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Inside me
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Inside me
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NIKON D3000 - 35mm
1/80s - f/1.8 - 180iso
Inside me
di Luna Simoncini
Mer 18 Mgg, 2011 2:38 pm
Viste: 915
Autore Messaggio
Luna Simoncini
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Iscritto: 12 Lug 2010
Messaggi: 479
Località: Bologna

MessaggioInviato: Gio 19 Mgg, 2011 7:19 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

aerre ha scritto:
Luna, ....posso fare un piccolo OT?

Proprio 2 minuti fa da un'altra parte scrivevo che secondo me la fotografia vive esclusivamente dell'immagine con cui si esprime.

Punto.

Sapere se è un autoritratto, ....sapere quali sono gli errori voluti o meno, ...sapere cosa voleva dire l'autore o ancora trovare una via di accesso al suo contenuto attraverso titoli, descrizioni o incipit vari ....è materia del tutto avulsa dalla realtà della foto in se. Che è sostanzialmente una realtà autonoma.

Immaginiamo di trovare il ritratto di questa splendida ragazza su di una rivista dove non ci sono nè dati di scatto, ne descrizioni ne altro. E' la foto che giudichiamo, ...per quello che ci racconta (se ci racconta qualcosa) e per l'impatto emozionale che ha su di noi.

Io "prendo" questa foto così: con il piano di messa a fuoco anticipato, la mano nella sua esuberante chiarezza, la gocciolina sull'occhio e l'unghia pizzicata in alto.

Questi sono, insieme a tutto l'impianto generale dello scatto, gli elementi che leggo e questi giudico, perchè ormai definiti all'interno di una realtà visiva AUTONOMA ...che non appartiene più neanche all'autore, ma solo a chi FRUISCE l'immagine.

Chiuso il "piccolo" OT, Luna. Chiedo scusa.

Mi intriga molto prorprio la messa a fuoco anticipata perchè crea una cortina, che è quella del vetro con tutte le sue goccioline e le sporcizie varie, perchè creano quella barriera visiva di là della quale un pò si mostra un pò si cela l'identità del soggetto.
In questo c'è una forte implicazione psicologica dello scatto che però risulta indebolita ...e paradossalmente proprio dal leggero fuori fuoco dell'occhio. Cioè mi sarebbe piaciuto vederlo addirittura più sfuocato.
Qui eri ad 1.8 e chiaramente la distanza tra il viso e la mano non era sufficiente a creare uno stacco dei piani, ...forse si poteva allontanare un pò il viso dalla mano ...evitando soprattutto di poggiare il naso sulla mano che ha alzato troppo il labbro.
Altro discorso sarebbe stato il piano di messa a fuoco invertita, con l'occhio ben inciso dentro la gestualità della mano che lo incornicia.

Ma appunto è un altro scatto.

Aerre Smile


sono assolutamente d'accordo con te, gli scatti non hanno bisogno di spiegazioni ma siccome questo è un forum trovo sempre giusto scrivere qualcosa e dare qualche spiegazione..per me non ha senso scrivere sotto "graditi critiche e commenti". dato che non sono un'artista e che le mie foto non vengono prese così come sono trovo giusto scrivere due parole su come l'ho realizzata, la mia opinione in merito ecc.
però è vero che in generale non guardo descrizioni e non trovo neanche giusto metterle perchè ognuno si fa un'idea sua dello scatto e forse è anche giusto che ognuno costruisca la sua "storia" mentre guarda una foto. io invece racconto la mia storia...quindi potrebbe essere fuorviante per chi guarda. ok, mi sono un po' intrecciata spero che il senso si sia capito Smile
concordo anche sulla tua critica alla foto, c'è qualcosa che manca..potrebbe essere l'occhio, ma riesce comunque a comunicare (comunicarmi) qualcosa, per questo l'ho chiamata "Inside me", perchè guardo fuori e mi guardo dentro.

però continuo comunque a non spiegarmi.
ti ringrazio molto per il tempo che hai dedicato a questo bel commento, compreso l'OT Smile

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Luna Simoncini
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Iscritto: 12 Lug 2010
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MessaggioInviato: Gio 19 Mgg, 2011 7:26 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Mario Zacchi ha scritto:
Tra ritrarre sé stessi e ritrarre gli altri c' è differenza (non tanto e non solo per la tecnica): sapere di che tipo di ritratto parliamo non è secondario. Riguardo a titoli e ad eventuali scritte accompagnatorie mi sa che ci sono posizioni diverse. A proposito mi viene in mente l' analisi di Clarke Graham (La fotografia - Hoepli) in merito a questa foto di Diane Arbus che parte proprio dal titolo per spiegarla; altro esempio, questa volta di commistione tra testo e foto è bene illustrato da Charlotte Cotton (La fotografia come arte contemporanea - Einaudi) quando prende in esame la modalità narrativa e tra gli esempi c' è quello che potremmo chiamare un cartellone: foto+testo. Anche al MIA appena concluso c' era esposta una seie di 4-5 fotografie nelle quali gallegiavano sull' immagine brevi frasi. Direi che il panorama è più articolato di quel che noi abitualmente consideriamo.

La foto proposta fa apprezzare te quanto a voglia di essere creativa. Ma l' insieme, per me, ha il sapore di un gioco, di una prova: un' idea, tanti elementi slegati, poca regia. Ottenere una bella foto non è solo questione di spontaneità: bisogna anche affinare criticamente i fattori in gioco.


assolutamente si. ho voglia di essere creativa e quando fotografo o guardo foto sento un fuoco dentro, una passione che mi dice "voglio fare quello, voglio espimermi attraverso le foto". non sempre la cosa riesce e spesso la cosa è ancora troppo casuale.
tutte le mie foto sono prove anche se sono quasi sempre molto pensate.
in questo caso sentivo il bisogno fisico di fotografare, di fotografare me stessa attraverso una barriera, in questo caso il vetro.
sto ancora ricercando il mio stile e tutto questo mi serve per attaccare insieme i pezzi, mi servono gli esperimenti, mi serve fare tante foto sbagliate e soprattutto mi servono i vostri pareri quindi.... grazie Smile
...soprattutto perchè analizzate tutti gli elementi e non dite solo "Bella" o "Brutta" ....

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stefan0n
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MessaggioInviato: Mar 24 Mgg, 2011 12:11 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

anche a me piace, l'unica pecca e' la messa a fuoco non sull'occhio purtroppo... Ok!

p.s.: piacere di trovarti anche qui! Ciao

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Luna Simoncini
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Località: Bologna

MessaggioInviato: Mar 24 Mgg, 2011 6:13 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

stefan0n ha scritto:
anche a me piace, l'unica pecca e' la messa a fuoco non sull'occhio purtroppo... Ok!

p.s.: piacere di trovarti anche qui! Ciao


ti ringrazio Smile

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Habrahx
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MessaggioInviato: Mer 06 Lug, 2011 6:01 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Ho letto tutti i post (ho letto tutti i post?) ed anche io aggiungo i miei complimenti a quelli che mi hanno preceduto.
Luna è un'autentica artista e, donna, sa interpretare magistralmente il mondo delle giovani donne -guardando anche altre foto della sua galleria -
Questo però è un autoritratto, e non è tanto la donna -teatrale, come notato da qualcuno. ad essere importante ma l'azione e ciò che io chiamo "la storia" ovvero la regia della ripresa.
In questo caso chi scatta è una macchina: altrimenti non sarebbe un autoritratto, ma nel contempo è anche la persona ritratta che con il suo gesto esplicito sta fotografando, cosa, una macchina fotografica?
Oppure gli eventuali, osservatori del ritratto?
Guardando la linea dello sguardo pare proprio che stia mirando al mio occhio, e non alla lucetta dell'autoscatto, e solo per questo fatto questo è un ritratto degno di nota: un autoritratto che mi sta fotografando.
Resta il vetro, "sporcato" dalle goccioline d'acqua, a primo avviso enigmatico, molto scenico, come mi pare affermi Webmin, che poi sposta la difesa, il filtro quindi, sulla mano del Soggetto.
Che ci fa questo vetro?
Filtra? Difende o nasconde?
O semplicemente è l'unico mezzo attraverso il quale il Soggetto ha potuto vedere se stesso?
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