Comunità |
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Canon EOS 20D - 37mm
1/200s - f/10.0 - 400iso
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Autore |
Messaggio |
Daniela Loconte utente attivo

Iscritto: 02 Dic 2016 Messaggi: 1601 Località: MIlano
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Inviato: Sab 20 Mgg, 2017 11:47 am Oggetto: Comunità |
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Suggerimenti e critiche sempre ben accetti
_________________ Daniela |
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essedi utente attivo

Iscritto: 28 Nov 2013 Messaggi: 29650
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Inviato: Sab 20 Mgg, 2017 11:56 am Oggetto: |
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Bella immagine urbana con le persone accomunate dalla stessa fede riunite sul sagrato della chiesa.Interessante il contrasto tra l'antico edificio e quello moderno di sfondo,ottimi i colori.Forse avrei evitato il taglio della sommità del timpano.
_________________ Sergio Demitri https://www.flickr.com/photos/124946035@N02/ |
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Mario Zacchi utente attivo

Iscritto: 07 Giu 2008 Messaggi: 6655
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GiovanniQ utente attivo

Iscritto: 18 Dic 2009 Messaggi: 31022
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Buonaluce sospeso

Iscritto: 19 Nov 2014 Messaggi: 8940
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Inviato: Dom 21 Mgg, 2017 2:14 pm Oggetto: |
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http://www.photo4u.it/viewcomment.php?pic_id=672137
quando ci si addentra in una comunità, non usare la fotocamera come fosse un cannocchiale. avvicinati e prendi confidenza con i soggetti, vedrai che l'approccio risulterà spontaneo fino al punto che saranno loro ad agevolarti nelle tue buone intenzioni.
ti propongo un mio vecchio reportage in cui troverai esempio di quello che intendo dire.
un reportage che allora non fu capito ma che mi rimane l'orgoglio di avere fatto un buon lavoro.
spero che tu non prenda questo esempio come un sonoro rimprovero ma come un amichevole consiglio.
i tuoi personaggi sono distanti e di spalle, pertanto lontani dal concetto di "comunità" che ti sei prefissa al momento dello scatto.
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Daniela Loconte utente attivo

Iscritto: 02 Dic 2016 Messaggi: 1601 Località: MIlano
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Inviato: Lun 22 Mgg, 2017 1:26 pm Oggetto: |
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Sergio
Mario
Giovanni
Filippo,
grazie di essere passati.
@Sergio: felice che ti sia soffermato su questo scatto (da un fotografo del tuo livello una critica positiva è per me molto significativa ).
@Mario: in che senso? che tipo di discussione? (quando non ne nascono spontaneamente, le vogliamo provocare? ). Scherzo.....ho capito ma evidentemente la discussione non interessa altri che me e te. Se vuoi aprirla, io ti seguo.
@Giovanni: grazie del suggerimento. Ci potrei provare..... (cribbioli, ho tantissime cose in sospeso da approfondire. Ce la farò mai? ).
@Filippo: anche a te Filippo, grazie del suggerimento.
Proprio un buon reportage il tuo. Ho capito cosa intendi dirmi. Questa è stata però una foto al volo, di una situazione non cercata ma casuale. Ma, come dice Giovanni, potrei approfittare del patrimonio umano di Milano per ricavare qualcosa di interessante. In quel caso il mio approccio sarebbe del tipo da te suggerito.
Buona giornata, Signori.
_________________ Daniela |
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Mario Zacchi utente attivo

Iscritto: 07 Giu 2008 Messaggi: 6655
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Inviato: Dom 28 Mgg, 2017 3:43 pm Oggetto: |
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Qui hai gettato una sguardo frettoloso, lontano e poco empatico; nell' altra, pur essendoti tenuta a distanza, sei entrata ugualmente nel cuore della scena e del luogo raccontandoli in maniera molto più intensa ed esauriente. Non si tratta solo del momento colto che ha certo un suo potenziale narrativo iniziale e, quindi, una sua importanza; ma anche, direi soprattutto, di come formalmente questo momento si è fatto foto attraverso il tuo scatto.
Per esempio, guarda il piede del soggetto in primo piano a destra: è rivolto verso di te, cioè verso di noi che guardiamo. Il suo secondo piede e il suo corpo, il suo volto, sono rivolti verso il gruppo a sinistra. Quindi noi siamo introdotti dal primo piede e condotti a guardare a sinistra dal secondo, dal corpo e dal volto di questa persona che, tra l‘ altro, compie pure un gesto molto spontaneo, coinvolgente, coerente con il momento colto: tiene in mano qualcosa che sembra essere qualcosa da mangiare.
Nello spazio aperto tra la persona a destra e il gruppo a sinistra, quindi ben individuati da questa apertura, troviamo la signora in ciabatte seduta che fuma e il ragazzino alla sua destra. Entrambi guardano il gruppo a sinistra verso il quale siamo stati già introdotti dalla figura a destra. Come nostri estemporanei alter ego, la signora e il ragazzino dialogano con la nostra presenza di spettatori della scena, rafforzandola.
La foto è chiaramente istantanea: lo capiamo dalla modesta attenzione posta nel limitare i disturbi e dalla palpabile sensazione che la foto sia stata presa rapidamente. Ci metterei anche la sovraesposizione pure se non so se l’ hai ottenuta in post o in presa diretta. E’ un insieme che in altre situazioni potrebbe apparire come un difetto, mentre qui acquista un valore narrativo complementare ed è quindi funzionale a rappresentare in modo caldo e coinvolgente l‘ atmosfera del vicolo.
A quanto ho capito da quel che dici, fotografi da poco (o hai ricominciato da poco) quindi penso che la prima ti sia uscita bene più per caso che per ragionato e sistematico approccio, consapevole del risultato che avrebbe dato. Ecco perché mi pareva utile confrontare le due foto nate da situazioni in qualche modo paragonabili per capire cosa cercare alla prossima occasione per centrare un buon risultato (posto che sempre un’ automatismo deve diventare vedere, capire e scattare).
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_________________ Belle foto. O perlomeno belle idee -> |
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Daniela Loconte utente attivo

Iscritto: 02 Dic 2016 Messaggi: 1601 Località: MIlano
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Inviato: Lun 29 Mgg, 2017 10:48 am Oggetto: |
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Mario Zacchi ha scritto: | Qui hai gettato una sguardo frettoloso, lontano e poco empatico; nell' altra, pur essendoti tenuta a distanza, sei entrata ugualmente nel cuore della scena e del luogo raccontandoli in maniera molto più intensa ed esauriente. Non si tratta solo del momento colto che ha certo un suo potenziale narrativo iniziale e, quindi, una sua importanza; ma anche, direi soprattutto, di come formalmente questo momento si è fatto foto attraverso il tuo scatto.
Per esempio, guarda il piede del soggetto in primo piano a destra: è rivolto verso di te, cioè verso di noi che guardiamo. Il suo secondo piede e il suo corpo, il suo volto, sono rivolti verso il gruppo a sinistra. Quindi noi siamo introdotti dal primo piede e condotti a guardare a sinistra dal secondo, dal corpo e dal volto di questa persona che, tra l‘ altro, compie pure un gesto molto spontaneo, coinvolgente, coerente con il momento colto: tiene in mano qualcosa che sembra essere qualcosa da mangiare.
Nello spazio aperto tra la persona a destra e il gruppo a sinistra, quindi ben individuati da questa apertura, troviamo la signora in ciabatte seduta che fuma e il ragazzino alla sua destra. Entrambi guardano il gruppo a sinistra verso il quale siamo stati già introdotti dalla figura a destra. Come nostri estemporanei alter ego, la signora e il ragazzino dialogano con la nostra presenza di spettatori della scena, rafforzandola.
La foto è chiaramente istantanea: lo capiamo dalla modesta attenzione posta nel limitare i disturbi e dalla palpabile sensazione che la foto sia stata presa rapidamente. Ci metterei anche la sovraesposizione pure se non so se l’ hai ottenuta in post o in presa diretta. E’ un insieme che in altre situazioni potrebbe apparire come un difetto, mentre qui acquista un valore narrativo complementare ed è quindi funzionale a rappresentare in modo caldo e coinvolgente l‘ atmosfera del vicolo.
A quanto ho capito da quel che dici, fotografi da poco (o hai ricominciato da poco) quindi penso che la prima ti sia uscita bene più per caso che per ragionato e sistematico approccio, consapevole del risultato che avrebbe dato. Ecco perché mi pareva utile confrontare le due foto nate da situazioni in qualche modo paragonabili per capire cosa cercare alla prossima occasione per centrare un buon risultato (posto che sempre un’ automatismo deve diventare vedere, capire e scattare). |
Buongiorno Mario. Innanzitutto grazie per la tua interessantissima analisi.
I due scatti sono differenti nella sostanza ma non nella forma? O viceversa?
Mi spiego (purtroppo non sono brava con le parole e non conosco i termini tecnici che mi potrebbero aiutare a identificare meglio ciò che intendo. Ci provo....).
Nella foto in b/w ho colto un momento ludico. Ero in una città del Sud (Palermo) e con le persone ritratte, subito dopo i primi scatti, si è instaurata una relazione (mi hanno offerto ciò che stavano mangiando, mi hanno chiesto di spedire loro le foto scattate, abbiamo chiacchierato del mio viaggio e via dicendo).
Nella foto a colori ho colto un momento intimo e riservato, quello della preghiera, quello dell'incontro settimanale tra connazionali che vivono in una città straniera (Milano).
L'approccio quindi non poteva che essere differente e di conseguenza anche il risultato.
Dal punto di vista tecnico, essendo entrambi scatti presi al volo la loro riuscita è data un po' più al caso che alle mie (non) capacità.
Sistemare i parametri di scatto, ottenere la migliore maf, mi porta via ancora qualche secondo di troppo....troppi per correre il rischio di non riuscire a cogliere proprio il momento che ho visto e che mi ha condotto allo scatto.
Nella foto in b/w la sovraesposizione (nel cielo, tra i palazzi) l'avrei potuta correggere in post. Invece l'ho lasciata e enfatizzata aprendo anche le ombre proprio per dargli quell'effetto ovattato di calore e odore (fumo) che riportasse meglio alla memoria certi luoghi della nostra Italia del Sud.
Grazie Mario. Leggo sempre attentamente quello che mi scrivi.
In questo forum ho avuto fino ad oggi la fortuna (ma forse non è solo una questione di fortuna?! ) di ricevere commenti da parte di fotografi autorevoli che, insieme allo staff tecnico altrettanto prezioso, mi stanno insegnando la buona fotografia nel rispetto del mio sentire.
Di questo ve ne sarò sempre grata.
Buona giornata.
_________________ Daniela |
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Daniela Loconte utente attivo

Iscritto: 02 Dic 2016 Messaggi: 1601 Località: MIlano
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Inviato: Lun 29 Mgg, 2017 10:50 am Oggetto: |
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Scusatemi. Commento doppio, cancellato.
(colgo l'occasione per segnalare l'anomalia perchè anche ieri mi si è verificata).
Grazie.
_________________ Daniela |
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