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alvarosan utente
Iscritto: 25 Ott 2012 Messaggi: 95 Località: citta di castello
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Inviato: Gio 22 Ago, 2013 6:42 am Oggetto: giochi in cortile,Pilar del rio cuba 2002 |
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Suggerimenti e critiche sempre ben accetti |
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frank66 utente attivo

Iscritto: 11 Dic 2006 Messaggi: 5726 Località: Milano
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Inviato: Gio 22 Ago, 2013 1:50 pm Oggetto: |
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Cosa mi piace molto e invidio di questa fotografia: che si differenzia dagli scatti che si fanno a Cuba da turista, in quanto suggerisce un rapporto piú stretto, quasi di familiaritá, tra fotografo e ambiente.
Cosa trovo potesse essere migliorabile: il punto di ripresa (un po' piú frontale rispetto alla bambina, evitando la sovrapposizione con il secchio dietro) ed il b/n che é un po´ appiattito nella gamma medio-bassa dei grigi (in pratica manca un po´ di bianco).
A ogni modo ribadisco una sana invidia per aver potuto/essere riuscito a scattare in una situazione cosí "naturale". _________________ Franco
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Ultima modifica effettuata da frank66 il Gio 22 Ago, 2013 6:55 pm, modificato 1 volta in totale |
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Claudio R. non più registrato
Iscritto: 12 Apr 2011 Messaggi: 4000
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Inviato: Gio 22 Ago, 2013 6:37 pm Oggetto: |
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Piace anche a me!!..Hai composto una fotografia in cui gli elementi vanno tutti molto d'accordo, tutto al punto giusto.
non posso non citare poi l'effetto emotivo, quello prodotto dalla bimba in perfetta simbiosi con il cane.
Gran foto! |
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Ugolino Conte utente
Iscritto: 21 Ago 2012 Messaggi: 320
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Inviato: Gio 22 Ago, 2013 7:33 pm Oggetto: |
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Tirerei su un altro po' i bianchi per valorizzare il bel soggetto centrale.
Se lo fai correttamnete il pelo del cane dovrebbe aiutare a concentrare l'attenzione nel principale punto di interesse. Diversamente un foto dal buon potenziale resta un po' sacrificata. |
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Mario Zacchi utente attivo

Iscritto: 07 Giu 2008 Messaggi: 6655
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Inviato: Gio 22 Ago, 2013 8:28 pm Oggetto: |
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Sia sulla foto nel complesso che sul bianco (per come è dato vederla qui, al riguardo) sono della stessa opinione _________________ Belle foto. O perlomeno belle idee -> |
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S R bannato
Iscritto: 11 Nov 2006 Messaggi: 17391
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Inviato: Ven 23 Ago, 2013 8:14 am Oggetto: |
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Hanno tutti ragione... tira su un pelino i bianchi e aumenta leggermente il bianco (ma proprio un pelino è, se esageri rovini tutto)... vabbè, mi sa che faccio prima se ti faccio vedere quello che intendo...
Ma è una scansione?
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alvarosan utente
Iscritto: 25 Ott 2012 Messaggi: 95 Località: citta di castello
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Inviato: Ven 23 Ago, 2013 8:31 am Oggetto: |
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grazie a tutti per i complimenti e i suggerimenti . |
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alvarosan utente
Iscritto: 25 Ott 2012 Messaggi: 95 Località: citta di castello
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Inviato: Ven 23 Ago, 2013 1:46 pm Oggetto: |
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si è la scansione di un negativo tri-x |
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gianniquaresima utente
Iscritto: 16 Set 2011 Messaggi: 62 Località: Perugia
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Inviato: Ven 23 Ago, 2013 9:10 pm Oggetto: |
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Molto bella, complimenti  _________________ "Non bisognerebbe parlare di una foto ma guardarla. E. Erwitt" |
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perozzi staff foto

Iscritto: 25 Gen 2008 Messaggi: 4040 Località: prov. Cuneo
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Inviato: Dom 25 Ago, 2013 9:03 pm Oggetto: |
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Uno scatto d'altri tempi, estremamente naturale.
Per il trattamento quoto Silvano. _________________
perozzi
"Jitakyoei" - Tutti insieme per crescere e progredire - Jigoro Kano -
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gianniquaresima utente
Iscritto: 16 Set 2011 Messaggi: 62 Località: Perugia
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Inviato: Dom 25 Ago, 2013 9:57 pm Oggetto: |
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Silvano Romanelli ha scritto: | Hanno tutti ragione... tira su un pelino i bianchi e aumenta leggermente il bianco (ma proprio un pelino è, se esageri rovini tutto)... vabbè, mi sa che faccio prima se ti faccio vedere quello che intendo...
Ma è una scansione?
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Ci sono fotografie che possiedono una certa anima proprio perchè lasciano in secondo piano certi "perfezionismi" tecnici, e sanno raccontare e trasmettere delle sensazioni con una naturalezza ammirevole, perchè la cura è sul COSA far vedere più che sul come Ho visto certe volte delle foto Polaroid da paura per contenuti estetici ed emotivi, anche se avevano enormi errori di esposizioni tecniche, ed era proprio il loro punto di forza. Mentre ci sono immagini che hanno tutte le accortezze in fatto di tecnica ma che non ti dicono nulla e più le guardi e più ti annoiano. Non superano cioè la prova del tempo che è FONDAMENTALE per chi usa la fotografia x comunicare  _________________ "Non bisognerebbe parlare di una foto ma guardarla. E. Erwitt" |
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S R bannato
Iscritto: 11 Nov 2006 Messaggi: 17391
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Inviato: Dom 25 Ago, 2013 11:29 pm Oggetto: |
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gianniquaresima ha scritto: | Ci sono fotografie che possiedono una certa anima proprio perchè lasciano in secondo piano certi "perfezionismi" tecnici, e sanno raccontare e trasmettere delle sensazioni con una naturalezza ammirevole, perchè la cura è sul COSA far vedere più che sul come Ho visto certe volte delle foto Polaroid da paura per contenuti estetici ed emotivi, anche se avevano enormi errori di esposizioni tecniche, ed era proprio il loro punto di forza. Mentre ci sono immagini che hanno tutte le accortezze in fatto di tecnica ma che non ti dicono nulla e più le guardi e più ti annoiano. Non superano cioè la prova del tempo che è FONDAMENTALE per chi usa la fotografia x comunicare  | Perfettamente d'accordo con te... ma non pensi che se ci sono entrambe le cose, quando possibile, sia ancora meglio? Oppure sei dell'opinione che la tecnica "non deve esserci" a prescindere? Perchè è questo quello che mi sembra di leggere tra le righe del tuo discorso... o sbaglio? |
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frank66 utente attivo

Iscritto: 11 Dic 2006 Messaggi: 5726 Località: Milano
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Inviato: Lun 26 Ago, 2013 2:23 am Oggetto: |
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gianniquaresima ha scritto: | Ci sono fotografie che possiedono una certa anima proprio perchè lasciano in secondo piano certi "perfezionismi" tecnici, e sanno raccontare e trasmettere delle sensazioni con una naturalezza ammirevole, perchè la cura è sul COSA far vedere più che sul come Ho visto certe volte delle foto Polaroid da paura per contenuti estetici ed emotivi, anche se avevano enormi errori di esposizioni tecniche, ed era proprio il loro punto di forza. Mentre ci sono immagini che hanno tutte le accortezze in fatto di tecnica ma che non ti dicono nulla e più le guardi e più ti annoiano. Non superano cioè la prova del tempo che è FONDAMENTALE per chi usa la fotografia x comunicare  |
Che ci siano foto corrette sotto gli aspetti tecnici che raccontano poco e foto poco curate nella forma ma molto coinvolgenti è un dato di fatto. Tuttavia spesso si parte da questa evidenza per sostenere (non dico che sia la tesi di gianniquaresima) l'esistenza di una relazione causa-effetto tra i due aspetti, per cui uno scatto rigoroso dal punto di vista formale si indebolirebbe dal punto di vista del contenuto emozionale e viceversa. Tale tesi, per me totalmente forviante, trova terreno fertile fino a che "tecnica" e "contenuto" vengano visti come fattori contrapposti. In realtà sono convinto che tale contrapposizione, o dualismo, sia puramente illusoria. Infatti le scelte tecniche modificano la maniera con cui un soggetto viene rappresentato, quindi diventano parte integrante del contenuto, cioè del messaggio finale della foto. Ha poco senso in fotografia, come del resto nelle forme di comunicazione umana in generale, separare il "cosa" dal "come". Pensiamo ad esempio, nel linguaggio parlato, a quanti significati diversi possa assumere una stessa frase a seconda dell'intonazione con cui è pronunciata.
In fotografia ci possono essere soggetti che per essere rappresentati al meglio necessitano un perfezionismo formale ed altri per i quali tale perfezionismo non è necessario, o addirittura non raccomandabile, in quanto una forma più "sporca" può essere più funzionale alla rappresentazione efficace del contenuto. Parlerei quindi di scelte tecniche più o meno funzionali al messaggio che si vuole trasmettere piuttosto che affermare che una foto funzioni proprio in virtù di errori nell'esposizione o altre debolezze tecniche.
Per uscire dalla solita diatriba tecnica-contenuto, basterebbe non limitare il concetto di tecnica fotografica alla tecnica in senso stretto (ossia la conoscenza del funzionamento degli strumenti che si utilizzano e dei meccanismi percettivi alla base delle regole della composizione), ma includere altri aspetti, quali il bagaglio culturale e la sensibilità del fotografo, senza i quali questi non potrebbe sviluppare, in fase di scelta del soggetto e del successivo scatto, la consapevolezza di "come" sia meglio fotografare quel dato soggetto.
In ultima analisi, la "tecnica" intesa nel suo senso più ampio sarebbe la capacità del fotografo di tradurre in una certa forma quello che vuole rappresentare; quindi non più un "optional" o qualcosa in certi casi addirittura limitante, ma, al contrario, uno strumento imprescindibile. _________________ Franco
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Liliana R. utente attivo

Iscritto: 06 Dic 2006 Messaggi: 22444 Località: Roma
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Inviato: Lun 26 Ago, 2013 6:59 am Oggetto: |
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Immagine molto valida.
Interessante l'intervento di frank66 sull'annoso dibattito tra tecnica e contenuto.  _________________ Il mio sitoweb |
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gianniquaresima utente
Iscritto: 16 Set 2011 Messaggi: 62 Località: Perugia
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Inviato: Lun 26 Ago, 2013 9:55 pm Oggetto: |
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frank66 ha scritto: | Che ci siano foto corrette sotto gli aspetti tecnici che raccontano poco e foto poco curate nella forma ma molto coinvolgenti è un dato di fatto. Tuttavia spesso si parte da questa evidenza per sostenere (non dico che sia la tesi di gianniquaresima) l'esistenza di una relazione causa-effetto tra i due aspetti, per cui uno scatto rigoroso dal punto di vista formale si indebolirebbe dal punto di vista del contenuto emozionale e viceversa. Tale tesi, per me totalmente forviante, trova terreno fertile fino a che "tecnica" e "contenuto" vengano visti come fattori contrapposti. In realtà sono convinto che tale contrapposizione, o dualismo, sia puramente illusoria. Infatti le scelte tecniche modificano la maniera con cui un soggetto viene rappresentato, quindi diventano parte integrante del contenuto, cioè del messaggio finale della foto. Ha poco senso in fotografia, come del resto nelle forme di comunicazione umana in generale, separare il "cosa" dal "come". Pensiamo ad esempio, nel linguaggio parlato, a quanti significati diversi possa assumere una stessa frase a seconda dell'intonazione con cui è pronunciata.
In fotografia ci possono essere soggetti che per essere rappresentati al meglio necessitano un perfezionismo formale ed altri per i quali tale perfezionismo non è necessario, o addirittura non raccomandabile, in quanto una forma più "sporca" può essere più funzionale alla rappresentazione efficace del contenuto. Parlerei quindi di scelte tecniche più o meno funzionali al messaggio che si vuole trasmettere piuttosto che affermare che una foto funzioni proprio in virtù di errori nell'esposizione o altre debolezze tecniche.
Per uscire dalla solita diatriba tecnica-contenuto, basterebbe non limitare il concetto di tecnica fotografica alla tecnica in senso stretto (ossia la conoscenza del funzionamento degli strumenti che si utilizzano e dei meccanismi percettivi alla base delle regole della composizione), ma includere altri aspetti, quali il bagaglio culturale e la sensibilità del fotografo, senza i quali questi non potrebbe sviluppare, in fase di scelta del soggetto e del successivo scatto, la consapevolezza di "come" sia meglio fotografare quel dato soggetto.
In ultima analisi, la "tecnica" intesa nel suo senso più ampio sarebbe la capacità del fotografo di tradurre in una certa forma quello che vuole rappresentare; quindi non più un "optional" o qualcosa in certi casi addirittura limitante, ma, al contrario, uno strumento imprescindibile. |
Un fotografo che fa non tanto x mestiere ma x comunicare agli altri delle cose che gli interessano ovviamente con il tempo capisce sia il cosa far vedere ed il come farlo vedere. Per me è più importante non perdere di vista il COSA come "cosa" scusate gioco di parole più importante che viene subito, all'inizio. Poi si capisce come il farlo vedere al meglio possibile, e ciò non significa affatto andare sempre più in avanti con le proprie conoscenze tecniche, anzi, a volte si torna indietro o addirittura le si stravolge perché questo serve a noi. Penso per esempio alle immagini di Dituri che utilizza il mosso o lo sfocato per creare delle immagini simbolo. Ed il mio esempio delle immagini fatte con Polaroid ( i primi di Galimberti x esempio ) era, credo, calzante. Per alcuni scopi occorre avere delle grandi ed articolate conoscenze tecniche e metterle in pratica, per ottenere altro tipo di immagini invece basta a volte molto poco. Ci sono oggi tanti bravi tecnici, e ai festival di fotografia si possono vedere tanti bravissimi fotoreporter che sanno usare al meglio le loro camere in situazioni estreme. La stessa cosa vale per la fotografia di moda, di sport, ect,ect. Ma in tantissimi casi questi molti dotati di grandi conoscenze tecniche hanno ben poca anima, tendono ad assomigliarsi tra loro perchè producono un tipo di immagini molto simili tra loro. Perché magari studiano più o meno le medesime tecniche, perché si sono sempre preoccupati di approfondire più la tecnica espositiva che il contenuto vero della fotografia. Ci sono immagini che fanno gridare alla sensazione immediata o quasi ma passano. Altre che invece occorre digerire in più tempo per apprezzarle e durano. Io preferisco questo secondo tipo di approccio alla fotografia perché la tecnica usata da chi le produce sarà anche semplice ma sufficiente per un tipo di messaggio emotivo riconoscibile come personale dell'autore. Riconoscibile in quanto l'autore sa cosa far vedere, non si preoccupa troppo dei gusti presunti del pubblico ed usa sempre la sua stessa impronta espositiva. Avere ed utilizzare un buon mix di tecnica, intuito, cultura personale è ovvio dirlo ed è vero. Ma alla fine nel giudicare delle opere di un artista non ci si chiede mai il come lo ha fatto, ma SURTOUT il PERCHE' lo ha fatto  _________________ "Non bisognerebbe parlare di una foto ma guardarla. E. Erwitt" |
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alvarosan utente
Iscritto: 25 Ott 2012 Messaggi: 95 Località: citta di castello
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Inviato: Mar 27 Ago, 2013 9:00 am Oggetto: |
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ragazzi, grazie a tutti per il contributo mi fa veramente piacere vedere che una mia istantanea sollecita cosi tante riflessioni. io penso che il risultato finale della fotografia sia una stampa su carta, meglio se stampata con procedimento chimico e dall'autore stesso specialmente se in bianco e nero, da uno schermo non è sicuramente il modo migliore per apprezzare appieno una immagine. vi ringrazio comunque per il tempo che dedicate a queste mie foto,e spero un giorno di incontrarvi per gustare a pieno le nostre rispettive immagini stampate su supporto di carta ,magari baritata. ciao |
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frank66 utente attivo

Iscritto: 11 Dic 2006 Messaggi: 5726 Località: Milano
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