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LA VALLE DEL DIAVOLO
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di andy-capp
Sab 10 Nov, 2007 9:26 pm
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andy-capp
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MessaggioInviato: Sab 10 Nov, 2007 9:27 pm    Oggetto: LA VALLE DEL DIAVOLO Rispondi con citazione

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andy-capp
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MessaggioInviato: Sab 10 Nov, 2007 9:29 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

[align=center]L’energia bianca
Larderello, dal sottosuolo l’energia che non inquina
[/align]

Di Beatrice Bardelli




All'inizio fu la luce. Anzi no: all'inizio furono il fuoco e l'acqua. Sono queste due risorse naturali, presenti da milioni di anni nel sottosuolo della Toscana, a creare nella zona di Larderello (Pisa) il più importante campo geotermico del nostro paese. Un'area di circa 400 Km quadrati, che è come una enorme pentola a pressione. Per uno strano caso della storia geologica del nostro pianeta in quest'area si determinarono, qualche centinaio di migliaia di anni fa, dei particolari fenomeni magmatici che fecero risalire i magmi fusi in superficie. In questo punto quindi la crosta terrestre è più sottile ed il calore delle rocce del sottosuolo è dieci volte superiore alla media terrestre. Ad appena 1.500-2 mila metri di profondità si possono incontrare temperature di 300°C che solitamente si trovano a 7-8 mila metri. E' questa la cosiddetta energia geotermica, contenuta sotto forma di calore nelle rocce del sottosuolo. Ma per essere utilizzato questo calore ha bisogno di un veicolo, l'acqua che circola nel sotto suolo: a contatto con il calore delle rocce l'acqua si riscalda e va a formare i cosiddetti serbatoi geotermici, dove il calore è trattenuto da uno spesso strato di rocce impermeabili.
Ma se nello strato impermeabile ci sono delle fratture, o delle aperture prodotte artificialmente dall'uomo, come i pozzi, si ha una diminuzione di pressione e l'immediata fuoriuscita dell'acqua calda sotto forma di vapore. Proprio come quando si alza la valvola di una pentola a pressione. Sono i famosi soffioni boraciferi di Larderello, ricchi di acido borico, che dettero vita alla prima industria chimica della zona, nel 1818, ad opera di Francesco De Larderel.
Nel 1904 Piero Ginori Conti, genero dell'ultimo dei De Larderel, riuscì a produrre energia elettrica dal vapore geotermico e costruì il primo impianto di illuminazione a Larderello. L'interesse per la produzione di energia elettrica si rafforzò alla fine degli anni Trenta. Dal 1963, con l'avvento dell'Enel e la costituzione della Società chimica Larderello, le attività chimiche passarono all'Eni

















































































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belgarath
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MessaggioInviato: Dom 11 Nov, 2007 2:23 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Davvero un ottimo reportage Smile

Più di uno scatto è talmente bello che non sfigurerebbe da solo.. in particolare quelli con elementi artificiali.
In generale foto davvero riuscite, sia per composizione che per estetica.
Vedrei bene una sfoltita nella parte raffigurante le acque ribollenti.

ps. Lo scatto di apertura è uno di quelli che mi piace meno Very Happy

I miei complimenti!

Ciao

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fineartstudio
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MessaggioInviato: Dom 11 Nov, 2007 6:07 am    Oggetto: ottimo Rispondi con citazione

Complimenti davvero buono e suggestivo, sia come studium che come punctum.

8+

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MessaggioInviato: Dom 11 Nov, 2007 12:20 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Un buon lavoro, pensato e curato. Ma sfugge il perché delle scelte di viraggio differenti. Trovo azzeccato il filtro prevalente, per cui, se magari ci chiarisci, ci fai contenti Smile
La 7 è molto bella, ma non c'azzecca con le altre, sfiora l'astratto.
Della 5 non mi piace l'inquadratura.
Le bolle...è vero che son tante, ma mi piacciono tutte e soprattutto nell'economia del reportage le terrei proprio tutte: non ce n'è una uguale all'altra e la serie parla di sobbollimenti continui. Ci sta ci sta. Ok!

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andy-capp
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Iscritto: 06 Apr 2007
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MessaggioInviato: Dom 11 Nov, 2007 2:44 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Ciao mela, allora il viraggio è un viraggio all'argento, è sempre il solito per tutte le foto, magari in alcune si nota di più in altre meno. Quella che dici che sembra un estratto centra, si tratta di un pisciolino d'acqua sulfurea e calda in una vasca e quelle "chiazze" sono date dai vapori. La sette è vero è un taglio azzardato, ma stavo vedendo se riuscivo a prendere la goccia in caduta, ne ho fatte tante e non l'ho mai presa:-)

Ho scelto questo viraggio perchè per tonalita mi ricorda lo zolfo elemento dominante in questi scatti.

E' vero sono un po "ridondanti" ma a non ce l'ho fatta a fare una selezione accurata mi piacevano tutte, mi piace l'acqua. ( è così perchè è un acqua grigio scura per via del terreno).

Non c'è nessun filtro applicato Mela, ho solo convertito da digitale, cosa per me rara io prediligo l'analogico, ma in questo caso è un reportage un po improvvisato, simulando una pellicola Ilford delta e aggingendo il viraggio all'argento. Per il resto è solo regolazione delle curve, niente machere di contrasto, nessun filtro.

Grazie a tutti.

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