Corajisime, quaremme e quarantane |
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Corajisime, quaremme e quarantane |
di nerofumo |
Mer 05 Apr, 2017 11:21 am |
Viste: 1848 |
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Autore |
Messaggio |
nerofumo utente attivo

Iscritto: 28 Dic 2004 Messaggi: 6887 Località: Satriano (cz)
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Inviato: Gio 06 Apr, 2017 8:56 am Oggetto: |
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Sono modi diversi per chiamare dei fantocci molto in uso nel sud Italia nel periodo quaresimale il cui scopo è quello di esorcizzare in qualche modo i tempi difficili del digiuno tenendo lontano dalle case gli spiriti maligni. Ci sono diverse letture del fenomeno, dalle mie parti si chiamano Corajisime e l'assonanza con Quaresima è fin troppo evidente. Corajisima è la moglie di Carnevale che muore platealmente ingordo e vizioso il mercoledì delle ceneri, con l'irrompere della quaresima quindi si cambia registro,si azzerano i divertimenti, si mangiano erbe amare e ci si astiene dai rapporti sessuali e dai lavori non necessari. Aspettando Pasqua, il giorno del risveglio. Ogni corajisima riporta al seguito alcuni elementi che possono trovare collocazione in maniera differente a seconda del luogo di provenienza, la dotazione originale prevede una collana di sette fichi secchi, sette castagne dure, sette sarde appese al collo che ricordano un alimentazione frugale, sette sono le domeniche quaresimali e sette sono pure le penne di gallina infilzate ad una arancia (o una patata) che rappresentano l'organo sessuale femminile, ogni domenica viene tolta una penna. C'è poi il fuso che rappresenta il tempo che passa e a cui non ci si può sottrarre.
Le fattezze della pupazza cambiano notevolmente in abbigliamento e proporzioni a seconda della zona geografica, quelle arbereshe (kreshma), di etnia albanese appunto, sono coloratissime e molto curate rispetto ad altre autoctone o grecaniche realizzate di stracci e con lineamenti che richiamano antichi riti voodoo. Nei tempi remoti le corajisime, esaurito il loro compito di monito e di protezione delle comunità contadine insieme al buon auspicio di ricchi raccolti e piogge copiose, venivano bruciate il giorno di Pasqua insieme all'ultima penna.
Attualmente sono presenti in Calabria, Puglia, Basilicata e Abruzzo, ma probabilmente, in maniera meno appariscente e consapevole esistono tracce anche in altre regioni meridionali.
Non è il lavoro di un giorno e dura oramai da anni, sarà oggetto di una pubblicazione a breve. Quello che vedete tuttavia è solo una selezione. Mi scuso fin da ora se troppo lungo. _________________ Non mi prenderete mai. |
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lodovico utente attivo

Iscritto: 02 Apr 2008 Messaggi: 6317
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Inviato: Gio 06 Apr, 2017 9:05 am Oggetto: |
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Grazie!
La diversità e la stratificazione dei riti ed usanze nella cultura contadina sono un patrimonio dell'Italia intera.
La tua proposta è visivamente pregnante ed esaustiva, forse qualche foto si potrebbe anche eliminare. Tuttavia la visione scorre piacevolmente interessante, specie dopo aver letto la tua utilissima introduzione.
Direi un gran lavoro che si percepisce meditato, lungo e profondo e che per il nostro Forum rappresenta una piccola perla di antropologia culturale!
Un saluto e complimenti! _________________ Lodovico |
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Antonio Mercadante moderatore

Iscritto: 21 Giu 2009 Messaggi: 12650 Località: Marigliano (NA)
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Inviato: Gio 06 Apr, 2017 9:56 am Oggetto: |
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Che cosa interessante, scooro i tanti scatti rapito, tante perle e tanta diversità, che devo dire mi sento poco critico. Un caro saluto  _________________
Antonio Mercadante
NIKON Z5, Z6II, Z24-70 f/4 S, Z26 f/2.8, Z35 f/1.8 S, Z85 f/1.8 S, SB700; Panasonic LX100M2 Mio Flickr
   
"Un fotografo professionista non è altro che un fotografo dilettante che non ha mai smesso di provarci" |
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BIANCOENERO utente attivo

Iscritto: 13 Mar 2006 Messaggi: 23660 Località: ::: M I L A N O :::
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Inviato: Gio 06 Apr, 2017 10:53 am Oggetto: |
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A parte qualche piccolo dettaglio da sottolineare come taglio effettuato (ad esempio la foto 6 la scarpa, la foto 7 la piuma, la foto 19 la mano...) ma sono davvero delle inezie se il Reportage viene letto nella sua semplicità ma nello stesso tempo nella differenziazione di ogni scatto che non sono mai uguali.
Questo è ciò che ti caratterizza maggiormente, soprattutto anche dalla qualità e tecnica di scatto mai banale.
E' sempre un piacere vedere i tuoi Reportage.
Complimenti  _________________
Fabio |
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Perretta Giuseppe utente attivo

Iscritto: 13 Dic 2009 Messaggi: 9917 Località: Novara
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Inviato: Gio 06 Apr, 2017 5:13 pm Oggetto: |
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Tutte immagini di ottima fattura che descrivono una tradizione e il contesto in cui ancora viene mantenuta. I ritratti ne narrano un po' la sua valenza oggi, uno sguardo tra il malinconico e l'ironico... Splendida la n.23 Complimenti.
Un saluto  |
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littlefà coordinatore

Iscritto: 12 Ago 2011 Messaggi: 15268
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Inviato: Sab 15 Apr, 2017 1:55 am Oggetto: |
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Scorro ora le immagini di questo interessantissimo reportage!E sempre un piacere venire a conoscenza di riti e tradizioni che fanno parte della cultura del nostro paese!Preziosa ed esaustiva la tua spiegazione, che accompagna benissimo un racconto fatto di belle immagini,alcune più cupe è un poco inquietanti,alcune più ironiche,ma tutte ben riuscite ed interessanti! Ottimo lavoro.. _________________
Fabiana
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