oggetto: |
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A differenza di molti che scrivono qui personalmente scrivo solo perchè non sono sicuro delle mie affermazioni.
Per esempio questo tread per quel che so io è perlomeno un cumulo di imprecisioni, ma se ne fossi sicuro, perchè scrivere?
Non sono mica un prelato con la verità in tasca.
ciao, Claudio |
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jt utente attivo

Iscritto: 25 Ago 2005 Messaggi: 797 Località: udine
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Inviato: Mer 04 Ott, 2006 2:24 pm Oggetto: |
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claudiom ha scritto: |
Per esempio questo tread per quel che so io è perlomeno un cumulo di imprecisioni, ma se ne fossi sicuro, perchè scrivere?
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a cosa ti riferisci? puoi essere più preciso?
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gtime utente attivo

Iscritto: 13 Ott 2005 Messaggi: 1377 Località: Roma
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Inviato: Mer 04 Ott, 2006 4:46 pm Oggetto: |
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jt ha scritto: | claudiom ha scritto: |
Per esempio questo tread per quel che so io è perlomeno un cumulo di imprecisioni, ma se ne fossi sicuro, perchè scrivere?
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a cosa ti riferisci? puoi essere più preciso?
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a questo punto spiegati.... _________________ 👍 |
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Adaster utente attivo
Iscritto: 21 Feb 2005 Messaggi: 606 Località: Parma
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Inviato: Mer 04 Ott, 2006 6:47 pm Oggetto: |
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io credo che il presupposto sbagliato sia "fotografare l'emozione".
...anche se in questi tempi va tanto di moda... |
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bigiagia utente attivo

Iscritto: 18 Set 2005 Messaggi: 1793 Località: milano
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Inviato: Mer 04 Ott, 2006 9:36 pm Oggetto: |
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Adaster ha scritto: | io credo che il presupposto sbagliato sia "fotografare l'emozione".
...anche se in questi tempi va tanto di moda... |
Non ho capito che c'entra sta cosa delle emozioni.
Mi sembri ot.
Qui si parla del rapporto fra l'analogico e il digitale |
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bigiagia utente attivo

Iscritto: 18 Set 2005 Messaggi: 1793 Località: milano
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Inviato: Mer 04 Ott, 2006 9:41 pm Oggetto: |
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claudiom ha scritto: | A differenza di molti che scrivono qui personalmente scrivo solo perchè non sono sicuro delle mie affermazioni.
Per esempio questo tread per quel che so io è perlomeno un cumulo di imprecisioni, ma se ne fossi sicuro, perchè scrivere?
Non sono mica un prelato con la verità in tasca.
ciao, Claudio |
visto che questro tread è un cumulo di imprecisioni,
illuminalo tu questo tread dall'alto della tua conoscenza e correggi le imprecisioni,
altrimenti il tuo è un discorso vacuo che gira su sè stesso e non serve a niente. |
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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Gio 05 Ott, 2006 9:06 am Oggetto: |
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Due cose:
Questo intervento riguarda solo lo statuto della fotografia e l'arte fotografica, non la produzione di immagini decorose.
Sono abituato, quando scrivo, a non farla troppo lunga.
"la post produzione è la base del digitale"
Quanta post produzione? fino a che punto una fotografia resta tale?, questo è il punto.
"fino all'avvento del d. la scelta (fra b/n e colore) era fatta ..in base alle proprie esperienze, alle sue preferenze"
Il fotografo decideva se essere a colori o b/n, sono due approcci mentali e compositivi molto molto diversi. L'occhio allenato al b/n vede benissimo scorrendo le foto b/n proposte su 4U che sono foto a colori scolorite e niente di più, ci si accorge, dai commenti, che questa caratteristica non si coglie quasi più.
Nella storia della fotografia non esistono fotografi eccellenti nel b/n E nel colore, qualcosa dovrà far pensare.
" quando la media viene alzata si alza anche anche la media di chi eccelle!"
Non è mai successo nella storia dell'arte, neppure una singola volta, anzi si può discutere, con cognizione di causa, che la media si stia alzando.
"L'elaborazione ci permette anche di sperimentare e sicuramente migliorare i nostri scatti"
L'equazione tra elaborare/sperimentare/ migliorare è tutta da discutere, se non altro perchè sottintende che col chimico non si facesse sperimentazione, voglio ricordare che TUTTI gli effetti di PS relativi al b/n sono stati ottenuti MOLTO PRIMA col chimico.
"la foto come emozione"
Discorso già anche troppo affrontato su 4U e vedo con esiti di grande inutilità: ribadisco solo quel che sanno tutti gli artisti: l'arte figurativa non nasce mai come comunicazione di emozioni, ne come riproduzione delle stesse, mai in nessun caso.
"Se l'emozione che fotografiamo suscita...allora sappiamo di aver fatto una buona foto"
Sappiamo di aver fatto una foto che piace a molti, come piace Il grande fratello.
"...si potrà produrre una fotografia scegliendo ...da 100 frames al secondo"
Perchè quando si gira un film esiste il fotografo di scena?, se lo chieda chi ha fatto questa affermazione.
"sperimentatori e conservatori"
Non confondiamo facilità d'uso con sperimentazione, sono due anni che guardo le foto su 4U e non ho visto una singola sperimentazione che sia una.
Non confondiamo almeno la mia posizione con quella di un conservatore, uso il pc e i programmi di elaborazione probabilmente da prima che qualcuno di voi nascesse.
"il mondo che vedo è a colori"
Il mondo che vede un fotografo b/n è tradotto SUBITO in b/n, non c'è MAI nel fotografo b/n l'idea che "in b/n renda meglio", semplicemente non considera i colori nello scatto.
"..il digitale ci offre più strumenti per ottenere i nostri traguardi espressivi.."
Il massimo del senso di libertà espressiva si realizza nella estrema limitatezza dei mezzi materiali, questa non è mia, come anche tutto il resto, ma forse questa è la più difficile.
Dubbi, abbiate dubbi, non dite, non pensate mai "è ovvio", "evidentemente".
Niente è ovvio, niente è evidente.
ciao, Claudio |
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