''' |
|
|
''' |
di opeio |
Dom 16 Apr, 2017 5:17 pm |
Viste: 3864 |
|
Autore |
Messaggio |
Klizio redazione

Iscritto: 03 Ott 2016 Messaggi: 4977 Località: Cagliari
|
Inviato: Ven 21 Apr, 2017 2:15 pm Oggetto: |
|
|
Ciao Opeio.
Ho cambiato idea.
Non dovevi spiegare alcunchè: mi scuso per avertelo chiesto. La cosa non si ripeterà.
Zacchi ha contribuito non poco a farmi capire l'importanza del silenzio.
L'aver citato ed esposto alcuni scatti di Francesca Woodman, mi ha spinto a documentarmi non solo su questa geniale fotografa, ma anche sul movimento surrealista.
Prima di iniziare a fotografare (io sono nato a settembre 2016) ero (e sono) un appassionato dei lavori di Storm Thorgerson (il grafico, tra l'altro, dei Pink Floyd).
Le sue opere sono incomprensibili nella maggior parte dei casi e non per questo necessitano di spiegazioni.
La stessa Woodman, in vita, mai ha spiegato le sue opere.
Solo in una mostra postuma è stata pubblicata una fitta corrispondenza, dalla quale emergeva che ogni foto fosse stata pianificata e studiata nei minimi dettagli.
Il silenzio è un valore preziosissimo, sia nella vita che (secondo me) anche in fotografia.
Il che non significa, però, che ogni foto sia per questo una foto riuscita.
Il silenzio deve accompagnare immagini in qualche modo intelleggibili.
Io non sono riuscito a scorgere nulla nella tua foto, purtroppo.
Questo mi ha spinto a violare la tua riservatezza autoriale.
In sintesi, per me resta una foto non riuscita, ma non per questo avrei dovuto chiederti spiegazioni.
Avresti potuto tranquillamente dirmi: la foto non ha comunicato come avrei voluto, mi spiace, ma non posso spiegartela perché non c'è niente da spiegare in un qualcosa che non si è spiegato da solo.
Un caro saluto _________________
Nicola
 
>>> In memoria di Max
Vedere con gli occhi degli altri, far guardare con i propri. |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
Ettore Perazzetta utente attivo

Iscritto: 24 Dic 2015 Messaggi: 1487
|
Inviato: Ven 21 Apr, 2017 3:00 pm Oggetto: |
|
|
Ultimi 2 cent. Sono convinto che qualsiasi autore esponga una propria opera lo faccia con il preciso intento di stimolare una reazione nello spettatore, è poi discrezione dello stesso creatore stabilirne la conformità o meno alle primigenie aspettative. Solo lui sarà in grado di stabilire se la "creatura" ha raggiunto lo scopo per il quale è nata. E' poi questione di onestà intellettuale, non obbligatoria, renderne partecipe la comunità intervenuta.  |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
redazione4u redazione

Iscritto: 11 Gen 2008 Messaggi: 2363
|
Inviato: Gio 20 Giu, 2019 12:59 pm Oggetto: |
|
|
|
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
|
|