 |
|
 |
Autore |
Messaggio |
francesco martini utente
Iscritto: 17 Gen 2010 Messaggi: 203 Località: Casteldelpiano - gr-
|
Inviato: Mer 17 Mar, 2010 11:08 am Oggetto: L'Indifferenza |
|
|
Suggerimenti e critiche sempre ben accetti |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
_NN_ non più registrato

Iscritto: 04 Giu 2006 Messaggi: 7318
|
Inviato: Mer 17 Mar, 2010 11:11 am Oggetto: |
|
|
Posso segnalarti un approccio un po' differente che fa evitare di cadere nel clichè ? http://www.photo4u.it/viewcomment.php?t=432877
C'è da dire che già aver ottenuto lo sguardo in camera del soggetto aumenta il coinvolgimento. |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
francesco martini utente
Iscritto: 17 Gen 2010 Messaggi: 203 Località: Casteldelpiano - gr-
|
Inviato: Mer 17 Mar, 2010 12:25 pm Oggetto: |
|
|
Salvatore, quella che mi linkato e' una bella, incisiva e drammatica foto, ma a me mettere l'obiettivo "in faccia" al soggetto proprio non mi va e mi sembra di violare la sua intimita'; e quel modo invadente di fotografare di alcuni fotografi mi sa tanto di maleducazione.
Per questo preferisco sempre stare ad una certa distanza dal soggetto, per infastidirlo il meno possibile, e prima di scattare chiedo sembre il permesso, come lo chiesi a quella signora con il cane. |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
_NN_ non più registrato

Iscritto: 04 Giu 2006 Messaggi: 7318
|
Inviato: Mer 17 Mar, 2010 2:35 pm Oggetto: |
|
|
francesco martini ha scritto: | ma a me mettere l'obiettivo "in faccia" al soggetto proprio non mi va e mi sembra di violare la sua intimita'; e quel modo invadente di fotografare di alcuni fotografi mi sa tanto di maleducazione.
|
Beh ... solo per chiacchierare ... il modo in cui ottieni quello scatto è una "questione" che corre esclusivamente tra il fotografo e il soggetto.
Fotograficamente quello che traspare può essere il disappunto del soggetto, il senso di fastidio oppure il legame che si viene a creare tra soggetto e fotografo.
Avevo scelto la foto che ti ho linkato non a caso, proprio perchè esprime, sempre secondo me, il giusto rapporto tra fotografo e soggetto quando sono uno vicino all'altro. Non è certo uno scatto "scippato" .. è uno scatto in qualche modo concesso da chi ha accettato di accogliere il fotografo nella sua "area" privata.
Comprendo il tuo voler dare il meno fastidio possibile .. ma a portare all'estremo il ragionamento, si potrebbe anche non scattare affatto. Se scegli di farlo vai incontro alla variabilità del risultato in funzione del rapporto che riesci a creare con i soggetti che fotografi. Ripeto, qui già il fatto che ti guardi e non si ritragga è un elemento che contribuisce ad aumentare il coinvolgimento nella storia che proponi.
Solo pensieri sparsi. .. ovvio che poi ognuno sceglie di scattare come si sente.
 |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
gparrac utente attivo

Iscritto: 11 Mgg 2006 Messaggi: 5822 Località: Genova
|
Inviato: Dom 21 Mar, 2010 8:53 am Oggetto: |
|
|
A parte il titolo, in grado letteralmente di farmi fare un salto sulla seggiola già dai primi anni '80, quando non si parlava certo di rete ma si dialogava a livello di concorsi fotografici, la foto ingrandita mi comunica effettivamente la sensazione di un rapporto per così dire corretto del fotografo con il soggetto fotografato.
Voler desumere dalla focale usata per lo scatto l'atteggiamento mentale del fotografo è una regola che (anche se spesso confermata dall'esperienza) ammette le sue brave eccezioni, a mio avviso.
Io personalmente credo che l'uso di una focale relativamente lunga possa derivare sia da una mentalità da caccia fotografica al mendicante che dal desiderio di non essere troppo invadenti ... così come l'uso di focali molto corte non sempre è indice di coinvolgimento ma spesso è una vera intrusione non gradita, quasi violenta e quindi difficilmente giustificabile.
In casi non sospetti l'uso di un tele obiettivo può essere spiegato con il desiderio più o meno inconscio del fotografo di sottolineare la distanza psicologica fra il mondo del fotografo e quello dei soggetti della fotografia, vedi ad esempio il vecchio fotografo che racconta la spensierata allegria dei giovani, con il rimpianto per un tempo ormai lontano.
Personalmente però continuo a pensare che certe fotografie sia bene evitare di farle e soprattutto proporle in questa sede, a meno che la fotografia stessa comunichi in modo molto chiaro l'esistenza di un rapporto non dico di amicizia ma almeno di simpatia fra il fotografo ed il soggetto.
Qui questo rapporto mi sembra già esserci ... anche se forse non traspare così chiaramente.
Un saluto a te (ed a Salvatore, al quale riconosco una grande onestà intellettuale anche - e soprattutto - quando non condivio se non in parte le sue affermazioni)  _________________
Ἀρχὴ μεγίστη τοῦ βίου τά γράμματα. |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
|
|