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Il Bianco e il Nero, il bene e il male, l'indifferenza e la
Il Bianco e il Nero, il bene e il male, l'indifferenza e la carità.
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di brunomar
Sab 10 Gen, 2009 5:37 pm
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brunomar
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Iscritto: 31 Mar 2007
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MessaggioInviato: Sab 10 Gen, 2009 5:38 pm    Oggetto: Il Bianco e il Nero, il bene e il male, l'indifferenza e la Rispondi con citazione

Per le strade troviamo quotidianamente persone che chiedono la carità, chi ne ha vermante bisogno?
Come scegliamo a volte a chi dare il nostro aiuto?
Ogni scelta nella nostra vita è un bivio come scegliere un colore, l'importante è guardare avanti con fiducia verso il prossimo e se possibile aiutare chi ne ha la necessità!!
Commenti e critiche sempore ben accetti.

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Mosaico
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Iscritto: 11 Gen 2006
Messaggi: 6929
Località: Ravenna

MessaggioInviato: Sab 10 Gen, 2009 5:49 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Sinceramente non comprendo la necessità di inclinare...
la sfocatura che hai dato per me è già sufficente a rendere l'idea
di una giusta discrezione verso la mandicante...

Per il reso il Bn mi piace cos' deciso...drammatico...

Ciao Franco

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sotto l'azzurro fitto del cielo qualche uccello di mare se ne va; nè sosta mai:
perchè tutte le immagini portano scritto: "più in là!"
Montale (Maestrale)
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Maurizio Rugiero
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Iscritto: 17 Gen 2007
Messaggi: 20927

MessaggioInviato: Sab 10 Gen, 2009 6:16 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

ciao Bruno, una triste realtaagli occhi di tutti ma che nessuno vede condivido le domande del contesto
ottimi il Bn e lo sfocato l inclinazione va un po a gusto
un saluto carissimo mauri
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Marengo
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Iscritto: 16 Lug 2007
Messaggi: 3962
Località: Napoli - Reggio Calabria

MessaggioInviato: Sab 10 Gen, 2009 6:18 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Buona l'idea, una sorta di Yin e Yang per descrivere due facce opposte della società.
La soluzione invece non mi soddisfa appieno. A parte la rotazione, che giudico più un vezzo che una necessità, quello che non mi convince è il mosso, fatto deliberatamente muovendo la fotocamera. Avrei preferito di più l'uso di un tempo lungo, con lo sfocato sugli umani e il fuoco sugli elementi inanimati. Ciò avrebbe impresso dinamicità e accentuato il concetto di indifferenza (magari avrei aspettato anche qualche istante in più, in modo da avere il primo gruppo al di qua della mendicante).
Un saluto,
Fausto
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civ833
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Iscritto: 20 Dic 2008
Messaggi: 434

MessaggioInviato: Sab 10 Gen, 2009 6:21 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Bianco e nero e composizione molto personali: il mio commento si limiterà dunque a come hai realizzato queste scelte, e non alla loro sostanza.
La sovraesposizione del cielo è corretta da un punto di vista rappresentativo, ma male si intona con la scelta di due angoli bianchi: la foto sembra non essere rettangolare ma quasi confluisce nella "cornice", effetto che di per sé non sarebbe negativo - ma a sinistra c'è la concretezza del nero ad evidenziare l'esistenza di un angolo, di una definitezza dei bordi, che fa sembrare il cielo anarmonicamente bianco (e costringe l'occhio ad un percorso circolare che termina sulla firma, con una resa piuttosto dubbia per quanto concerne il soggetto della foto).
La sovraesposizione del parapetto di destra, e ancor più quella del monumento sullo sfondo e più ancora quella tra le due figure umane sulla sinistra, sono invece fonte di distrazione, attirano l'attenzione su aree tra loro differenziate e di per sé non funzionali al messaggio della fotografia. Se la sovraesposizione sulla destra può andare verso una rimarcazione della linea di passaggio (con una resa discutibile, visto che crea un riquadro intorno a un grigio casuale in primissimo piano, e una slavatura più in fondo), la sovraesposizione dello sfondo va in direzione opposta, bloccando spiacevolmente la resa prospettica e decontestualizzando le due figure. Decontestualizzazione che non avviene di concerto con altri espedienti usati nell'immagine, perché in primo piano ed oltre il ragazzo la spazialità è resa così com'è, "reale", e quindi l'effetto che fa quella bruciatura è quello di una cancellatura, di un colpo di gomma pane su un punto nevralgico di un disegno a matita.
La stessa resa dello sfondo ne risente: le figure umane hanno i bordi frastagliati, gli edifici assumono una sorta di posterizzazione (in alto a sinistra l'edificio è praticamente ricondotto a tre colori, bianco nero e grigio) che li rende eterei ed irreali come su un negativo, ma con stacchi di colore (monumento centrale) e bruciature (secondo edificio da destra, con la facciata così bianca eppure sopra improvvisamente grigia per qualche millimetro, e poi subito il nero del tetto) che danno l'impressione di uno sfondo squadrato, costruito malamente in un videogioco 3D (penso al palazzo tutto a destra).
L'unico soggetto equilibrato (se di equilibrio si può parlare, nel caso di una quasi totale sottoesposizione che elimina i dettagli) è la mendicante, ben resa in maniera minimalisticamente essenziale e con un'ombra che le dona profondità e concretezza. Avversata, però, da quella bruciatura sulla destra e dai contorni frastagliati dei due uomini, che risaltano quanto basta per portare l'occhio a perdersi nell'accecante e imperfetta sovraesposizione del cielo, e qui tutti i problemi di cui poco sopra.
L'effetto che si ha è quello di una foto rovinata dai bianchi e dalla gestione della luminosità reale (fotogramma) e apparente (cornice), dove il soggetto passa in secondo piano di fronte a quelli che l'occhio interpreta come errori inconsueti, ma che forse l'autore vede come obiettivi raggiunti di una certa poetica per immagini.
Se questo fosse il caso, e questo fa presagire parte del titolo ("Il Bianco e il Nero"), indubbiamente si potrebbe voler interpretare quella bruciatura come colpo dell'indifferenza, quel bianco come il bagliore del mondo circostante così distante dal nero della povertà e dal piano, più grigio e vicino, dove si consumerebbe un'eventuale carità, dove la pietà unirebbe forse questi due mondi, sovrapponendoli nel tempo di quattro passi.
Tuttavia, visivamente la resa del contrasto tra il forte nero della cornice a sinistra, ed il forte bianco della foto (non già della cornice a destra, ma proprio della zona di sfondo) attira talmente tanto l'attenzione da trasformare la foto quasi in due foto, da obbligare l'occhio a una lettura non facile che inevitabilmente pone su due piani la donna, e lo scuro che la circonda, ed il resto della scena, mancando qualche accorgimento che armonizzi i due mondi o almeno non ne esasperi le differenze a tal punto da farli sembrare slegati anche nell'intenzione della foto. Slegatura che trova riscontro anche nell'angolo a sinistra, così marcato e preciso da far percepire quel nero come una cornice, un'intelaiatura da dove si guarda, oblò troppo squadrato e uniforme per svanire il giusto di fronte alla scena sulla destra, per cederle il passo e la centralità di cui ha bisogno.

Per quanto riguarda la descrizione, trovo il terzo periodo ("Ogni scelta [...] necessità!!") troppo carico di un messaggio esplicito, di un insegnamento morale, di un indirizzo così fuori dal linguaggio fotografico, per descrivere gradevolmente lo scatto, senza ingombrare, senza dare l'impressione di volerlo sostituire o di voler rendere integralmente il messaggio che da solo non riesce a dare.
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brunomar
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Iscritto: 31 Mar 2007
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MessaggioInviato: Sab 10 Gen, 2009 6:52 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Grazie a tutti è la prima volta in quasi due anni di paesaggi che esco (diciamo) allo scopert e cerco di fare qualcosa di nuovo, come sempre i vostri preziosi consigli non tardano ad arrivare e ne farò come in passato per la mie prime foto di paesaggi appunto gran tesoro per poter migliorare.
Effettivamente la forzatura dei bianchi e anche del forte contrasto usato era per delineare l'indifferenza o invece l'attenzione che le persone possono avere verso i mendicanti.
Gazie davvero, da qualche parte si deve pur iniziare. Wink

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freeadam
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Iscritto: 18 Feb 2008
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MessaggioInviato: Sab 10 Gen, 2009 7:11 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

L'idea che hai avuto mi piace tantissimo, così come apprezzo molto la tua sensibilità nel rendere irriconoscibili le persone.
Per i miei gusti hai fatto un bel lavoro che denota soprattutto grande attenzione verso certe tematiche.
Avrei solo fatto coincidere lo spigolo destro con il bordo in modo da ottenere un formato quadrato.
Ciao Bruno

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Francesco
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stefr
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Messaggi: 2031

MessaggioInviato: Sab 10 Gen, 2009 7:20 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Si capisce belissimo quello che volevi esprimere ma avrei preferito vedere la foto "normale" molto bella tra l' altro
Ciao Smile

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onaizit8
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Iscritto: 07 Ott 2007
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MessaggioInviato: Sab 10 Gen, 2009 7:48 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Civ833 circostanzia in maniera molto attenta e approfondita quelli che in una normale (a mio avviso) lettura e interpretazione della foto potrebbero e anzi dovrebbero essere considerati degli errori tecnici. E in questa chiave di lettura ha completamente ragione. Sono d'accordo con lui in particolare per quanto attiene lo sfondamento del bianco del cielo sullo sfondo del lato destro dell'immagine che effettivamente lascia non chiusa l'immagine e lo sguardo senza un po' di riferimento.

Mi par chiara invece la tua intenzionalità di fare una lettera molto personale e "stravolta" con esasperazione dei contrasti e quindi bruciature e quant'altro per rafforzare concettualmente il messaggio che volevi mandare a chi guarda la foto e motivato anche nelle parole in anteprima che hai aggiunto. In questo senso apprezzo il tuo lavoro che cerca di uscire dai cardini del mero tecnicismo per approdare verso una interpretazione più personale di un soggetto in strada.

Resta da valutare però alla fine se sei riuscito veramente nel tuo intento.

Personalmente credo che il tuo impegno ci sia stato ma non vedo il risultato al massimo. Però sono convinto che se la foto la mostravi senza cornice o al limite con una contenuta cornice tutta nera avrebbe avuto un altro impatto visivo.

La strada è buona da seguire, non desistere... dovi solo perfezionare il tutto. Ciao Tiziano
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Habrahx
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Iscritto: 11 Set 2005
Messaggi: 8721

MessaggioInviato: Sab 10 Gen, 2009 7:52 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Mi spiace, sono all'antica. A me la foto sembra tutta sbagliata...
E sicuramente non originale.
Senza rancore mi raccomando Smile
Hab
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Planar
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Iscritto: 12 Lug 2006
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MessaggioInviato: Dom 11 Gen, 2009 9:47 am    Oggetto: Rispondi con citazione

A me invece piace tantissimo, come dice Marengo una sorta di Ying e Yang, a mio giudizio l'inclinazione dell'immagine, il mosso, lo sfocato, le bruciature del cielo, i toni compressi di questo bel B\N, sono tutti i mezzi tecnici per esprimere il disagio, per trasmettere un messaggio forte, davvero bravo, complimenti Smile
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FABIO.
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Ueda
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Iscritto: 13 Dic 2007
Messaggi: 6444

MessaggioInviato: Dom 11 Gen, 2009 9:56 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Proposta in sezione street mi prendo la libertà di leggerla con questo linguaggio e ti dico che secondo me non funziona.
Lasciamo perdere il suo format che faccio fatica a capire il motivo di presentarla inclinata o la valutazione del bianco/nero che escudo a priori come valutazione, non credo in tutta sincerità che potrei esserti d'aiuto consigliandoti quello che vedo dal mio monitor...rimane la scena in sè
Bruno, il chiaro/scuro lo vedo, ma non vedo il bene e il male, chi è il male? Quei due ragazzi che vanno per i fatti loro? O la persona seduta?
Chi è indifferente? Premetto che dal mio punto di vista, all'interno di una sezione di critica fotografica trovo fuori luogo le riprese ai mendicanti e più in generale alle persone in difficoltà, mi piacerebbe che si parlasse di fotografia usando dei canoni più tradizionali, invece di ricorrere all'emotività dell'osservatore e a titoli ad effetto, se riesco a osservarla con la giuta razionalità la foto non riesce a trasmettermi un bel niente, sfuocata, mossa con una scena alquanto dubbia sia tecnicamente sia esteticamente,se riesco a distaccarmi dai soliti problemi che attenagliano la nostra società, vedo solo una foto fatta al volo, fotocamera al collo, senza tener conto dell'esposizione, dei tempi, della focale, usando solo un situazione reale riprendendola in un modo che si possa accussare i passanti di una presunta indifferenza, magari per combattere questa indifferenza, potevi abbassarti , le riprese dall'alto in basso tendono a raffreddare, corrisponde alle nostre esperienze esistenziali, siamo abituati a vedere dall'alto i bambini, quindi ci intenerisce, ma nella fotografia può avere diverse esigenze, fra queste può stare anche a indicare uno stato di soggezzione, come un sottoposto nei confronti di un superiore, e in questo caso, cosi io ti vedo, tu superiore riprendi il soggetto inferiore, perché non abbassarti, non costruire una scena riprendendola dalla sua altezza? Far in modo di realizzare la scena da come la vede lui, essere tu il primo a combattere questa indifferenza, invece di mostrarci l'ennessima fotografia di mendicanti e la presunta indifferenza della gente(che non vedo).
Se t'interessa il genere street, scattare per strada, incomincia a escludere i titoli, perchè tendono a condizionare l'osservazione, limitati a fotografare scene dove l'osservatore possa credere in ciò che vede.

Torna in strada Wink
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brunomar
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Iscritto: 31 Mar 2007
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Località: Pisa

MessaggioInviato: Lun 12 Gen, 2009 6:38 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Ueda ha scritto:
Proposta in sezione street mi prendo la libertà di leggerla con questo linguaggio e ti dico che secondo me non funziona.
Lasciamo perdere il suo format che faccio fatica a capire il motivo di presentarla inclinata o la valutazione del bianco/nero che escudo a priori come valutazione, non credo in tutta sincerità che potrei esserti d'aiuto consigliandoti quello che vedo dal mio monitor...rimane la scena in sè
Bruno, il chiaro/scuro lo vedo, ma non vedo il bene e il male, chi è il male? Quei due ragazzi che vanno per i fatti loro? O la persona seduta?
Chi è indifferente? Premetto che dal mio punto di vista, all'interno di una sezione di critica fotografica trovo fuori luogo le riprese ai mendicanti e più in generale alle persone in difficoltà, mi piacerebbe che si parlasse di fotografia usando dei canoni più tradizionali, invece di ricorrere all'emotività dell'osservatore e a titoli ad effetto, se riesco a osservarla con la giuta razionalità la foto non riesce a trasmettermi un bel niente, sfuocata, mossa con una scena alquanto dubbia sia tecnicamente sia esteticamente,se riesco a distaccarmi dai soliti problemi che attenagliano la nostra società, vedo solo una foto fatta al volo, fotocamera al collo, senza tener conto dell'esposizione, dei tempi, della focale, usando solo un situazione reale riprendendola in un modo che si possa accussare i passanti di una presunta indifferenza, magari per combattere questa indifferenza, potevi abbassarti , le riprese dall'alto in basso tendono a raffreddare, corrisponde alle nostre esperienze esistenziali, siamo abituati a vedere dall'alto i bambini, quindi ci intenerisce, ma nella fotografia può avere diverse esigenze, fra queste può stare anche a indicare uno stato di soggezzione, come un sottoposto nei confronti di un superiore, e in questo caso, cosi io ti vedo, tu superiore riprendi il soggetto inferiore, perché non abbassarti, non costruire una scena riprendendola dalla sua altezza? Far in modo di realizzare la scena da come la vede lui, essere tu il primo a combattere questa indifferenza, invece di mostrarci l'ennessima fotografia di mendicanti e la presunta indifferenza della gente(che non vedo).
Se t'interessa il genere street, scattare per strada, incomincia a escludere i titoli, perchè tendono a condizionare l'osservazione, limitati a fotografare scene dove l'osservatore possa credere in ciò che vede.

Torna in strada Wink


Grazie un consiglio preziosissimo direi Wink

tornerò senzaltro in strada e cercherò di mettere in pratica quello che mi hai detto Wink
Ciao, Bruno Smile

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Lorenzino
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Iscritto: 18 Ago 2006
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MessaggioInviato: Dom 22 Mar, 2009 5:59 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Mi piace il bn contarasto e mosso, forse non tanto l'inclinazione.
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brunomar
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MessaggioInviato: Dom 22 Mar, 2009 6:00 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Lorenzino ha scritto:
Mi piace il bn contarasto e mosso, forse non tanto l'inclinazione.

Grazie per aver apprezzato Wink
Ciao, Bruno Smile

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_NN_
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Iscritto: 04 Giu 2006
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MessaggioInviato: Lun 23 Mar, 2009 10:20 am    Oggetto: Rispondi con citazione

brunomar ha scritto:
Per le strade troviamo quotidianamente persone che chiedono la carità, chi ne ha vermante bisogno?
Come scegliamo a volte a chi dare il nostro aiuto?
Ogni scelta nella nostra vita è un bivio come scegliere un colore, l'importante è guardare avanti con fiducia verso il prossimo e se possibile aiutare chi ne ha la necessità!!
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Come scegliamo ? ... bah ... un buon metodo potrebbe essere quello di sedersi lì accanto ... ci riusciamo ? riusciamo a mostrare seduti anche noi per terra quello che si vede da quel punto di ripresa avendo in mano un'arma in più (la nostra macchina fotografica) rispetto a chi non ha niente ?

Guarda in viso le persone che ti osservano da quel punto di vista, anche senza mendicanti, fallo per una volta, giusto per provare, magari una diecina di minuti all'ingresso della stazione di Milano .. è terapeutico.

I titoli, gli scioglilingua "dotti", le lavorazioni in post non servono a nulla per strada ... son giochini che si fanno al calduccio davanti al PC. Qui stiamo a disquisire sui bianchi e sui neri, quando la vera debolezza fotografica è proprio legata all'approccio con il soggetto.

Scusa Bruno se ti sembro duro, è fisiologico avvicinarsi così a questo tipo di soggetti, ma in sincerità ti dico che non hai aggiunto nulla alla montagna di foto identiche (non le chiamo nemmeno simili) che popolano l'universo fotografico del web. Scegli dei temi più semplici per far pratica con la street.

Smile
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