|  | Commenti |
---|
 |
| |  |
Gallipoli di Nasht commento di caracol |
|
Amp la solida presenza della signora sulla soglia sembra l'ultimo baluardo contro il minaccioso groviglio tecnologico che arriva da sx, tra liane di cavi, tubi rigidi e ombre che strisciano, la cui avanguardia è la sagoma di un cartello sicuramente prescrittorio.
Ma lei è lì che neanche si scomoda a guardarlo: no pasaràn!
 |
| |  |
Gallipoli di Nasht commento di surgeon |
|
L’istantanea di Nasht rappresenta una figura intera di donna sulla soglia di una casa. L’autore riprende la scena con una focale grandangolare realizzando un campo medio dove la donna e l’ambiente circostante convivono in armonia, dialogando tra loro. L’autore scatta ad altezza occhi, quasi frontalmente all’edificio che accoglie l’entrata dell’abitazione. La luce è alta e crea dei forti contrasti, mettendo in scena delle ombre riflesse. La donna si trova sulla soglia di quella che dovrebbe essere la sua abitazione e viene ripresa con il corpo che si offre allo sguardo dello spettatore ma allo stesso tempo presenta il volto di profilo, con lo sguardo rivolto a destra fuori dell’inquadratura. Sopra della caratteristica porta d’ingresso abitativa è presente uno scompigliato e trasandato intreccio di fili elettrici che attraversa il fotogramma da sinistra verso destra. L’idea del nostro Nasht è quella di presentare uno scorcio urbano di questa Gallipoli, esplicitato nel breve titolo che accompagna l’immagine. Non ci presenta un lembo di spiagge invitanti, o caratteristici panorami marini, ma un’istantanea del cuore della città, non di quella del “ borgo nuovo” , ma di quella della "città vecchia”. Un’immagine emotivamente distaccata, contemplativa, osservatrice. Il surcadrage di quella porta altissima fraziona l’inquadratura e presenta la figura della donna “autoctona” che appare come visivamente trattenuta, in stato di attesa. Vuole essere guardata ma non vuol guardare: questa la modalizzazione del suo “guardare” secondo il volere. È in attesa sopra i gradini della sua soglia, in ciabatte casalinghe, appoggiata con il braccio destro: offre il suo corpo allo sguardo dello spettatore ma guarda altrove, i suoi pensieri sono lontani, creando uno spazio poroso, dilatando l’inquadratura, e rendendola permeabile all’influenza del fuori campo. Una figura autoctona dicevamo, nata e vissuta fra queste vecchie mura che l’accolgono ancora, invecchiata e logorata come quei fili elettrici che hanno conosciuto anni di rimaneggiamenti , aggiustamenti, modifiche. Lei è ancora su quella soglia, luogo di separazione ma contemporaneamente di incontro con il nuovo, di relazione. Quello sguardo fuori è prova evidente del bisogno di fuga dal casalingo, dall'isolamento, dalla fatica e dalla stanchezza del vivere quotidiano, per evadere dalla noia, per dimenticare l'assillo dei doveri, delle scadenze e delle responsabilità. Un’istantanea che racconta la soglia di una gallipolitana, della sua attesa e dei suoi desideri, regalando memoria e coscienza a chi ha vissuto e accompagnato il lavorio continuo ed incerto di quegli sgangherati fili elettrici. Un’istantanea che potrebbe essere la fotografia d’apertura del libro di Cosimo Perrone “Gallipoli e le sue donne” una qualsiasi di quelle donne anziane che hanno svolto i lavori più semplici i cui nomi non compariranno mai nel firmamento delle glorie gallipoline, al pari di quelli delle donne elencate nel libro, ma che meritano lo stesso il nostro rispetto ed un ricordo curioso. Ben eseguito il bianco e nero: ottimo il piede scuro, notevoli i toni di grigio, la lieve vignettatura..un ottimo lavoro.
Vorrei che l’autore proponesse altre fotografie in sezione |
| |  |
| |  |
| |  |
palma di Nasht commento di Nasht |
|
ciao Felix! già stampata prima dell'estate così come la vedi qui
la sbianca non è stata necessaria perché avevo preso perfettamente il riflesso del sole sul cavo...
un piccolo aneddoto: appena scattato mi sono allontanato qualche passo dalla palmona e mentre finivo di avvolgere il rullo uno di quei grossi rami si è staccato ed è caduto con gran fragore esattamente dove mi trovavo io 5 secondi prima.
 |
| |  |
palma di Nasht commento di felixbo |
|
Nasht ha scritto: |
era un cavo elettrico NERO |
e dai su...prepara sta sbianca (occhio a non confonderla con il liquido dei biberon ) |
| |  |
palma di Nasht commento di Nasht |
|
100 punti per Lorenza...
era un cavo elettrico NERO.
e grazie a tutti... |
| |  |
| |  |
palma di Nasht commento di katia82 |
|
bella sì, senza la corda bianca non sarebbe così interessante.
 |
| |  |
| |  |
palma di Nasht commento di albatro1961 |
|
Ciao .....non mi piace nella prospettiva perchè non da slancio verticale al soggetto.....la corda bianca (è un metodo per curare la palma?! correggimi se sbaglio )secondo me disturba....
Un annotazione sulle palme,,,,,purtroppo distrutte dal terribile "punteruolo rosso" che a Roma sta distruggendone a migliaia....
secondo le previsioni nel 2015 potrebebero addirittura sparire le palme a Roma.....  |
| |  |
palma di Nasht commento di Nasht |
|
Suggerimenti e critiche sempre ben accetti |
| |  |
nella terra di coloro che mormorano di Nasht commento di Clara Ravaglia |
|
Citazione: | ero convinto che avrebbe aiutato ad ambientare la scena. | e forse lo fa... io ho detto solo la mia sensazione. Che casomai non è condivisa. Sentiremo altri pareri.
Per la seconda che proponi... meno ravvicinata... ma ugualmente bella nelle luci:
mi metti in imbarazzo.. ma se sono costretta, soppesando pro e contro, scelgo la seconda. Nella seconda infatti la corsa dello sguardo verso la ragazzina seduta a mani giunte non è bloccata, si arriva liberi a lei senza incappare nella base del pesante simbolo di pietra che è al croce. ceh è in ogni caso in posizione più armonica.
Ciao
Clara  |
| |  |
nella terra di coloro che mormorano di Nasht commento di Nasht |
|
capisco.
la croce c'era e non si poteva (ovviamente) eliminare mantenendo l'angolo di ripresa che mi ero preposto.
ho cercato di includerla meglio possibile ponendola nella zona di transizione fra luce e ombra.
ero convinto che avrebbe aiutato ad ambientare la scena.
il fotogramma precedente era questo sotto.
ti pare meglio o la croce è ugualmente invadente? |
| |  |
nella terra di coloro che mormorano di Nasht commento di Clara Ravaglia |
|
Citazione: | non ho capito qual'è il difetto d'impostazione del fotogramma |
Allora:
quella grande croce che sfuma in primo piano.
la trovo, come ho cercato di scrivere, forse in modo non chiaro, sopra, una specifica superflua. E distoglie la mia attenzione dalle componenti importanti che la circondano.
Nel senso che proprio avrei cercato una composizione diversa, in modo da dare un risalto minore a quella croce in pp, magari fosse stato possibile escluderla totalmente. Naturalmente ti riporto a mia impressione, non voglio certo sconvolgere al tua scelta compositiva, che non è mai casuale, ma non posso non riportarti il mio pensiero.
Ciao
Clara  |
| |  |
| |  |
nella terra di coloro che mormorano di Nasht commento di Clara Ravaglia |
|
Immaginate questa immagine senza la presenza ineludibile di quella grande croce che sfuma in primo piano.
La location è inconfondibile e la scelta di inquadrare in questo modo non fa altro che aggiungere una specifica non necessaria. Se fingiamo di non vederla, la scena assume altro spessore ed equilibrio ( a mio parere, è ovvio).
La dolcezza di quella figurina mesta immortalata nella pietra arriva tutta, il suo gesto chiaro ma raccolto sotto la penombra del grande tronco.... scevra da retorica, nonostante la scultura sia usata nel gesto e non eccelsa nella resa del tuttotondo.
A destra il fotogramma si apre in una accensione di luce radiosa, struggente se pensiamo alla location, là dove il sole può consolare e riscaldare solo il passo di chi visita e ricorda. Alzi al mano quel fotografo che non ha mai pensato di dedicare un giorno ad estrarre un'anima a queste pietre, a sublimare dolori e ricordi nei fotogrammi. Ma è sempre difficile ed anche, a siuo modo, un atto d'orgoglio, per la difficoltà di non cadere nel banale se non nello spicevole per chi guarda. Qui c'è un difetto di impostazione del fotogramma, ma la stoffa è ottima e un esempio di foto di genere di valore.
Ciao
Clara  |
| |  |
nella terra di coloro che mormorano di Nasht commento di Sisto Perina |
|
Lorenzo Baldoni ha scritto: | Grande foto! Ma forse la potresti scurire un po' |
Credo che Lorenzo abbia colto nel segno sia nel fatto di scurire la foto...oppure modificandone (con taglio magari...) la parte destra del fotogramma sia nel fatto che si tratta di un gran bel scatto....
una cura all'illuminazione ma solamente per darne una lettura più mistica e riverenziale del luogo....questo solamente il mio suggerimento
ciaoo |
| |  |
| | br> |