Gennaro

Gianluca Riefolo · Inviato: Sab 02 Ago, 2014 10:05 am Oggetto: Gennaro

Suggerimenti e critiche sempre ben accetti.

Gianluca Riefolo · Inviato: Sab 02 Ago, 2014 10:06 am Oggetto: Re: Gennaro

Ho avuto l'onore e la fortuna di conoscere e parlare per quasi un'ora con Gennaro un uomo "d'altri tempi" (come io lo definisco). Sono 40 anni che gira con il suo calesse fra piazza plebiscito (tempo fa) ed ora al museo di capodimonte a "scarrozzare" i turisti. Mi raccontava fiero di aver ereditato la sua "botticella" dal papà. Mi ha parlato delle sofferenze della guerra e di quando a 19 anni è stato chiamato assieme ad altri 4 fratelli da Mussolini a combattere al fianco dei tedeschi (per 6 anni). Poi a Tortona (dove faceva il militare) è stato catturato dagli stessi tedeschi (l'italia in quel periodo tradì l'alleanza con la Germania) e fu portato in carcere in Alemagna. Mi diceva che i crucchi catturavano e portavano li anche bambini ed anziani...e quindi non solo soldati. Appena vide la prigione esclamò al suo compagno che li sarebbero morti perchè vi era il nulla, la desolazione fuori. Ha sofferto molto la fame perchè i tedeschi gli davano al giorno solo un tozzo di pane (150 grammi) ed una tazza di minestra e mi raccontava che a volte si dissetavano con la neve che cadeva sui campi. Durante i lavori forzati lui ed il compagno di cella si sentivano spesso deboli e tendevano a cadere dalla stanchezza e che il suo compagno spesso cercava aiuto da lui ma che purtroppo lui per fiacchezza a volte non riusciva a farlo alzare mentre i tedeschi gli ordinavano di lavorare. Un giorno il suo compagno di cella rubò una patata e così i tedeschi decisero di tagliargli il braccio in modo che potesse "ricordare" per sempre l'errore commesso. Lui dal carcere aveva fatto conoscenza con una italiana (faceva le pulizie) e questa per compassione gli portava di nascosto del pane e delle bucce di patate che lui andava a mangiare nei bagni per non farsi vedere dalle guardie altrimenti rischiavano entrambe la morte. Purtroppo mi ha pure raccontato che c'erano persone che entravano nelle camere a gas e non uscivano più. Dopo tre anni di carcere e di stenti solo grazie agli americani e sopratutto ad i russi che lui è stato liberato. Con orgoglio mi ha mostrato nel suo portafogli la tessera da combattente e sopratutto la foto del suo matrimonio. Mi ha raccontato infine il dolore di aver perso un figlio di 24 anni per un incidente stradale. Prima di andare via mi ha invitato per la prossima volta, visto che ero solo, ad un giro gratis con la mia signora sul calesse. Mi sono commosso...Gli ho chiesto per ultimo l'età ma da buon napoletano scaramantico non me l' ha voluta dire Smile

anche se io l'ho intuita...Con questo scatto terrò per sempre con me la tua storia ed il tuo ricordo di questo incontro. scusate se mi sono dilungato.

Gianluca Riefolo · Inviato: Sab 02 Ago, 2014 10:07 am Oggetto: Re: Gennaro

Abbiamo parlato per tutto il tempo con lui seduto sul calesse quindi avevo pochissime possibilità di manovra ma spero di aver reso lo stesso...

cristiano75 · utente Iscritto: 21 Nov 2009 Messaggi: 250

i racconti hanno sempre un perchè!

Grazie

jus · Inviato: Sab 02 Ago, 2014 6:05 pm Oggetto:

Il tuo dilungarti è di piacevole ed utile lettura oltre a spunto di riflessione.
Sono due bei ritratti.
Personalmente preferisco di gran lunga il secondo. Lo trovo più vero nel raccontare una persona è compiuto nel suo esporsi. Del primo non mi piace il taglio stretto che scivola troppo sui dettagli minuti.
Ciao e complimenti.

Gianluca Riefolo · Inviato: Mer 06 Ago, 2014 8:54 am Oggetto:

@Cristiano
@jus

Vi ringrazio per esservi soffermati e per aver letto le mie parole. Giuseppe concordo con te che il secondo racconti meglio la sua storia.