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FUJIFILM FinePix A303 - 5.7mm
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ankelitonero utente attivo

Iscritto: 12 Ago 2007 Messaggi: 6795 Località: ...per CeNa
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Inviato: Ven 17 Lug, 2009 11:55 pm Oggetto: ... |
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Suggerimenti e critiche sempre ben accetti _________________ "...una serie di piccoli attimi..."
"Tutte le ombre parlano del sole, sottovoce.... " |
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Ueda non più registrato
Iscritto: 13 Dic 2007 Messaggi: 6444
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Inviato: Sab 18 Lug, 2009 6:52 am Oggetto: |
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Basterebbe dire che la trovo simpatica, potente, immediata, quasi astratta nel suo concetto, ma cerco di andare un pò oltre...per sottolineare il modo in cui porti avanti le tue riflessioni e certe teorie sulla relatività della struttura spaziale del quadro rispetto alle differenti modalità di prospettiva e sul ruolo dei leitmotiv o delle rime plastiche nell'organizzazione del percorso dell'occhio, inutile negarlo, l'esperienza positiva di scatti ''balconati'' lasciano il segno sia nella realizzazione (dell'autore) che di conseguenza nell'osservazione (di chi commenta). La composizione ritmica tramite l'alternanza dei colori, nei toni chiari e scuri mostra quando questo fenomeno sia inseparabile dall'organizzazione spaziale.
Ho delle cartelle di Andrè Lhote, tratte da Traitès du paysage et de la figure, che parla di questo procedimento come di un vero e proprio meccanismo il cui valore è universale, e che concorre a creare il senso della profondità: ''Se un piano chiaro respinge il piano scuro posto davanti a esso, e se è a sua volta respinto in avanti dal piano scuro che gli succede, si stabilisce dall'alto al basso della composizione un succedersi di oscillazioni, un'alternanza di valori che non s'annullano che dopo aver dato all'osservatore l'impressione della profondità.'' Il fotogramma è percorso come da una serie di onde che si spalleggiano l'un l'altra per ottenere una corsa fittizia verso la terza dimensione, cambi il punto di ripresa dall'alto passi a una ri-inquadratura in verticale, e non solo come format dell'immagine, ma nel senso vero del termine, ma non cambia il senso di lettura, lettura che trova la sua funzionalità nella profondità, che da sempre ossesiona lo spirito dei pittori e dei fotografi (per me è spesso motivo di depressione) trova nell'impiego degli schemi la sua tecnica essenziale: ogni campo respingendo l'altro, l'occhio manovrato in avanti, poi indietro, si sforza cosi di realizzare la terza dimensione.
Il genio consiste nel compensare, con l'interessante ripetizione di ogni fenomeno, ogni approfondimento con un'avanzamento uguale. Senza questo stratagemma, l'occhio andrebbe a cercare l'orizzonte, lo sfondo, d'un colpo solo, senza eccitarsi su tali resistenze successive che, ritartando la sua ricerca dello spazio, gli procurano un piacere ambiguo e sottile....ecco perchè trovo l'esperienza acquisita dai tuoi scatti balconati la base per la funzionalità di questa,
l'immagine è a perdita d'occhio ma il protagonista con tutta l'ironia è saldamente valida, l'espressività emanata dalla figura e dalla (non) interazione con i messaggi visuali è esemplare e degna della migliore "street photography".
Ottima interpretazione Ank
Traitès du paysage et de la figure/Andrè Lhote Il corsivo è nel testo |
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luimas utente attivo

Iscritto: 08 Gen 2006 Messaggi: 6269 Località: Salerno
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Inviato: Sab 18 Lug, 2009 7:27 am Oggetto: |
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Ueda ha scritto: | Basterebbe dire che la trovo simpatica, potente, immediata, quasi astratta nel suo concetto, ma cerco di andare un pò oltre...per sottolineare il modo in cui porti avanti le tue riflessioni e certe teorie sulla relatività della struttura spaziale del quadro rispetto alle differenti modalità di prospettiva e sul ruolo dei leitmotiv o delle rime plastiche nell'organizzazione del percorso dell'occhio, inutile negarlo, l'esperienza positiva di scatti ''balconati'' lasciano il segno sia nella realizzazione (dell'autore) che di conseguenza nell'osservazione (di chi commenta). La composizione ritmica tramite l'alternanza dei colori, nei toni chiari e scuri mostra quando questo fenomeno sia inseparabile dall'organizzazione spaziale.
Ho delle cartelle di Andrè Lhote, tratte da Traitès du paysage et de la figure, che parla di questo procedimento come di un vero e proprio meccanismo il cui valore è universale, e che concorre a creare il senso della profondità: ''Se un piano chiaro respinge il piano scuro posto davanti a esso, e se è a sua volta respinto in avanti dal piano scuro che gli succede, si stabilisce dall'alto al basso della composizione un succedersi di oscillazioni, un'alternanza di valori che non s'annullano che dopo aver dato all'osservatore l'impressione della profondità.'' Il fotogramma è percorso come da una serie di onde che si spalleggiano l'un l'altra per ottenere una corsa fittizia verso la terza dimensione, cambi il punto di ripresa dall'alto passi a una ri-inquadratura in verticale, e non solo come format dell'immagine, ma nel senso vero del termine, ma non cambia il senso di lettura, lettura che trova la sua funzionalità nella profondità, che da sempre ossesiona lo spirito dei pittori e dei fotografi (per me è spesso motivo di depressione) trova nell'impiego degli schemi la sua tecnica essenziale: ogni campo respingendo l'altro, l'occhio manovrato in avanti, poi indietro, si sforza cosi di realizzare la terza dimensione.
Il genio consiste nel compensare, con l'interessante ripetizione di ogni fenomeno, ogni approfondimento con un'avanzamento uguale. Senza questo stratagemma, l'occhio andrebbe a cercare l'orizzonte, lo sfondo, d'un colpo solo, senza eccitarsi su tali resistenze successive che, ritartando la sua ricerca dello spazio, gli procurano un piacere ambiguo e sottile....ecco perchè trovo l'esperienza acquisita dai tuoi scatti balconati la base per la funzionalità di questa,
l'immagine è a perdita d'occhio ma il protagonista con tutta l'ironia è saldamente valida, l'espressività emanata dalla figura e dalla (non) interazione con i messaggi visuali è esemplare e degna della migliore "street photography".
Ottima interpretazione Ank
Traitès du paysage et de la figure/Andrè Lhote Il corsivo è nel testo |  |
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Sisto Perina bannato

Iscritto: 16 Giu 2007 Messaggi: 21882
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Inviato: Sab 18 Lug, 2009 9:36 am Oggetto: |
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Ueda ha scritto: | Basterebbe dire che la trovo simpatica, potente, immediata, quasi astratta nel suo concetto, ma cerco di andare un pò oltre...per sottolineare il modo in cui porti avanti le tue riflessioni e certe teorie sulla relatività della struttura spaziale del quadro rispetto alle differenti modalità di prospettiva e sul ruolo dei leitmotiv o delle rime plastiche nell'organizzazione del percorso dell'occhio, inutile negarlo, l'esperienza positiva di scatti ''balconati'' lasciano il segno sia nella realizzazione (dell'autore) che di conseguenza nell'osservazione (di chi commenta). La composizione ritmica tramite l'alternanza dei colori, nei toni chiari e scuri mostra quando questo fenomeno sia inseparabile dall'organizzazione spaziale.
Ho delle cartelle di Andrè Lhote, tratte da Traitès du paysage et de la figure, che parla di questo procedimento come di un vero e proprio meccanismo il cui valore è universale, e che concorre a creare il senso della profondità: ''Se un piano chiaro respinge il piano scuro posto davanti a esso, e se è a sua volta respinto in avanti dal piano scuro che gli succede, si stabilisce dall'alto al basso della composizione un succedersi di oscillazioni, un'alternanza di valori che non s'annullano che dopo aver dato all'osservatore l'impressione della profondità.'' Il fotogramma è percorso come da una serie di onde che si spalleggiano l'un l'altra per ottenere una corsa fittizia verso la terza dimensione, cambi il punto di ripresa dall'alto passi a una ri-inquadratura in verticale, e non solo come format dell'immagine, ma nel senso vero del termine, ma non cambia il senso di lettura, lettura che trova la sua funzionalità nella profondità, che da sempre ossesiona lo spirito dei pittori e dei fotografi (per me è spesso motivo di depressione) trova nell'impiego degli schemi la sua tecnica essenziale: ogni campo respingendo l'altro, l'occhio manovrato in avanti, poi indietro, si sforza cosi di realizzare la terza dimensione.
Il genio consiste nel compensare, con l'interessante ripetizione di ogni fenomeno, ogni approfondimento con un'avanzamento uguale. Senza questo stratagemma, l'occhio andrebbe a cercare l'orizzonte, lo sfondo, d'un colpo solo, senza eccitarsi su tali resistenze successive che, ritartando la sua ricerca dello spazio, gli procurano un piacere ambiguo e sottile....ecco perchè trovo l'esperienza acquisita dai tuoi scatti balconati la base per la funzionalità di questa,
l'immagine è a perdita d'occhio ma il protagonista con tutta l'ironia è saldamente valida, l'espressività emanata dalla figura e dalla (non) interazione con i messaggi visuali è esemplare e degna della migliore "street photography".
Ottima interpretazione Ank
Traitès du paysage et de la figure/Andrè Lhote Il corsivo è nel testo |
ecco che succede a cambiare spacciatore
finisce sempre così...la roba è tagliata male.....oppure ti fumi l'impossibile... e queste sono le conseguenze....
redazioneeeee!! lo stiamo perdendo....
libera libera
con simpatia
ciao
scusa l'OT ....ottimo colpo d'occhio |
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Ueda non più registrato
Iscritto: 13 Dic 2007 Messaggi: 6444
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Inviato: Sab 18 Lug, 2009 9:46 am Oggetto: |
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sidrx ha scritto: | ....ottimo colpo d'occhio |
il pusher è sempre lo stesso , è la roba che è cambiata...in meglio, perché permette di andare oltre il colpo d'occhio  |
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Sisto Perina bannato

Iscritto: 16 Giu 2007 Messaggi: 21882
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Inviato: Sab 18 Lug, 2009 9:49 am Oggetto: |
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Ueda ha scritto: | sidrx ha scritto: | ....ottimo colpo d'occhio |
il pusher è sempre lo stesso , è la roba che è cambiata...in meglio, perché permette di andare oltre il colpo d'occhio  |
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onaizit8 utente attivo

Iscritto: 07 Ott 2007 Messaggi: 16245 Località: pistoia italia
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Inviato: Sab 18 Lug, 2009 11:55 am Oggetto: |
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La foto suscita una dissertazione culturale colta da Ueda che ritengo molto utile e positiva ai fini della formazione anche piscologica di chi produce o di chi consuma fotografia. Ce ne fossero di interventi di questo tipo sul forum, anzichè gli stereotipati, mi piace, bella, ecc. Che sono piuttosto fini a se stessi.
E' quella freccia che punta dritto sulla testa dell'uomo, sul cervello che mi crea una certa affinità col messaggio pubblicitario. Un uomo di mezza età col cervello perfettamente funzionante ma prossimo ad una scadenza che i ritmi e le performance richieste oggi nel mondo del lavoro e non solo hanno accorciato sicuramente e quindi ecco che si può vendere a metà valore.
Chiaro che i cartelli sono in realtà indirizzati al prodotto congelato ma la foto così composta mi ha offerto la possibilità di indugiare su altri significati e considerazioni che vanno oltre lo scontato riferimento all'ambiente da supermarket. E questo è il bello della fotografia.
Per quanto riguarda la composizione la trovo particolarmente piacevole da un punto di vista visivo per via del rimando alternato di colori e forme che come giustamente sottolinea nella sua ampia analisi Ueda danno un anotevole profondità quasi tridimensionale, ma sicuramente bidimensionale all'immagine.
Grazie Ankelito. Ciao Tiziano |
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Paolo Dalprato operatore commerciale

Iscritto: 30 Giu 2007 Messaggi: 11375 Località: Monza
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Inviato: Sab 18 Lug, 2009 12:07 pm Oggetto: |
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mi sembra un'immagine emblematica, di quelle che raccontano ("vale più un'immagine di 1000 parole" insomma) che starebbe molto bene sulla copertina di saggio psicosocioeconomico......
oltre alle cose già dette (confesso che non ho capito tutto quello che ha scritto ueda, ma l'ho letto una sola volta) quello che mi colpisce è che non solo racconta molto bene la trasformazione della persona da soggetto autonomo a consumatore al centro di complesse strategie di mercato/marketing/ecc, ma "dice" anche che consumatore vogliono, il consumatore prono, molto vicono ad essere a 90 gradi..
certo ci si potrebbe chiedere ci sono questi che "vogliono", ma credo si aprirebbe una discussione ben al di là delle cose di cui ha senso parlare in un forum di fotografia....
Chiaramente non so se queste erano le intenzioni dell'autore, però sono i pensieri che questa immagine mi muove, per cui opinione personale.... _________________ Uso Canon, Sony, Sigma, Samyang, RawTherapee e GIMP. Ma prima ci sono io.
A chi mi commenta chiedo di guardare le mie foto e criticare quelle, non di dire come le avrebbe fatte lui, non era li e non è me
Quello che faccio ora LA VILLA REALE DI MONZA |
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belgarath utente attivo

Iscritto: 21 Feb 2007 Messaggi: 12965
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Inviato: Sab 18 Lug, 2009 1:03 pm Oggetto: |
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Ben riuscita, esteticamente (mi è piaciuto molto come le linee in alto spostano l'attenzione dalle scritte al protagonista) ed anche concettualmente, nel suo messaggio semplice ed efficace.
 _________________ Link
A condurre la guerra era un gruppo di clown con quattro stelle che avrebbero finito per dar via tutto il circo. (Cap. Willard)
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Liliana R. utente attivo

Iscritto: 06 Dic 2006 Messaggi: 22444 Località: Roma
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Inviato: Sab 18 Lug, 2009 5:40 pm Oggetto: |
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Non sono in grado di cimentarmi in dissertazioni valide quali quelle fin qui lette. Anche se risulterò banale, trovo questo scatto molto efficace sia nel contenuto che dal punto divista grafico e compositivo.
Ritengo molto utili le osservazioni di Ueda e di onaizit8 perchè di stimolo ad ulteriori approfondimenti.
Ciao Lilian _________________ Il mio sitoweb |
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katia82 utente attivo
Iscritto: 12 Gen 2007 Messaggi: 3324
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Inviato: Sab 18 Lug, 2009 5:41 pm Oggetto: |
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in questa foto riconosco l'ankelitonero dei primi tempi..  |
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Clara Ravaglia utente attivo

Iscritto: 19 Feb 2006 Messaggi: 27260 Località: Ravenna
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Inviato: Sab 18 Lug, 2009 6:53 pm Oggetto: |
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Se solo comincio a capire vagamente qualcosa di street... ( nel senso di avvicinarmi a quelle scattate dagli altri.... ) direi che questa te la invidio un po'.
A me racconta delle cose, più d'una.... e nessun messaggio fa a spintoni con l'altro, ogni linea geometrica e di pensiero rafforza l'altra.
Il consumatore sovrappeso che fruga con scrupolo nello scomparto prossime scadenze, è perfetto con il rimando dell'altro consumatore, magrolino, ma altrettanto intento a setacciare lo scaffale verticale. La freccia del 50%, che cala come una spada di Damocle sul consumatore ormai irretito dallo sconto è fantastica.
E tutto questa luce e questi colori accesi, in una scena ampia, quasi vuota, che in fondo contrastano piacevolmente con la sottile malinconia che scaturisce per me da questo insieme plasticoso, scenografico, senza ombre.
Ciao
Clara  _________________ Clara Ravaglia |
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Francesco Ercolano utente attivo

Iscritto: 26 Giu 2008 Messaggi: 13304 Località: Piano di Sorrento (Na)
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Inviato: Dom 19 Lug, 2009 12:50 am Oggetto: |
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...l'ho vista ieri notte appena postata...
...mi ha strappato un sincero sorriso, sebbene forse un pochino amaro, beffardo...la ritrovo stasera accompagnata da commenti interessanti e approfonditi...aggiungo i miei complimenti...e aggiungo, se non ti dispiace il mio personale gradimento per la tua precedente...
...ottimo lavoro...
 _________________ Dove Gli Alberi Piangono.. Impressionismi Sulle Orme di Giovannino... Pastelli Marinari
Life is like a chocolate box... |
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pex85 utente attivo

Iscritto: 12 Set 2007 Messaggi: 1992 Località: Parma
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Inviato: Dom 19 Lug, 2009 10:24 am Oggetto: |
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ottimi i colori, avrei fatto un altro passettino a dx, la sento un po' castrata e non so perchè da quel lato  |
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eidos2oo7 utente attivo

Iscritto: 07 Ott 2007 Messaggi: 4996 Località: Macerata
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Inviato: Mer 29 Lug, 2009 9:42 pm Oggetto: |
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mi era sfuggita...
bel colpo d'occhio
 _________________ Nikon D3100
Grazie per i suggerimenti e le critiche, sempre ben accetti
- pap vav - |
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ankelitonero utente attivo

Iscritto: 12 Ago 2007 Messaggi: 6795 Località: ...per CeNa
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Inviato: Ven 04 Set, 2009 12:12 am Oggetto: |
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Ringrazio davvero tanto, tutti voi, e con le doverose scuse per il ritardo.
Attente e perfette le vostre analisi, molte delle quali, non nego di averci pensato dopo, guardando la foto dal monitor. Ciò che mi ha portato a voler scattare però, è stata sostanzialmente quella freccia che poteva infilzarsi a dovere, sulla testa del signore, poggiato sul frigo delle offerte, a mò di orso chino a cacciare salmoni nel fiume; e poi i colori , l'arancio, il giallo, il verde della maglietta, il blu dei jeans..
E' una foto a cui tengo: si colloca in un periodo particolare, dopo una circostanza poco felice, in cui avevo deciso di riporla del tutto la mia compattina, e restare solo a guardarmelo il pezzo di mondo che ci si presenta sotto i nostri occhi. Ma da buon incoerente , quale spesso sono, ho continuato a portarmela dietro la macchinetta, e quel pomeriggio, mentre facevo la spesa ho scattato.. Ancora oggi più di uno scatto mensile, cerco di concedermelo: mi fa stare bene, e poi, grazie alle foto abbiamo qualche ricordo in più..credo..
p.s. piccola soddisfazione ( personale e di poco conto ): a differenza delle altre foto, dove spesso, mi trovavo a dover rifilare, o a raddrizzare qualcosina, qui non ho toccato nulla, a parte una lieve aggiustatina ai livelli, e una riduzione del cian..
grazie ancora..
un saluto
antonio  _________________ "...una serie di piccoli attimi..."
"Tutte le ombre parlano del sole, sottovoce.... " |
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