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Duce! Duce!
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Duce! Duce!
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di filippo1978
Ven 04 Nov, 2011 7:55 pm
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Autore Messaggio
Paolo Dalprato
operatore commerciale


Iscritto: 30 Giu 2007
Messaggi: 11375
Località: Monza

MessaggioInviato: Dom 06 Nov, 2011 3:22 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Sisto Perina ha scritto:
Sta di fatto che si sta parlando di tutt'altro ma non di fotografia...
traete voi le conclusioni... :roll:

Non è che non si sta parlando di queste fotografie ma si sta parlando di come vengono lette le foto?
Qui l'analisi tecnica è condivisa più o meno da tutti, ma come significato c'è chi ci ha visto un'apologia o quasi, c'è chi ci ha visto un modo ironicamente distruttivo di mostrare quella realtà. Va bene che siamo nel campo delle opinioni personali, però mi incuriosisce questa distanza fra le letture. Io sono per la seconda, trovo alcune immagini "dsitruttive" di quello che mostrano, il vecchietto con le mani giunte e l'aria estatica come se stesse vedendo la madonna, la signora con la veletta che mi sembra più da gay pride (lo dico senza nessuna ironia), la prepotenza scenica del prete (almeno a me è questo che trasmette). Ovviamente so bene che sono le mie impressioni personali, una nota assoluta all'autore però vorrei farla, non potevi mettere dei numeri o comunque qualcosa per identificare le singole foto?

_________________
Uso Canon, Sony, Sigma, Samyang, RawTherapee e GIMP. Ma prima ci sono io.
A chi mi commenta chiedo di guardare le mie foto e criticare quelle, non di dire come le avrebbe fatte lui, non era li e non è me
Quello che faccio ora LA VILLA REALE DI MONZA
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Mario Zacchi
utente attivo


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Messaggi: 6655

MessaggioInviato: Dom 06 Nov, 2011 4:25 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Se guardiamo solo dal nostro punto di vista le foto possono essere tanto l' una quanto l 'altra cosa, perché guardiamo attraverso i nostri occhi e basta, quindi dipende da noi in gran parte. Ciò è profondamente sbagliato, perché è attraverso gli occhi dell' autre che si guarda ed è tenendo presente ciò che egli pensa che s' interpreta quello che ci viuole dire. Per questo se non si conosce si può fraintendere. Ma vale per chiunque faccia foto.
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Belle foto. O perlomeno belle idee ->
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AleZan
coordinatore


Iscritto: 16 Giu 2006
Messaggi: 11698
Località: Bologna

MessaggioInviato: Dom 06 Nov, 2011 5:58 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

albatros123 ha scritto:
....questa posizione radical chic con la puzza sotto il naso da avanguardista distratto e distante che guarda le cose dal suo mondo etereo......non è proprio opportuna in questo caso...Limitandosi ed esaltando il fatto tecnico e, inspiegabilmente, contenutistico, e affermando........... "Quindi trovo senz'altro interessanti le espressioni, l'iconografia, i simbolismi, i riti. Per questo approvo le scelte di Filippo in termini di contenuti che propone ed anche di taglio stilistico"...........non lo trovo, come sosteneva Massimo Passalacqua, un intervento intelligente di moderazione, piuttosto una non consapevolezza, imposta o meno, di quel che si sta discutendo.
Ciao
mario

Caro Mario, ti rispondo volentieri anche se, sinceramente, mi dispiace molto che tu ti rivolga a me con questo tono dal momento che assolutamente non ci conosciamo. Ti dirò che, data la mia storia personale, faccio un po' fatica ad accettare lezioni di antifascismo da chiunque. Ma questo ora non importa.

Quello che sostengo nel mio intervento precedente è che sia possibile discutere delle scelte stilistiche e di contenuto di un autore, anche se questo nelle sue fotografie ci mostra una realtà che ci è totalmente odiosa.
Non riesco a capire se tu ammetti oppure no questa possibilità. Oppure è uno sforzo sovraumano?

Non solo. Io credo che sia interessante vedere le espressioni, l'iconografia, i simbolismi, i riti di queste persone perchè mi pare che ciò segni ancor di più l'anacronismo di un certo pensiero e la nettezza con cui lo si respinge. Certe immagini svelano un triste ambiente, non rafforzano certo quelle idee.
O invece tu pensi che andrebbe tutto tenuto nascosto?

Ma ti dico ancora di più.
Posso guardare Triumph des Willens di Leni Riefenstah e valutarlo come fosse un prodotto del suo tempo, senza paura che questo significhi un'equivoca assoluzione. O forse avremmo dovuto distruggerne ogni copia, con la stessa violenza con cui i nazisti bruciavano i libri in piazza?

Insomma, non capisco bene la tua posizione.
Filippo non doveva fotografare?
Può mostrarci certe fotografie ma, a causa del soggetto rappresentato, possono essere "belle solo fino ad un certo punto"?

Ecco, se parliamo di consapevolezza allora sarebbe bene uscire da questo angolo dove è finita la discussione e porre la cosa in termini più generali (e utili).

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Alessandro - www.alessandrozanini.it
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Mescalina
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Messaggi: 967
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MessaggioInviato: Dom 06 Nov, 2011 6:46 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

AleZen, sai riassumere i miei pensieri come io mai sarei in grado di fare Smile
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filippo1978
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Messaggi: 777
Località: ferrara

MessaggioInviato: Dom 06 Nov, 2011 6:46 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

@ Steven F.: il committente già mi conosceva perchè ho fatto altri lavori per lui. Ovviamente lo stile lo devi scegliere in base a chi fotografi.
Se mi chiedono di fare un ritratto ad un amministratore delegato di certo non penso di adottare questo stile.
Poi ti scelgono e tu proponi uno stile, anche forte, ma ragionando su cosa vuoi comunicare e come. Per quanto riguarda l'occhio non esperto che può pensare che siano fate con una compattina ecc....beh sinceramente fatti suoi!
Comunque Ale ha ragione: esistono queste situazioni e allora? Non bisogna documentarle? Bruciare tutte le foto e poi i libri e ......
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stefano63
sospeso


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Messaggi: 6970
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MessaggioInviato: Dom 06 Nov, 2011 7:00 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

alla fine condivido il pensiero di filippo...la fotografia documenta situazioni che esistono..ignorarle non servirebbe a nulla..tra l'altro..questa è cosa vecchia..ogni anno c'è questa commemorazione al duce da parte dei nostalgici...
beccarci tra di noi non serve a niente....chi puo condividere che un ragazzino nudo di 9 anni scappi dalla paura e un vigliacco in divisa gli spari alla schiena..????che sia nera..rossa...o bianca..è la fede della follia... Rolling Eyes
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albatros123
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Messaggi: 1569

MessaggioInviato: Dom 06 Nov, 2011 11:07 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

[quote="AleZan"]Caro Mario,


..adesso inizia una storia infinita con la pecca del tono...... Alezan ho risposto al contenuto, formale e sostanziale, delle dichiarazioni di una persona che non conoscevo, che c’è di strano!, e che ora ho il piacere di conoscere un poco in più. Non ho data alcuna lezione di antifascismo, nè è stata mai mia intenzione..... non ci provare a farmi passare da ingenuo o sprovveduto, perchè sono stato molto chiaro nella mia esposizione. Ho voluto rimarcare una serietà di giudizio quasi "paesana", rispetto al tema trattato, che non si presta a toni delicati e riguardosi, dato il tenore della discussione e dell'autore, che comincio a conoscere solo adesso, e di cui, oltretutto, nessuno ha il dovere di aderenza verso le sue intenzioni primarie. Io posso dire di rappresentare un dolore, ma se viene recepita una felicità non posso recriminarmi di nulla....si percepiva una felicità e non un dolore. La visione distaccata da paleontologo rispetto ai fossili, è una immagine dello studioso asettico che cerca di analizzare il problema, di comprenderne l’origine, la funzione e lo scopo di ciò che osserva.....qui l'approccio e il tenore della discussione era sembrato altro: lecita la funzione di riportare un evento e di fotografare a più non posso perfino l’occasione, ancora più censurabile, di un Berlusconi che tiene un discorso alla camera dei deputati, senza scomodare Leni Riefenstah o altri, ma altrettanto lecito è ribadire in maniera seria e costante che l’evento riportato non meriti nemmeno un'irritante disamina tecnica o vignettistica che finisca, alla fine, come è trapelato da i commenti, per esaltarne e giustificarne la condizione di evento………. che può essere semplicemente ignorato ---- al diavolo il committente!--------, da un lato, e osteggiato, sempre e comunque, dall’altro. Avrei preferito che fossero stati rappresentati i disastri compiuti dai mentori di questi “innocui buontemponi”, alla pari di quelli compiuti in Unione Sovietica ed in Germania, piuttosto che in Vietnam o in Laos e via dicendo….Dunque ben venga qualsiasi reportage e ben venga anche la qualità di cestinatore di inutilità. Sarò un rompicoglioni, potrò apparire non possibilista, non conciliante su una fredda analisi tecno-stilistica di alcune tipologie di immagini, ma non riesco a rimanere talmente distaccato da concentrarmi sulla natura artistica e compositiva di quegli scatti, chiedere addirittura spiegazione all'autore del perchè di qualcosa...... no no no, non ce la faccio proprio... .......................e, per di più, dovrei, nel contempo, pure ridere!.......noooo!
Ciao
mario
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sullerive
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Iscritto: 22 Ago 2004
Messaggi: 1310

MessaggioInviato: Mar 08 Nov, 2011 2:23 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Mi piace, anche se alcune (poche) non riesco a capirle e le vedo un po'avulse dal racconto.
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Habrahx
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Iscritto: 11 Set 2005
Messaggi: 8721

MessaggioInviato: Mar 08 Nov, 2011 6:21 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Caspita che bel servizio! Ok!
Ce n'è una che reputo geniale, quella fra la corona d'alloro e i busti dei soldati nazisti.
Nulla di più di quel ragazzino tagliato a metà può rappresentare come il potere più becero spopravvive e si propaga: attraverso la cecità dei giovani.
"La guerra è una lezione della storia che i popoli non ricordano mai abbastanza" (Benito Mussolini)
Questa frase, geniale anche essa, andrebbe posta sopra il numero dei morti dell'ultima guerra, che molti ricordano come un periodo di romantico eroismo: 50.000.000.
Cinquanta milioni di morti solo prché qualcuno riteneva di essere il miglior condottiero della storia; e questo tutto sommato è un male innocente, ma gli idoti che lo hanno creduto...
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alfio67
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Iscritto: 14 Feb 2010
Messaggi: 93
Località: gaiarine

MessaggioInviato: Mer 09 Nov, 2011 12:33 am    Oggetto: Rispondi con citazione

mi sembra che si stia accendendo una discussione politica troppo accesa.....tralasciando il vero scopo e motivo di questo forum.......
metter d'accordo tutti e' sicuramente impossibile.....ognuno di noi ha idee politiche diverse,che io rispetto anche se non condivido,tuttavia mi accorgo che alcune persone hanno propensione all'offesa verbale......
il luogo piu' adatto sarebbe la piazza,o le tribune elettorali....gia' vediamo spesso in parlamento scene ignobili,gia' ci deridono politicamente all'estero...non vi fa tristezza questo?
perche' in un sito di fotografia non si parla solo ed esclusivamente dell'argomento stesso?
Scusate il pensiero,ma non ho ancora "l'incazzatore personale" di Colorado! Non si fa! Non si fa!

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Habrahx
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Messaggi: 8721

MessaggioInviato: Mer 09 Nov, 2011 7:01 am    Oggetto: Rispondi con citazione

alfio67 ha scritto:

perche' in un sito di fotografia non si parla solo ed esclusivamente dell'argomento stesso?

Spero che tu non abbia interpretato il mio messaggio come un attacco personale...
Ho detto che trovo il servizio interessante, e una foto molto espilicativa.
Il pensiero è stato rivolto ai dittatori, che in definitiva giudico piccoli uomini.
Ma questi dittatori fano quello che fanno perché qualcuno crede loro.
Se il popolo tedesco non avesse creduto veramente di esere la razza superiore, ci sarebbero stati tutti quei morti?
Limitarsi al solo aspetto tecnico: luce, esposizione, inquadratura, è secondo me fuorviante.
Noi fatografiamo per descrivere, e il massimo della descrizione si ha nel reportage.
L'indifferenza al tema trattato sarebbe quantomeno una ipocrisia.
Giovanni
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reimada
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MessaggioInviato: Ven 11 Nov, 2011 12:10 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

apologia del fascismo ... e poi sono pure brutti.
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Massimo Passalacqua
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MessaggioInviato: Ven 11 Nov, 2011 4:09 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

alfio67 ha scritto:
mi sembra che si stia accendendo una discussione politica troppo accesa.....tralasciando il vero scopo e motivo di questo forum.......
metter d'accordo tutti e' sicuramente impossibile.....ognuno di noi ha idee politiche diverse,che io rispetto anche se non condivido,tuttavia mi accorgo che alcune persone hanno propensione all'offesa verbale......
il luogo piu' adatto sarebbe la piazza,o le tribune elettorali....gia' vediamo spesso in parlamento scene ignobili,gia' ci deridono politicamente all'estero...non vi fa tristezza questo?
perche' in un sito di fotografia non si parla solo ed esclusivamente dell'argomento stesso?
Scusate il pensiero,ma non ho ancora "l'incazzatore personale" di Colorado! Non si fa! Non si fa!


1) "Ognuno di noi ha idee politiche diverse": sì, ma riguardo al fascismo il nostro sistema giuridico, a partire dalla Costituzione, ha fatto una scelta inequivocabile e l'apologia di fascismo è reato;
2) "perchè in un sito di fotografia non si parla dell'argomento stesso?": secondo la tua testa qual'è l'argomento di queste foto?

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massimo (già sanpit)
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filippo1978
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MessaggioInviato: Ven 11 Nov, 2011 5:26 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

@ Massimo & Co....però siete un po' pesanti!
ok vi fanno pure c#*e le foto ma che c'è ancora da dire "banalità" circa che il fascismo è male, ecc ecc? o sappiamo, che palle!
Il reportage è sul raduno che ogni anno si fa a Predappio. E' un fatto. E io, come fotografo ho il DOVERE di fotografarlo, e interpretarlo. Punto.
Altrimenti ci facciamo le seghe dicendo quanto siamo bravi a fotografare i neri che soffrono, le donne nude in pose da prostitute, i viaggi che facciamo, e una valigia carica di banalità.
Ci sono anche queste realtà che ci piacciono o no. Come fotografi, come fotoreporter si ha il DOVERE di documentarle, di immergersi dentro, mantenendo la propria integrità e le proprie idee.
Questo è il lavoro del fotogiornalista e questo è ciò che amo della fotografia di reportage(come ha sottolineato l'ottimo Ale).
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Massimo Passalacqua
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Iscritto: 04 Dic 2005
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MessaggioInviato: Ven 11 Nov, 2011 6:48 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

filippo1978 ha scritto:
@ Massimo & Co....però siete un po' pesanti!
ok vi fanno pure c#*e le foto ma che c'è ancora da dire "banalità" circa che il fascismo è male, ecc ecc? o sappiamo, che palle!
Il reportage è sul raduno che ogni anno si fa a Predappio. E' un fatto. E io, come fotografo ho il DOVERE di fotografarlo, e interpretarlo. Punto.
Altrimenti ci facciamo le seghe dicendo quanto siamo bravi a fotografare i neri che soffrono, le donne nude in pose da prostitute, i viaggi che facciamo, e una valigia carica di banalità.
Ci sono anche queste realtà che ci piacciono o no. Come fotografi, come fotoreporter si ha il DOVERE di documentarle, di immergersi dentro, mantenendo la propria integrità e le proprie idee.
Questo è il lavoro del fotogiornalista e questo è ciò che amo della fotografia di reportage(come ha sottolineato l'ottimo Ale).


Forse tu non leggi bene quello che scrivo:
1) fin dal primo intervento (vai pure a rileggerlo) ho affermato che le foto mi piacciono;
2) ho tuttavia notato che un tema come questo va trattato con circospezione, chiarendo bene, come poi in parte hai fatto, il contesto e le finalità del servizio;
3) successivamente sono intervenuto semplicemente per controbattere ad affermazioni (non tue) superficiali e, quelle sì, banali, come quelle di chi sostiene che le foto vadano giudicate solo per la tecnica e non per il contenuto. Se così fosse, la fotografia sarebbe ben poca cosa;
4) questo tuo ultimo intervento, questo sì, lo trovo piuttosto sconcertante e fuori dalle righe: prova a sostenere che prendere le distanze dal fascismo è banale con i discendenti delle vittime delle leggi razziali se hai il coraggio....
Ma, dal tenore dei tuoi interventi, penso che lo faresti.
Tieni conto che la fotografia con la f maiuscola non è solo tecnica, ma è soprattutto cultura.
Infine, se volevi che non si parlasse del fascismo, dovevi fare un servizio fotografico su qualsiasi altro argomento.

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massimo (già sanpit)
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albatros123
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Iscritto: 31 Ago 2011
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MessaggioInviato: Ven 11 Nov, 2011 8:28 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Massimo Passalacqua ha scritto:
Forse tu non leggi bene quello che scrivo:
1) fin dal primo intervento (vai pure a rileggerlo) ho affermato che le foto mi piacciono;
2) ho tuttavia notato che un tema come questo va trattato con circospezione, chiarendo bene, come poi in parte hai fatto, il contesto e le finalità del servizio;
3) successivamente sono intervenuto semplicemente per controbattere ad affermazioni (non tue) superficiali e, quelle sì, banali, come quelle di chi sostiene che le foto vadano giudicate solo per la tecnica e non per il contenuto. Se così fosse, la fotografia sarebbe ben poca cosa;
4) questo tuo ultimo intervento, questo sì, lo trovo piuttosto sconcertante e fuori dalle righe: prova a sostenere che prendere le distanze dal fascismo è banale con i discendenti delle vittime delle leggi razziali se hai il coraggio....
Ma, dal tenore dei tuoi interventi, penso che lo faresti.
Tieni conto che la fotografia con la f maiuscola non è solo tecnica, ma è soprattutto cultura.
Infine, se volevi che non si parlasse del fascismo, dovevi fare un servizio fotografico su qualsiasi altro argomento.


sono completamente d'accordo con quanto Massimo ha sostenuto e non solo in questo momento: il problema è che uno vuole cercare di ragionare sulle cose mentre Tu Filippo rispondi sempre in modo perentorio, apparentemente simpatico e fuori dalle righe e con atteggiamento superficiale e scanzonato come se dall'altra parte ci fossero persone chiuse mentalmente , matusa, retrograde e banali. Qui, purtroppo, parliamo di cose molto serie che hanno coinvolto persone e anime innocenti, che hanno lacerato i cuori di persone inermi, che hanno sacrificato in nome della Patria ( dell'amor patrio...attualmente) milioni di vite umane, persone che ancora oggi si sentono offese addolorate e umiliate. Tu dici che hai il dovere di fotografare quell'evento ( e lo scrivi pure in maiuscolo!) che è inevitabile non riprendere: ma quale fesseria più grande è stata detta! Un dovere su commissione, un dovere verso il committente, ma di che stiamo parlando! Vuoi farlo per soldi perchè è il Tuo mestiere o semplicemente per diletto?....va bene! ma tienilo per Te oppure se Vuoi condividerlo, prendile seriamente le distanze senza cincischiare grammaticalmente e intenzionalmente....considerando gli altri fuori di testa o senza spirito goliardico.
Ciao
mario


Ultima modifica effettuata da albatros123 il Sab 12 Nov, 2011 2:34 am, modificato 1 volta in totale
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ciun
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Iscritto: 06 Ott 2008
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MessaggioInviato: Sab 12 Nov, 2011 12:23 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Se posso dire la mia, senza voler essere polemico nei confronti di nessuno, mi preme farlo su due aspetti.
1) Si è dibattuto sin quì se si debba o no tenere conto dell' aspetto "politico" del reportage, ovvero se esso deve essere visto solo dal punto di vista "fotografico" o valutato per il significato che ha ciò che rappresenta oltre all' analisi delle fotografie. Secondo me ne l' una ne l' altra cosa in maniera esclusiva. Essendo un reportage deve rappresentare un aspetto di una qualche realtà, per quanto ci possa essere una parte "teatrale" in questo caso specifico, pertanto non si può "parlare solo di foto", limitandoci a dire se sono stilisticamente ben composte, tecnicamente rigorose, ecc., ma bisogna vederle nel contesto in cui sono nate, lo scopo per cui sono fatte, i motivi per cui si è scelto di raccontare la situazione con una certa scelta stilistica, per poterle giudicare appieno, ecco che allora non si può prescindere dall' emotività che il tema trattato suscita, perché è un tema comunque impegnativo e che ancora oggi accalora gli animi (come si vede) e non lascia indifferenti, a prescindere che si stia da una parte o dall' altra della barricata. Perciò l' aspetto politico, almeno per consentici di contestualizzare il lavoro, deve essere quantomeno accennato.
2) Sempre per il fatto che si tratta di un reportage, al suo redattore almeno una critica mi sento di muoverla (e in parte lo si è già detto). Non è inerente l' aspetto della fotografia in se, quanto piuttosto il come si è proposto il lavoro. Sono convinto che l' autore non abbia nessun obbligo di manifestare le proprie convinzioni in merito a quanto riporta (anzi il reportage proprio per definizione dovrebbe essere neutrale), ma quantomeno deve contenere tutti gli elementi che consentono di comprendere il senso del suo lavoro (che per esempio potrebbe essere fruito da una persona che non conosce niente di quella realtà, ad esempio uno straniero), contestualizzandolo cronologicamente, spiegando il luogo in cui è fatto, i motivi che muovono queste persone, ecc. E' da questo punto di vista che secondo me è carente il reportage, o meglio confezionato così non ha l' aria di un reportage quanto piuttosto di un po' di foto messe così a caso, senza un senso cronologico o altro filo conduttore, oltre al fatto che, non spiegando i motivi di una scelta stilistica si sarebbe portati a pensare che anche la tecnica fotografica risenta di una certa casualità.
Anche quì, è ovvio, l' autore non ha nessun obbligo, ma se siamo in una piazza in cui si gioca tutti allo stesso gioco e ci sono un minimo di regole che consentono di discutere su basi comuni, sarebbe a mio avviso cosa utile attenersi a quelle regole. Se poi si vuole giocare a scatenare un putiferio credo che per questo non ci voglia bravura, i temi da lanciare per innescare le polemiche sono tanti e tutti li conosciamo.
Sarebbe bastato dare al reportage le caratteristiche che dovrebbe avere (ovvero il corredo di informazioni che deve fornire, oltre alle foto) perché nessuno osasse permettersi di porre questioni sull' opportunità politica di un tale lavoro.
Poi l' autore potrebbe anche "dichiararsi" nei riguardi delle simpatie rispetto al fatto che ha rappresentato, liberissimo di farlo, ma questo darebbe senz' altro adito a meno polemiche, sapendo già dall' inizio il suo punto di vista.
Tutt' al più i commenti si limiterebbero a ingrossare le due fazioni, quella dei nostalgici e quella dei "ma và a farti internare!", il tutto, ovviamente, senza rancore.

_________________
Fotografo è una parola grossa......ci tento. Non sempre ci riesco, ma una brutta foto di una bella occasione è meglio che una bella foto di nulla!
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albatros123
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Iscritto: 31 Ago 2011
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MessaggioInviato: Sab 12 Nov, 2011 12:41 am    Oggetto: Rispondi con citazione

ciun ha scritto:
Se posso dire la mia, senza voler essere polemico nei confronti di nessuno, mi preme farlo su due aspetti.
1) Si è dibattuto sin quì se si debba o no tenere conto dell' aspetto "politico" del reportage, ovvero se esso deve essere visto solo dal punto di vista "fotografico" o valutato per il significato che ha ciò che rappresenta oltre all' analisi delle fotografie. Secondo me ne l' una ne l' altra cosa in maniera esclusiva. Essendo un reportage deve rappresentare un aspetto di una qualche realtà, per quanto ci possa essere una parte "teatrale" in questo caso specifico, pertanto non si può "parlare solo di foto", limitandoci a dire se sono stilisticamente ben composte, tecnicamente rigorose, ecc., ma bisogna vederle nel contesto in cui sono nate, lo scopo per cui sono fatte, i motivi per cui si è scelto di raccontare la situazione con una certa scelta stilistica, per poterle giudicare appieno, ecco che allora non si può prescindere dall' emotività che il tema trattato suscita, perché è un tema comunque impegnativo e che ancora oggi accalora gli animi (come si vede) e non lascia indifferenti, a prescindere che si stia da una parte o dall' altra della barricata. Perciò l' aspetto politico, almeno per consentici di contestualizzare il lavoro, deve essere quantomeno accennato.
2) Sempre per il fatto che si tratta di un reportage, al suo redattore almeno una critica mi sento di muoverla (e in parte lo si è già detto). Non è inerente l' aspetto della fotografia in se, quanto piuttosto il come si è proposto il lavoro. Sono convinto che l' autore non abbia nessun obbligo di manifestare le proprie convinzioni in merito a quanto riporta (anzi il reportage proprio per definizione dovrebbe essere neutrale), ma quantomeno deve contenere tutti gli elementi che consentono di comprendere il senso del suo lavoro (che per esempio potrebbe essere fruito da una persona che non conosce niente di quella realtà, ad esempio uno straniero), contestualizzandolo cronologicamente, spiegando il luogo in cui è fatto, i motivi che muovono queste persone, ecc. E' da questo punto di vista che secondo me è carente il reportage, o meglio confezionato così non ha l' aria di un reportage quanto piuttosto di un po' di foto messe così a caso, senza un senso cronologico o altro filo conduttore, oltre al fatto che, non spiegando i motivi di una scelta stilistica si sarebbe portati a pensare che anche la tecnica fotografica risenta di una certa casualità.
Anche quì, è ovvio, l' autore non ha nessun obbligo, ma se siamo in una piazza in cui si gioca tutti allo stesso gioco e ci sono un minimo di regole che consentono di discutere su basi comuni, sarebbe a mio avviso cosa utile attenersi a quelle regole. Se poi si vuole giocare a scatenare un putiferio credo che per questo non ci voglia bravura, i temi da lanciare per innescare le polemiche sono tanti e tutti li conosciamo.
Sarebbe bastato dare al reportage le caratteristiche che dovrebbe avere (ovvero il corredo di informazioni che deve fornire, oltre alle foto) perché nessuno osasse permettersi di porre questioni sull' opportunità politica di un tale lavoro.
Poi l' autore potrebbe anche "dichiararsi" nei riguardi delle simpatie rispetto al fatto che ha rappresentato, liberissimo di farlo, ma questo darebbe senz' altro adito a meno polemiche, sapendo già dall' inizio il suo punto di vista.
Tutt' al più i commenti si limiterebbero a ingrossare le due fazioni, quella dei nostalgici e quella dei "ma và a farti internare!", il tutto, ovviamente, senza rancore.


Questo commento è di una perfezione chirurgica! Credo possa essere considerato conclusivo ed esaustivo, per ambo le parti, dell'argomento trattato. E' un esempio solido di come ci si possa confrontare all'interno di una comunità, al di là del tema trattato, con intelligenza, eleganza e contenuto.
Complimenti sinceri, e grazie Ciun.
Ciao
mario
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ciun
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Iscritto: 06 Ott 2008
Messaggi: 232
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MessaggioInviato: Sab 12 Nov, 2011 1:01 am    Oggetto: Rispondi con citazione

E' mia indole stemperare gli eccessi in qualunque cosa faccia perché solo per una cosa non transigo, la convinzione che la ragione non stia MAI tutta da una parte (neanche dalla mia, anche se la frase precedente è a rigore di logica una contraddizione!).
Mi fa immenso piacere che qualcuno riconosca la validità di una simile posizione perché mi intristisce vedere che anche un forum in cui la critica dovrebbe essere l' ingrediente essenziale ed essere sempre beneaccetta e in cui dovrebbero confrontarsi persone accomunate da una bella e sana passione, riesca a diventare addirittura la brutta copia del teatrino di pagliacci nel quale le persone che ci rappresentano stanno facendo ridere il mondo (e piangere noi, giusto per rimarcare che niente è mai solo bianco o solo nero!)
Serena notte a tutti.

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Massimo Passalacqua
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Località: Siena

MessaggioInviato: Sab 12 Nov, 2011 8:42 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Condivido senz'altro anch'io l'intervento intelligente ed articolato di ciun.
Sul web, come nel mondo reale, di questo c'è bisogno: di persone che abbiano idee e la capacità di esprimerle con efficacia.
Ciao. Smile

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massimo (già sanpit)
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