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Alessandro Frione utente attivo

Iscritto: 01 Set 2004 Messaggi: 4890 Località: Genova
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Inviato: Mar 26 Set, 2006 2:24 pm Oggetto: Voi come fate? |
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Prendo spunto da qualche tread recente sui rudimenti della stampa per chiedervi qual'è il vostro approccio alla stampa.
Quali sono le fasi salienti che portano alla stampa finale?
Valutazione del negativo, provino, stampa di lavoro, mascherature e bruciature, viraggi ecc.
Forse possiamo tirar fuori una specie di tutorial dove i nuovi utenti (ma anche molti di noi) possono trovare spunti e/o risposte.
Che ne dici Enzo? _________________ La mia foto della settimana
PaP, VaV |
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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Mar 26 Set, 2006 3:47 pm Oggetto: |
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La stampa del negativo dici, quali sono le fasi salienti che portano alla stampa finale?
A me negli anni è parso, e mi scuso del discorso teorico, che ci siano due modi fondamentali di stampare e sono due modi davvero diversi:
Il primo tende a fare della stampa la riproduzione il più possibile fedele della scena ripresa, la traduzione di quell'attimo fuggente.
Il secondo tratta invece il negativo come una nuova occasione, quasi del tutto staccata dal momento delle ripresa.
Per me vale il secondo e dunque queste sono le mie fasi salienti:
Giudico il negativo e penso che nessun negativo va aggiustato in fase di stampa, ma sfruttato, chiaro per chiaro, buio per buio.
Perciò scelta dell'ingranditore, della carta, dello sviluppo per seguire quell'idea che è venuta in mente al momento della stampa.
Un negativo sovraesposto avrà con l'esperienza, una certa accoppiata ingr/cart/svil non allo scopo di correggere l' "errore" di tutta quella densità, ma per enfatizzare le caratteristiche del negativo.
Operata questa scelta la seguenza credo sia più o meno per tutti uguale, provini, mascherature etc. fino alle eventuali sbianca e selenio.
Il mio approccio mi porta ad usare pesantemente maschere, bruciature e sbianca (qualche volta anche la torcia elettrica), anche se di rado si vede nella stampa asciutta.
Ciao, Claudio |
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pdp utente attivo

Iscritto: 18 Mgg 2005 Messaggi: 3270 Località: Milano
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Inviato: Mer 27 Set, 2006 8:58 am Oggetto: |
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Premetto che non sono un bravo stampatore, ma dico la mia opinione che forse può essere utile per i principianti.
Il negativo non è un'immagine, sono molte immagini potenziali.
L'immagine è la stampa.
Parto osservando il negativo, e comincio con una stampa relativamente tranquilla di tutto il fotogramma, solitamente su gradazione 2 su formato piccolo (10x15 o 13x18); il tempo lo prendo a occhio guardando il negativo.
Se conosco il film solitamente non sbaglio di molto.
Annoto dietro la stampa tempo, diaframma, gradazione e quant'altro.
Il giorno dopo alla luce del sole valuto la stampa asciutta, e decido guardando anche le scale comparative di esposizioni e gradazioni diverse che mi sono fatto, su quale gradazione andare, che carta usare, come modificare il tempo e le eventuali mascherature.
Non uso né riduttori, né automascherature, né sabatier, né altre robe strane.
In un'altra serata stampo le striscioline che mi servono per fare delle eventuali verifiche di controllo, e una volta che sono sicuro faccio la stampa intera, solitamente in 18x24 o in 24x30, più raramente in 24x30.
Annoto sempre dietro la stampa in matita tempo, mascherature e altro.
L'eventuale viraggio o intensificazione (anche parziale) la decido a stampa asciutta. Uso abbastanza frequentemente il selenio per raffreddare la tinta delle stampe e intensificarla.
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