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di pamar
Lun 31 Gen, 2022 11:24 pm
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pamar
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MessaggioInviato: Mer 06 Apr, 2022 9:51 am    Oggetto: Rispondi con citazione

MC82 ha scritto:
Ciao, piacere di scriverti.

in questa serie l'atto di avvicinamento fotografico diventa anche un esercizio di allontanamento quando le venature delle foglie diventano percorsi visti dall'alto, le immagini oscillanno tra naturalismo concreto ed astrazione, rimane un equo bilanciamento tra questi due poli senza che l'uno prevalga sull'altro. Non so se mi piace la serie, ma non ha importanza, l'astrazione in genere è anche e soprattutto questo: ovvero la rottura della rete relazionale per andare ad esplorare l'al di là del simbolico, col rischio di intraprendere quindi un percorso in cui si rimane soli.

a presto


Ciao, grazie per il commento. Bella la definizione circa l’avvicinamento visivo che si traduce in allontanamento dalla concretezza. Parli di percorso che ha in sé il rischio di rimanere soli. Certamente vi è un fondo di verità in quanto sostieni. Da parte mia il dubbio non mi ha mai sfiorato. Questo sulla base del perché ho ideato questo lavoro. Non ho mai pensato che l’aspetto astratto soverchiasse la piena identificabilità dell’oggetto ritratto. Il volere adottare una ripresa ravvicinata e la rinuncia al colore è stato fatto al fine di sottolineare forme e texture, non comunemente considerate, senza lo smarrimento dell’identità dell’oggetto protagonista. Certamente vi è una dose di “slittamento” dalla concretezza, ma a mio avviso non tale da fare prevalere l’astrazione….o almeno tale era il mio intento. Ma sai, spesso gli intenti dell’autore non si traducono in concordanza completa con le impressiono suscitate dal fruitore.

Marco

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MC82
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MessaggioInviato: Gio 07 Apr, 2022 9:55 am    Oggetto: Rispondi con citazione

pamar ha scritto:
Ciao, grazie per il commento. Bella la definizione circa l’avvicinamento visivo che si traduce in allontanamento dalla concretezza. Parli di percorso che ha in sé il rischio di rimanere soli. Certamente vi è un fondo di verità in quanto sostieni. Da parte mia il dubbio non mi ha mai sfiorato. Questo sulla base del perché ho ideato questo lavoro. Non ho mai pensato che l’aspetto astratto soverchiasse la piena identificabilità dell’oggetto ritratto. Il volere adottare una ripresa ravvicinata e la rinuncia al colore è stato fatto al fine di sottolineare forme e texture, non comunemente considerate, senza lo smarrimento dell’identità dell’oggetto protagonista. Certamente vi è una dose di “slittamento” dalla concretezza, ma a mio avviso non tale da fare prevalere l’astrazione….o almeno tale era il mio intento. Ma sai, spesso gli intenti dell’autore non si traducono in concordanza completa con le impressiono suscitate dal fruitore.

Marco


Carissimo, ho riletto il mio commento e mi sento di precisare che il fatto di "rimanere soli" nel percorso di ricerca astratta non ha un senso negativo, anzi per me è un grande e valoroso atto di coraggio da parte dell'artista. Le tue immagini rimangono visivamente identificabili e concrete, hai ragione, l'astrazione non prevale sul piano visivo ma su quello semantico, su questo livello io le trovo molto astratte poiché sanciscono in maniera convinta un superamento dell'universo simbolico/immaginario. Quando parliamo di superamento del simbolico dobbiamo essere consapevoli che stiamo oltrepassando anche la rete relazionale, quella tra artista e pubblico, per questo al di là del simbolico l'artista rimane solo. Questa "solitudine" è chiaramente proporzionale al livello di astrazione raggiunto.

mia opinione ovviamete
un caro saluto
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pamar
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MessaggioInviato: Gio 07 Apr, 2022 1:53 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

MC82 ha scritto:
Carissimo, ho riletto il mio commento e mi sento di precisare che il fatto di "rimanere soli" nel percorso di ricerca astratta non ha un senso negativo, anzi per me è un grande e valoroso atto di coraggio da parte dell'artista. Le tue immagini rimangono visivamente identificabili e concrete, hai ragione, l'astrazione non prevale sul piano visivo ma su quello semantico, su questo livello io le trovo molto astratte poiché sanciscono in maniera convinta un superamento dell'universo simbolico/immaginario. Quando parliamo di superamento del simbolico dobbiamo essere consapevoli che stiamo oltrepassando anche la rete relazionale, quella tra artista e pubblico, per questo al di là del simbolico l'artista rimane solo. Questa "solitudine" è chiaramente proporzionale al livello di astrazione raggiunto.

mia opinione ovviamete
un caro saluto


Ciao,
Rimanere soli….non ho preso questa affermazione come negativa; per niente. Né in ambito astratto che concreto. Forse potrebbe intimorire qualcuno che, specie al giorno d’oggi (ma anche nel passato è sempre stato cosi’, in fondo), cerca l’approvazione e la comprensione incondizionata. Interessante la tua distinzione fra ambito visivo e semantico. Ti dirò il vero: il mio è stato un approccio basato (quasi) totalmente sul piano visuale ed estetico. Non ho mai pensato a connotati diversi. In soldoni ho voluto semplicemente sottolineare caratteristiche ed aspetti che comunemente passano in secondo piano di fronte a tali oggetti faunistici.
Un mio lavoro del 2019, sempre con la flora come soggetto, forse lascia trasparire maggiormente quanto hai sopra affermato. Nato come lavoro grafico si è poi trasformato in altro. Se ne avrai occasione e voglia lo puoi trovare qui:
https://www.photo4u.it/viewcomment.php?pic_id=773132

Grazie per la tua analisi non banale.

Marco

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MC82
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MessaggioInviato: Gio 07 Apr, 2022 7:56 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

pamar ha scritto:
Ciao,
Rimanere soli….non ho preso questa affermazione come negativa; per niente. Né in ambito astratto che concreto. Forse potrebbe intimorire qualcuno che, specie al giorno d’oggi (ma anche nel passato è sempre stato cosi’, in fondo), cerca l’approvazione e la comprensione incondizionata. Interessante la tua distinzione fra ambito visivo e semantico. Ti dirò il vero: il mio è stato un approccio basato (quasi) totalmente sul piano visuale ed estetico. Non ho mai pensato a connotati diversi. In soldoni ho voluto semplicemente sottolineare caratteristiche ed aspetti che comunemente passano in secondo piano di fronte a tali oggetti faunistici.
Un mio lavoro del 2019, sempre con la flora come soggetto, forse lascia trasparire maggiormente quanto hai sopra affermato. Nato come lavoro grafico si è poi trasformato in altro. Se ne avrai occasione e voglia lo puoi trovare qui:
https://www.photo4u.it/viewcomment.php?pic_id=773132

Grazie per la tua analisi non banale.

Marco


Ciao, ho visto l'altro lavoro, oserei definirlo zuccherino, nel senso che si mostra decisamente piacevole allo sguardo, è retorico, è retinico, ricerca l'equilibrio formale e lo condisce con delle cromie eccitanti, però francamente mi sembra molto più superficiale rispetto a questo, qui sviluppi un discorso in silenzio e in profondità, senza orpelli. Quel lavoro non mi fa meditare, non mi fa scendere verso il non senso del Reale, questo è più filosofico, quello è più appariscente. 99 persone su 100 preferiranno sicuramente quello, ma a me sembra solo una bellezza di facciata, quasi simulacrale. Chiaramente tutto ciò ai miei occhi (che non sono gli occhi della verità).

a presto
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pamar
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MessaggioInviato: Ven 08 Apr, 2022 3:18 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

MC82 ha scritto:
Ciao, ho visto l'altro lavoro, oserei definirlo zuccherino, nel senso che si mostra decisamente piacevole allo sguardo, è retorico, è retinico, ricerca l'equilibrio formale e lo condisce con delle cromie eccitanti, però francamente mi sembra molto più superficiale rispetto a questo, qui sviluppi un discorso in silenzio e in profondità, senza orpelli. Quel lavoro non mi fa meditare, non mi fa scendere verso il non senso del Reale, questo è più filosofico, quello è più appariscente. 99 persone su 100 preferiranno sicuramente quello, ma a me sembra solo una bellezza di facciata, quasi simulacrale. Chiaramente tutto ciò ai miei occhi (che non sono gli occhi della verità).

a presto


Grazie per il passaggio.
Capisco cosa intendi. Da parte mia posso dire che invece, quel lavoro, ha alla base un lavoro molto più impegnativo rispetto a questo. Ma non devo ora spiegarlo a parole. Conta quanto riesce a comunicare.
Sottolineo soltanto una parola che hai usato nel commentarlo. Il termine retorico non riesco ad accettarlo. Comunque mi fanno sempre piacere le valutazioni motivate.

Marco

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