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di huncke
Dom 19 Feb, 2012 1:16 am
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huncke
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Iscritto: 17 Feb 2009
Messaggi: 2841

MessaggioInviato: Dom 19 Feb, 2012 1:16 am    Oggetto: twins Rispondi con citazione

Suggerimenti e critiche sempre ben accetti
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Habrahx
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Iscritto: 11 Set 2005
Messaggi: 8721

MessaggioInviato: Dom 19 Feb, 2012 7:17 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Perdonami ma questa non la trovo molto significativa, però potrebbe sfuggirmi qualcosa...
Come composizione avresti dovuto evitare il taglio della manica e dell'appendino.
(imho)
Ciao
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vittorione
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Iscritto: 30 Giu 2010
Messaggi: 10019
Località: Roma

MessaggioInviato: Dom 19 Feb, 2012 10:25 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Habrahx ha scritto:
Perdonami ma questa non la trovo molto significativa, però potrebbe sfuggirmi qualcosa...
Come composizione avresti dovuto evitare il taglio della manica e dell'appendino.
(imho)
Ciao

Condivido. Trovo deboli e forzati i collegamenti "dentro" l'immagine e dell'immagine con il titolo.
CIAO! Ciao

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Nessuna "Verità", solo opinioni personali, al massimo spunti di riflessione.
Vittorio
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Mario Zacchi
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Iscritto: 07 Giu 2008
Messaggi: 6655

MessaggioInviato: Dom 19 Feb, 2012 1:00 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Il proposito sembra porsi in gioco solo attraverso la sinergica lettura dell' immagine e del suo titolo contraddittorio: non sono gemelle l' immagine speculare, che non è realtà, ma immagine, appunto, e la sua matrice, che invece è reale. Per chi conosce Arbus e le sue "Gemelle identiche" è facile cogliere un' analogia nell' uso contraddittorio del titolo. Solo che lei Era Arbus e non c' era solo questo in quella foto e nel resto. Però mi piace l' approccio concettuale: è una strada per arrivare a qualcosa che non sia solo una bella fotina. E tutto sommato qui mi piace anche che si possa essere spinti a riflettere sull' idea stessa di fotografia: "immagine" della realtà, corrotta dal fatto che non si tratta di realtà e, talvolta, addirittura, che la realtà può essere anche ribaltata dalla fotografia.
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Belle foto. O perlomeno belle idee ->
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Webmin
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Iscritto: 16 Ott 2006
Messaggi: 28048
Località: Militello in Val di Catania

MessaggioInviato: Dom 19 Feb, 2012 2:52 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Mario Zacchi ha scritto:
Il proposito sembra porsi in gioco solo attraverso la sinergica lettura dell' immagine e del suo titolo contraddittorio: non sono gemelle l' immagine speculare, che non è realtà, ma immagine, appunto, e la sua matrice, che invece è reale. Per chi conosce Arbus e le sue "Gemelle identiche" è facile cogliere un' analogia nell' uso contraddittorio del titolo. Solo che lei Era Arbus e non c' era solo questo in quella foto e nel resto. Però mi piace l' approccio concettuale: è una strada per arrivare a qualcosa che non sia solo una bella fotina. E tutto sommato qui mi piace anche che si possa essere spinti a riflettere sull' idea stessa di fotografia: "immagine" della realtà, corrotta dal fatto che non si tratta di realtà e, talvolta, addirittura, che la realtà può essere anche ribaltata dalla fotografia.



... interessante spunto di riflessione che merita un approfondimento.

Mario

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Mario Lisi
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huncke
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Iscritto: 17 Feb 2009
Messaggi: 2841

MessaggioInviato: Dom 19 Feb, 2012 9:18 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

vittorioneroma2 ha scritto:
Condivido. Trovo deboli e forzati i collegamenti "dentro" l'immagine e dell'immagine con il titolo.
CIAO! Ciao


@ Vittorione,
@ Habrahx,

in questo caso condivido il vostro stupore, questo immagine mi piace perché mi ricorda qualcosa, che é mi ha guidato nel realizzarla in pp, ma non so ancora verbalizzarlo...
grazie per i commenti.
ciaoo Smile
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huncke
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Iscritto: 17 Feb 2009
Messaggi: 2841

MessaggioInviato: Dom 19 Feb, 2012 9:52 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Mario Zacchi ha scritto:
Il proposito sembra porsi in gioco solo attraverso la sinergica lettura dell' immagine e del suo titolo contraddittorio: non sono gemelle l' immagine speculare, che non è realtà, ma immagine, appunto, e la sua matrice, che invece è reale. Per chi conosce Arbus e le sue "Gemelle identiche" è facile cogliere un' analogia nell' uso contraddittorio del titolo. Solo che lei Era Arbus e non c' era solo questo in quella foto e nel resto. Però mi piace l' approccio concettuale: è una strada per arrivare a qualcosa che non sia solo una bella fotina. E tutto sommato qui mi piace anche che si possa essere spinti a riflettere sull' idea stessa di fotografia: "immagine" della realtà, corrotta dal fatto che non si tratta di realtà e, talvolta, addirittura, che la realtà può essere anche ribaltata dalla fotografia.


@ Mario,
le tue osservazioni, aprono la strada alla riflessione sul possibile senso di questa foto. Ci sono due, immagini di un indumento, propriamente una, perché l'altra come correttamente scrivi é speculare. Appese, in uno spazio con il chiarore quasi irreale che le avvolge. La sospensione del giudizio, la definizione e la posizione del soggetto rispetto allo spazio indicano un passaggio dal reale al concettuale.
Per dire cosa ?
Uno specchio in una fotografia significa sempre la stessa cosa, quello che ne caratterizza il senso: é il contesto, cioé quello che ci é riflesso e come nelle foto di Brassai i segni delle presenze intorno.
In questo caso, non c'é scampo. Poche connotazioni intorno, se non la fotografia di un indumento e del suo doppio speculare riflesso. I due soggetti prendono sembianze umane (il richiamo simbolico), diventano personaggi surreali in un palcoscenico del teatro dell'assurdo. Entità sospese parlanti. Un linguaggio incomprensibile ma pacato, come i toni dei bianchi che li avvolgono. Guardandoli bene, esistono veramente e non sono più convinto, e non riesco più a distinguere quale sia il riflesso, quale sia felice a quale sia triste come nelle "gemelle". E' l'illusione del medium fotografico (specchi riflettenti), sottolineato dalla presenza dello specchio (non sono più sicuro che ci sia mai stato) che definisce e deforma la realtà ma che addirittura come giustamente suggerisci tu può contribuire a cambiarla.
grazie del prezioso contributo critico.
ciaoo Smile
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huncke
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Iscritto: 17 Feb 2009
Messaggi: 2841

MessaggioInviato: Dom 19 Feb, 2012 9:56 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Webmin ha scritto:
... interessante spunto di riflessione che merita un approfondimento.

Mario


Mario,
é divertente scrivere di fotografia, anche se a volte, si rischia di perderne il senso del "fare", ci sono critici quotati, che non sanno usare un apparecchio fotografico... Si potrebbe creare un sezione apposta nel forum, chiamarla: "ipotesi di fotografia" Grat Grat
ciaoo Smile
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Habrahx
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Iscritto: 11 Set 2005
Messaggi: 8721

MessaggioInviato: Lun 20 Feb, 2012 7:35 am    Oggetto: Rispondi con citazione

huncke ha scritto:
@ Vittorione,
@ Habrahx,

in questo caso condivido il vostro stupore, questo immagine mi piace perché mi ricorda qualcosa, che é mi ha guidato nel realizzarla in pp, ma non so ancora verbalizzarlo...
grazie per i commenti.
ciaoo Smile

Non è una questione di stupore, ho visto qualcosa di simile qui: http://www.photo4u.it/viewcomment.php?pic_id=532046 fotografia del buon Mario Zacchi, e anche di fronte a questa immagine sono rimasto perplesso.
Chiaramente la mia perplessità nasce dalla sensazione che qualcosa mi stia sfuggendo, quindi da una mia debolezza, oppure insufficiente capacità di lettura di una immagine.
Io il riferimento ad Arbus nella tua immagine proprio non ce l'ho visto, ma se pure ci fosse, proprio per lo sdoppiamento, moltiplicazione dell'immagine, se consideriamo il sensore come uno specchio, allora dovremmo vederlo in ogni foto di matrimonio dove la sposa posa davanti allo specchio, mentre sappiamo benissimo che tali generi di foto le snobbiamo come banali e scontate.
Comunque oggi, nell'epoca della "fotoillustrazione" (così definisco le immagini fortemente elaborate) capisco che ci possa essere una ricerca ad una purezza, una originalità che non esito a definire archetipica, della fotografia, pertanto nelle infinita esplorazione del fotografabile, può essere plausibile passare dal triciclo di Eggleston al proprio guardaroba...
Ciao
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Mario Zacchi
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Iscritto: 07 Giu 2008
Messaggi: 6655

MessaggioInviato: Lun 20 Feb, 2012 9:49 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Nessun riferimento esplicito; solo che se conosci la foto e il titolo che le diede ti accorgi, osservandola, che esso è contraddittorio. In realtà, come ho scritto sopra, ci sono altre riflessioni che sono state fatte intorno a quella foto. Qui mi è venuta in mente solo per la contraddittorietà, appunto. Per il resto c' entrano i motivi per cui si scatta una foto e pure la storia di un autore (piccola, fatta di intenzioni e risultati modesti o meno modesti; o grande, fatta di intenzioni e risultati memorabili). E' evidente che il fotomatrimonialista che oggi ritrae la sposa allo specchio mette in scena un cliché fotografico estetico facilmente spendibile e nient' altro. Così come chi cerca di riprodurre un bel nudo alla Mapplethorpe fa esattamente questo: copia e niente altro. Magari copia pure bene; ma non è la stessa cosa.

Per Huncke: più che divertente (che ci può stare, naturalmente) è utile. E' utile perché serve a stimolare la ricerca di un senso in quello che si fa, perché non resti incidentale. Perché pressoché tutte le persone che hanno prodotto qualcosa che è rimasto, si sono interrogate su quello che facevano.

PS: Grazie Giovanni; non avevo ricevuto notifica del tuo messaggio sotto la mia foto.

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huncke
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Iscritto: 17 Feb 2009
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MessaggioInviato: Lun 20 Feb, 2012 12:19 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Habrahx ha scritto:
Non è una questione di stupore, ho visto qualcosa di simile qui: http://www.photo4u.it/viewcomment.php?pic_id=532046 fotografia del buon Mario Zacchi, e anche di fronte a questa immagine sono rimasto perplesso.
Chiaramente la mia perplessità nasce dalla sensazione che qualcosa mi stia sfuggendo, quindi da una mia debolezza, oppure insufficiente capacità di lettura di una immagine.
Io il riferimento ad Arbus nella tua immagine proprio non ce l'ho visto, ma se pure ci fosse, proprio per lo sdoppiamento, moltiplicazione dell'immagine, se consideriamo il sensore come uno specchio, allora dovremmo vederlo in ogni foto di matrimonio dove la sposa posa davanti allo specchio, mentre sappiamo benissimo che tali generi di foto le snobbiamo come banali e scontate.
Comunque oggi, nell'epoca della "fotoillustrazione" (così definisco le immagini fortemente elaborate) capisco che ci possa essere una ricerca ad una purezza, una originalità che non esito a definire archetipica, della fotografia, pertanto nelle infinita esplorazione del fotografabile, può essere plausibile passare dal triciclo di Eggleston al proprio guardaroba...
Ciao


Habrahx,
mi piace molto la tua definizione: "dal triciclo di Eggleston al proprio guardaroba" potrebbe essere il titolo di una mostra fotografica Smile.
Nel corso della storia della fotografia contemporanea, la dimensione domestica/intima é stata ampiamente sviluppata penso alle stanze da bagno della Goldin. Quello che fa la differenza é il progetto.
In questo caso, a confronto, la mia immagine rimane certamente una fotina, che ci ha piacevolmente intrattenuto.
grazie dell'intervento.
ciaoo Smile
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huncke
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Iscritto: 17 Feb 2009
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MessaggioInviato: Lun 20 Feb, 2012 1:42 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Mario Zacchi ha scritto:
Per Huncke: più che divertente (che ci può stare, naturalmente) è utile. E' utile perché serve a stimolare la ricerca di un senso in quello che si fa, perché non resti incidentale. Perché pressoché tutte le persone che hanno prodotto qualcosa che è rimasto, si sono interrogate su quello che facevano.
.


Mario,
completamente d'accordo, quello il senso dell'aggettivo divertente.
Sono felice di trovare persone stimolanti con cui discutere, e benvengano le sperimentazioni, quando aprono nuove percorsi.
ciao
Smile
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albatros123
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Iscritto: 31 Ago 2011
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MessaggioInviato: Lun 20 Feb, 2012 2:14 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

huncke ha scritto:
Mario,
completamente d'accordo, quello il senso dell'aggettivo divertente.
Sono felice di trovare persone stimolanti con cui discutere, e benvengano le sperimentazioni, quando aprono nuove percorsi.
ciao
Smile


Sperimentare è divertente, ma è anche una esigenza impellente e irrinunciabile. Pubblicare sul sito il risultato della sperimentazione è, a volte, frustrante e quasi inutile.
Ciao
mario
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huncke
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Iscritto: 17 Feb 2009
Messaggi: 2841

MessaggioInviato: Lun 20 Feb, 2012 8:37 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

albatros123 ha scritto:
Sperimentare è divertente, ma è anche una esigenza impellente e irrinunciabile. Pubblicare sul sito il risultato della sperimentazione è, a volte, frustrante e quasi inutile.
Ciao
mario


mario,
l'utilità come concetto, quando si tratta di postare foto su di un forum: non c'é.
Il piacere della condivisione e del confronto, si (IMHO)
Rolling Eyes
ciaoo
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