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Fabio Ferramola utente attivo

Iscritto: 29 Nov 2005 Messaggi: 6450
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Inviato: Ven 11 Gen, 2008 3:05 pm Oggetto: |
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Claudio.. contesta pure ma qui quello che non discute mi sembri tu: ti avevo posto delle domande, saresti così gentile da darmi una anzi due risposte chiare e possibilmente istruttive? La mia posizione è quella del giovane di cui parli che vuole imparare da una persona con tanta esperienza alle spalle, tanto per chiarirci. Non possiedo alcuna arroganza.
Ribadisco la mia opinione: un paesaggio di montagna come quello proposto da Riccardo deve raccontare e denunciare o può semplicemente rappresentare? Perché è tanto sbagliato fermarsi a un livello di lettura puramente emotivo in questo caso? |
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Andrea Comelato utente attivo

Iscritto: 27 Set 2007 Messaggi: 10803 Località: Venezia
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Inviato: Ven 11 Gen, 2008 4:45 pm Oggetto: |
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Già il fatto che si stia discutendo mi sembra un buon punto di partenza, dove si arriverà lo vedremo...
Personalmente non penso che sia sbagliato cercare di trasmettere un'emozione, penso invece che sia sbagliato cercare di fare solo quello, ancora peggio limitandosi ad una sola emozione.
Una volta un liutaio mi ha saggiamente detto: "Un giovane deve provare tutti gli strumenti", aveva perfettamente ragione (mi sono pure divertito), lo stesso penso valga anche per la fotografia, forse ancora prima di saperne dare una definizione.
Una cosa che sto imparando adesso è chiedermi: "Perché voglio scattare questa foto?"
Giusto o sbagliato che sia questo atteggiamento lo scoprirò solo andando avanti per la mia strada.
Per ora chiudo, a voi.
PS peccato non poter fare questi discorsi di persona. _________________ PaP VaV |
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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Sab 12 Gen, 2008 4:25 pm Oggetto: |
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Fabio, di insegnamenti da dare non ne ho, solo qualche spunto:
Piglia Robert Adams, anni '70, poi piglia Ansel Adams, la differenza di interpretazione del paesaggio, guarda quanto di loro traspare dagli scatti, dalla stampa, guarda che idea tanto diversa hanno dell'america, pur con una spinta morale altrettanto forte.
Ogni immagine è una interpretazione e non è la realtà, su questo non si discute, ma non è questo il punto: la fotografia è quella cosa bidimensionale che da l'impressione della realtà catturata in quel determinato istante (nell'ambito della cultura occidentale), da questo si parte, questo si deve tenere sempre presente.
All'arte non viene chiesto di dare emozioni, non è il compito delle arti, viene chiesto di fare domande sull'esistenza umana e di dare risposte, seppur dubbie, come è della natura umana.
E' una discussione già fatta anni fa, qui, dunque mi ripeto citando Popper: Emozionarsi e Comunicare sono facoltà animali, Rappresentare è solo dell'essere umano, cosa faticosa e difficile, ma è per molti il nostro unico destino, è per molti la risposta al "che ci faccio qui".
ciao claudiom |
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