Roma - Via Tiburtina |
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Roma - Via Tiburtina |
di Giordano85 |
Mar 01 Dic, 2009 8:31 pm |
Viste: 1018 |
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Autore |
Messaggio |
Giordano85 utente

Iscritto: 17 Lug 2007 Messaggi: 146
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Inviato: Mer 02 Dic, 2009 7:57 pm Oggetto: Roma - Via Tiburtina |
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Suggerimenti e critiche sempre ben accetti |
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civ833 utente
Iscritto: 20 Dic 2008 Messaggi: 434
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Inviato: Mer 02 Dic, 2009 10:22 pm Oggetto: |
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Può risultare interessante ma va vista stampata. |
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Derby non più registrato
Iscritto: 02 Ott 2004 Messaggi: 7688 Località: Roma
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Inviato: Mer 02 Dic, 2009 11:41 pm Oggetto: |
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Per essere sincero, anche stampata non so cosa ci si possa leggere in queste macchie nere viste di spalle, magari sarebbe utile qualche spiegazione. |
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surgeon utente attivo

Iscritto: 20 Lug 2008 Messaggi: 3002 Località: Pistoia
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Inviato: Gio 03 Dic, 2009 12:17 am Oggetto: |
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Per rimanere su di un piano di critica purtroppo solo riferito all'immagine virtuale, la fotografia mi appare confusa. Si intuisce l'idea di voler trasmettere l'atmosfera di passegio serale nella nota via romana ma gli elementi di disturbo rappresentati dalle sovraesposizioni delle luci risultano protagonisti a tal punto da allucinare la visione e disorientare la lettura. Dopo essersi riallineati con la luce che dipinge le sagome delle teste e aver intuito la componente umana, l'occhio si affatica a materializzare il nero che le avvolge senza approdare alla scoperta di dettagli significativi. All'autore va il merito di intraprendere scelte espressive nuove e coraggiose, allontanandosi dal pericolo del già visto e dei clichè. Ti appoggio nel proseguimento degli esperimenti e aspetto di esserne partecipe
ciao Giordano85  |
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Giordano85 utente

Iscritto: 17 Lug 2007 Messaggi: 146
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Inviato: Gio 03 Dic, 2009 12:37 pm Oggetto: |
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Ho fatto questa foto una decina di mesi fa, l'ho sviluppata molto dopo e l'ho scannerizzata solo qualche giorno fà ..... quindi io non so dire cosa mi sia passato per la testa al momento dello scatto. Posso solo dire onestamente che non avevo di certo immaginato che il risultato fosse questo, anche per scarsa esperienza (era il primo o secondo rullino in B/N). Tuttavia questa foto ha un suo valore, estetico e didattico. E' innegabile che ci sia una costruzione in questa foto, una componente di sguardo umano forte, ma quello che mi pare traspaia in maniera evidente è la capacità del dispositivo fotografico di avere una sua visione, nonchè l' incontrollabilità del risultato finale in termini di senso. Riflettendoci a posteriori, posso dire che è un po' l'estremizzazione di quello che diceva Jean Renoir, ovvero che le sue inquadrature rivelavano sempre un senso, una volta realizzate, che egli non era assolutamente in grado di predeterminare. |
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daniele1357 nuovo utente
Iscritto: 11 Nov 2009 Messaggi: 38 Località: Padova
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Inviato: Gio 03 Dic, 2009 2:32 pm Oggetto: |
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Giordano85 ha scritto: | Ho fatto questa foto una decina di mesi fa, l'ho sviluppata molto dopo e l'ho scannerizzata solo qualche giorno fà ..... quindi io non so dire cosa mi sia passato per la testa al momento dello scatto. Posso solo dire onestamente che non avevo di certo immaginato che il risultato fosse questo, anche per scarsa esperienza (era il primo o secondo rullino in B/N). Tuttavia questa foto ha un suo valore, estetico e didattico. E' innegabile che ci sia una costruzione in questa foto, una componente di sguardo umano forte, ma quello che mi pare traspaia in maniera evidente è la capacità del dispositivo fotografico di avere una sua visione, nonchè l' incontrollabilità del risultato finale in termini di senso. Riflettendoci a posteriori, posso dire che è un po' l'estremizzazione di quello che diceva Jean Renoir, ovvero che le sue inquadrature rivelavano sempre un senso, una volta realizzate, che egli non era assolutamente in grado di predeterminare. |
1) non sai dire cosa pensavi di fotografare
2) non immaginavi questo risultato
Scusa ma non capisco dove trovi qualcosa di didattico, al limite posso capire che il risultato ti piaccia (valore estetico) ma da questo ad arrivare anche a citazioni di Renoir dopo uno o due rullini in B/N ..... mah.
Se uno dovesse riassumere il tuo discorso in linguaggio terra terra è come dire: "scattate a caso qualcosa di buono verrà pur fuori".
Tornando alla didattica, il significato secondo wikipedia dovrebbe essere:
1. il miglioramento dell'efficacia e dell'efficienza dell'insegnamento del docente
2. il miglioramento dell'efficacia e soprattutto dell'efficienza (diminuzione dei tempi e delle energie) dell'apprendimento dell'allievo.
In quale senso trovi didattico il tuo scatto?
Ritornando ancora al tuo discorso: "E' innegabile che ci sia una costruzione in questa foto, una componente di sguardo umano forte, ma quello che mi pare traspaia in maniera evidente è la capacità del dispositivo fotografico di avere una sua visione, nonchè l' incontrollabilità del risultato finale in termini di senso"
Questo è politichese furbacchione, che nasconde il mio concetto di prima "scattate a caso...."
Complimenti comunque per le capacità dialettiche.
daniele _________________ Canon EOS 500D - 55-250 IS, 18-55 IS, 10-20 Sigma - Lumix TZ5 |
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Giordano85 utente

Iscritto: 17 Lug 2007 Messaggi: 146
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Inviato: Gio 03 Dic, 2009 4:36 pm Oggetto: |
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Per Daniele 1357
Ehi, ti è andato di traverso il pranzo per caso ?
Sapevo che scrivendo queste cose potevo correre il rischio di incappare in commenti del genere '' botta di culo '' ..... nonostante il fastidio provocatomi dal tono astioso del tuo commento, tenterò di spiegarmi meglio.
1) ho detto che non mi ricordo cosa mi è passato per la testa al momento dello scatto, non che ho scattato a caso;
2) non voglio certo negare la componente umana nello scattare una foto, anzi, tant'è che c'è ed è evidente ...... ma questa foto è un esempio lampante di come il mezzo tecnico sia un intelligenza ulteriore che si somma a quella del fotografo, di come questa sia parzialmente incontrollabile e di come si debba quindi imparare a dialogarci;
3) dopo quanti rullini potrò citare Jean Renoir ?
4) io potrò avere anche scritto cazzate, ma il valore critico e/o didattico del tuo intervento qual'è precisamente ? |
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Derby non più registrato
Iscritto: 02 Ott 2004 Messaggi: 7688 Località: Roma
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Inviato: Gio 03 Dic, 2009 4:55 pm Oggetto: |
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Giordano85 ha scritto: | Tuttavia questa foto ha un suo valore, estetico e didattico. E' innegabile che ci sia una costruzione in questa foto, una componente di sguardo umano forte |
Ne sei certo? Te lo chiedo senza nessunissimo intento polemico te lo assicuro.
Quello che dici è una riflessione generale, interessante, ma in senso lato si può applicare sostanzialmente a qualsiasi fotografia.
Se invece stringiamo il concetto su questa specifica foto, mi sembra abbastanza strano che tu riesca ad (auto)estrapolare un valore estetico e didattico, soprattutto dopo che più di una persona ti ha fatto notare che è sostanzialmente illegibile (e quindi ti ha detto in pratica che "non ha valore ne estetico ne didattico").
Anche la costruzione di cui parli è molto elementare: vediamo una strada con teste di passanti di spalle; non è particolarmente estrosa, è una costruzione visuale che tutti abbiamo davanti agli occhi tutti i giorni cento volte al giorno.
Forse tutto quello che hai scritto può essere valido per te, ma per chi guarda è abbastanza irricevibile, credo. |
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daniele1357 nuovo utente
Iscritto: 11 Nov 2009 Messaggi: 38 Località: Padova
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Inviato: Gio 03 Dic, 2009 5:03 pm Oggetto: |
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Scusa se sono stato alquanto sgarbato, probabilmente ho letto la tua nota in un momento poco fortunato....
Rimane però che non mi piace il modo pomposo con cui descrivi questo scatto, anche a fronte delle frasi che hai scritto come introduzione.
Non ho mai detto che il mio intervento sia didattico, sicuramente era critico sul come hai descritto come hai realizzato lo scatto e la successiva scannsione.
Ma forse è solo questione di come uno presenta le sue ragioni, e probabilmente la mia sensibilità non quaglia con la tua pur eccellente dialettica.
Tornando al cuore del problema, il fatto che il complesso ottica, fotocamera e pellicola, nonchè scanner e monitor PC alle volte abbiano dei comportamenti incontrollabili credo che ce ne siamo accorti tutti prima o dopo, soprattutto i primi tre, ms anche i moderni sensori non sono esenti da sorprese.
Da questo ad affermare che questi 'oggetti' hanno un anima, "...questa foto è un esempio lampante di come il mezzo tecnico sia un intelligenza ulteriore che si somma a quella del fotografo", o meglio intelligenza, come tu dici..... mi pare esagerato.
Io rimango dell'idea che molte volte un errore tecnico può portare ad un buon risultato, anche se rimane un errore tecnico. Solo la propria sensibilità può valutare quanto buono sia il risultato.
Se ci fosse un intelligenza del mezzo tecnico.... non farei mai foto fuori fuoco o mossa... ma forse la mia fotocamera non è così intelligente come la tua
daniele _________________ Canon EOS 500D - 55-250 IS, 18-55 IS, 10-20 Sigma - Lumix TZ5 |
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Giordano85 utente

Iscritto: 17 Lug 2007 Messaggi: 146
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Inviato: Gio 03 Dic, 2009 7:34 pm Oggetto: |
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Non è che io voglia per forza avere ragione ..... ma insomma, continuo a non vedere nei commenti di daniele e derby una vera critica, un analisi linguistica di questa foto ..... io voglio le motivazioni e le voglio tecniche, sennò rimaniamo nel campo del mi piace/non mi piace: perchè è illegibile? esiste una tecnica giusta?
E cmq non mi pare proprio di essere pomposo nè di parlare in politichese ... comunque forse il termine giusto invece di didattico potrebbe essere dimostrativo |
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Ueda non più registrato
Iscritto: 13 Dic 2007 Messaggi: 6444
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Inviato: Gio 03 Dic, 2009 8:29 pm Oggetto: |
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Derby ha scritto: | mi sembra abbastanza strano che tu riesca ad (auto)estrapolare un valore estetico e didattico, soprattutto dopo che più di una persona ti ha fatto notare che è sostanzialmente illegibile (e quindi ti ha detto in pratica che "non ha valore ne estetico ne didattico")... |
se può esserti utile Giordano, concordo da quando espresso
l'immagine non offre un contenuto talmente valido per parlare di possibili migliorie
anche stampata non dev'essere un gran chè, perlomeno secondo me
le motivazioni tecniche che cerchi non le comprendo, l'osservazione dell'immagine non offre molto, a meno che non sia legata a qualche determinato momento tuo personale, ma in quel caso il tuo come il mio o quello di un'altro utente diventa soggettivo (piace/non piace), ma qui non si tratta proprio di gusti personali, ihmo  |
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daniele1357 nuovo utente
Iscritto: 11 Nov 2009 Messaggi: 38 Località: Padova
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Inviato: Gio 03 Dic, 2009 8:34 pm Oggetto: |
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Capisco il tuo punto di vista.
Ma scusa se insisto, se tu avessi pianificato quella foto nel minimo dettaglio e poi realizzandola tu avessi messo su carta o su file esattamente quello che immaginavi non ci sarebbe storia, ovvero ci sarebbe da discutere.
Ma tu hai scritto: "...quindi io non so dire cosa mi sia passato per la testa al
momento dello scatto..."
e anche: "...Posso solo dire onestamente che non avevo di certo immaginato che il risultato fosse questo, anche per scarsa esperienza..."
Dov'è la tecnica di cui si dovrebbe discutere o criticare?
Se poi aggiungiamo il discorso sull'intelligenza dello strumento.....
Nonostante tutto poi.... non è che mi diaspiace il risultato... daniele _________________ Canon EOS 500D - 55-250 IS, 18-55 IS, 10-20 Sigma - Lumix TZ5 |
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civ833 utente
Iscritto: 20 Dic 2008 Messaggi: 434
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Inviato: Gio 03 Dic, 2009 8:53 pm Oggetto: |
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Giordano85 ha scritto: | Ho fatto questa foto una decina di mesi fa, l'ho sviluppata molto dopo e l'ho scannerizzata solo qualche giorno fà ..... quindi io non so dire cosa mi sia passato per la testa al momento dello scatto. Posso solo dire onestamente che non avevo di certo immaginato che il risultato fosse questo, anche per scarsa esperienza (era il primo o secondo rullino in B/N). Tuttavia questa foto ha un suo valore, estetico e didattico. E' innegabile che ci sia una costruzione in questa foto, una componente di sguardo umano forte, ma quello che mi pare traspaia in maniera evidente è la capacità del dispositivo fotografico di avere una sua visione, nonchè l' incontrollabilità del risultato finale in termini di senso. Riflettendoci a posteriori, posso dire che è un po' l'estremizzazione di quello che diceva Jean Renoir, ovvero che le sue inquadrature rivelavano sempre un senso, una volta realizzate, che egli non era assolutamente in grado di predeterminare. |
Qualcuno diceva: "Quello che conta è la visualizzazione. Il resto è culo.", e non aveva tutti i torti.
Un valore didattico, dimostrativo, presuppone che il fotogramma realizzi la visualizzazione del fotografo, qualunque essa sia.
Un valore didascalico lo ha una foto di lettura univoca, chiara, lampante, esemplificativa di un certo metodo o di una certa finalità espressiva. Didascalismo che va bene se si vuol fare didattica, se si vuole imparare la tecnica, ma che lascia il tempo che trova.
La stessa parola fotogramma presuppone che si scriva qualcosa. Che la luce, scriva qualcosa. Qualcosa di determinato da chi con quella luce disegna quello che ha visto, con l'occhio interiore; da chi, scattando, imprime sulla pellicola o sul sensore non la realtà, ma la sua rappresentazione della realtà, rappresentazione che passa per il mezzo espressivo e raggiunge la stampa, il prodotto finale, intuendone l'interpretazione e il valore. L'atto più naturalista che può fare il fotografo è raffigurare, mai riprodurre.
Si può fotografare la sovrapposizione fra una vetrina e un signore in primissimo piano, e chiamarla street photography. Ma lo scatto, per quanto simpatico e arguto, è un bello scatto e mai un buono scatto, se non regge su una visualizzazione adeguata.
Visualizzazione che non può prescindere dalla conoscenza delle potenzialità e dei limiti del mezzo fotografico che hai sotto mano: il pittore disegna qualcosa di cui può non essere completamente consapevole, ma dei colori è ben conscio.
Tu scatti una foto in via Tiburtina e dimentichi la tua visualizzazione; bene, questo non toglie dignità allo scatto, rende solo inapplicabili aggettivi come didattico, didascalico, dimostrativo. Ma non dà dignità al mezzo fotografico di-per-sé: mezzo fotografico che mai è attivo, se è conosciuto; perché la visualizzazione stessa non prescinde né dall'empatia col rappresentato, né dalla conoscenza del mezzo di cui premi i pulsanti. La tua ignoranza non dà soggettualità all'oggetto "fotocamera", ma toglie semplicemente portata al tuo agire.
Tu fotografi, dimentichi perché, però non giudichi la foto ma ne estendi la presunta portata: siccome non ti ricordi cosa hai visualizzato, e ti sorprendi che ne sia uscito qualcosa che reputi interessante, attribuisci al Mezzo - che personifichi - la possibilità di avere una sua visione.
Dimentichi, cioè, che la visualizzazione (che è atto che richiede necessaria comprensione del Mezzo stesso, dalla pellicola all'obiettivo allo sviluppo alla stampa finale) non limita il messaggio finale, ma piuttosto lo fa intuire. Non è, in altri termini, un processo di costruzione razionale di cui già vedi il risultato espressivo: lo senti, quel risultato, ne intuisci emotivamente una parte. E questo non impedisce che la sua portata sia molto maggiore, o del tutto differente.
Questa foto non è la prova che quello che esce da uno scatto può essere più di quanto l'autore ha intuito. Perché questo è ovvio, e non richiede personificazione del mezzo, perché la sua motivazione risiede totalmente nella soggettività di chi compie la visualizzazione. Se una scimma batte a macchina l'Amleto di Shakespeare, è merito del caso, o della scimmia, ma mai della macchina per scrivere.
Questo premesso, la metà superiore della foto è talmente determinante alla resa espressiva di questo scatto dall'enigmaticità sufficiente, da rendere impossibile un giudizio anche superficiale senza vedere il prodotto finale.
Sul giudizio tecnico: la tecnica non esiste. Una foto è riuscita, nel linguaggio di questo non-luogo virtuale, se la tua visualizzazione è compiuta, cioè se il fotogramma rappresenta ciò che volevi. O anche parte di ciò che volevi: l'importante è che l'intuizione di un significato, che hai guardando il prodotto finale, sia compatibile con l'intuizione di un significato che avevi subito prima di scattare.
La tecnica è il mezzo da cui la visualizzazione non può prescindere; non esistono regole generali, ma solo constatazioni: quel bianco là è poco funzionale, quella bruciatura distrae, quella profondità di campo non convince.
Una foto, poi, è buona, se trasmette qualcosa. Che non vuol dire che la scena rappresentata, debba trasmettere qualcosa: perché una foto che rappresenta la scena più commovente del mondo, ma la rappresenta male, non è una buona foto. E' una pessima foto, che non regge su nessuna base; va bene per un album di famiglia, o per una prima pagina di giornale, ma non è degna di essere ricordata: l'attenzione si sposta completamente sulla realtà raffigurata, che viene indotta dal rappresentato e giudicata indipendentemente da esso.
Per cui il giudizio più utile che puoi richiedere è proprio "mi piace / non mi piace", e al limite "perché". Il giudizio tecnico di-per-sé non ha alcun senso: tecnicamente Rue Mouffetard taglia i piedi del bambino e la donna a sinistra, ma espressivamente va bene così. |
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Giordano85 utente

Iscritto: 17 Lug 2007 Messaggi: 146
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Inviato: Gio 03 Dic, 2009 8:58 pm Oggetto: |
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mamma mia .... la questione si stà complicando !!!!!! |
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Giordano85 utente

Iscritto: 17 Lug 2007 Messaggi: 146
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Inviato: Ven 04 Dic, 2009 6:14 pm Oggetto: |
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dichiarazione di Steina Vasulka (http://www.vasulka.org/Kitchen/essays_carlut/K_CarlutConversation_01.html):
'' There is a danger in being infatuated with an "idea" and then trying to
impose it upon the material. Fortunately the material has a way of confronting you: "This is not very interesting, but let me show you something else." If you are alert, you can drop all preconceptions and catch that moment. You enter this dialogue and end up with something completely different from what you intended to do. ''
poi se non sapete chi è Steina Vasulka ..... beh informatevi
Cmq, per la cronaca, insieme con il marito Woody e Nam June Paik è stata tra i primi artisti a sperimentare il video e i media elettronici in genere, nell'ambito dell'avanguardia newyorkese degli anni 60. E' considerata tra i fondatori nonchè una tra i più validi esponenti delle arti elettroniche. |
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civ833 utente
Iscritto: 20 Dic 2008 Messaggi: 434
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Inviato: Ven 04 Dic, 2009 10:00 pm Oggetto: |
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Le dichiarazioni d'intenti lasciano il tempo che trovano. Proclamare una poetica non è sufficiente a trasformare in arte il prodotto di quella poetica, né a mascherare o sublimare la soggettività dell'autore. Anche sotto sostanze allucinogene, l'opera è sempre dell'artista, e mai del mezzo; o - nel caso di scimmie che battono a macchina la biblioteca di Babele - il concetto di opera non si applica, non potendo prescindere da colui che l'ha generata.
Poi puoi ubriacarti, scattare con una Holga senza guardare, sviluppare con l'ID11 a una diluizione casuale, far stampare a un bambino bendato, ma resterai sempre autore, seppure in minima parte. E sono l'autore e il suo prodotto che si giudicano, il Caso si può solo ammirare.
In ogni modo, l'arte non è un fatto privato, né universale. Il tuo entusiasmo per la tua epifania riguardo il ruolo del Mezzo Fotografico in quanto soggetto e non semplicemente strumento della rappresentazione, non è sufficiente ad estendere quantitativamente e qualitativamente il giudizio che dai di questo scatto. Vedere qualcosa che gli altri non vedono può essere sintomo di forte genialità o di forte errore, il che non prescinde dall'educazione (in questo caso visiva) degli Altri cui l'autore si rivolge. Qui ed ora, questo scatto non convince, nonostante tutto ciò che premetti. Ma se è la tua poetica seguila, abituaci e abituati, e vediamo che ne esce. |
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civ833 utente
Iscritto: 20 Dic 2008 Messaggi: 434
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Inviato: Ven 04 Dic, 2009 10:01 pm Oggetto: |
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L'auctoritas comunque è solo fonte di abitudine, e di abitudini non c'è mai bisogno. |
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Giordano85 utente

Iscritto: 17 Lug 2007 Messaggi: 146
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Inviato: Ven 04 Dic, 2009 10:41 pm Oggetto: |
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beh a questo punto, dopo aver tentato di spiegarmi a parole mie e non solo e non esserci evidentemente riuscito, non mi rimane che accettare le verità di civ833 e smettere di preoccuparmi di discutere di questa foto
ciao ..... cmq grazie lo stesso per i commenti  |
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