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Webmin utente attivo

Iscritto: 16 Ott 2006 Messaggi: 28048 Località: Militello in Val di Catania
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rik007 utente attivo
Iscritto: 17 Ott 2014 Messaggi: 1426 Località: Firenze
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Inviato: Mer 04 Feb, 2015 7:28 pm Oggetto: |
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In una vetrina, si può vedere un mondo
Fantastica la scrutatrice modella semi nascosta che ammira "l'altra" e che a sua volta si sente osservata. Il tutto grazie ad una splendida inquadratura.
Però quella lampada sul soffitto...potevi anche clonarla!!!
Mi piace parecchio _________________ rik
La fotografia non mostra la realtà, mostra l'idea che se ne ha. Neil Leifer |
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Mr. Host non più registrato
Iscritto: 25 Dic 2013 Messaggi: 1309
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Inviato: Mer 04 Feb, 2015 8:29 pm Oggetto: |
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Ciao Mario
Trovo che sia un rischio puntare solo sull'aspetto formale usando ingredienti che hanno contenuti pregnanti ma statici,
se ti spostavi due passi indietro o in avanti, della scena cambiava solo l'inquadratura e non la sua rappresentazione, in questo caso una figura umana era necessaria per ''animare'' la storia.
Non la trovo attinente come street/life/live per cui sposto di sezione.
ciao  |
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lucaspaventa utente attivo

Iscritto: 29 Nov 2009 Messaggi: 9469 Località: Macerata
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Webmin utente attivo

Iscritto: 16 Ott 2006 Messaggi: 28048 Località: Militello in Val di Catania
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Francesco Ercolano utente attivo

Iscritto: 26 Giu 2008 Messaggi: 13252 Località: Piano di Sorrento (Na)
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Inviato: Mer 04 Feb, 2015 10:35 pm Oggetto: |
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La lampada in alto anche secondo me poteva essere clonata, ma solo perché col suo bianco distoglie l'attenzione dal gioco di sguardi tra la vetrina e l'uomo di cartone nello sfocato alla destra estrema.
Clonando, eticamente, avresti perso la possibile connotazione street.
Purtroppo la figura a destra è troppo sfocata per reggere del tutto il possibile scambio di sguardi, se era quello il tuo intento naturalmente.
Nonostante le possibili critiche, la foto piace parecchio anche a me.
Forse non sono un buon critico; sono giunto ad un punto del mio percorso fotografico in cui ritengo con grande umiltà che piccoli difetti passino in secondo piano quando uno scatto è pregno di forte carattere, visione del fotografo e grande emotività.
Un saluto,
Franco
 _________________ Dove Gli Alberi Piangono.. Impressionismi Sulle Orme di Giovannino... Pastelli Marinari
Life is like a chocolate box... |
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Antonino Di Leo utente attivo

Iscritto: 28 Set 2012 Messaggi: 4204 Località: Salento
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Inviato: Gio 05 Feb, 2015 9:12 am Oggetto: |
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Una rappresentazione in cui nonostante l'evidente ricerca della forma non inficia assolutamente l'animo street della scena anzi torna funzionale al risultato finale. Non capisco se il pannello bianco riveli una trasparenza o un riflesso (tuo?), in ogni caso è un bel "plus".
Tranne 4, 8 11, molto belle le altre proposte. Anche se alcune ricercate si respira comunque una certa sana casualità ben "vista" dall'autore bravo oltretutto anche nel strutturarla.
Riguardo al clonare la luce del neon personalmente mi sembra una cosa fuori da ogni logica, almeno in questo tipo di contenuti. Anzi la trovo addirittura un bell'accento. _________________ Antonino
"Credo davvero che ci siano cose che nessuno riesce a vedere prima che vengano fotografate." - Diane Arbus Visita www.antoninodileo.it
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Webmin utente attivo

Iscritto: 16 Ott 2006 Messaggi: 28048 Località: Militello in Val di Catania
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Inviato: Lun 09 Feb, 2015 9:20 am Oggetto: |
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@Francesco Ercolano e @Antonino Di Leo: ... prendo nota delle vostre interessanti considerazioni e vi ringrazio per averne apprezzato l'IDEA.
In merito all'appartenenza al genere Street, nell'arco di questo fine settimana, mosso da curiosità ho cercato di approfondire la questione attingendo sia agli archivi di iN-PUBLiC che a quelli di Photo4U.
Come era prevedibile, dal momento che oramai quasi più nulla può dirsi innovativo, ho appreso che già in molti si sono cimentati sulla rilettura del quotidiano in chiave surreale, ma senza la diretta presenza umana.
In fin dei conti, però, la presenza umana è determinante.
Mi riferisco al ruolo giocato dallo spettatore. Infatti, senza la sua capacità di astrazione ed i suoi riferimenti culturali, non esisterebbe alcuna storia.
Se ci si ferma all'aspetto materiale, in realtà, ci troveremmo sempre e solo davanti a segni o degli oggetti inanimati, che solo attraverso questa sorta di triangolazione con lo spettatore possono prendere vita.
Ma ovviamente è una semplice opinione personale.
Tra i predetti autori:
Jesse Marlow
George Kelly
Siegfried Hansen
Richard Bram
Salvatore Carrozzini
http://www.photo4u.it/viewcomment.php?pic_id=612798
perozzi
http://www.photo4u.it/viewcomment.php?pic_id=636161
Mauroq
http://www.photo4u.it/viewcomment.php?pic_id=604034
bikeyz
http://www.photo4u.it/viewcomment.php?pic_id=575107
Queste ultime sono state, tra l'altro, inserite nella Vetrina tematica di sezione in Street & Life.
Ringrazio chiunque, serenamente e con spirito didattico, mi aiuti a comprendere le diverse sfumature della materia.
Webmin  _________________ Mario Lisi
"Le interviste di photo4u.it! - Mario Lisi "Webmin" - "Catania in chiaroscuro" - "Street Photography in the World - The Book" - "THE STREET PHOTOGRAPHER BOOK" - "PicsArtist of the Month 12/2014" - "B&W" - "Colors" "Un viaggio nella terra dell'arte e dei sapori" |
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surgeon utente attivo

Iscritto: 20 Lug 2008 Messaggi: 3002 Località: Pistoia
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Inviato: Lun 09 Feb, 2015 6:53 pm Oggetto: |
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Citazione: | Ringrazio chiunque, serenamente e con spirito didattico, mi aiuti a comprendere le diverse sfumature della materia. |
E noi ringraziamo Webmin per gli spunti.
La fotografia postata può rientrare nel genere "street senza l'uomo".
Si intuisce la motivazione e la forma mentis con la quale è stata scattata: elementi già presenti e costanti nell'ultima produzione fotografica dell'utente. Anche qui è stato effettuato una ricontestualizzazione della realtà selezionando punto di osservazione, inquadratura, tempo e piano di messa a fuoco. L’autore confeziona la sua immagine organizzandoli nel fotogramma ma il contenuto rimane debole. Si intuisce il "gioco di sguardi", la loro animazione ma rimane ad uno stadio embrionale, non convincente. La messa a fuoco troppo selettiva sulla donna raffigurata di sinistra che inchioda il lettore all'inizio della lettura visiva, la lontananza eccessiva unita alla poca definizione del secondo sguardo a destra e alla sua parziale ostruzione visiva dovuta ai pannelli, diluisce molto l'idea iniziale. C'è anche un riflesso fastidioso sui cerchi disegnati della prima donna di sinistra e dei faretti abbaglianti nell'angolo in alto a destra che rende l'interpretazione difficile (sembra quasi che la donna guardi quelli..). Il logo "Mario Lisi Photography" in questo genere di scatti non aiuta la lettura.
L'idea street è buona ma il risultato è da perfezionare. |
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Webmin utente attivo

Iscritto: 16 Ott 2006 Messaggi: 28048 Località: Militello in Val di Catania
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Inviato: Mar 10 Feb, 2015 9:41 am Oggetto: |
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@surgeon: ... mi rincuora, leggendo il tuo intervento, sapere che appaia tangibile la forma mentis con cui sto provando ad approcciare questo genere; per me del tutto sconosciuto sino a qualche tempo fa.
Sinceramente non avevo pensato all'idea che l'icona sulla sinistra potesse dare l'impressione di rivolgere il suo sguardo alle falde del proprio cappello: ma se è questa la tua impressione non posso che prenderne atto per il futuro.
Mentre per quanto riguarda la relativa leggibilità della seconda figura umana esiste in prima istanza una mia, a questo punto criticabile, precisa scelta: dal momento che ho inteso in questa morbidezza del dettaglio provare a restituire non tanto la percezione di un fatto concreto, quanto piuttosto la rappresentazione di un intimo desiderio.
Senza questa mia riflessione non avrei, in seconda istanza, proceduto alla ripresa (35mm su 50D - ISO 1600 F2.8 T1/60) che, in considerazione della distanza, come anche della collocazione, dei due elementi rappresentati e la loro differenza in termini di luminosità non offriva alcuna altra soluzione tecnica tesa a compensare questi scarti: salvo procedere con una doppia esposizione.
Scelta che "eticamente" in un approccio street non ho ritenuto di perseguire. Sono consapevole che è oramai prassi consolidata, in questo genere, assecondare una certa interazione con i soggetti o regia sugli ambienti, in nome di una "presunta" linearità visiva che di sicuro rende più asciutti i contenuti ma che nel ricercare questa sintesi, talvolta, sfocia in una sorta di cinematograficità che non corrisponde alla realtà, nella quale c'è sempre un certo "rumore" di fondo.
Dialetti diversi per processi mentali diversi ai quali, liberamente, ciascuno può decidere o meno di aderire.
Webmin _________________ Mario Lisi
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