Social Diadvantage in New York |
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NIKON D3100 - 52mm
1/50s - f/16.0 - 1250iso
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Social Diadvantage in New York |
di Ricca27 |
Mar 24 Gen, 2012 4:26 pm |
Viste: 330 |
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Autore |
Messaggio |
Ricca27 utente

Iscritto: 06 Set 2010 Messaggi: 270 Località: Firenze
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Inviato: Mar 24 Gen, 2012 4:27 pm Oggetto: Social Diadvantage in New York |
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Commenti e critiche sempre ben accetti! |
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Ricca27 utente

Iscritto: 06 Set 2010 Messaggi: 270 Località: Firenze
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Inviato: Mar 24 Gen, 2012 4:58 pm Oggetto: |
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Social Disadvantage in New York, scusate l'errore!  |
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Claudio R. non più registrato
Iscritto: 12 Apr 2011 Messaggi: 4000
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Inviato: Gio 26 Gen, 2012 9:10 am Oggetto: |
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Non amo molto discutere di fotografia, quando il protagonista della scena mostra evidenti segni di una situazione molto disagiata, il tuo punto di ripresa dall'alto in basso, poi non fa altro che sottolineare ancor di più questa tua superiorità o la sua inferiorità, e costringi l'osservatore a vederlo nello stesso modo, il soggetto visto dall'alto risulta oppresso, l'inquadratura lo schiaccia e lo stringe verso terra, la sua personalità viene annullata.. quel contenitore che ha davanti ci illustra le sue condizioni, i due pali dietro di lui accentuano questa sua impossibilità a fuggire, a cambiare la situazione…la considero una foto ''umanamente scorretta'', per me vale quel detto che bisogna guardare un uomo dall'alto in basso solo quando bisogna dargli una mano a rialzarsi..
Naturalmente mi riferisco a quello che la foto in se mi trasmette. |
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Ricca27 utente

Iscritto: 06 Set 2010 Messaggi: 270 Località: Firenze
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Inviato: Mar 31 Gen, 2012 10:57 pm Oggetto: |
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Claudio R. ha scritto: | Non amo molto discutere di fotografia, quando il protagonista della scena mostra evidenti segni di una situazione molto disagiata, il tuo punto di ripresa dall'alto in basso, poi non fa altro che sottolineare ancor di più questa tua superiorità o la sua inferiorità, e costringi l'osservatore a vederlo nello stesso modo, il soggetto visto dall'alto risulta oppresso, l'inquadratura lo schiaccia e lo stringe verso terra, la sua personalità viene annullata.. quel contenitore che ha davanti ci illustra le sue condizioni, i due pali dietro di lui accentuano questa sua impossibilità a fuggire, a cambiare la situazione…la considero una foto ''umanamente scorretta'', per me vale quel detto che bisogna guardare un uomo dall'alto in basso solo quando bisogna dargli una mano a rialzarsi..
Naturalmente mi riferisco a quello che la foto in se mi trasmette. |
Innanzitutto ti ringrazio di aver espresso opinioni sulla foto, reputo che avere critiche sia sempre molto costruttivo e particolarmente per me che sono alle prime armi!
Scendendo nel particolare di questa foto: la situazione in cui si trovava l'uomo era proprio ciò che volevo cercare di rappresentare e mi sembra, dal tuo commento, anche se con sfumature di interpretazione diversa, di esserci riuscito. La posizione del braccio, i pali precisamente messi dietro e la scatola difronte sono stati "cercati e voluti" da me nella composizione della foto, affinchè essi potessero marcare ancora di piu il suo disagio. Disagio di questo ragazzo che non vuole, con questa foto, essere offensivo ma tutt'altro: la foto dovrebbe far riflettere che in una città sviluppata e aperta come NY nel 2011 ancora si vedono scene di tale divario sociale in cui i più deboli, come il soggetto della foto, sono "costretti" ad una vita di strada dura e inumana che porta anche il loro spirito a perdere ogni vitalità e speranza, come si deduce dalla posizione della testa appoggiata sul braccio. Riguardo al punto di ripresa: li per li, nella fretta di cogliere il gesto del soggetto, non ho pensato di chinarmi per cercare di limitare quel senso di oppressione che tu fai notare, ma a riguardo posso dire che, nonostante la sua "forza oppressiva" questa inquadratura rende la situazione più naturale e reale possibile, dato che, anche senza fotografare ma passando e guardando un uomo in quella posizione, il punto di vista spontaneo di chiunque sarebbe dall'alto verso il basso. per concludere posso dire che la foto, vuole essere il più realista possibile, senza colpevolizzare il soggetto ne metterlo in una situazione peggiore di quella in cui già non fosse. Da tutto questo "realismo" spero che le altre persone che guarderanno la mia foto, possano dedurre che il messaggio che voglio mandare non è di umiliazione al soggetto ma di spunto di riflessione sociale (ben piu ampio e cospicuo di una critica tecnica...) di quella precisa condizione, accentuata anche dai contrasti come la marca della maglietta e il nome della multinazionale sulla scatola.
Ciao, Riccardo |
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0DreameR0 nuovo utente

Iscritto: 26 Gen 2012 Messaggi: 19 Località: Roma
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Inviato: Mer 01 Feb, 2012 11:14 am Oggetto: |
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foto a barboni, indigenti, straccioni, pezzenti, diseredati?. basta. ne, abbiamo a tonnellate e mostrano tutte la stessa cosa: l'umana miseria, non solo di chi è ritratto ma anche, e mi dispiace, di chi senza rispetto tratta il soggetto come carne da macello (o da obiettivo) per suscitare emozioni (quali poi?) nel fruitore.
i discorsi filosofici e di rimandi a magliette, scatole, pali, città, vengono tutti dopo.
mi dispiace. |
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Ricca27 utente

Iscritto: 06 Set 2010 Messaggi: 270 Località: Firenze
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Inviato: Mer 01 Feb, 2012 2:20 pm Oggetto: |
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0DreameR0 ha scritto: | foto a barboni, indigenti, straccioni, pezzenti, diseredati?. basta. ne, abbiamo a tonnellate e mostrano tutte la stessa cosa: l'umana miseria, non solo di chi è ritratto ma anche, e mi dispiace, di chi senza rispetto tratta il soggetto come carne da macello (o da obiettivo) per suscitare emozioni (quali poi?) nel fruitore.
i discorsi filosofici e di rimandi a magliette, scatole, pali, città, vengono tutti dopo.
mi dispiace. |
Ok, non dico che la mia foto parli di un soggetto mai trattato ne che non ce ne sia già abbastanza di questo genere, ma cosa fare allora? non sensibilizzare nemmeno più la povertà? non usare più la fotografia come mezzo di diffusione di ciò che esiste nel mondo, cose belle e cose brutte che siano? usarla solamente per rappresentare un fiore o altre cose che nn suscito emozioni anche brutte?
In ogni caso grazie di aver espresso la tua.
Ciao, Riccardo |
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0DreameR0 nuovo utente

Iscritto: 26 Gen 2012 Messaggi: 19 Località: Roma
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Inviato: Mer 01 Feb, 2012 10:00 pm Oggetto: |
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il problema è che la tua foto, così come tutte queste foto identiche, non sensibilizzano affatto, come mi dovrebbe sensibilizzare una foto di un indigente, oppure (senza nessun accenno di polemica eh) come mi potrebbe sensibilizzare la tua foto. sono solo scatti rubati di gente povera, non raccontano nulla, sono solo esposizione di dolore e povertà, esposizione che si ritrova identica sui marciapiedi di ogni città italiana e di tutto il mondo. |
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caracol utente attivo

Iscritto: 21 Giu 2006 Messaggi: 5532
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luca976 utente attivo

Iscritto: 06 Apr 2005 Messaggi: 1306
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Inviato: Mar 07 Feb, 2012 5:45 pm Oggetto: |
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a mio umile parere certo è una foto che fa discutere e non ancora riesco a trovare una definizione....ma non mi dispiace. Altro discorso sono gli esempi di mendicanti ripresi sdraiati per terra con le gambe e le scarpe delle persone che gli passano a fianco nell' "indifferenza" più totale.....ecco questi ultimi casi li vedo più umilianti e "facili".
Questo in particolare, magarì sarà l'ennesimo esempio, ma comunque porta a discutere.... |
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