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di gparrac |
Ven 16 Nov, 2012 12:25 pm |
Viste: 112 |
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Autore |
Messaggio |
gparrac utente attivo

Iscritto: 11 Mgg 2006 Messaggi: 5822 Località: Genova
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Inviato: Sab 17 Nov, 2012 10:44 am Oggetto: ... |
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Un tempo i giornali erano solo in bianco e nero ... sembrano secoli, eppure non sono poi molti gli anni che ci separano dall'arrivo del colore nella stampa quotidiana.
E se dico bianco e nero intendo proprio dire soltanto bianco e nero, anche se le fogorafie erano presenti, con tutta la loro scala di grigi.
Come si ottenevano tutti i grigi intermedi avendo a disposizione solo il bianco ed il nero puri?
La risposta ci porta ad interessanti ricerche che mostrano le connessioni fra la stampa tipografica e la fotografia, a (ri)scoprire tecniche che nascono ancor prima della fotografia.
Esiste(va) la pellicola fotomecannica ... un materiale sensibile ortocromatico che si trovava in fogli piani di circa 18x24 centimetri, che sviluppata con l'apposito rivelatore (ma anche uno sviluppo per carte molto concentrato portava ad un risultato simile) portava ad un positivo trasparente in cui era presente solo il bianco e nero.
Se si poneva sulla stessa un particolare retino le zone grige erano risolte con una serie regolare di puntini, tanto più grandi quanto più il grigio era intenso ...
E guardando da una certa distanza questi puntini davano l'impressione di un grigio uniforme.
Semplificando al massimo il retino era costituito da una infinità di piccolissimi filtri degradanti disposti a scacchiera, in cui il centro era trasparente fino ad arrivare al nero sui bordi estremi.
Ho ritrovato i negativi originali (fra l'altro su pellicola Agfaortho 15 DIN) con i quali ho scavato in una piccola porzione di una fotografia stampata su un giornale usando un'ottica macro e diversi rapporti di ingrandimento ... stampato ed assemblato manualmente le fotografie fino ad ottenere questo risultato, poi rifotografato sempre su Agfaortho 25 ...
Questa è la scansione di un negativo 24x36, ultimo passaggio prima della stampa su carta ad alto contrasto.
Devo dire che su video l'effetto è meno convincente che in stampa: sul formato 30x40 nell'ultimo ingrandimento è ben difficile riconoscere il viso della notissima modella senza far mente locale agli ingrandimenti inferiori.
Ricordate il film del 1966 Blow Up di Michelangelo Antonioni?
Suggerimenti e critiche sempre ben accetti
_________________
Ἀρχὴ μεγίστη τοῦ βίου τά γράμματα. |
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vLuca utente attivo

Iscritto: 17 Gen 2009 Messaggi: 11942
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Inviato: Sab 17 Nov, 2012 12:05 pm Oggetto: |
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Bel lavoro: interessante.
_________________ Luca
Nokia 5800. Nikon Coolpix L4. Sony RX100. Canon EOS 450D, 10-22 f/3.5-4.5 IS, 18-55 f/3.5-5.6 IS, 50 f/1.8, 55-250 f/4-5.6 IS. |
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S R bannato
Iscritto: 11 Nov 2006 Messaggi: 17391
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Inviato: Sab 17 Nov, 2012 1:25 pm Oggetto: |
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gparrac ha scritto: | ...guardando da una certa distanza questi puntini davano l'impressione di un grigio uniforme. |
Un altro interessante sistema di sfruttare il "Circolo di Confusione" il modo intelligente e utile ...sistema, quello della retinatura, ancora in uso per stampare qualche quotidiano di provincia (che non ha voluto/potuto convertirsi al digitale) o giornali di basso costo... comunque sistema ancora validissimo.
Sempre utilissimi e didatticamente interessanti i tuoi interventi (e le tue foto) Giovanni
Ciao
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gparrac utente attivo

Iscritto: 11 Mgg 2006 Messaggi: 5822 Località: Genova
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