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Paolo Cardone utente attivo

Iscritto: 23 Apr 2006 Messaggi: 1988 Località: Campobasso
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Inviato: Gio 23 Giu, 2011 12:09 pm Oggetto: Campobasso 2011 |
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Suggerimenti e critiche sempre ben accetti |
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Paolo Cardone utente attivo

Iscritto: 23 Apr 2006 Messaggi: 1988 Località: Campobasso
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Inviato: Gio 23 Giu, 2011 12:14 pm Oggetto: |
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Sarei curioso di conoscere il vostro pensiero su questa foto, grazie.
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irishman utente attivo

Iscritto: 02 Giu 2007 Messaggi: 1263 Località: Palermo
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Inviato: Gio 23 Giu, 2011 12:39 pm Oggetto: |
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La forza del soggetto potrebbe esserci, ma forse è poco valorizzata da una composizione statica e poco ricercata che però può anche essere efficace. Insomma, è un tipo di fotografia visto molte volte. Forse appunto per questo e per via di questa "banalità" compositiva dovresti cercare di colpirci in un altro modo.... non so però come. La vedo poi un pò troppo grigia, poco contrastata, non vedo bianchi. _________________ Fuji S5600 + wideangle converter. Powershot sx210 IS + Eos400D + Eos5D + Eos1D4, EF 17 40 4L, Samy 8 3.5 , Samy 16 2, EF 28 1.8, EF 40 2.8, EF 50 1.4, EF 85 1.8, EF 70 200 4L, 2x 430EXII, 2x580EXII, Phottix StratoII Multi . Ho bisogno di un obiettivo 12 300mm f/1.4, che a tutta apertura sia nitidissimo ed a tutte le focali abbia la qualità di un fisso. Ah.. USM anche, ma non mi interessa lo stabilizzatore. |
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aerre utente attivo

Iscritto: 08 Nov 2005 Messaggi: 8734 Località: Palermo
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Inviato: Gio 23 Giu, 2011 12:52 pm Oggetto: |
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Ciao Paolo,
devo dire che invece a me piace molto il bianco e nero. Guardo al tono di grigio dei vestiti, scuro ma ben dettagliato. Ma più che altro mi piace nella struttura compositiva la successione dei piani "cromatici": il cappello (chiaro) stacca sullo scuro dei vestiti e questi a loro volta staccano sullo sfondo chiaro.
E' una distribuzione dei chiari e degli scuri resa ancora più coerente dalla ripresa frontale che colloca il cappello al centro geometrico dell'immagine in linea con il racconto stesso del ritratto: è nel cappello, ....nella gestualità dell'anziano signore, che si concentra a livello simbolico tutto lo scatto.
Non mi fanno impazzire molto le pendenti del muro, ...ma so che a aquesto tu dai poca importanza. Credo che in fase di ripresa hai volutamente inclinato l'angolo di ripresa per compensare la deformazione del primissimo piano data dalla focale corta.
Aerre  _________________ Il ritratto: Uomini, cani, gatti & Co. |
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Paolo Cardone utente attivo

Iscritto: 23 Apr 2006 Messaggi: 1988 Località: Campobasso
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Inviato: Gio 23 Giu, 2011 12:54 pm Oggetto: |
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irishman ha scritto: | La forza del soggetto potrebbe esserci, ma forse è poco valorizzata da una composizione statica e poco ricercata che però può anche essere efficace. Insomma, è un tipo di fotografia visto molte volte. Forse appunto per questo e per via di questa "banalità" compositiva dovresti cercare di colpirci in un altro modo.... non so però come. La vedo poi un pò troppo grigia, poco contrastata, non vedo bianchi. |
Ok, la foto e' stata solamente convertita in bn giusto per visualizzarla.
Capisco che potrebbe essere piu' valorizzata ma non era questo quello che volevo sapere, pensavo soprattutto al fatto di aver fotografato una persona, generalmente debole (e purtroppo troppo spesso "fotogenicamente" attraenti). |
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Luca Dessena utente attivo
Iscritto: 23 Apr 2009 Messaggi: 771 Località: Provincia di Cagliari
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Inviato: Gio 23 Giu, 2011 1:20 pm Oggetto: |
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Dipende Paolo, da come la vedo io, dall'approccio che si usa. Di base evito sempre e non vado pazzo per scatti con soggetti di questo tipo. Quindi penso dipenda molto, non tanto dallo scatto, ma da ciò che è successo prima e dopo lo scatto stesso... non so se sono riuscito a spiegarmi.
E' cmq molto soggettivo... _________________ Anche se un domani diventerò bravo... mi rifiuterò di firmarmi PHOTOGRAPHER! |
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Liliana R. utente attivo

Iscritto: 06 Dic 2006 Messaggi: 22444 Località: Roma
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Inviato: Gio 23 Giu, 2011 2:51 pm Oggetto: |
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Luca Dessena ha scritto: | Dipende Paolo, da come la vedo io, dall'approccio che si usa. Di base evito sempre e non vado pazzo per scatti con soggetti di questo tipo. Quindi penso dipenda molto, non tanto dallo scatto, ma da ciò che è successo prima e dopo lo scatto stesso... non so se sono riuscito a spiegarmi.
E' cmq molto soggettivo... |
Concordo pienamente con quanto scritto da Luca Dessena.  _________________ Il mio sitoweb |
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Mario Zacchi utente attivo

Iscritto: 07 Giu 2008 Messaggi: 6655
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Inviato: Gio 23 Giu, 2011 3:07 pm Oggetto: |
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Non avevo ancora letto il tuo secondo commento che immaginavo il motivo della domanda; sarà perché la questione è sempre dietro l' angolo in queste foto. Diane Arbus ha fotografato un gran quantità di "persone deboli". Certo non gli rubava mai la posa: gliela chiedeva, dava loro la possibilità di presentarsi come ritenevano di doversi presentare in una foto. E ci ha lasciato foto impareggiabili, come documentazione e come umanità: umanità delle persone ed umanità sua (che non significa compiacenti, anzi). _________________ Belle foto. O perlomeno belle idee -> |
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aerre utente attivo

Iscritto: 08 Nov 2005 Messaggi: 8734 Località: Palermo
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Inviato: Gio 23 Giu, 2011 3:34 pm Oggetto: |
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Scuasami paolo, ...ma che vuol dire "la foto e' stata solamente convertita in bn giusto per visualizzarla. " ....Non stiamo guardando un bianco nero pensato e proposto in quanto tale (o almeno così mi era parso).
Per la questione che riguarda l'opportunità di fotografare soggetti in difficoltà o deboli Luca e Lilian dicono una cosa sacrosanta ....ma nè quello che è stato "prima" ...nè quello che è accaduto "dopo", fa parte della foto ...lo è solo indirettamente perchè rientra nell'ambito della tua sensibilità.
Stiamo guardando questa foto, ...che isola un istante ed è in questo istante che si esprime il rapporto tra la tua umanità e quella del soggetto, per riprendere le parole della giusta osservazione di Mario.
E' questo rapporto che in fin dei conti attiene alla poetica del ritratto.
Non è uno scatto rubato e si vede, ...come si vede che il soggetto non è infastidito o costretto in una situazione di disagio.
La stessa scelta di una ripresa spietatamente frontale e disarmante è indicativa di questo "rapporto tra umanità diverse".
Il resto attiene alla tua sensibilità, ma non ho mai pensato che la fotografia debba arretrare di fronte al dolore, alla violenza o alla sofferenza.
Anzi.
Aerre  _________________ Il ritratto: Uomini, cani, gatti & Co. |
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tafy utente attivo

Iscritto: 29 Mar 2011 Messaggi: 7371 Località: Bolzano Vicentino
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Inviato: Gio 23 Giu, 2011 11:01 pm Oggetto: |
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Su questo genere di foto ho una mia idea precisa, per quel che mi riguarda evito di farle non perchè non ci riesca ma per pudore verso la persona.
Certo non farle non cambia lo stato sociale dei soggetti, ma se la foto non è fatta come documento di riflessione diventa cattiveria pura. Certe foto (vedi i reportage di gerra, terremoti e simili) devono avere molto più delle altre uno scopo sociale e far riflettere sulla condizione in cui versano degli esseri umani.
Ora tocca a te dire il motivo per cui hai scattato.
Ciao |
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