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eco77 utente attivo

Iscritto: 26 Apr 2010 Messaggi: 624 Località: Molise
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Inviato: Sab 19 Mgg, 2012 9:14 am Oggetto: László..............................................? |
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Suggerimenti e critiche sempre ben accetti |
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Webmin utente attivo

Iscritto: 16 Ott 2006 Messaggi: 28048 Località: Militello in Val di Catania
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eco77 utente attivo

Iscritto: 26 Apr 2010 Messaggi: 624 Località: Molise
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Inviato: Sab 19 Mgg, 2012 10:15 am Oggetto: |
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Webmin ha scritto: | ... pur comprendendo il desiderio di mantenere "sincera" la natura dello scatto credo che clonando qualche figurante ai margini della composizione la lettura appaia più immediata.
Mario |
Grazie per il passaggio! Ma non vedo come clonare qualche persona possa rendere più leggibile la composizione. Puoi spiegarmi meglio? |
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huncke utente attivo

Iscritto: 17 Feb 2009 Messaggi: 2841
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Inviato: Sab 19 Mgg, 2012 10:36 am Oggetto: |
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ma hai usato un grande formato ?
sembrano le foto che sta facendo massimo vitali...
sicuramente uno standard, però molto bella, mi piaciono i sacchetti gialli, come dialogano con la composizione creando un interessante dinamismo cromatico.
ciaoo  |
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eco77 utente attivo

Iscritto: 26 Apr 2010 Messaggi: 624 Località: Molise
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Inviato: Sab 19 Mgg, 2012 10:50 am Oggetto: |
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huncke ha scritto: | ma hai usato un grande formato ?
sembrano le foto che sta facendo massimo vitali...
sicuramente uno standard, però molto bella, mi piaciono i sacchetti gialli, come dialogano con la composizione creando un interessante dinamismo cromatico.
ciaoo  |
infatti ero indeciso se postarla proprio perché ormai diventato uno standard. Probabilmente molti riconosceranno subito il posto da dove è stata scattata, anche perchè è il luogo più fotografato al mondo! Comunque nessun medio formato, anzi! l'ho scattata con una compattina  |
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professione_reporter utente attivo

Iscritto: 08 Mar 2009 Messaggi: 966 Località: Macerata
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Inviato: Sab 19 Mgg, 2012 11:03 am Oggetto: |
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Mi piace molto questo formicaio umano  _________________ La vita è un segno |
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Mario Zacchi utente attivo

Iscritto: 07 Giu 2008 Messaggi: 6655
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Inviato: Sab 19 Mgg, 2012 12:25 pm Oggetto: |
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Sarebbe interessante spendere due parole su come questa foto sia più vicina a Gurski che a Vitali. Vai Huncke ...
PS: carina la foto, ma per me rischia troppo di confondersi con uno scatto analogo, con autore chiunque. Il problema, del resto, lo hai evidenziato tu stesso (eco77) con la tua osservazione che, comunque, è un punto di partenza per un' analisi critica delle differenze rispetto alle foto di Gurski, che questa per me richiama. _________________ Belle foto. O perlomeno belle idee -> |
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eco77 utente attivo

Iscritto: 26 Apr 2010 Messaggi: 624 Località: Molise
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Inviato: Sab 19 Mgg, 2012 4:50 pm Oggetto: |
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Mario Zacchi ha scritto: | Sarebbe interessante spendere due parole su come questa foto sia più vicina a Gurski che a Vitali. Vai Huncke ...
PS: carina la foto, ma per me rischia troppo di confondersi con uno scatto analogo, con autore chiunque. Il problema, del resto, lo hai evidenziato tu stesso (eco77) con la tua osservazione che, comunque, è un punto di partenza per un' analisi critica delle differenze rispetto alle foto di Gurski, che questa per me richiama. |
Grazie per l'accostamento a Gurski, che in verità non conoscevo , vado a studiare...  |
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Mario Zacchi utente attivo

Iscritto: 07 Giu 2008 Messaggi: 6655
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Inviato: Sab 19 Mgg, 2012 7:31 pm Oggetto: |
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Gurski nelle foto di questo genere fa leva sulla grande distanza del punto di ripresa per disintegrare l' identità reale di ogni singolo elemento, quindi anche delle persone che diventano "disegno". Inoltre la forte personalità del suo punto di vista fa si che la foto che osservi voglia come dirti: "ecco è da qui solo che ha senso guardare". Va detto che buona parte delle sue foto senza il rapporto con la dimensione (grandi stampe) perdono qualcosa. Vitali, almeno per quello che è dato vedere nel suo sito, colloca "persone" tra altre persone. Proprio persone: non ne annulla l' identità, ma la confonde in mezzo a quelle delle altre che insieme formano la moltitudine. E' un modo molto diverso di interpretare il gruppo di persone. Quello che hai proposto qui è molto evidentemente più vicino al primo modo e non al secondo. Il guaio è che, a parte il fatto che l' idea di una visione così personale è talmente forte che una volta formulata fa si che tutto il resto che le somiglia divenga ad essa riconducibile (accade per Gurski ora come per Picasso o Ansel Adams, o ....) non avendo i suoi mezzi per scegliere il soggetto e quale possa essere il punto di ripresa, finisci per proporre qualcosa che può facilmente essere emulato, a parte l 'eventuale fortuito evento che si formi, per esempio, la fila al punto giusto. Ciò non toglie che la foto resti gradevole. _________________ Belle foto. O perlomeno belle idee -> |
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eco77 utente attivo

Iscritto: 26 Apr 2010 Messaggi: 624 Località: Molise
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Inviato: Dom 20 Mgg, 2012 3:24 pm Oggetto: |
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La cosa che maggiormente ha attratto la mia attenzione al momento di scattare è stata la dualità tra ordine e caos, poderosamente impersonificate dalla fila e dai passanti in ordine sparso. Qualcosa che mai avrei pensato di vedere rappresentate involontariamente dagli esseri umani e qualcosa che solo la grande distanza mi ha permesso di cogliere, come una rivelazione. In questo senso e stando alla tua interpretazione di Gurski, penso tu abbia ragione e che il quadro sia molto più vicino alla sua sensibilità, pur non volendolo coscientemente. Successivamente ho riflettuto domandandomi quante persone hanno fatto come me, sono salite lungo le lunghe scalinate della tour Eiffel (la fila era appunto per gli ascensori...), si sono appoggiate al parapetto, hanno cercato di sbirciare in basso oltre le protezioni, e come me hanno intuito il fortissimo potenziale di quel punto di vista. Subito dopo hanno allungato un braccio con la macchina sospesa nel vuoto e hanno scattato all'incirca la stessa foto che ho scattato io. Secondo me considerato il luogo devono essere davvero tante. Ora non ricordo con certezza, ma credo che al momento anche la mia dolce metà mi abbia suggerito lo scatto, e lei ci capisce quasi zero di composizione fotografica così come di fotografia, (non che io sia messo tanto meglio ). Una foto del genere perciò potrebbe essere definita quasi spontanea, arte involontaria. E questo concetto mi affascina molto più della foto in sè, senza la quale tuttavia, tutte queste mie farneticazioni non ci sarebbero state. Scusate l'inutile lunghezza. Riflettevo a tastiera alta...  |
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