Ingurtosu |
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OLYMPUS CORPORATION E-M1MarkII - 18mm
1/250s - f/8.0 - 64iso
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Ingurtosu |
di sanmoi |
Mar 25 Apr, 2017 4:52 pm |
Viste: 721 |
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Autore |
Messaggio |
sanmoi utente attivo

Iscritto: 02 Feb 2011 Messaggi: 2163 Località: Quartu Sant'Elena (CA)
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Inviato: Gio 27 Apr, 2017 4:33 pm Oggetto: Ingurtosu |
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Suggerimenti e critiche sempre ben accetti _________________ Sandro |
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Klizio redazione

Iscritto: 03 Ott 2016 Messaggi: 4977 Località: Cagliari
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Inviato: Ven 28 Apr, 2017 12:09 am Oggetto: |
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Ieri ci hai fatto vedere Ingurtosu, attraverso parte degli edifici dirigenziali: i ricchi del luogo.
Oggi ci proponi quella che secondo me è la vera anima del sito: il cantiere di "Naracauli", ed in particolare la Laveria Brassay ( il cuore produttivo della Miniera) e le aree residenziali degli operai: i poveri del luogo.
I colori sono questi, gialli e sporchi. La materia mineraria di risulta e la terra lambiscono gli edifici, quasi fosse un abbraccio di protezione prima del crollo finanziario del cantiere. Una scena quasi popeiana.
Eppure lì, fino agli anni 50/60, hanno vissuto quasi 5mila persone.
Poi la fine.
L' abbandono. Storie di miniera che ancora si raccontano nei paesi vicini (Arbus in primis).
Povertà, ma anche grande orgoglio.
Questa mia descrizione non è fine a sè stessa, ma serve per capire quanto Sandro sia stato onesto e reale nel rappresentare questo posto.
Il quale, senza questa digressione, potrebbe apparire come un insieme diroccato di edifici.
Ma questa foto riesce ad offrire una panoramica vera, secca e arida come questa terra, tragicamente desolata di questo luogo.
Anche la luce dura e decisa ha il suo perchè. È questa la luce di questo luogo, quasi sempre da sempre. Forte, dura, diretta. Spietata. Appiattisce tutto, uniformandolo: terra ed edifici.
Io leggo questa foto con le parole di questo brano dei Nomadi del 1978:
NARACAULI
Poche luci nelle poche case
quando si fa sera
la miniera non lavora più
e la sabbia brucia il mare
e come è blu il tuo mare
e com’è stanca la voce.
Una rabbia brucia i boschi e poi
si ubriaca all’osteria
canti antichi e sacri filano
la lana in strada di sera
o nelle sere d’estate
piangono i gatti e le stelle.
Dorme il gregge ma il pastore no
no lui non riesce a capire
gli han portato via il lavoro sai
e adesso la fame sui monti
lui padrone dei monti
lui prigioniero dei monti.
Ma una nave è approdata
stanotte si per non farsi vedere
e i negozi sono pieni già
di cose che non userai mai, mai, mai e poi mai non avresti pensato
che così t’hanno fregato.
E come è blu il tuo mare
e com’è stanca la voce _________________
Nicola
 
>>> In memoria di Max
Vedere con gli occhi degli altri, far guardare con i propri. |
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sanmoi utente attivo

Iscritto: 02 Feb 2011 Messaggi: 2163 Località: Quartu Sant'Elena (CA)
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Inviato: Ven 28 Apr, 2017 8:26 am Oggetto: |
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Wow Nicola...che dire?
Ti ringrazio tantissimo per questa approfondita e competente lettura (io non sarei stato minimamente all'altezza, davvero).
Grazie!
 _________________ Sandro |
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