passeggiata con heidegger

hologhost · Inviato: Mar 13 Mgg, 2008 9:07 pm Oggetto: passeggiata con heidegger

la rappresentazione percettiva a cui fa capo questo ponte non esiste, non ha esistenza se non nell'atto in cui viene percepito nel contesto visuale dell'immagine. In questo universo-immagine esiste, poichè ha l'essere derivante da me. Nell'universo oggettivo anche esiste poichè ha l'essere derivante dall'immagine. Nell'universo oggettivo materiale non esiste il significato del simbolo-immagine, poichè non ha l'esistenza da niente?

Topo Ridens · Inviato: Mar 13 Mgg, 2008 9:21 pm Oggetto:

sono sempre stato un po' diffidente nei confronti dell'HDR... ma devo ammettere che la tua miniatura ha attirato la mia attenzione e l'effetto ha il suo bel fascino. Anche la composizione è comunque piacevole

AlexKC · Inviato: Mar 13 Mgg, 2008 9:36 pm Oggetto:

NOn mi lancio in un commento sulla nota (citazione?) introduttiva perché avrebbe bisogno di una riflessione abbastanza approfondita.

Per quanto riguarda la foto concordo col topastro che è stato attirato dalla miniatura... l'immagine colpisce a distanza, sembra fuori dal tempo e la composizione è ben realizzata!

Ciao

brunomar · Inviato: Mar 13 Mgg, 2008 9:54 pm Oggetto:

Immagine davvero bella che cattura sin dalla miniatura, ottimo scatto Ok!

Un saluto, Bruno Smile

ZioMauri29 · Inviato: Mar 13 Mgg, 2008 9:55 pm Oggetto:

La visione di questo ponte, modificata con l'HDR, viene caricata di una strana atmosfera.. di una strana sensazione, di una astrazione, di una estrapolazione dal tempo e forse dallo spazio.. con quelle linee date dai cavi in primo piano, che forse tendono e vogliono imbrigliare la struttura e la realtà in questa, di realtà..

Forse questa realtà, che vedo, non esiste, esiste solo nella mia mente, o esiste solo nel momento esatto in cui la osservo..

Ma è la visione di questo istante, ad essere interessante..

per cui, anche se forse inesistenti, i miei complimenti per questo HDR, li affido a questo post, che forse non esiste nemmeno lui.. Imbarazzato

Andrea Feliziani · Inviato: Mar 13 Mgg, 2008 11:12 pm Oggetto:

..mi piace e si fa apprezzare per gli elementi di astrazione creati con la foto-elaborazione..l'elemento di estraniazione dalla realtà e dal concetto spazio-temporale..
..l'incipit è un ricordo di semiotica, molto approfondito a livello di logica, ma inapplicabile a livello pratico.. Very Happy

Gianpaolo La Paglia · utente attivo Iscritto: 25 Nov 2005 Messaggi: 2128

ben realiazzata!!

Mi piace!!!

ciao

Gianpaolo

hologhost · Inviato: Mer 14 Mgg, 2008 11:31 pm Oggetto:

grazie a tutti per gli apprezzamenti.

L'incipit è una riflessione personale fatta al volo.
Zio Mauri non volevo inabissare il tuo pensiero nei meandri del reale o meno, tanto lo sai meglio di me il reale è una cosa, quello che vediamo è un'altra, quello che si cerca di descrivere un'altra cosa ancora, che magari se siamo fortunati si colloca in mezzo alle prime due.Ti rassicuro sulla oggettiva soggettività umana, o per meglio dire una comune soggettività su cose semplici, rispondendoti che i complimenti sono arrivati (e che questa frase non è un parto della tua mente anche se non trovo modo di dimostrartelo). Spero di non essere anche io un parto della tua mente, anche se in effetti che problema ci sarebbe?

Per andrea feliziani, hai colto in pieno il tema del cruccio.
Certo inapplicabili alla vita pratica, ma non sempre, insomma si smuovono grossi soldoni per scoprire il significante.Un esempio impulsivo è lo studio delle particelle. Perdonami deviazione stronzissima professionale.

Ora, quì, c'è un'ambiguità tra l'esistere o meno, a seconda che si accetti il significante o meno, da un certo punto di vista.
Partiamo da lontano, la scritta ambulanza sulle autovetture vista per la prima volta non porta ad alcun significato. Poi conoscendo intuiamo che sia la scritta al contrario, col tempo accettiamo quei segni come sinonimo di ambulanza. Lo accettiamo solo in quel contesto però. Ovvero sulla vettura.
Qui il significante non esiste nella realtà oggettiva, la sua non esistenza non è come quella del numero 1 che nel mondo (permettetemi di chiamarlo) "comune" non ha un corrispettivo oggetto "uno", quì il ponte (tralasciando per un'attimo il fatto che è la rappresentazione del ponte) non esiste nel "comune".
Cioè la rappresentazione stessa parte da un oggetto non reale. E' rappresentazione del fratello oltre lo specchio del ponte reale. Quindi in un certo senso esiste in quando la sua esistenza è data dal ponte che esiste nel "comune", a patto di fare il compromesso e di accettare il legame tra i due fratelli uno speculare all'altro.
In questo caso però, ed è questo il mio dubbio, il significante esiste o no?
Nel mondo speculare al nostro è possibile ragionare allo stesso modo sui segni sull'esistenza e sul significato?.

Chiaramente qui la mia suprema banalità ha fatto si di sollevare il problema attraverso una speculazione su un ponte speculato (scusate il gioco di parole) ma estendendo il concetto al generale cosa ne viene fuori?.
Andrea sembri piuttosto addentro la semiotica e la logica, cosa ci dicono costoro riguardo al mondo oltre lo specchio?

a presto miei cari..

Andrea Feliziani · Inviato: Gio 15 Mgg, 2008 1:43 pm Oggetto:

hologhost · Inviato: Ven 16 Mgg, 2008 8:26 am Oggetto:

antX · utente Iscritto: 08 Giu 2008 Messaggi: 100

troppo bellaa