a la toilette |
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a la toilette |
di marie |
Ven 24 Nov, 2006 3:28 pm |
Viste: 1992 |
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Autore |
Messaggio |
TestaPazza utente attivo

Iscritto: 07 Ott 2006 Messaggi: 11514 Località: Nicolosi (CT)
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Inviato: Sab 20 Gen, 2007 12:55 am Oggetto: |
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giorgio non prendertela ma dalla mia esperienza di convivenza "virtuale" prettamente maschile, più su altri che su questo forum, ho notato che il luogo comune "basta che si presenti una ragazza è tutto fantastico" non è solo un luogo comune. Ora non voglio ridurre il tutto a questo discorso ma, il fatto di non trovare nulla di così bello in questo scatto mentre altri si affrettano a commentare più che positivamente ti spinge a chiederti: "cos'è che non va? sono io che non capisco niente oppure c'è una spiegazione logica?"
tutto ciò porta anche a fare una considerazione "extra-artistica" al'interno di un parere artistico.
Tanto per farti un esempio: quante volte al tg vediamo nelle sfilate di moda porcherie di ogni tipo che però vengono elogiate sol perchè firmate D&G o Gucci o chicchèssia.
Anche qui, anche se in maniera più generica, può valere un discorso simile _________________ Ultima foto a commento: Street & Life - Roma - 17-3-2012 |
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giorgio non più registrato
Iscritto: 17 Nov 2005 Messaggi: 712
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Inviato: Sab 20 Gen, 2007 9:22 am Oggetto: |
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janko ha scritto: | ..
consiglio vivamente di usare parole tue la prox  |
Dalla "quantità" del tuo mex si evince che tu hai inteso benisimo, quindi proseguirò serenamente ad esporre le mie idee come ho sempre fatto. |
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il_ramo_rubato utente
Iscritto: 01 Gen 2007 Messaggi: 156 Località: Bologna
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Inviato: Sab 20 Gen, 2007 9:27 am Oggetto: |
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Peccato per il fuoco non troppo preciso.
Lo sguardo della modella mi richiama la copertina di Amelie.
Foto bellissima, modella pure. Veramente un bello scatto.
Ciao _________________ http://blog.libero.it/ilramorubato |
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giorgio non più registrato
Iscritto: 17 Nov 2005 Messaggi: 712
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Inviato: Sab 20 Gen, 2007 10:02 am Oggetto: |
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TestaPazza ha scritto: | ... il fatto di non trovare nulla di così bello in questo scatto mentre altri si affrettano a commentare più che positivamente ti spinge a chiederti: "cos'è che non va? sono io che non capisco niente oppure c'è una spiegazione logica?"... |
Leggevo proprio ieri questa "presentazione" del modo di procedere ed essere della critica d'arte:
"Il giudizio di un essere umano è soggettivo sin dal più basso livello della percezione: ciò che percepiamo è mediato dai nostri neuroni sin dalla trasformazione dell'informazione originale (visiva, pressoria, ecc) nei "segnali" elettrici e chimici propri del nostro cervello. Oltre a questo ci sono tutti gli strati consci e inconsci che ci guidano nella percezione e nella valutazione, e questi sono in parte innati e in parte dipendono dal nostro vissuto. Non può quindi un'immagine evocare le stesse cose a tutti ".
I latini, col loro formidabile pragmatismo e capacità di sintesi, definivano tutto ciò con un "tot capita quot sententiae = tante son le teste quanti i giudizi". Ovviamente queste sono considerazioni che tu conosci benissimo, eppure occorrerrà premetterle, diciamo per "utilità". Venendo alla nostra questione più prossima, sulla foto io ebbi occasione di esprimere il mio parere - e lo confermo -, sembrandomi l'immagine dotata di quell'humus che solo una " libertà" vera e profonda del proprio essere, sentita come esigenza espressiva, può generare. Nel mondo dell'arte, del resto, ogni "originalità" è in sè disturbante, perchè inducente nella fatica della riflessione e della introduzione nella mente di idee ordinariamente aliene. Certo può essere che taluno fraintenda e assuma esser "arte" ciò che arte non è; o che i limiti di quella, nel caso x o y, siano meno o più estesi di quanto dal soggetto A o B invece ritenuti: tutto ciò rientra nel civile e normale confronto di idee. ( Ovviamente, non rientra in tale civile prospettarsi l'offendere il giudizio altrui servendosi di espressioni squallide come quelle che talora qualche raffinato "critico" usa e, guarda caso, riserva solo e sempre a chi non la pensa come lui ). Comunque la si intenda, un fatto è certo: ogni opera d'arte (o presunta tale) prescinde da "giudizi etici": il passo - e la grande critica d'arte ne è consapevole - è difficile, ma occorre compierlo: al di qua c'è la l'espressione estetica su cui cade la nostra attenzione; al di là il gravoso limite alla nostra più intima libertà: il oensiero. |
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