Mi spiego...

[massanophoto]

Fotografie nere, sporche, squarciate da fari simili alle luci che illuminano i volti dei colpevoli durante un interrogatoriio.
Fotografie sgranate, mosse, anche sfocate.
Non sono interessato a creare belle immagini, ma a inseguire la vita, a raccontare le emozioni, a cogliere ciò che il nostro sguardo cosciente non riesce a vedere, ma solo a percepire indistintamente.
La macchina fotografica non è una difesa, nè uno strumento da controllare, ma un modo per vivere più intensamente, per fare i conti con le nostre emozioni, passioni, ansietà.
Nell'inquadratura accetto tutto: i rumori di fondo, le intrusioni, gli orrori.
Voglio sempre togliere la maschera a ciò che fotografo, a me stesso.
Vorrei arrivare a quella sensazione che insiste a permanere. Non per descrivere, ma forse per rivelare. Per superare la barriera che mi divide da ciò che sto guardando. Per infrangere la superficie della realtà, non per amore di astrazione, ma per entrarci dentro.
Come una sorta di specchio perverso, la fotografia se per sua natura non può penetrare nel reale, può però spingersi ai limiti tra il visibile e l'invisibile, tra il conscio e l'inconscio, può accogliere il nostro immaginario, aprirsi a interrogativi, suggerire emozioni nascoste a noi stessi.
L'ampiezza del nostro campo visivo è spesso un limite, abituati a vedere troppe cose contemporaneamente, ci soffermiamo solo su quelle che non trasmettono nulla di troppo violento ai nostri occhi o alla nostra mente, evitandoci lo squallore degli angoli più sporchi o il degrado di una porta che non apriremo mai.
Lusso e degrado ci passano ogni giorno sotto gli occhi a una velocità sempre più frenetica, ed in ogni istante della nostra vita scegliamo di guardare solo alcune delle cose che vediamo.
Con la fotografia restringo il campo visivo, costringo i miei occhi a guardare cose che prima vedevo solo, e lo faccio per non dimenticare. Così nascono nuove emozioni.
Cose banali o apparentemente tali diventano i miei soggetti; le scopro nuove e piene di significati.
Le immagini mosse, il bianco e nero, danno l'illusione dei ricordi, ciò che è vecchio e passato ti è permesso di dimenticarlo, e invece eccolo li "gelato" da una fotografia, e non è nulla che possa essere dimanticato, è l'oggi, la realtà, è attuale.
E' il tuo piccolo paese, la tua città, è New York. Matredì 11 Settembre 2001 è passato, è scivolato via, non ne parliamo quasi più, ma il buco che le torri gemelle hanno lasciato è ancora li, così come il silenzio attonito che ancora lo circonda, così come la rabbia e lo sdegno che rimpie i nostri cuori quando pensiamo a quell'orrore.
In ogni angolo della Grande Mela c'è un pezzo della sua tragedia, ci sono particolari o interi paesaggi che vorrei raccogliere, prima che i miei figli un giorno non li possano più vedere, non ne possano più sentire l'odore, non abbiano come me la voglia di tornare indietro, dimentichino.

Paolo Massano

[s0nik0]

Il tuo genere fotografico è molto creativo e personale.

Penso che ti capiti spesso di sentirsi dire "è mossa" "è bruciata" "e poco nitida". Quando si travalica il limite del bello in se e per se e si va oltre cercando un nuovo modo di comunicare non tutti sono propensi ad accettare la tua scelta.
Spesso si incontrano semplici esteti, che non giudicano che la tecnica, vogliono la foto perfetta, e se gli presenti uno scatto che non rispettano i canoni ti guardano storto .

Le foto che hai pubblicato fino ad adesso sono come dipinti firmati, si riconosce la tua mano.
Alcuni mi hanno lasciato un po interdetto, e non li ho capiti fino in fondo, ma piu li guardo più ne vengo affascinato.
E una finestra da cui non avevo mai guardato.

[massanophoto]

Grazie..... ma, come da titolo, io sono curioso....
posso sapere quali sono le foto che ti hanno lasciato perplesso?
magari riesco a spiegarti perchè sono così...

Ciao Paolo

[s0nik0]

Per esempio il tuo ritratto.
http://www.photo4u.it/viewtopic.php?t=1185
Ok non e semplice far qualcosa di originale ma.
L'idea di fondo quale era?
Restare fedele alla tua tecnica?

[massanophoto]

eheh non ho cercato nulla....
il "come" è nata questa foto è un po ridicolo...
in quei giorni ero a NY in un alberghetto do SOHO e, dalla finestra della mia camera fotografavo la strada il mattino presto.
Mi sono accorto che, nel caseggiato di fronte all'hotel (a pochissimi metri da me perche come si sa il cuore di SOHO ha tutte stradine strette) c'era un tizoi alla finestra che guuardava nella mia direzione incuriosito, quasi pensasse che stavo fotografando con chissà quale fine....
La cosa mi ha fatto sorridere, e così ho immaginato come mi vedeva.... (in camera le luci erano spente sia perchè era quasi del tutto giorno sia perchè non volevo che filtrasse luce dall'oculare della macchina, così presumo che sostenzialmente lui vedesse una sagoma.
E' così che sono andato di fronte allo specchio e ho creato questo scatto.
La posizione non è casuale. Il fatto di essere a una estremità dello specchio puo sembrare sia per rispettare la regola dei terzi, ma in realtà è per dare un'idea di "furtività" a una persona che sta fotografando da una finestra...

Paolo

[s0nik0]

Inoltre in molte tue foto estremizzi i contrasti tra binaco annullando quasi del tutto i grigi.
Capisco che la scelta e dattata dalla tua volonta di rendere lo scatto molto drammatico ma in alucni casi diventa di diffcile lettura almeno per me.
http://www.photo4u.it/album_page.php?pic_id=1500

[massanophoto]

Hai ragione, ma sai perchè? perchè solo noi che "stiamo bene" ci possiamo permettere il grigio, il libero arbitrio.
Ci sono persone per cui esiste solo bianco o nero, vivo o morto, mangio o non mangio...
E ti assicuro che sono difficili da leggere, è difficile guardarli, impossibile comprendere la forza che hanno.
Rendo loro omaggio creando qualcosa di poco leggibile, proprio come loro...

[s0nik0]

Ero certo che fosse una scelta espressiva.
Volevo anche chiederti perche nello scatto presentato in quersto topic c'è una parte in alto a sinistra praticamente bruciata come se fosse entrata luce nella pellicola.Sempre per accentuare i contrasti?

[nikmm]

Dunque,ho talmente parlato bene di te nei commenti alle foto che adesso
mi devi qualcosa.Quel qualcosa e' una risposta.
Ho utilizzato in passato le tecniche che riscontro nelle tue foto ( mosso
e zoomata ).
Le ho abbandonate per un po' ma dopo aver visto le tue foto mi e' tornata la voglia di sperimentare.In particolare vorrei chiederti una cosa che ti sembrera' banale : vorrei che nel dettaglio mi spiegassi come ottenere il mosso cosi' preciso in una direzione . Utilizzi immagino un treppiede ,
vorrei che mi consigliassi qualcosa riguardo ai tempi.
Inoltre vorrei un consiglio: mi piace molto riprendere i soggetti con
il 70-200 ,focale lunga e diaframma molto aperto per isolare il piu' possibile dallo sfondo.Ma se utilizzo un tempo relativamente lungo per effettuare la zoomata come effetto ovviamente la foto risulta sovraesposta.Cosa suggerisci ?
Ciao e ancora complimenti sinceri.

[Daniele Carotenuto]

a me sa di motion blur di photoshop

[gilles]

A me non sembra una zoomata, però tutto
è possibile...

[massanophoto]

Un passo per volta....
ho scritto in un post precedente che, per ottenere l'effetto mosso in una direzione precisa per forza di cose devo utilizzare un monopiede che lascio spostare per gravità in una determinata direzione.
Per quanto riguarda i tempi non sono esageratamente lunghi (proprio per non bruciare le foto) ma si aggirano da 1/30 a 0,5".
I diaframmi aperti sono resi possibili da filtri neutri o colorati che comunque taglino un po la luce (1 o 2 stop)
Le zoomate ci sono, ma sono comunque molto leggere perchè supportare dal movimento della fotocamera....

ciauz

[stefANYA]

quel poco di foto che ho visto mi piacciono tantissimo e ancora di più mi piace la tua vena artistica,quel che cerchi di fare e comunicare con la fotografia,davvero bravo!


Ps: ciao carodaniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii

[edgar]

Paolo,

come ti ho già detto in alcuni commenti alle tue immagini, condivido completamente il tuo lavoro e il tuo linguaggio espressivo.

Che naturalmente è il riflesso del tuo modo di intendere la vita.

E allora si sipega il tuo modo di "entrare" nella scena ripresa, di vivere a partecipare al dramma della vita con la forza di gridare la sofferenza, il disagio, ma anche con la capacità di trovare l'ironia che a volte fa capolino nei luoghi più impensati.

Le instrusioni e lo "sporco" sono strumenti, un modo personale di esprimerti e di comunicarci ciò che è ai confini, vita vissuta estremizzando ogni aspetto, ogni giorno alla ricerca della propria dignità. Sono d'accordo: la fotografia di reportage, la "street photography" non deve essere bella, deve raccontare, esprimere con tratti "riassuntivi" e concentrati in pochi centimetri il dramma dell'esistenza; deve essere significativa. Il bello non è una caratteristica dell'inquadratura, ma dell'animo di chi vive e partecipa alla vita degli altri e lo fa con sincera umanità.

Continua il tuo lavoro, il tuo racconto, continua a dare voce a a coloro che non ne hanno più nemmeno per lamentarsi. E a mostrare al mondo le tue immagini piene di poesia e di lirismo.

Grazie per essere entrato nel nostro piccolo club.

A presto

EDgar

[gilles]

Molto interessante come tecnica, penso che
te la ruberò per fare qualche prova se non ti
dispiace...

[wolf]

Ti faccio i complimenti sia per ciò che dici, un vero poeta, sia per le foto che fai.. Ho dato un'occhiata anche al tuo sito e è davvero ben fatto.
Complimenti! Se posso permettermi un piccola critica costruttiva ha notato personalmente una certa monotonia quasi ossessiva nell'uso dell'effetto sfocato che ti contraddistingue enormemente e che evidenzia uno stile in cui mi sembri davvero grande, nello stesso tempo però mi spinge a chiederti se c'è anche dell'altro, se ci sono foto diverse..
Un'altra curiosità.. ma sei un professionista o solo un grande fotoamatore?Ciao e complimenti ancora.. Emanuele

[Daniele Carotenuto]

a difesa dell'artista vorrei sottolineare che si tratta di mosso e non di sfocato..

[stefANYA]

ma ha detto che lo fa col monopiede?!?!?
...mmm sarà uno dei miei acquisti..quanto costerà?

[Daniele Carotenuto]

[stefANYA]

ma è più utile un monopiede o un cavalletto?