il giornalaio della stazione

marie · utente Iscritto: 13 Nov 2006 Messaggi: 168 Località: trieste

Suggerimenti e critiche sempre ben accetti

giorgio · non più registrato Iscritto: 17 Nov 2005 Messaggi: 712

E' un'ora che sto inseguendo l'intimo di quest' immagine. Destesto la postproduzione, eppure, stavolta, ho messo le dita su ps cs2 per tirarne fuori quello che - solo per me, s'intende - sembrava tecnicamente essenziale perchè l'immagine, appunto, mostrasse appieno la sua verità. Alla fine, giungo alla conclusione che, in fondo, non molto cambia fra i due modi di presentare quell'entità tanto complessa: dalla narrazione incerta, per un verso, per l'altro, certissima nella sua promessa di disperazione. Cerco di spiegarmi.
Il giornalaio sembra mostrare normale, umanissima perplessità, eppure, a guardarlo bene, v'è in lui una particolarissima consapevolezza che scavalca il mestiere e finisce in una sorta di metafora di "colui che attende e introduce": una specie di entità ch'aspetta per immettere nel luogo "vero": quella sorta d'infernale bugigattolo alle sua spalle, con quella banda rossa di fondo, in un'aura di luce-non luce che nasconde la terribilità ambientale.
La foto, alla fine, lascia storditi e affascinati.

SuperGizmo · Inviato: Dom 19 Nov, 2006 1:59 am Oggetto:

sarebbe stato forse da riuscire ad avere le due stanze perfettamente divise dal muro nel mezzo, così da far capire "cosa c'è dietro a ciò che vediamo tutti i giorni"...
Smile