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Per non dimenticare...
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FUJIFILM X-E1 - 23mm
1/3200s - f/2.0 - 400iso
Per non dimenticare...
di Gannjunior
Mar 19 Ago, 2014 1:45 am
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Gannjunior
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MessaggioInviato: Mar 19 Ago, 2014 7:04 am    Oggetto: Per non dimenticare... Rispondi con citazione

Suggerimenti e critiche sempre ben accetti.

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il fuoco è sicuramente imperfetto...ho altri 4-5 scatti perfetti dal punto di vista della maf ma ho scelto questo, con taglio quadrato perchè l'ho ritenuto "perfetto" dal punto di vista del racconto, della posizione di entrambi i SOGGETTI, dell'atmosfera, dell'equilibrio compositivo (diagonale), dell'espressione della ragazzina...
mi piace pensare che quel fuoco difettoso dia quel pizzico di sapore analogico che alla fine non stona..

Non so se siete mai stati a Hiroshima, ma la sensazione che si prova (almeno la mia) è quanto meno strana.
C'è tutto e di più di quello che serve, è ordinata, pulita, i tram che tra i fili e le rotaie accentuano ancora di più questo senso di rigore...Ed è...tranquilla...calma, calmissima, molto più calma delle altre città che ho visitato sull'arcipelago. Una città a misura d'uomo...

Una calma quasi irreale. Che non puoi non ricollegare a quella "calma" del "dopo" di 69 anni fa...

Forse sarà perchè sono facilmente suggestionabile, ma quando arrivi sulla riva del fiume e passi nel parco della pace, in quel contesto...sei vicino al tramonto, il sole caldo che si "avvicina" agli edifici e poi mia moglie che mi cita "il gran sole di Hiroshima"...
pensi, pensi, pensi...

Poi vedi la "cupola", appunto, e continui a pensare, non vorresti pensare ma non puoi farne a meno...provi a immaginare, provi a immaginare quello che poteva essere, o meglio quello che "non era" quel 6 Agosto 1945...pensi alle pietre su cui in quell' "attimo" si è fissata l'ombra delle persone...no ma...ci rendiamo conto?
provi a pensare poi al "perchè", ma passi subito a un altro pensiero, dato che non può esserci un perchè che sia umanamente giustificabile...poi pensi a come si è sviluppata la storia dopo, poi ritorni con gli occhi su quel fiume, quel grigio che lo circonda, poi sulla riva a un certo punto ti accorgi che ci sono 3 ragazzine che stanno facendo le bolle di sapone...
E in quel momento, per qualche istante, i pensieri si interrompono e un sorriso lo fai.

Ti siedi e le guardi e le chiedi di poterle fotografare...

Loro che sorridono e che fanno le bolle con quegli abiti "non certo moderni". Certo, la foto l'ho "vista" come hai immaginato Giovanni: che "la vita continua": la bambina con quello sfondo così "pesante".

Eppure anche quel sorriso, anche quelle bolle (che sono sempre ottimi spunti fotografici in contesti di allegria) non possono reggere quello che si respira in quel Parco.
Non possono reggere la "fiamma della pace", quella fiamma che verrà spenta soltanto quando saranno state eliminate tutte le armi nucleari...la fiamma della pace, che però vedo come la fiamma dell'utopia e naturalmente della speranza, insieme, che si annullano...

Non ce la fai a non trasmettere quando fai una foto questa sensazione di immensa tristezza e di delusione che ti entrano dentro e la foto, questa foto, è questo ciò che deve esprimere (secondo me). Deve mostrare la luce, ma non deve fare dimenticare, "per non dimenticare". Per non dimenticare, occorre non perdere la speranza ma occorre anche, banalmente, "immaginare" (ma mi vergogno anche utilizzare la parola immaginare dalla mia posizione privilegiata di oggi) e non dimenticare perchè quel sorriso innocente non riesca a spazzare quella tristezza che ti si fissa quando passi ad Hiroshima...

Eh si, il "Girotondo" di Faber è tristemente adatto...
https://www.youtube.com/watch?v=VkmKJxEQtFg

Per Hiroshima: nella guerra e nella pace..

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gparrac
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MessaggioInviato: Mar 19 Ago, 2014 8:15 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Ok! Non dimentico, Gannjunior ...

Così come non dimentico tante altre cose che sembrano dimostrare come il diavolo sia un inguaribile ottimista se pensa di poter rendere gli uomini .peggiori.
Delle troppe atrocità commesse dall'uomo contro altri uomini il ricordo è spesso simile alle bolle di sapone che la giovane fa volare nel cielo.
Alcune sono scoppiate molto presto ... come diceva il Grande Timoniere Ci sono morti leggere come piume, altre pesanti come montagne.
Bella fotografia, anche se la sento immensamente triste.
Perché non so quante persone la vedranno e la collegheranno immediatamente a questa.
Forse è meglio non ricordare nulla, ci sarebbero troppe cose come questa da ricordare e dimenticarle tutte è probabilmente meglio del ricordo selettivo, strumentalizzato ...
Meglio della cancellazione selettiva che ha portato Winston Churchill a sedere accanto a Iosif Vissarionovič Džugašvili fingendo di credere che il massacro della foresta di Katyń non fosse opera sua, in un processo dove è non è facile capire quale fosse la differenza fra giudici e giudicati.

Non so che cosa tu abbia voluto comunicare con la tua fotografia, la si potrebbe anche leggere come la vita che continua, dopo 69 anni (era il 6 Agosto).
A me però viene in mente la canzone di Fabrizio de André Girotondo ... in particolare le ultime strofe.
E mi sembra tutto così maledettamente attuale ...

Smile Un saluto.

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Liliana R.
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MessaggioInviato: Mar 19 Ago, 2014 8:27 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Molto valida la disamina di Giovanni che, come suo solito, riesce ad approfondire qualsiasi argomento.
Anche io la percepisco triste ma probabilmente era questo l'effetto voluto come la resa dell'atmosfera.
Buona la scelta di questa ragazza con abiti non certo moderni.
Forse avrei voluto il viso un po' più a fuoco. Ciao

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Gannjunior
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MessaggioInviato: Mar 19 Ago, 2014 8:26 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

CIao Giovanni e Liliana

grazie per esservi soffermati.

il fuoco è sicuramente imperfetto...ho altri 4-5 scatti perfetti dal punto di vista della maf ma ho scelto questo, con taglio quadrato perchè l'ho ritenuto "perfetto" dal punto di vista del racconto, della posizione di entrambi i SOGGETTI, dell'atmosfera, dell'equilibrio compositivo (diagonale), dell'espressione della ragazzina...
mi piace pensare che quel fuoco difettoso dia quel pizzico di sapore analogico che alla fine non stona..

Non so se siete mai stati a Hiroshima, ma la sensazione che si prova (almeno la mia) è quanto meno strana.
C'è tutto e di più di quello che serve, è ordinata, pulita, i tram che tra i fili e le rotaie accentuano ancora di più questo senso di rigore...Ed è...tranquilla...calma, calmissima, molto più calma delle altre città che ho visitato sull'arcipelago. Una città a misura d'uomo...

Una calma quasi irreale. Che non puoi non ricollegare a quella "calma" del "dopo" di 69 anni fa...

Forse sarà perchè sono facilmente suggestionabile, ma quando arrivi sulla riva del fiume e passi nel parco della pace, in quel contesto...sei vicino al tramonto, il sole caldo che si "avvicina" agli edifici e poi mia moglie che mi cita "il gran sole di Hiroshima"...
pensi, pensi, pensi...

Poi vedi la "cupola", appunto, e continui a pensare, non vorresti pensare ma non puoi farne a meno...provi a immaginare, provi a immaginare quello che poteva essere, o meglio quello che "non era" quel 6 Agosto 1945...pensi alle pietre su cui in quell' "attimo" si è fissata l'ombra delle persone...no ma...ci rendiamo conto?
provi a pensare poi al "perchè", ma passi subito a un altro pensiero, dato che non può esserci un perchè che sia umanamente giustificabile...poi pensi a come si è sviluppata la storia dopo, poi ritorni con gli occhi su quel fiume, quel grigio che lo circonda, poi sulla riva a un certo punto ti accorgi che ci sono 3 ragazzine che stanno facendo le bolle di sapone...
E in quel momento, per qualche istante, i pensieri si interrompono e un sorriso lo fai.

Ti siedi e le guardi e le chiedi di poterle fotografare...

Loro che sorridono e che fanno le bolle con quegli abiti "non certo moderni". Certo, la foto l'ho "vista" come hai immaginato Giovanni: che "la vita continua": la bambina con quello sfondo così "pesante".

Eppure anche quel sorriso, anche quelle bolle (che sono sempre ottimi spunti fotografici in contesti di allegria) non possono reggere quello che si respira in quel Parco.
Non possono reggere la "fiamma della pace", quella fiamma che verrà spenta soltanto quando saranno state eliminate tutte le armi nucleari...la fiamma della pace, che però vedo come la fiamma dell'utopia e naturalmente della speranza, insieme, che si annullano...

Non ce la fai a non trasmettere quando fai una foto questa sensazione di immensa tristezza e di delusione che ti entrano dentro e la foto, questa foto, è questo ciò che deve esprimere (secondo me). Deve mostrare la luce, ma non deve fare dimenticare, "per non dimenticare". Per non dimenticare, occorre non perdere la speranza ma occorre anche, banalmente, "immaginare" (ma mi vergogno anche utilizzare la parola immaginare dalla mia posizione privilegiata di oggi) e non dimenticare perchè quel sorriso innocente non riesca a spazzare quella tristezza che ti si fissa quando passi ad Hiroshima...

Eh si, il "Girotondo" di Faber è tristemente adatto...
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Per Hiroshima: nella guerra e nella pace..

Un caro saluto

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Liliana R.
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MessaggioInviato: Mer 20 Ago, 2014 7:56 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Grazie per il tuo racconto che è fonte di riflessione.Ciao
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Gannjunior
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MessaggioInviato: Mer 20 Ago, 2014 2:09 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

mi fa piacere Liliana Wink
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