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SONY DSLR-A100
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di le_pupille |
Mar 04 Ago, 2009 6:59 pm |
Viste: 161 |
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Autore |
Messaggio |
le_pupille utente attivo
Iscritto: 31 Dic 2008 Messaggi: 2529
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Inviato: Mar 04 Ago, 2009 6:59 pm Oggetto: senza titolo |
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Suggerimenti e critiche sempre ben accetti |
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LorenzaF utente attivo
Iscritto: 13 Mar 2006 Messaggi: 999
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Inviato: Mar 04 Ago, 2009 8:25 pm Oggetto: |
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è bellissima, quei due se ne stanno seduti tranquilli su una panchina e non immaginano cosa succede sotto i loro piedi, sottoterra, o nei tunnel della metropolitana, o nei sotterranei del palazzo di fronte
aggiungo che qui hai fatto una cosa diversa e in più rispetto alle tue precedenti foto in cui hai usato una composizione in cui l'elemento figurativo è disposto in maniera rettilinea e fortemente decentrata verso uno dei lati corti del formato portrait, con il resto dell'inquadratura occupata da spazio negativo; qui la massa nera acquista un significato suo proprio, non è più semplicemente spazio negativo, diventa il soggetto principale, mentre la parte figurativa diventa il contorno, necessario ma secondario; quest'inversione è sorprendente e rende la foto significativa
Ultima modifica effettuata da LorenzaF il Mar 04 Ago, 2009 8:50 pm, modificato 2 volte in totale |
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Ueda non più registrato
Iscritto: 13 Dic 2007 Messaggi: 6444
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Inviato: Mar 04 Ago, 2009 8:26 pm Oggetto: |
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La trovo straordinaria questa foto le_pupille
Ci vedo i ritmi proposti dalla realtà e il senso spontaneo del loro ordine per il fotografo.
Questo ritmo plastico non è assegnato all'immagine artificialmente, per default, ma scaturisce da un'emozione, da una reazione a tempo.
Gli elementi naturali come gl'alberi e quelli urbani (vedi i lampioni) posizionati nel fondale, ritmano una prospettiva paragonabile a uno scenario teatrale. Nel punto dove si situerebbe la scena, sulla panchina ci sono quei due personaggi...quel nero dovrebbe far prevalere lo spazio, l'insieme compositivo è determinato da un fattore aleatorio, riprendi i procedimenti che permettono la messa in opera, grazie alla prospettiva, di una forma simbolica del tempo e ne rovesci la logica.
Mi fa tornare in mente "Memorie dal Sottosuolo" un racconto di Dostoevskij.
Un romanzo breve e veloce, che racchiude nella prima parte un monologo dell'"uomo del sottosuolo", il protagonista, e nella seconda le sue memorie -sempre narrate in prima persona- riguardo ad alcune azioni compiute nella sua vita. Il "sottosuolo" rappresenta lo stato di solitudine in cui il protagonista si è autoesiliato, e dal quale tenta seppur involontariamente e, si potrebbe dire, sempre a sproposito di uscire.
Il punto di ripresa virtualmente a filo terra, come quando si fotografa un'acquario tenendo la fotocamera a bolla con la riga dell'acqua, che permette di riprendere quello che sta in superfice, e nello stesso tempo quello che succede sott'acqua, cosi la tua che ci da la possibilita di vedere nel sottosuolo.
Ottimo lavoro  |
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Francesco Ercolano utente attivo

Iscritto: 26 Giu 2008 Messaggi: 13257 Località: Piano di Sorrento (Na)
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le_pupille utente attivo
Iscritto: 31 Dic 2008 Messaggi: 2529
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Inviato: Mer 05 Ago, 2009 7:51 pm Oggetto: |
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mi...hanno fatto molto piacere le vostre letture....davvero......
Ueda....meglio il tuo commento del il mio scatto..... |
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