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Vivere e morire in banlieue
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Vivere e morire in banlieue
Vivere e morire in banlieue
Vivere e morire in banlieue
di Esperantia
Ven 25 Nov, 2011 11:27 pm
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Autore Messaggio
Esperantia
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Iscritto: 14 Set 2011
Messaggi: 174
Località: Paris

MessaggioInviato: Ven 25 Nov, 2011 11:27 pm    Oggetto: Vivere e morire in banlieue Rispondi con citazione

Nikon D90
f/10
1/125 sec
Iso 640
48mm



Banlieu, ovvero periferia parigina. Mi chiedo se la lettura sia forzata o se l'immagine funzioni.
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Max35
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Iscritto: 21 Gen 2007
Messaggi: 2810
Località: Mo

MessaggioInviato: Sab 26 Nov, 2011 4:04 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Ottima foto, surreale, alla faccia dello scorcio . E' una beffa Lapidaria .

Si passa dai loculi abitativi ad altri ....

I posti in terra sono molto umani nella loro collocazione in mezzo agli alberi autunnali, la sola nota di colore che da calore, e consola pensare che quegli alberi in primavera torneranno verdi , tuttavia appiattendo il paesaggio ...

Una piccola chicca i 2 signori che passeggiano a sinistra , sul viale del tramonto ..

Veramente stupenda foto di uno scenario pesantissimo sulla civiltà .

_________________
Massimo
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totò toscano
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Iscritto: 24 Nov 2011
Messaggi: 43

MessaggioInviato: Sab 26 Nov, 2011 5:54 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Sono daccordo con il commento di Massimo,

una forte contrapposizione che tu dal punto giusto hai saputo cogliere con questo scatto. Ok!
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12|40
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Iscritto: 28 Feb 2011
Messaggi: 2937
Località: Vercelli

MessaggioInviato: Sab 26 Nov, 2011 8:38 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Una bella foto ed un titolo appropriato, una combinazione tutt'altro che semplice.
Bella l'idea e bello il colore, anche la luce mi sembra adatta allo scopo.
Avrei preferito forse dare un po' più di importanza al muro in primo piano sacrificando una parte del cielo.
Davvero importante la presenza dei due signori nel vialetto.
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sullerive
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Iscritto: 22 Ago 2004
Messaggi: 1310

MessaggioInviato: Sab 26 Nov, 2011 10:16 am    Oggetto: Rispondi con citazione

bella
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mcappa
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Iscritto: 22 Giu 2010
Messaggi: 208
Località: Tivoli (Rm)

MessaggioInviato: Sab 26 Nov, 2011 10:36 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Le foto prima di essere esaminate debbono piacere o meno, le devi amare o no.
Questa mi piace. molto. Un applauso

Poi ci sta il parere di 12|24 sul muro, magari un po' meno ISO ma torno a ripetere: Bella.

Ciao Ciao

Massimo

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Habrahx
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Iscritto: 11 Set 2005
Messaggi: 8721

MessaggioInviato: Sab 26 Nov, 2011 1:24 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Cara Esperantia io mi scosto dai commenti di chi mi ha preceduto.
Non sono rari i cimiteri nei contesti umani.
Proprio su questo forum un amico di cui non ricordo il nome ne presentò uno su un cimitero romano, con un impatto molto forte e significativo.
Nella tua immagine pur se arricchita dalla presenza di note di colore: gli alberi e i crisantemi sulle lapidi, manca il vero legame fra vita e morte, non sufficientemente mostrato, a mio avviso, dalla presenza delle case sullo sfondo.
Addirittura gli alberi, creando un secondo muro, che richiamano il primo, evidenzano non tanto la vicinanza quanto la separazione.
La tua idea è buona, ma a mio avviso dovresti trovare una diversa chiave rappresentativa.
Ciao
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Mario Zacchi
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Iscritto: 07 Giu 2008
Messaggi: 6655

MessaggioInviato: Sab 26 Nov, 2011 3:38 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Situazione curiosa, ma rappresentata, giocoforza per come è la realtà ripresa, in maniera poco incisiva per riusltare accattivante sul piano fotografico che non è esattamente sovrapponibile al piano dei ragionamenti deduttivi e che è quello che muove l' apprezzamento in questo caso.
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Belle foto. O perlomeno belle idee ->
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TodboT
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Iscritto: 12 Set 2005
Messaggi: 1005
Località: Valtellina

MessaggioInviato: Sab 26 Nov, 2011 3:50 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Concordo con Habrahx. Nel mio processo di osservazione, prima di leggere il titolo, ho guardato la foto ed ho pensato che l'intento fosse quello di rappresentare lo stacco tra le cromie calde degli alberi in contrasto con il freddo cemento. Il cimitero non l'ho considerato. Solo dopo aver letto i commenti altrui, sono tornato sul titolo e ho capito che ciò che l'autore voleva rappresentare era tutt'altro. Per cui la foto mi piace, ma non trovo sufficientemente evidenziato il contrasto morte-vita! Ok!
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Max35
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Iscritto: 21 Gen 2007
Messaggi: 2810
Località: Mo

MessaggioInviato: Sab 26 Nov, 2011 5:04 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Mario Zacchi ha scritto:
Situazione curiosa, ma rappresentata, giocoforza per come è la realtà ripresa, in maniera poco incisiva per riusltare accattivante sul piano fotografico che non è esattamente sovrapponibile al piano dei ragionamenti deduttivi e che è quello che muove l' apprezzamento in questo caso.

questo che fai e' giudicare i commenti alla foto e non la foto .



Sono stato il primo a commentarla , e la foto mi e' arrivata immediatamente(nonostante poi l'abbia scoperta poco a poco) , poi mi sono reso conto del titolo , tuttavia non necessariamente necessario , per quanto sia carino o bello, puo' essere sempre limitante nella lettura .

Quindi per dire anche 2 parole (sempre limitanti rispetto alla foto, e a quanto la fantasia di ognuno possa spaziare nella lettura) ci si dedica ad una analisi personale che puo' essere deduttiva o anche no , in cui ci si fa delle domande: ci si chiede cosa mi ha colpito e perche' .

Ps- cosa importante: atteggiamento che noto compiersi sempre di piu' e' chiedersi come condizione sine qua non quale che fosse l'intento dell' autore , come dire:"se mi arriva il suo intento allora ok sei stato bravo" .
Sbagliato , la prima cosa , e' chiedersi cosa arriva a noi della foto , per questo i titoli spesso sono troppo limitanti .


In risposta ad Habrahx: che non siano rari i cimiteri in cotesti umani lo sappiamo , cioe' non e' che questa sia una novita' e quindi si grida al "miracolo" , e ci si getta a fare commenti positivi . (pure qui c'e' un mal celato giudizio ai commenti e a chi li ha fatti..)

Gli alberi curiosamente svolgono la funzione opposta a quanto descrivi .
Ovvero sono dei lampioni accesi quasi in modo innaturale(ecco il paradosso sia fotografico che concettuale) che evidenziano un paesaggio piatto nel suo conformarsi, e nella poca , pochissima separazione che c'e' fra vita e morte , unite in un incredibile grigiore e similitudine "abitativo" dato dalle forme materiali in cui gli uomini si incastrano quotidianamente che siano vivi o morti .

Quindi si potrebbe aggiungere anche la funzione della natura , che nella sua semplicita' compie rinnovamento e dà quel filo di luce e speranza piu' di quanto l'uomo sia riuscito a dare a se stesso .

E' vero che gli alberi forse li hanno piantati gli uomini , ma c'erano prima di lui , mente i loculi abitativi e non.., sono venuti con l'uomo , all'apice delle civilta' ...

Questa e' una foto attuale , non patinata come tante fotine sciape e inconsistenti postate in questo forum e non solo, ma spesso elogiate da commentatori fregiati di nomina .

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Massimo
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carrico
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Iscritto: 20 Giu 2008
Messaggi: 3415

MessaggioInviato: Sab 26 Nov, 2011 5:19 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Ottimo scatto, complimenti.
Indubbiamente meglio che al cimitero, ma anche in quei palazzoni non si deve vivere molto bene...
Ciao.
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Achab94
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Iscritto: 08 Lug 2011
Messaggi: 157

MessaggioInviato: Sab 26 Nov, 2011 6:56 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Il B/N secondo me ci stava da dio.. anche se veniva "eliminato" il colore degli alberi.
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Mario Zacchi
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Iscritto: 07 Giu 2008
Messaggi: 6655

MessaggioInviato: Sab 26 Nov, 2011 10:14 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

A dir la verità, più che giudicare è dire da dove, secondo me, nasce il commento, il che non è estraneo alla critica fotografica in questo caso. Naturalmente si può non essere d‘ accordo, come io non lo sono, non con il commento, ma con il livello che viene attribuito alla foto dal commento ed esprimo il mio essere contrario spiegando perché, a parere mio, la foto non è questo granché e ciò nonostante da luogo ad un commento positivo.

Comunque, per essere più preciso rispetto a prima, ecco qui. L’ organizzazione dei riferimenti in questo scatto è palesemente “subita” a causa dell’ impossibilità (probabilmente) di raffigurare il dualismo che fa da motore al significato in maniera “fotograficamente” più riuscita, più leggibile, più convincente. Vale a dire l’ autore ha visto questa scena ed ha scattato per cercare di fissare la sua impressione; ma i margini di manovra (o la perizia … ma io direi i margini di manovra, in questo caso) non gli hanno consentito altro che scattare in questo modo. Quindi la foto questo è. Altro, naturalmente, è ciò che noi possiamo pensare su questa situazione perché guardando bene riconosciamo un cimitero, prospetticamente sotto quei palazzi e traiamo una conclusione. Ma questo lo avremmo fatto anche di fornte ad un capolavoro, con la differenza di essere di fronte ad una foto più riuscita.

Per farla semplice si può scattare una bella foto ad al tramonto, facendolo con tutti i crismi ed ottenendo un’ immagine convincente sotto ogni punto di vista. Si può fare lo stesso più sommariamente: un po’ di rossore nel cielo, qualche nuvola carica e una palla infuocata è un tramonto a prescindere che la foto sia bella in quanto foto o no. Quindi possiamo capire senz’ altro le intenzioni dell’ autore circa il voler fotografare un tramonto. Ma questo non ha a che vedere con la sua qualità in quanto foto che vuole comunicare un determinato messaggio.

Da parte mia riconosco il merito di aver colto la curiosa situazione; ma non riconosco il merito di averla raffigurata, magari per causa di forza maggiore, in una maniera fotograficamente convincente.

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12|40
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Iscritto: 28 Feb 2011
Messaggi: 2937
Località: Vercelli

MessaggioInviato: Sab 26 Nov, 2011 11:07 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Mario Zacchi ha scritto:

...Da parte mia riconosco il merito di aver colto la curiosa situazione; ma non riconosco il merito di averla raffigurata, magari per causa di forza maggiore, in una maniera fotograficamente convincente.

Capisco quello che hai scritto, ma a causa della mia limitata esperienza non riesco a capire ancora bene il perchè questa foto non riesca a rappresentare bene il concetto espresso dal titolo.
Poniamo che l'autore avesse potuto comporre diversamente la foto, anche muovendosi sospeso nell'aria, a piacimento, o eliminare e spostare gli elementi in gioco, come avrebbe potuto comporre una foto più convincente?

Io ad esempio avrei cercato un taglio diverso dell'edificio a destra, che nulla ha a che vedere con il significato, solo per un motivo estetico.
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Habrahx
non più registrato


Iscritto: 11 Set 2005
Messaggi: 8721

MessaggioInviato: Dom 27 Nov, 2011 12:03 am    Oggetto: Rispondi con citazione

12|40 ha scritto:
... non riesco a capire ancora bene il perchè questa foto non riesca a rappresentare bene il concetto espresso dal titolo.
.

Volevo evitare di tornare su questa immagine, ma penso che, per il solo interesse dell'Autrice, visto i pareri contrastanti, qualche approfondimento può essere utile.
Naturalmente partendo dalla considerazione di base che chi commenta, indipendentemente dalla sua appartenenza e/o adesione allo staff, esprime solo una opione personale che sarebbe perlomeno assurdo far assurgere a verità assoluta.
Per prima cosa entriamo nell'immagine: cosa questa mostra: delle case presumibilmente popolari, nemmeno tanto degradate, rispetto a certi standard italiani, degli alberi con colori tipici autunnali e, sotto di questi, un camposanto ben ordinato e curato, in cui è possibile vedere di fiori e alcune persone in visita.
Per ultimo, in primissimo piano, una sezione di un muro, che nulla aggiunge alla scena generale, è solo un muro di confine del camposanto, che isola non tanto dallo sfondo ma dall'osservatore.
Vista l'immagine andiamo, in supporto alla lettura della medesima, al titolo: vivere e morire in banlieu.
E qui comincia il primo intoppo: bastano la visione di un cimitero, per quanto questo sia in un contesto umano, e di case popolari vicine, per definire il vivere e il morire, focalizzato per di più in una precisa zona di una città che in italiano potremmo definire "case popolari"
Dove è rappresentato il vivere? nelle abitazioni? quindi nelle abitazioni si vive mentre nel cimitero, ovviamente, si muore?
Se io fotografo, che so, una zona di Genova vicino al Cimitero monumentale di Staglieno, una vera meravglia architettonica, potrei quindi dire che rappresento il vivere e il morire in via delle Gavette?
Non ci siamo, il vivere e il morire non è ben rappresentato, non in questa maniera.
La foto, a mio avviso, gusto e parere, coglie un aspetto curioso, di un cimitero in un contesto urbano, con una buona tonalità generale e alcuni colori interessanti, ma non ha ulteriori contenuti comunicativi; contenuti da ricercare probabilmente nella ripresa di elementi che interagiscono con il contesto, che, non conoscendo il posto, posso solo ipotizzare, che potrebbero essere una ripresa delle case dal camposanto, anche se questo vuol dire rinunciare ad un aspettto colorato come gli alberi; ricercando insomma una maggiore relazione diretta fra le tombe e le costruzioni ma, soprattutto fra gli esseri che abitano e abiteranno queste costruzioni.
Ciao
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Max35
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Iscritto: 21 Gen 2007
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MessaggioInviato: Dom 27 Nov, 2011 3:12 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Mario Zacchi ha scritto:
. . . Quindi la foto questo è.

Ed è bella , e funziona . Ok!


senza necessita' di dire Habrahx: "io ho visto un cimitero piu' fico" , oppure "in Italia ci stanno case piu' sgarupate" .

Proprio queste case cosi' grige e non diroccate regalano emozioni inconsuete, perche' si integrano utilmente nel paesaggio funereo, creando un tutt'uno nell'economia della composizione , un tutt'uno estetico e logico,

Esse raccontano, e creano suggestione .

come l'oppressione di un finto benessere di periferia, visto da lontano , da un'angolazione che gli stessi abitanti non hanno dalle loro finestrelle .


. .o L'inscatolarsi da vivi .

Questo scatto parla di paradossi in modo piu' sottile ma anche piu' incisivo di quanto alcuni vorrebbero vedere , perche' hanno in testa solo lo stereotipo di questo scatto .

Il paradosso della morte vista come liberazione dalla prigionia di una vita vissuta in gabbia .
Beffardamente il cimitero illuminato dagli aceri autunnali , necropoli che appare come conseguente scomposizione grafica delle abitazioni .

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Massimo


Ultima modifica effettuata da Max35 il Dom 27 Nov, 2011 4:43 am, modificato 1 volta in totale
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Max35
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MessaggioInviato: Dom 27 Nov, 2011 3:19 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Per quanto riguarda la sezione di muro che alcuni commentatori non vorrebbero :

per questo scatto tale muretto, il suo profilo, dal punto di vista estetico , e' esattamente il piede compositivo della foto, chi ha "studiato" un poco di fotografia, di architettura, di pittura , di regoline base base di composizione fotografica, (forse anche solamente andando alle scuole primarie), è una cosa che sa .

Andando poi nel concettuale non solo non ostacola , ma anzi e' il punto in cui ci si affaccia alla lettura , in termini architettonici e' il ballatoio .

Trovo "grave" che venga insignito il muro come cosa superflua .

Chi invece ne vorrebbe vedere di piu' , allora vorrebbe commentare un'altra foto , e non questa .

_________________
Massimo
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MessaggioInviato: Dom 27 Nov, 2011 9:54 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Max35 ha scritto:

Chi invece ne vorrebbe vedere di piu' , allora vorrebbe commentare un'altra foto , e non questa .

sei un osservatore molto attento ed un buon commentatore, io ho poca esperienza in fotografia e nessuno studio in materia, quello che so l'ho imparato quasi esclusivamente in questo forum.
Ho bisogno che tu mi spieghi perchè il mio commento dove dico che avrei preferito che fosse inclusa una porzione maggiore di muro è fuori luogo, non appropriato, non inerente a questa foto ma a un'ipotetica altra foto che io immagino.
Io penso che sarebbe stato meglio, anche solo da un punto di vista compositivo (ma non ho studiato nulla) includere più muro sacrificando un po' di cielo, è un suggerimento, una critica alla foto, un commento, perchè non avrei dovuto farlo?
Te lo chiedo perchè io credo che i commenti aiutino molto a crescere ed imparare ed io sto imparando a osservare le foto degli altri e con i miei commenti vorrei aiutare ma crescere nello stesso tempo.
Vorrei evitare però di dire fesserie, ecco perchè ti chiedo di spiegarmi come mai, secondo te, ne avrei detta una.

Ho cercato tuoi lavori nella galleria ma non ne ho trovati, c'è un posto dove posso vederli?
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Max35
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Messaggi: 2810
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MessaggioInviato: Dom 27 Nov, 2011 6:20 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Vorrei anticipare una cosa che forse verrà chiesta : l'atto creativo in fotografia , ma anche in altri ambiti , e' spesso , se non sempre frutto di un'intuizione , non crediate per forza che una lettura anche dettagliata possa mettervi in difficoltà , o incasinarvi troppo la vita nei momenti antecedenti allo scatto .

Per intenderci, magari ora arriverà l'autore dello scatto e dirà : “Ma io a tutte 'ste cose mica ci avevo pensato” !
Risposta: “Embé , meglio , non devi pensarlo necessariamente , né prima né dopo .”

La fotografia e' un accorgersi, le analisi si fanno pian pianino , prima , dopo , durante , e sono sempre in continua evoluzione .

E' evidente che questo scatto abbia comportato un accorgersi da parte di alcuni , e non di altri , fa nulla , anche se trovo poco edificante il tentativo di sminuire fatto da chi non si accorge.

Ma come sappiamo , non tutti vedono il re nudo, ed egli e' vestitissimo per alcuni , e forse lo resterà .

Non si esce a fotografare con la guida michelin del bravo fotografo , ma ci si lascia sempre stupire dalla nostra sensibilità (attenzione la nostra , non proiettando quella di altri su di noi).

Alcune "regoline" e' bene averle , non tanto come barriere insormontabili , ma anzi come linee da valicare nel caso.

Oltre ad interessarmi di fotografia , suono la chitarra , lo studio dello strumento e' importantissimo , ma non deve essere vincolante al nostro sentire, nel momento dell'esecuzione, dell' improvvisazione, della composizione, ci si estranea da cio' che si e' imparato per far uscire cio' che abbiamo di più spontaneo .

La fotografia come attività creativa non è da meno , non c'e' un solo modo di fare foto , di vedere un paesaggio , di notarlo , le regole non posso creare degli standard stereotipati , soprattutto poi quando credendo di sapere regole ci si butta in improbabili commenti che svelano una totale assenza di concetti base .

La cosa migliore che possiamo fare è alzare la fotocamera e scattare , la visualizzazione e' personale oltre che intuitiva , la si puo' aggiustare, correggere, ordinare, senza mai scordare di divertirci .
Il divertimento e' l'inizio della creazione .

Massimo M .

Buona Domenica

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Massimo
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GabePix
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Iscritto: 28 Ott 2011
Messaggi: 243

MessaggioInviato: Dom 27 Nov, 2011 7:51 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Max35 ha scritto:

La cosa migliore che possiamo fare è alzare la fotocamera e scattare , la visualizzazione e' personale oltre che intuitiva , la si puo' aggiustare, correggere, ordinare, senza mai scordare di divertirci .
Il divertimento e' l'inizio della creazione .


Oro colato.
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