Scorcio di Zante isola Greca |
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Scorcio di Zante isola Greca |
di seaspyrit |
Ven 23 Ott, 2009 4:48 pm |
Viste: 169 |
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Autore |
Messaggio |
seaspyrit utente
Iscritto: 01 Nov 2006 Messaggi: 211 Località: Agrigento
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Inviato: Ven 23 Ott, 2009 4:51 pm Oggetto: Scorcio di Zante isola Greca |
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Suggerimenti e critiche sempre ben accetti _________________ Canon EOS 30D; Canon 50mm f1,8 II; Sigma 400mm f5,6 APO Macro; Teleconverter 1,4X EX Sigma; Manfrotto 190; Testa Manfotto 488RC4; Scatto remoto. |
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brunomar utente attivo

Iscritto: 31 Mar 2007 Messaggi: 17154 Località: Pisa
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Inviato: Ven 23 Ott, 2009 5:22 pm Oggetto: |
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Il paesaggio è bello ma c'è troppa luce specialmente sul primo piano da molto fastidio, avrei optato per un taglio panramico ed eliminato la parte inferiore cercando di gestire al meglio la luce ed i colori dello scatto
Ciao, Bruno  _________________ Canon EOS 7D - Canon EOS 400D - Tokina 10/17 fisheye - Canon 70/300 USIM f 4,5-5,6 - Canon 50 f 1,8 - Tamron 17/50 f 2,4 stabilizzato.
www.brunoesara.com |
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Topo Ridens utente attivo

Iscritto: 13 Ott 2005 Messaggi: 10137 Località: Ticino
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Inviato: Sab 24 Ott, 2009 9:50 am Oggetto: |
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Una buona veduta classica e cartolinesca. Generalmente va bene mettere qualcosa in primo piano: dona infatti profondità allo scenario, ma in questo specifico caso attira troppo l'attenzione a causa delle bruciature nel terreno (che in ogni caso è poco estetico). La luce è un po' dura: scattando la fotografia in un momento meno centrale della giornale avresti ottenuto un'atmosfera più ricercata. Attenzione anche all'orizzonte, che pende un po' a destra. Non è comunque uno scatto da buttare! ciao! _________________ WWW.PAOLODIFALCO.COM Canon 400D + Canon 7D
Il mio fotolibro - la mia intervista - la mia pubblicazione su fotocomputer |
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osvi utente
Iscritto: 04 Ott 2006 Messaggi: 261
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Inviato: Sab 24 Ott, 2009 1:47 pm Oggetto: |
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A ZACINTO
Né più mai toccherò le sacre sponde
ove il mio corpo fanciulletto giacque,
Zacinto mia, che te specchi nell'onde
del greco mar da cui vergine nacque
Venere, e fea quelle isole feconde
col suo primo sorriso, onde non tacque
le tue limpide nubi e le tue fronde
l'inclito verso di colui che l'acque
cantò fatali, ed il diverso esiglio
per cui bello di fama e di sventura
baciò la sua petrosa Itaca Ulisse.
Tu non altro che il canto avrai del figlio,
o materna mia terra; a noi prescrisse
il fato illacrimata sepoltura.
U. Foscolo
Cotanta poesia merita uno scatto più ricercato, magari con una luce radente, capace di evidenziare ombre e luci.
Da riprovare assolutamente.
Ciao,
Osvi. |
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