Lo sguardo di Pamela... |
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Lo sguardo di Pamela... |
di sdomenico |
Mer 21 Ago, 2013 7:37 am |
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Autore |
Messaggio |
Luigi T. utente attivo

Iscritto: 10 Ott 2007 Messaggi: 6205 Località: CAGLIARI
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Inviato: Sab 24 Ago, 2013 11:16 am Oggetto: |
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Domenico, in questo scatto parte dell'attenzione finisce sul seno, senza offesa per nessuno, ovviamente.
_________________ Canon 5D3 [Tamron 24-70mm f/2.8 VC] [EF 50 f/1.8 STM] [EF 135 f/2L USM] [EF 70-200 f/4L IS USM] BG-E11 430exII
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sdomenico bannato
Iscritto: 06 Lug 2004 Messaggi: 8568
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Inviato: Sab 24 Ago, 2013 11:29 am Oggetto: |
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Cito Aerre: "Stiamo parlando di “Ritratto” …quindi di un racconto imbastito sull’universo personale del soggetto".
Pamela è orgogliosa del suo seno, fa parte del suo universo personale come dell'universo personale di ogni donna che abbia un bel seno. È quindi doveroso includerlo in alcuni scatti e se poi ruba parte dell'attenzione non lo considero un problema.
Io fotografo donne non bambine, con tutto il rispetto per le belle foto di Salvatore, e davvero non posso proprio pormi il problema del seno, anzi cerco di metterlo in evidenza perché è parte importante dell'"essere donna".
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aerre utente attivo

Iscritto: 08 Nov 2005 Messaggi: 8734 Località: Palermo
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Inviato: Sab 24 Ago, 2013 12:24 pm Oggetto: |
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…Domenico, …immagino che ciascuno di noi è consapevole che il seno faccia parte della femminilità di una donna e nessuno credo stia cercando di affermare che per confezionare il ritratto di una ragazza si debba cercare di nasconderne le forme.
Ci mancherebbe!
Del resto, ….visto che hai riportato la frase del mio primo intervento, quando parliamo di universo personale parliamo appunto di una complessità che è sia fisica che emozionale.
Inscindibile dunque.
Per cui il punto non è se si debba o meno includere il seno o qualunque altra parte del corpo all’interno della composizione ma di “come” lo si fa in funzione del racconto che stiamo svolgendo.
“Ritratto” infatti è il racconto che noi e noi soltanto facciamo della persona che ci sta di fronte, …l’espressione in altri termini del “giudizio” che noi abbiamo formulato del soggetto sulla base della nostra personale sensibilità e di una maggiore o minore capacità di ascoltare e leggere tra le pieghe di quell’universo.
E’ un racconto tutto nostro: specchio dell’universo di chi ci sta di fronte ma anche del nostro particolare sentire ed ogni aspetto dell’immagine che miracolosamente prende vita in quel 125esimo di secondo è il frutto di scelte, spesso inconsapevoli ma precise, che raccontano e ci raccontano, …del soggetto e del fotografo: dall’angolo di ripresa, alla tavolozza dei colori, …dallo sfuocato dei piani al taglio che sottolinea …cela …o amplifica.
Il soggetto è consapevole di essere fotografato (in questo tipo di ritratti), ..si pone di fronte l’obiettivo ….assume una posa, a volte viene guidato, …si muove ..si esprime, ..mostra di sé ciò che immagina lo caratterizzi …altre volte cela e nasconde, …spesso recita e il fotografo …intuisce, ….scruta ..esplora, …a volte scopre …più spesso legge solo ciò che conosce, …inquadra, …compone …mette in campo gli strumenti di un linguaggio che è di espressione.
Tutto …tutto …parte proprio da quel “giudizio” personale che proprio la tecnica ci permette di tradurre in espressione formale attraverso una immagine.
Nessuno qui si sognerebbe mai di contestare quanto Pamela possa sentirsi orgogliosa del suo seno nel quadro della sua femminilità o vorrebbe immaginare un “ritratto” che celi di proposito parte di un suo essere che è anche fisico.
Il punto sta nel peso che assume il tuo racconto nell’evidenziare la generosa prestanza della ragazza dando all’immagine quel carattere estetizzante e un po’ artificioso che spesso stride con la sincerità di un ritratto che cerca di …andare oltre la superficie delle cose.
Il taglio dell’inquadratura …la sua composizione e l’angolo della ripresa, con la sua generosa frontalità ….pronta a cogliere quel miracoloso spostamento del gilettino che mostra tutta la esuberante fisicità della ragazza, ….sembrano voler sottolineare proprio quell’aspetto relegando ad esempio l’espressività dello sguardo in secondo piano e rischiano di esaurire lì …nel carattere estetizzante della posa tutta la complessità del racconto.
Dal ritratto ci si aspetta in altri termini una complessità di indagine e di espressione che sia capace di arrivare proprio a quell’universo ….fisico ed emozionale, come unità inscindibile.
Dall’altro lato è pur vero …ammettiamolo! …. che parte del racconto che ci proponi sta anche nel contrappunto tra la fermezza di quello sguardo ripreso leggermente dall’alto, consapevole e diretto e la sensuale solarità di quel porsi quasi esibendo con orgoglio la generosità delle proprie forme.
Anche in questo …anche nella strana discrepanza di un racconto che ora coglie una scintilla di luce negli occhi come espressione di una personalità forte e diretta, ….e ora indugia con “spietata” oggettività sulla morbidezza delle forme, …anche in questo c’è una delle possibili chiavi di lettura di questo ritratto.
Che poi il peso formale del ritratto abbia finito con il dare allo scatto una deriva estetizzante che rischia di offuscare la limpidezza di un racconto che può e deve anche guardare oltre la “superficie delle cose” …anche questo, Domenico …dobbiamo ammetterlo.
Un abbraccio.
_________________ Il ritratto: Uomini, cani, gatti & Co. |
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Liliana R. utente attivo

Iscritto: 06 Dic 2006 Messaggi: 22444 Località: Roma
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Inviato: Sab 24 Ago, 2013 12:53 pm Oggetto: |
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sdomenico ha scritto: | ... ...
Io fotografo donne non bambine, con tutto il rispetto per le belle foto di Salvatore, e davvero non posso proprio pormi il problema del seno, anzi cerco di metterlo in evidenza perché è parte importante dell'"essere donna". |
La discussione può essere frizzante , gioiosa, giocosa e quanti altri aggettivi possiamo / vogliamo aggiungere.
Si deve sempre rimanere nei binari della correttezza e rispetto reciproco.
Noto in questa tua espressione una caduta di stile che potevi evitare.
Perché non parlare delle proprie fotografie lasciando stare quelle degli altri.
Un simile confronto è indice di debolezza e limiti espressivi che cercano di accreditarsi tramite supporti esterni.
Le nostre foto non sono belle perchè quelle degli altri sono brutte.
Spero di non dover ritornare sull'argomento.
Liliana
_________________ Il mio sitoweb |
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sdomenico bannato
Iscritto: 06 Lug 2004 Messaggi: 8568
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Inviato: Sab 24 Ago, 2013 3:37 pm Oggetto: |
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Liliana cito da te:"Le nostre foto non sono belle perché quelle degli altri sono brutte."
E dove ho scritto che quelle di Salvatore sono brutte? Le ho anzi definite belle perché tali sono. E non mi dire che io intendevo...o che sappiamo benissimo...io penso quello che ho scritto e stop e non puoi giudicare le mie parole per le "intenzioni" che tu leggi tra le righe, sia chiaro.
Il confronto era doveroso visto che lui vede il seno come un problema, problema che per me non sussiste proprio perché fotografo donne che normalmente hanno il seno.
Questo "arroccamento" dello staff sulle sue posizioni spesso difficili da difendere non la vedo come una bella cosa. Se vuoi leggere di una caduta di stile leggi sopra il mio intervento contestato.
Aerre ma non ti sembra che il tuo concetto di ritratto sia "stretto"? Ti propongo una chiave di lettura diversa, non guardare al seno come ad un ostacolo (e mi rivolgo anche a Salvatore), ma come ad un sottile gioco di seduzione dove due elementi, lo sguardo ed il seno, si contendono l'attenzione.
E' così evidente che il suo sguardo ha quella scintilla intrigante proprio perché sa dove va lo sguardo.
Ultima modifica effettuata da sdomenico il Sab 24 Ago, 2013 3:41 pm, modificato 1 volta in totale |
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sdomenico bannato
Iscritto: 06 Lug 2004 Messaggi: 8568
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Inviato: Sab 24 Ago, 2013 3:40 pm Oggetto: |
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porto un esempio, in questo ritratto lo sguardo non è male ma manca quel gioco, manca la seduzione, manca l'interesse, la scintilla...
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sdomenico bannato
Iscritto: 06 Lug 2004 Messaggi: 8568
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Inviato: Sab 24 Ago, 2013 4:13 pm Oggetto: |
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8rnity ha scritto: | ecco, mi era fortunatamente sfuggita questa foto del tuo ultimo post. ora che l'ho vista ho deciso che mi stai sulle palle, e pure ti odio. adesso vado a buttare tutta la mia attrezzatura nel bussolo del lozzo. anzi no. mi ci butto io. |
Guardati le prime foto che ho fatto così riprendi fiducia in te stesso, le ho lasciate a monito, per ricordarmi che si può e si deve sempre migliorare
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Salvatore Gallo utente attivo

Iscritto: 04 Feb 2009 Messaggi: 8042 Località: como
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Inviato: Sab 24 Ago, 2013 6:17 pm Oggetto: |
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sdomenico ha scritto: |
Il confronto era doveroso visto che lui vede il seno come un problema, problema che per me non sussiste proprio perché fotografo donne che normalmente hanno il seno.
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no Domenico, per l'ennesima volta ti ripeto che non vedo il seno come un problema, ma che le tue scelte hanno reso il protagonista della fotografia il seno di questa donna prima che il suo sguardo.
a maggior chiarezza, la vedo esattamente come aerre (lui si spiega meglio, per fortuna).
a proposito, mi sento di ringraziarlo per averci ancora una volta ricordato cosa sia "la poetica del ritratto".
sdomenico ha scritto: |
Questo "arroccamento" dello staff sulle sue posizioni spesso difficili da difendere non la vedo come una bella cosa. Se vuoi leggere di una caduta di stile leggi sopra il mio intervento contestato.
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su queste altre frasi.... sorvolerei, meglio non rovinarsi il weekend.
questa tua foto ti piace molto, come anche il tuo modo di fotografare le persone (mi perdonerai se non riesco sempre a scrivere la parola "ritrarre" ) e si nota bene da come ti difendi da qualsivoglia appunto ti venga mosso e, quindi, da parte mia la chiuderei qui.
hai sicuramente ragione tu che fai 2,3,4 book alla settimana con 20,30,40 ottimi scatti ad uscita (per un totale di 160 ottime foto a settimana
).
io mi accontenterei di riuscire a farne 16 buone in tutta una vita
_________________ Salvatore
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sdomenico bannato
Iscritto: 06 Lug 2004 Messaggi: 8568
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Inviato: Sab 24 Ago, 2013 7:56 pm Oggetto: |
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Io non ho mai capito quale possa essere la differenza tra te che metti i tuoi soggetti in posa, con una accurata scelta della luce ed io che faccio la stessa cosa. Perché mai tu "racconti" la persona ed io no. Quale potrà mai essere la differenza?
Partiamo dal presupposto che qualunque soggetto davanti ad una macchina fotografica falsa il suo modo di essere. È un falso quel ritratto proprio per la presenza della macchina fotografica.
Il concetto di "raccontare" è un gran bel concetto ma è solo una chimera, quello che chiamiamo comunemente ritratto non è la persona ma la visione che noi vogliamo avere di quella persona e lo manipoliamo von la luce e le pose. Infatti avere una macchina fotografica davanti è già di per se una evidente manipolazione del soggetto.
Il termine "raccontare" è quindi improprio ed andrebbe sostituito con "rappresentare", perché questo è, l'equivalente di una rappresentazione teatrale.
Tutti quelli che chiamiamo ritratti, dovendo li pur chiamare in qualche modo,non raccontano affatto la persona ma una versione manipolata della stessa. Noi tutti fotografiamo la faccia, solo quella, una faccia che sorride o che fa altro ma solo l'esteriorità della persona.
Non so nemmeno perché mi ostino a voler entrare in questa specie di élite di "ritrattisti", penso per una mera questione di principio, perché è vero che chi si sente "ritratrista" si sente un illuminato da luce divina avendo questa presunta capacità di raccontare una persona, e questo fatto di sentirsi capace di tanto già mi sa di presunzione.
Se la fotografia avesse davvero la capacità di racchiudere una persona in una foto avrebbe del miracoloso, ma noi sappiamo che sono solo e soltanto pixel.
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Mister blues bannato
Iscritto: 18 Apr 2009 Messaggi: 314
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Inviato: Sab 24 Ago, 2013 8:52 pm Oggetto: |
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sdomenico ha scritto: | Io non ho mai capito quale possa essere la differenza tra te che metti i tuoi soggetti in posa, con una accurata scelta della luce ed io che faccio la stessa cosa. Perché mai tu "racconti" la persona ed io no. Quale potrà mai essere la differenza?
Partiamo dal presupposto che qualunque soggetto davanti ad una macchina fotografica falsa il suo modo di essere. È un falso quel ritratto proprio per la presenza della macchina fotografica.
Il concetto di "raccontare" è un gran bel concetto ma è solo una chimera, quello che chiamiamo comunemente ritratto non è la persona ma la visione che noi vogliamo avere di quella persona e lo manipoliamo von la luce e le pose. Infatti avere una macchina fotografica davanti è già di per se una evidente manipolazione del soggetto.
Il termine "raccontare" è quindi improprio ed andrebbe sostituito con "rappresentare", perché questo è, l'equivalente di una rappresentazione teatrale.
Tutti quelli che chiamiamo ritratti, dovendo li pur chiamare in qualche modo,non raccontano affatto la persona ma una versione manipolata della stessa. Noi tutti fotografiamo la faccia, solo quella, una faccia che sorride o che fa altro ma solo l'esteriorità della persona.
Non so nemmeno perché mi ostino a voler entrare in questa specie di élite di "ritrattisti", penso per una mera questione di principio, perché è vero che chi si sente "ritratrista" si sente un illuminato da luce divina avendo questa presunta capacità di raccontare una persona, e questo fatto di sentirsi capace di tanto già mi sa di presunzione.
Se la fotografia avesse davvero la capacità di racchiudere una persona in una foto avrebbe del miracoloso, ma noi sappiamo che sono solo e soltanto pixel. |
È il mio stesso pensiero, ciao
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Massimo Passalacqua utente attivo

Iscritto: 04 Dic 2005 Messaggi: 18399 Località: Siena
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Inviato: Dom 25 Ago, 2013 9:45 am Oggetto: |
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Non entro nel merito della definizione di ritratto, materia complessa, sulla quale tendo ad aderire a quanto espresso da aerre, che considero persona estremamente attendibile in merito.
Seguendo sempre volentieri il tuo percorso, mi permetto però di farti notare due cose:
1) scattando molto (come fai tu, ma come capita anche a me), non si può pretendere di avere tutte immagini allo stesso grado di pregnanza; del resto, se vai a vedere le mostre dei grandi della fotografia, noterai che, anche per loro, l'attenzione si concentra sempre su alcune centinaia di scatti, rispetto ad una produzione che, anche in tempi di pellicola, immagino che assommi a parecchie migliaia di immagini;
2) non volendo entrare nella diatriba ritratto sì / ritratto no, ti faccio solo presente che questa immagine non ritengo che abbia lo stesso spessore introspettivo e di conseguenza la stessa capacità di colpire in profondità l'osservatore, di altre tue immagini e ti porto come esempio due scatti che ho a suo tempo apprezzato e commentato e che, non a caso, sono nella mia galleria dei preferiti: http://www.photo4u.it/viewcomment.php?pic_id=605106&no_warn=1 http://www.photo4u.it/viewcomment.php?pic_id=616479&no_warn=1
Questa differenza di resa dell'immagine, dipende dalla combinazione di scelte tecniche e di composizione del fotografo e di espressività della modella, quest'ultima caratteristica peraltro in buona parte determinata ancora una volta dal buon lavoro di interazione del fotografo stesso.
Riguarda alternativamente questo scatto (che pure è di buon livello) e gli altri due che ti ho proposto e non potrai non ammettere che la differente pregnanza è di tutta evidenza.
Un saluto.
_________________ massimo (già sanpit) |
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sdomenico bannato
Iscritto: 06 Lug 2004 Messaggi: 8568
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Inviato: Lun 26 Ago, 2013 8:00 am Oggetto: |
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Mister blues ha scritto: | È il mio stesso pensiero, ciao  |
Grazie Mister Blues, mi fa piacere un sostegno.
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sdomenico bannato
Iscritto: 06 Lug 2004 Messaggi: 8568
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Inviato: Lun 26 Ago, 2013 8:09 am Oggetto: |
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Massimo Passalacqua ha scritto: | Non entro nel merito della definizione di ritratto, materia complessa, sulla quale tendo ad aderire a quanto espresso da aerre, che considero persona estremamente attendibile in merito.
Seguendo sempre volentieri il tuo percorso, mi permetto però di farti notare due cose:
1) scattando molto (come fai tu, ma come capita anche a me), non si può pretendere di avere tutte immagini allo stesso grado di pregnanza; del resto, se vai a vedere le mostre dei grandi della fotografia, noterai che, anche per loro, l'attenzione si concentra sempre su alcune centinaia di scatti, rispetto ad una produzione che, anche in tempi di pellicola, immagino che assommi a parecchie migliaia di immagini;
2) non volendo entrare nella diatriba ritratto sì / ritratto no, ti faccio solo presente che questa immagine non ritengo che abbia lo stesso spessore introspettivo e di conseguenza la stessa capacità di colpire in profondità l'osservatore, di altre tue immagini e ti porto come esempio due scatti che ho a suo tempo apprezzato e commentato e che, non a caso, sono nella mia galleria dei preferiti: http://www.photo4u.it/viewcomment.php?pic_id=605106&no_warn=1 http://www.photo4u.it/viewcomment.php?pic_id=616479&no_warn=1
Questa differenza di resa dell'immagine, dipende dalla combinazione di scelte tecniche e di composizione del fotografo e di espressività della modella, quest'ultima caratteristica peraltro in buona parte determinata ancora una volta dal buon lavoro di interazione del fotografo stesso.
Riguarda alternativamente questo scatto (che pure è di buon livello) e gli altri due che ti ho proposto e non potrai non ammettere che la differente pregnanza è di tutta evidenza.
Un saluto.  |
Attenzione Massimo, l'ultimo mio intervento non era sull'oramai trita diatriba tra cosa è ritratto e cosa è studio ma sul concetto stesso di ritratto.
Qui da una parte ci sono i "ritrattisti" come Salvatore ed altri, che hanno la capacità di "raccontare" una persona in uno scatto mentre io non credo che alcuno possa avere questa possibilità di "raccontare" ma piuttosto quella di "rappresentare", e questo per le ragioni meglio spiegate sopra.
E mi farebbe davvero piacere una risposta in merito, magari dallo stesso Salvatore.
So perfettamente che questa è una foto onesta come tu sai altrettanto perfettamente che in un set escono una o due foto che spiccano ed alle quali si dedica più tempo ed altre foto "oneste" e questa è una foto onesta, e per dirla tutta con pamela non mi sono venute foto che spiccano
Ciò posto, l'ho proposta proprio per quell'evidente gioco della seduzione e quel dividersi dell'attenzione tra lo sguardo ed il seno.
la fotografia è anche un gioco, solo per questo mi piace questa foto.
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sdomenico bannato
Iscritto: 06 Lug 2004 Messaggi: 8568
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Inviato: Lun 26 Ago, 2013 8:21 am Oggetto: |
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Ti faccio un esempio concreto Massimo su cosa intendo per foto che spicca, giovedì sono uscito con sara per un pomeriggio al mare, sono uscite un trentina di buone foto tra cui due che "spiccano", una è questa:
http://www.photo4u.it/album_page.php?pic_id=624618
Le ho dedicato una ventina di minuti per realizzarla perché sono uscito da casa per fare questa foto, peraltro ispiratami da un video, personalmente la trovo grandiosa, poi potrà non piacere o meno o essere realizzata male, ma cavolo se spicca, una foto così non si dimentica di certo, le altre sì, anche se dubito che sara in intimo possa essere dimenticata.
P.S. Sara è davvero una pescatrice e quel giorno voleva mettersi a pescare...hahahahah...si è illusa
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Salvatore Gallo utente attivo

Iscritto: 04 Feb 2009 Messaggi: 8042 Località: como
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Inviato: Lun 26 Ago, 2013 8:04 pm Oggetto: |
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sdomenico ha scritto: | Attenzione Massimo, l'ultimo mio intervento non era sull'oramai trita diatriba tra cosa è ritratto e cosa è studio ma sul concetto stesso di ritratto.
Qui da una parte ci sono i "ritrattisti" come Salvatore ed altri, che hanno la capacità di "raccontare" una persona in uno scatto mentre io non credo che alcuno possa avere questa possibilità di "raccontare" ma piuttosto quella di "rappresentare", e questo per le ragioni meglio spiegate sopra.
E mi farebbe davvero piacere una risposta in merito, magari dallo stesso Salvatore.
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Non so bene cosa risponderti, Domenico...
Onestamente sto ancora facendo fatica a riprendermi dallo shock di questo tuo outing:
Citazione: |
Io non ho mai capito quale possa essere la differenza tra te che metti i tuoi soggetti in posa, con una accurata scelta della luce ed io che faccio la stessa cosa. Perché mai tu "racconti" la persona ed io no. Quale potrà mai essere la differenza?
Partiamo dal presupposto che qualunque soggetto davanti ad una macchina fotografica falsa il suo modo di essere. È un falso quel ritratto proprio per la presenza della macchina fotografica.
Il concetto di "raccontare" è un gran bel concetto ma è solo una chimera, quello che chiamiamo comunemente ritratto non è la persona ma la visione che noi vogliamo avere di quella persona e lo manipoliamo von la luce e le pose. Infatti avere una macchina fotografica davanti è già di per se una evidente manipolazione del soggetto.
Il termine "raccontare" è quindi improprio ed andrebbe sostituito con "rappresentare", perché questo è, l'equivalente di una rappresentazione teatrale.
Tutti quelli che chiamiamo ritratti, dovendo li pur chiamare in qualche modo,non raccontano affatto la persona ma una versione manipolata della stessa. Noi tutti fotografiamo la faccia, solo quella, una faccia che sorride o che fa altro ma solo l'esteriorità della persona.
Non so nemmeno perché mi ostino a voler entrare in questa specie di élite di "ritrattisti", penso per una mera questione di principio, perché è vero che chi si sente "ritratrista" si sente un illuminato da luce divina avendo questa presunta capacità di raccontare una persona, e questo fatto di sentirsi capace di tanto già mi sa di presunzione.
Se la fotografia avesse davvero la capacità di racchiudere una persona in una foto avrebbe del miracoloso, ma noi sappiamo che sono solo e soltanto pixel. |
Citazione: | Io non ho mai capito quale possa essere la differenza tra te che metti i tuoi soggetti in posa, con una accurata scelta della luce ed io che faccio la stessa cosa. Perché mai tu "racconti" la persona ed io no. Quale potrà mai essere la differenza? |
Magari non c'è nessuna differenza, non sta a me giudicare le mie stesse foto. Fondamentalmente quando parlo delle tue, del tuo modo di fotografare (tuo, ma anche di chiunque altro commenti), non penso mai alle mie foto. Se devo prendere a metro di paragone qualche fotografia non riesco ad immaginarne una mia.
è per questo motivo che non riesco a comprendere questa tua insistenza a fare di questo discorso una faccenda personale.
Citazione: | Partiamo dal presupposto che qualunque soggetto davanti ad una macchina fotografica falsa il suo modo di essere. È un falso quel ritratto proprio per la presenza della macchina fotografica. |
non sono d'accordo, questo dipende dal fotografo
Citazione: | Il concetto di "raccontare" è un gran bel concetto ma è solo una chimera, quello che chiamiamo comunemente ritratto non è la persona ma la visione che noi vogliamo avere di quella persona e lo manipoliamo von la luce e le pose. Infatti avere una macchina fotografica davanti è già di per se una evidente manipolazione del soggetto. |
anche questo ritengo faccia parte del bagaglio di sensibilità e capacità di un fotografo
Citazione: | Il termine "raccontare" è quindi improprio ed andrebbe sostituito con "rappresentare", perché questo è, l'equivalente di una rappresentazione teatrale.
Tutti quelli che chiamiamo ritratti, dovendo li pur chiamare in qualche modo,non raccontano affatto la persona ma una versione manipolata della stessa. Noi tutti fotografiamo la faccia, solo quella, una faccia che sorride o che fa altro ma solo l'esteriorità della persona. |
è appunto qui la grossa differenza: o si racconta una persona o si rappresenta un personaggio, questo fa la differenza tra un Ritratto o non.
Citazione: | Non so nemmeno perché mi ostino a voler entrare in questa specie di élite di "ritrattisti", penso per una mera questione di principio, perché è vero che chi si sente "ritratrista" si sente un illuminato da luce divina avendo questa presunta capacità di raccontare una persona, e questo fatto di sentirsi capace di tanto già mi sa di presunzione. |
su questo mi sento di rassicurarti in quanto non esiste nessuna èlite di ritrattisti.
spero che quando parli di presunzione tu non ti riferisca a me perchè ti posso assicurare che non riuscirei ad incensare le mie foto come sei uso fare tu nemmeno in privato con mia mamma.
Citazione: | Se la fotografia avesse davvero la capacità di racchiudere una persona in una foto avrebbe del miracoloso, ma noi sappiamo che sono solo e soltanto pixel. |
questa, sinceramente, mi ha fatto molta tristezza.
preferisco ancora credere che la fotografia sia miracolo e magia e non solo pixel. sono romantico, che ci vuoi fare.
magari è anche che non interpreto la fotografia come una professione, ma come una passione.
una sola e ultima cosa mi preme farti notare, Domenico: questa foto l'hai postata in ritratto ed in ritratto è rimasta.
al di la di quello che possa essere il "tuo" concetto, nessuno ti ha detto che considera questa tua fotografia qualcosa di diverso da un ritratto.
a detta di qualcuno (me compreso), semplicemente, nel gioco seno-sguardo, vince seno e perde sguardo.
finisce per prevalere l'esteriorità e la riuscita piena del ritratto non ne giova.
questo non per colpa della tua modella che è prosperosa, ma per le scelte che tu hai operato sul campo.
quanto detto non ha la pretesa di essere verità assoluta o illuminazione di entità superiore, ma solo il mio modo di vedere.
la seduzione è qualcosa di molto complesso, non può essere relegata ad un' occhiata ammiccante ed una generosità di forme.
la seduzione è magia, miracolo, stupore, meraviglia, stordimento, tutte sensazioni che poco hanno a che vedere con l'esteriorità.
sono certo di non sbagliare se penso che esistano donne seducenti anche senza seno e sono certo che esistano fotografi capaci di "raccontarne" la seduzione.
Ciao Domenico
_________________ Salvatore
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sdomenico bannato
Iscritto: 06 Lug 2004 Messaggi: 8568
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Inviato: Mar 27 Ago, 2013 7:18 am Oggetto: |
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Apro una piccola parentesi Salvatore e poi torno alla fotografia.
Questo tuo modo di argomentare, isolando le singole frasi, porta ad una banalizzazione del mio discorso, è una cosa che non si fa, estrapolando una singola frase e commentandola può significare quello che vuoi tu e non quello che voglio io.
Sorvoli allegramente sui passi cruciali.
Faccio un esempio pratico e lo faccio con te perché è più semplice ma vale anche per le foto che faccio io o altri in questo forum:
ti va di fare una foto, chiami la tua bellissima e paziente modella e le dici, vieni qui che ti faccio una foto, hai scelto lo sfondo, hai scelto la luce, (perché le tue foto sono molto costruite come anche dle mie sia chiaro o la maggior parte di quelle presenti in questa sezione), poi le dici "mettiti così, alza il mento, gira il viso coì brava..." poi le fai qualche scatto di prova ed alla fine ti esce la foto buona.
E questo me lo chiami "raccontare" una persona? e dove è andata a finire la semplicità, la spontaneità, la naturalezza?
Hai raccontato la persona o la tua visione della persona?
Al massimo, se ti dice bene hai rappresentato una singola espressione e sempre manipolata da te (o me o altri) e dalla presenza della macchina fotografica.
Per me ci si avvicina al ritratto lì dove diminuisce nel soggetto la consapevolezza di essere fotografato. Mi vengono in mente foto di bambini che giocano, inconsapevoli di essere fotografati, ecco quelli possono essere ritratti.
Quando metti in posa una persona e la fotografi dopo aver scelto luce, posa e sfondo il ritratto è andato a farsi benedire dieci minuti prima dello scatto buono.
Ti allego una foto che per quanto detto sopra si avvicina al concetto di ritratto perchè il soggetto è inconsapevole di essere ritratto. E' Nicole che ride perchè le ho detto una cosa buffa, ma anche qui ho colto solo la sua espressione e non ho certo raccontato l'allegria di Nicole. Non ti pare?
P.S. se lo sa Nicole che ho pubblicato questa foto mi strozza, quando gliel'ho fatta vedere, assieme ad altre fatte "al volo" mi ha chiesto: perchè mi hai fatto queste foto dove faccio le smorfie? Io le ho risposto: perchè questa sei tu.
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8rnity utente

Iscritto: 03 Set 2010 Messaggi: 129
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Inviato: Mar 27 Ago, 2013 10:57 am Oggetto: |
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la leggera retorica che ho applicato agli ultimi miei commenti vedo che non ha lasciato trasparire il mio pensiero riguardo all'argomento ritratto.
la bravura del fotografo é quanto mai necessaria per natura tecnica, per mettere a proprio agio i soggetti, per le idee, per la location, per la tempistica nello scattare ecc.
detto questo, il ritratto é per me quasi del tutto da attribuire nel merito al soggetto ritratto. il resto é una combinazione di vari elementi che ogni fotografo cerca di sfruttare come meglio riesce. non mi dilungo su questi elementi che potrebbero scatenare un certo putiferio, ma anche se dico un'eresia in generale la penso così.
cambierò opionione, forse no, non lo so. certo non sono insicuro nei miei scatti ma conoscitore dei limiti che riguardano me ed i soggetti che ritraggo. che, per inciso, non raccontano per me niente se non quello che si vede materialmente. il resto per me sono solo fantasie.
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Salvatore Gallo utente attivo

Iscritto: 04 Feb 2009 Messaggi: 8042 Località: como
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Inviato: Mar 27 Ago, 2013 11:20 am Oggetto: |
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sdomenico ha scritto: | Apro una piccola parentesi Salvatore e poi torno alla fotografia.
Questo tuo modo di argomentare, isolando le singole frasi, porta ad una banalizzazione del mio discorso, è una cosa che non si fa, estrapolando una singola frase e commentandola può significare quello che vuoi tu e non quello che voglio io.
Sorvoli allegramente sui passi cruciali.
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Domenico, ho risposto in maniera analitica al tuo discorso nella sua interezza.
non ho estrapolato le frasi, ma le ho messe in fila senza tralasciare una parola e senza sorvolare su nulla.
non imputarmi, quindi, la banalità di quanto scrivi.
il resto del ragionamento che ti sei sentito in dovere di aggiungere, nonostante entri in contraddizione perfino con quello che asserivi all'inizio di questo stesso topic, è il tuo modo di pensare, il tuo essere quello che sei e che si riflette, ovviamente, nel tuo modo di fotografare.
io ti commento, ma non ho nessuna pretesa che tu cambi il tuo "sentire" fotografico.
non riesco però a dimenticare che tu sei quello che insisteva sul fatto che questa fosse una fotografia che "raccontava" la tua ballerina:
http://www.photo4u.it/viewcomment.php?pic_id=584617
forse usando un pochino di coerenza in più, si riuscirebbe ad intendersi meglio.
_________________ Salvatore
there are two sides to every story |
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sdomenico bannato
Iscritto: 06 Lug 2004 Messaggi: 8568
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Inviato: Mar 27 Ago, 2013 1:10 pm Oggetto: |
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Pensa Salvatore che pensavo di includere nel mio intervento proprio questo link e ti ringrazio per averlo riportato alla luce (io non l'ho fatto per non dare l'impressione di voler riaprire una polemica).
Era un modo diverso di raccontare una persona (ed infatti fu spostato di sezione per ragioni di puro incasellamento) e forse più completo, ma fotografare un'espressione, un sorriso o lacrime non raccontano affatto l'universo di quella persona ma solo la parte visibile, la faccia, in quel momento ed anche filtrati dalla macchina fotografica e dal resto.
io ho fotografato nicole che ride non la sua allegria, posso arrivare fin lì non oltre, per questo non ho la pretesa e non seguo l'utopia di fotografare "universi", mi accontento di fare foto e non sogno di esserre ricercatore, potrà sembrare poco romantico ma non è così, è solo concretezza ed onestà intellettuale.
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Salvatore Gallo utente attivo

Iscritto: 04 Feb 2009 Messaggi: 8042 Località: como
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Inviato: Mar 27 Ago, 2013 2:28 pm Oggetto: |
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sdomenico ha scritto: | Pensa Salvatore che pensavo di includere nel mio intervento proprio questo link e ti ringrazio per averlo riportato alla luce (io non l'ho fatto per non dare l'impressione di voler riaprire una polemica).
Era un modo diverso di raccontare una persona (ed infatti fu spostato di sezione per ragioni di puro incasellamento) e forse più completo, ma fotografare un'espressione, un sorriso o lacrime non raccontano affatto l'universo di quella persona ma solo la parte visibile, la faccia, in quel momento ed anche filtrati dalla macchina fotografica e dal resto.
io ho fotografato nicole che ride non la sua allegria, posso arrivare fin lì non oltre, per questo non ho la pretesa e non seguo l'utopia di fotografare "universi", mi accontento di fare foto e non sogno di esserre ricercatore, potrà sembrare poco romantico ma non è così, è solo concretezza ed onestà intellettuale. |
tutto ed il contrario di tutto.
bene, direi che siamo a posto così
_________________ Salvatore
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