Anime pezzentelle |
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Anime pezzentelle |
di Flavia Daneo |
Mer 20 Set, 2017 2:45 pm |
Viste: 1666 |
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Autore |
Messaggio |
Flavia Daneo utente attivo
Iscritto: 28 Ago 2010 Messaggi: 6401
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Inviato: Mer 20 Set, 2017 2:46 pm Oggetto: Anime pezzentelle |
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Suggerimenti e critiche sempre ben accetti |
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Flavia Daneo utente attivo
Iscritto: 28 Ago 2010 Messaggi: 6401
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Inviato: Mer 20 Set, 2017 2:47 pm Oggetto: |
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Nel cuore di Napoli si trova il Cimitero delle Fontanelle.
E' un immenso ossario realizzato dentro enormi cave di tufo: si calcola vi siano depositati i resti di circa 8 milioni di persone in maggior parte morte durante la peste del 1586 e il colera del 1836 (solo quelli posizionati sono circa 40.000).
Ma il cimitero delle Fontanelle è famoso soprattutto perchè permette di avvicinarsi (“capire” è parola troppo impegnativa!) al rapporto che i napoletani hanno con i morti e con l'aldilà.
Poichè qui venivano accatastati corpi senza nome, si riteneva che tali defunti fossero anime pezzentelle ossia abbandonate, e pertanto anime purganti bisognose di cure ed attenzione in quanto pur sempre mezzo di comunicazione tra il mondo dei vivi e quello dei morti.
Di conseguenza, il napoletano si recava sul posto e adottava una capuzzella (teschio) particolare che “si faceva scegliere” secondo una serie di segnali e che diventava parte della famiglia del devoto. A questo punto l'anima, dopo un congruo periodo di preghiere, devozione e offerte del devoto, saliva in paradiso e, in segno di riconoscenza, concedeva grazie a chi l'aveva adottato. Per questo, camminando tra centinaia e centinaia di ossa e teschi ammucchiati, si nota che molti di essi sono custoditi entro teche di marmo, legno, cartone, vetro, persino scatole di dolci: sono le capuzzelle adottate. I nomi e le date che compaiono non sono quelle dei morti (praticamente tutti anonimi), ma quelli degli “adottanti” e la data di adozione.
Fino agli anni ’50 il culto era tramandato di generazione in generazione, con teschi messi da parte o segnati anche a penna con “è già occupato”. Dopo che la Chiesa vietò questo tipo di culto che sfociava facilmente in superstizione e ricordava troppo gli antichi riti pagani, i devoti odierni posano su un teschio una moneta, un rosario, un braccialetto, un biglietto dell’autobus o addirittura degli auricolari a rendere visibile a tutti che quel particolare teschio ed anima del Purgatorio è già “impegnata”... |
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essedi utente attivo

Iscritto: 28 Nov 2013 Messaggi: 29610
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Inviato: Mer 20 Set, 2017 3:00 pm Oggetto: |
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Un reportage estremamente suggestivo,in ottimo bn,molto interessante la spiegazione anche per me che sono napoletano,sapevo del culto ma non dei "segnali".Complimenti e preferito.  _________________ Sergio Demitri https://www.flickr.com/photos/124946035@N02/ |
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Anna Marogna utente attivo
Iscritto: 30 Mgg 2017 Messaggi: 2829 Località: Udine
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Inviato: Mer 20 Set, 2017 4:12 pm Oggetto: |
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Cara Flavia, non manchi di interessarci con i tuoi Reportage sempre originali per soggetti e narrazione. Questo affonda in riti 'nostrani' molto più presenti ancora oggi ,specie nel Sud ,più di quanto si possa pensare tanto che l'ultima è particolarmente hight tech, bella ,con quel rosso vivo che stacca...
Interessante tutto, bravissima tu
ciao, Anna |
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littlefà coordinatore

Iscritto: 12 Ago 2011 Messaggi: 15214
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Inviato: Mer 20 Set, 2017 4:34 pm Oggetto: |
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Un documento davvero suggestivo e interessante.Bellissimo venire a conoscenza di questi riti,culti e tradizioni che sembrano così lontane nel tempo e che invece nonostante affondino le loro radici in tempi antichi,sono ancora molto più attuali di quello che crediamo. Affascina sempre trovare riscontri di come la superstizione e le credenze con basi religiose più o meno fondate siano inconsciamente radicate nella società. Mi sarebbe piaciuto vedere qualche foto in più, ma capisco che probabilmente si poteva rischiare di incorrere in delle ripetizioni o forzature. In ogni caso un ottimo lavoro, e lo metto tra le preferite! Brava  _________________
Fabiana
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nerofumo utente attivo

Iscritto: 28 Dic 2004 Messaggi: 6887 Località: Satriano (cz)
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Inviato: Mer 20 Set, 2017 7:55 pm Oggetto: |
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Di solito in questi luoghi seppur scenografici nella loro accezione più macabra, riesco ancora a trattenermi dal fotografare ma non vi è dubbio che nella tua proposta non vi è il solo gusto di stupire con miseri resti umani troppo spesso usati nell'immaginario collettivo per quanto di più misterioso possa esistere, il salto nel buio che chiunque respiri su questa terra ha motivo di temere.
Il tuo incedere su quei particolari che hai meticolosamente descritto altro non è che un ulteriore aspetto di quella nota ma anche poco conosciuta napoletanità dai mille risvolti sociali che, quella si, non finirà mai di stupirmi.
La desaturazione parziale dell'ultima foto faccio finta di non averla notata. _________________ Non mi prenderete mai. |
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Antonio Mercadante moderatore

Iscritto: 21 Giu 2009 Messaggi: 12571 Località: Marigliano (NA)
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Inviato: Mer 20 Set, 2017 9:00 pm Oggetto: |
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Conosco il posto e ho visto diversi scatti come questi che seppur validi, secondo me mancano di un abbraccio più ampio che quel luogo offre. Il primo scatto sarebbe una buona partenza. Un caro saluto  _________________
Antonio Mercadante
NIKON Z5, Z6II, Z24-70 f/4 S, Z26 f/2.8, Z35 f/1.8 S, Z85 f/1.8 S, SB700; Panasonic LX100M2 Mio Flickr
   
"Un fotografo professionista non è altro che un fotografo dilettante che non ha mai smesso di provarci" |
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