Critica al Buio - Foto 098 |
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Critica al Buio - Foto 098 |
di redazione4u |
Mer 14 Dic, 2022 10:01 am |
Viste: 960 |
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Autore |
Messaggio |
redazione4u redazione

Iscritto: 11 Gen 2008 Messaggi: 2363
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Inviato: Mar 20 Dic, 2022 12:22 pm Oggetto: Critica al Buio - Foto 098 |
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Critica al buio - Foto 098
Suggerimenti e critiche sempre ben accetti
Per info, dettagli e aggiornamenti dell'iniziativa:
QUI
E' possibile inviare a redazione@photo4u.it una o piu' foto,
verranno pubblicate in base all'ordine di arrivo...
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Angelo Meroni utente attivo
Iscritto: 19 Mgg 2019 Messaggi: 3157 Località: MB
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Inviato: Mar 20 Dic, 2022 1:05 pm Oggetto: |
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Belle queste cornici e le gradazioni.
Potrei ipotizzare due autori: Mercadante e Moschetti.
Chissà.
Ciao _________________ AM59 |
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Antonio Mercadante moderatore

Iscritto: 21 Giu 2009 Messaggi: 12559 Località: Marigliano (NA)
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Inviato: Mar 20 Dic, 2022 1:55 pm Oggetto: |
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Interessante scatto, richiama un pò qualcosa che ho visto di recente, magari potrebbe essere di onaizit8 _________________
Antonio Mercadante
NIKON Z5, Z6II, Z24-70 f/4 S, Z26 f/2.8, Z35 f/1.8 S, Z85 f/1.8 S, SB700; Panasonic LX100M2 Mio Flickr
   
"Un fotografo professionista non è altro che un fotografo dilettante che non ha mai smesso di provarci" |
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filippo de marco utente attivo

Iscritto: 06 Gen 2015 Messaggi: 4113 Località: Bologna
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Inviato: Mar 20 Dic, 2022 6:54 pm Oggetto: |
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Mi piace guardarla ,sembra la prima scena di apertura di un film ,dove ne capitano di tutti i colori e che io preferisco!  |
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onaizit8 utente attivo

Iscritto: 07 Ott 2007 Messaggi: 16224 Località: pistoia italia
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Inviato: Mar 20 Dic, 2022 8:33 pm Oggetto: |
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L'impianto visivo dalla resa non troppo definitiva e una gestione delle ombre che perde rapidamente dettaglio lascia pensare ad un bianco e nero analogico. Anche l'inquadratura che ritengo interessante sembra appartenere ad una concezione della foto di architettura che non appartiene al mondo della fotografia digitale.
Emotivamente arriva bene.
Potrei supporre che lo scatto dia di Perrazzetta.
Ciao, Tiziano |
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gfalco utente attivo

Iscritto: 29 Mar 2011 Messaggi: 7700 Località: Mantova
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Inviato: Mer 21 Dic, 2022 8:51 am Oggetto: |
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Punto di vista insolito.
Manca del rigore compositivo solitamente associato alla sezione, tuttavia la geometria è intrigante e induce a riguardare più volte gli elementi dello scatto alla ricerca di qualcosa che possa essere sfuggito.
Ottimo il bianconero, profondo, di stampo analogico, seppur quasi certamente digitale (attendo di essere smentito...)
Riguardo l'autore, l'architettura degli edifici fa pensare ad un paese del nord Europa, in particolare al Regno Unito... anche se non riconosco nell'immagine il suo stile abituale, punto su Manuels.
 _________________ Ciao. Giuseppe.
"Io sono un clown e faccio collezione di attimi..." (H. Böll)
"È arte la fotografia? Quien sabe? Chi lo sa e chi se ne importa? Mi piace!" (Edward Weston) |
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GiovanniQ utente attivo

Iscritto: 18 Dic 2009 Messaggi: 31006
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Inviato: Mer 21 Dic, 2022 4:29 pm Oggetto: |
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Mi piace molto come mood, il punto di ripresa e' molto interessante, Qualche dubbio sulla precisione con la quale sono stati operati i tagli, non so se potevano esserci degli ostacoli visivi o meno, penso all'elemento rettangolare, doppio, in basso a sinistra o all'elemento verticale in alto al centro. Come proposta mi sembra comunque buona.
Per l'autore pendo a Tiziano o a Manuels. Ciao.
Edit. Tiziano ha commentato...ma non so...  _________________ Nikon D810 /// D500 /// D90 /// P7800 /// F401
https://giovanniqroma.it/ https://www.flickr.com/photos/giovanniq/
https://www.facebook.com/groups/appassionatidifotografia |
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redazione4u redazione

Iscritto: 11 Gen 2008 Messaggi: 2363
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Inviato: Sab 24 Dic, 2022 10:47 am Oggetto: |
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Per questa uscita natalizia della rubrica "Critica al Buio" abbiamo deciso di proporvi un'edizione speciale dedicata ai grandi maestri della fotografia e per l'occasione abbiamo chiesto a Lodovico, che ringraziamo per la preziosa collaborazione, di selezionare la foto da proporre in critica fotografica e di redigere un breve contributo esplicativo dell'opera e dell'autore.
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The Court - di Paul Strand
a cura di Lodovico
La foto ha come titolo "the Court" e fu scattata a New York nel 1924 da Paul Strand.
Sicuramente questa non è la foto più famosa nella lunga carriera artistica di Strand, carriera che ha cavalcato ben 60 anni di storia della Fotografia. Tuttavia, questa foto ha una grande importanza per il momento in cui fu scattata e per l'approccio dell'autore della cui biografia parleremo di seguito.
In questa fotografia Strand ci porta davanti ad una struttura urbana ponderosa, alla città materica che si staglia nitida e precisa oltre ogni possibile contaminazione estetizzante del pittorialismo.
All'inizio degli anni '20, Paul Strand fotografò macchine, cantieri navali di New York City, grattacieli e impiegò nuove strategie d'inquadratura , come il primo piano e angoli di visuale insoliti.
Il titolo, The Court, rimanda tradizionalmente per noi a un luogo storico della città europea, una porzione intima, nascosta e abitata. Invece a New York corrisponde con l’angusto e profondo spazio scuro, interstiziale, in cui non penetrava la luce, tra le massicce, alte e incombenti masse dei grattacieli, nello spazio conteso della città addensata.
In The Court, Strand trasforma una scena piuttosto ordinaria di un edificio cittadino fotografandolo da un punto di vista elevato, rivelando modelli astratti dinamici di massa, luce e ombra.
Di tutti i grandi fotografi del ventesimo secolo, Strand incarna davvero le aspirazioni e lo spirito della sua epoca.
Questa foto, insieme ad altre di autori quali Stieglitz, Hine, Weston, rappresenta le direttive della "straight photography", che affrancano la Fotografia dal confronto costante con la pittura per elevarla a rango di espressione artistica autonoma e bastante a se stessa.
Per completezza occorre dire che, oltre il cenacolo di New York, negli stessi anni a San Francisco vi era Ansel Adams ed il suo gruppo f/64.
Nell'ambito più profondamente sociale Dorothea Lange che fu strenua collaboratrice della FSA (Farm Security Administration), una struttura governativa che commissionava dei reportage sulla condizione di disagio suburbano ai migliori fotografi degli Stati Uniti. Insieme a lei ricordiamo anche il grande Walker Evans e Gordon Parks. (Vi invito, nel caso non li conosciate, a documentarvi su questi tre maestri).
Ora qualche nota biografica su Paul Strand.
Nato a New York il 16 ottobre del 1890, frequenta la Ethical Culture High School dove si appassiona al disegno, senza però ottenere grandi risultati. Come a molti giovani, un libro cambia per sempre il suo percorso: "Photography as a Fine Art" di Charles Caffin.
Lo storico dell’arte, infatti, affronta, con piacevole modernità, il problema estetico della fotografia e il suo pensiero, molto vicino a quello di Alfred Stieglitz, si orienta verso le incredibili possibilità espressive che potrebbe acquisire la fotografia superando il pictorialism.
Nell’estate del 1914, Strand realizza una serie di scatti “astratti” a Twin Lakes nel Connecticut mostrandole in seguito proprio ad Alfred Stieglitz, che resta colpito dalle sue immagini brutalmente dirette, pure e senza inganno e in effetti, come scrive Italo Zannier nel suo L’occhio della fotografia, si trattava delle prime fotografie astratte della storia.
Nessun altro fotografo aveva d’altronde realizzato così compiutamente l’idea della “straight photography” proposta da Stieglitz. Alcuni dei suoi scatti più famosi sono: Abstraction: Bowls, realizzata tra il 1914 e il 1915; Wall Street, del 1915; The White Fence, del 1916, e Blind Woman. In quest’ultima, inizia ad affiorare il suo impegno sociologico.
Sono immagini che confermano maggiormente il pensiero di Stieglitz che espone l’opera di Strand sulle pareti della Galleria 291, ospitato, sempre nello stesso anno, sulla rivista Camera Work.
Due date importanti per Strand sono il 1943, anno in cui organizzerà la sua prima personale al Museum of Modern Art di New York e il 1972, anno di pubblicazione di una grande antologia del suo lavoro, una monografia in due volumi. Il fotografo americano dedica la sua vita alla fotografia portando avanti ricerche – soprattutto la perfezione tecnica – e proprio in questa monografia sceglie e controlla tutti i particolari, dall’impaginazione al tono degli inchiostri, ottenendo una trascrizione grafica del proprio lavoro perfettamente coerente con la sua ideologia della fotografia.
Paul Strand muore ad Orgeval, in Francia, il 31 marzo del 1976 all'età di 85 anni.
Il vero artista, scrive Italo Zannier ne Il mondo di Paul Strand, così come il vero scienziato, è un ricercatore che usa materiali e tecniche per penetrare la verità e il significato del mondo nel quale vive; e ciò che gli crea, o forse meglio ancora, scopre, sono gli oggettivi risultati delle sue indagini.
La misura del suo talento, il suo genio se si preferisce, è la ricchezza che trova lungo questo itinerario di ricerca e l’efficacia con la quale egli riesce a realizzare il suo scopo attraverso il mezzo scelto.
Un caro saluto a tutti Voi
Lodovico |
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GiovanniQ utente attivo

Iscritto: 18 Dic 2009 Messaggi: 31006
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rrrrossella moderatore

Iscritto: 14 Set 2011 Messaggi: 11794 Località: Roma
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Inviato: Sab 24 Dic, 2022 6:00 pm Oggetto: |
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Un’immagine che mi piace moltissimo e che vorrei saper realizzare!
Approfitto per ringraziare Lodovico per la scelta e per l’interessante articolo a corredo, che così bene illustra il contesto della foto e la realtà dell’autore
Ciao!  _________________
Rossella
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gfalco utente attivo

Iscritto: 29 Mar 2011 Messaggi: 7700 Località: Mantova
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Inviato: Mar 27 Dic, 2022 11:46 am Oggetto: |
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Direi che l'inganno della cadrega è riuscito bene... almeno per me...
Devo fare una tiratina di orecchi a Lodovico che non ha citato un lavoro, forse minore per Strand, ma importante per noi fotoamatori italiani, il celebre libro "Un Paese" del 1955, scritto a 4 mani (le sue sulla fotocamera) con Cesare Zavattini, andato alla riscoperta di Luzzara, suo paese natio. Un'esperienza che Zavattini ripetè 20 anni dopo con le immagini di Berengo Gardin.
A dire il vero conosco il nome di Paul Strand solo per questo libro... la foto inserita in p4u mi ha incuriosito e spinto a googlare su altre sue opere.
Splendide.
Per cui tiratina d'orecchi si, ma anche un grande grazie a Lodovico per la "rivelazione".
 _________________ Ciao. Giuseppe.
"Io sono un clown e faccio collezione di attimi..." (H. Böll)
"È arte la fotografia? Quien sabe? Chi lo sa e chi se ne importa? Mi piace!" (Edward Weston) |
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lodovico utente attivo

Iscritto: 02 Apr 2008 Messaggi: 6311
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Inviato: Mar 27 Dic, 2022 12:41 pm Oggetto: |
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gfalco ha scritto: | Direi che l'inganno della cadrega è riuscito bene... almeno per me...
Devo fare una tiratina di orecchi a Lodovico che non ha citato un lavoro, forse minore per Strand, ma importante per noi fotoamatori italiani, il celebre libro "Un Paese" del 1955, scritto a 4 mani (le sue sulla fotocamera) con Cesare Zavattini, andato alla riscoperta di Luzzara, suo paese natio. Un'esperienza che Zavattini ripetè 20 anni dopo con le immagini di Berengo Gardin.
A dire il vero conosco il nome di Paul Strand solo per questo libro... la foto inserita in p4u mi ha incuriosito e spinto a googlare su altre sue opere.
Splendide.
Per cui tiratina d'orecchi si, ma anche un grande grazie a Lodovico per la "rivelazione".
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Ciao Giuseppe, accetto la tiratina ma ti confesso che ho quasi volutamente omesso la collaborazione con Zavattini a Luzzara perchè l'intenzione è quella di dedicare a questa esperienza socio-fotografica un intero articolo a se stante (se la redazione vorrà ospitarmi). Mi ero ripromesso almeno di citarla... poi tutto si è perso come lacrime nella poggia!!!  |
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gfalco utente attivo

Iscritto: 29 Mar 2011 Messaggi: 7700 Località: Mantova
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Inviato: Mar 27 Dic, 2022 5:35 pm Oggetto: |
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lodovico ha scritto: | Ciao Giuseppe, accetto la tiratina ma ti confesso che ho quasi volutamente omesso la collaborazione con Zavattini a Luzzara perchè l'intenzione è quella di dedicare a questa esperienza socio-fotografica un intero articolo a se stante (se la redazione vorrà ospitarmi). Mi ero ripromesso almeno di citarla... poi tutto si è perso come lacrime nella poggia!!!  |
Questa non me la perdo...
 _________________ Ciao. Giuseppe.
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