Anche il mio nome su Lei

M__R · Inviato: Ven 13 Apr, 2007 10:28 pm Oggetto:

Ciao, l'immagine mi piace davvero molto. Direi che tecnicamente è ineccepibile, perfetta nella cura della resa dei differenti piani e del taglio deciso.

Mi piace tantissimo la diagonale data dalla rotaia che da' grande profondità all'immagine e "taglia" la linea della catena che unisce con forza i due soggetti.

Senza avere letto la tua descrizione

ROB SPILLANE · Inviato: Ven 13 Apr, 2007 10:53 pm Oggetto:

Gino Quattrocchi · Inviato: Ven 13 Apr, 2007 10:59 pm Oggetto:

M__R · Inviato: Sab 14 Apr, 2007 12:04 am Oggetto:

Grazie per il link.

Molto interessante. Bravo. La foto che hai postato qui è senza dubbio quella che "buca" lo schermo.

Complimenti e grazie.

Mario

#Paolo Guidetti# · Inviato: Gio 28 Mgg, 2009 8:41 pm Oggetto:

Grazie ad una citazione di Clara Ravaglia ho adesso il piacere,anche se purtroppo con estremo ritardo,di osservare una delle più belle foto su questo tema che abbia mai avuto la fortuna di osservare.

Questo è un vero e proprio manifesto lesbico,è una denuncia del disagio e della sofferenza di una delle più grandi minoranze italiane(la comunita glbt,ovvero gay,lesbo,bisex e trans,composta da quasi un 10%della popolazione)comunità destinata a vivere nell'ombra e nella vergogna a causa di una società fortemente omofobica e macista che ghettizza,schermisce e spesso minaccia la stessa incolumità di chi ritiene diverso.

Questa immagine descrive in modo veramente impeccabile, senza mostrare gli eccessi tipici dei gay pride(che non sempre condivido in quanto spesso invece che giovare alla comunità non fanno altro che peggiorarne la situazione ,ma qua ci sarebbe veramente da parlare per ore...) il disagio e allo stesso tempo la voglia di normalità e di essere accettati dalla gente "comune".

Questa immagine dovrebbe essere mostrata a tutti e dovrebbe far parte di una campagna per la rivendicazione dei diritti della comunità glbt,penso che poche altre immagini possano mostrare un messaggio cosi forte e diretto senza essere eccessive o indigeste ai "benpensanti" e credo che potrebbe far smuovere la coscienza e far riflettere ad una platea di persone non proprio indifferente.